Fai una lista delle cose da portareOltre a l'ovvia strumentazione personale, avrai bisogno di un reggichitarra, della tracolla, i plettri, l'eventuale accordatore tascabile...
Nel tempo l’esperienza ti porterà ad acquistare una valigetta contenente un doppione dei cavi principali che utilizzi nel tuo routing, compresi quelli d'alimentazione. Procurati inoltre le principali riduzioni, una prolunga per l’elettricità nel caso le prese siano lontane dalla tua postazione e una torcia, cacciavite e brugole per gli interventi d'emergenza, come un ricablaggio rapido in pedaliera, un primo intervento sulla chitarra o un cambio corde. Uno straccio nella valigetta può sempre servire, tanto quanto un cerotto e dei fusibili di ricambio (quasi tutti gli amplificatori ne sono dotati e possono bruciarsi).
Butta giù una lista di tutto quello che dovresti portarti dietro durante il concerto e fai un check di ogni punto.
Impara ad ascoltare dai monitor!Prima di iniziare a fare il soundceck proviamo i nostri suoni, verifichiamo rispetto alla distanza dai monitor se riusciamo ad agire comodamente sulla pedaliera, a volte inclinare l’amplificatore risolve tantissimi problemi d'ascolto, ricordiamoci che dovremmo ascoltare anche il resto della band oltre a noi stessi. A volte spostamenti minimali dell'amplificatore ci possono dare risultati sorprendenti, non sempre si andrà a suonare con un fonico dei monitor e un impianto adeguato, quando si è senza monitor magari in situazioni acustiche, è fondamentale il nostro punto di vista per sentirci al meglio, dopodiché dare un bilanciamento e farci sentire al meglio anche dal cantante e non da meno dal pubblico.
Quando si è in duo ad esempio io ho risolto il problema in questo modo, con la Zoom G3, registro con il loopers una parte d'accompagnamento, dopodiché scendo dal palco e posso rendermi conto cosa ascolterà il pubblico, molte volte è sorprendente la differenza con l’ascolto che ho personalmente sul palco!
Il fonico decide il tuo suono: fattelo amico!Puoi spippolare amplificatore e pedali quanto ti pare, ma l'ultima parola sul suono è sempre del fonico, se c'è. Lui decide il modo migliore per microfonare il tuo amplificatore, equalizza il suono e ne decide il volume nel mix. Non intraprendere battaglie di toni e volumi cercando di correggere ciò che non ti piace di quello che ha impostato lui, piuttosto salutalo, presentati e se c'è qualcosa che non ti convince parlane con lui.
Se il suono che proviene dai monitor fa schifo o ti senti poco, chiedigli di equalizzarti diversamente o di alzarti, sempre solo nel tuo monitor. Da quando il fonico regola il tuo suono non toccare più l'amplificatore, lascia che sia lui a occuparsi di cosa ascolta il pubblico.
In caso avessi dei problemi con gli ascolti in monitor durante il concerto, ricorda di non parlare mai al microfono. Il pubblico non deve saperlo, lo spettacolo va sempre avanti. Con discrezione, segnala al fonico quale musicista (anche te stesso) ti crea problemi con un gesto della mano, poi indica il monitor e successivamente punta un dito in su o in giù, e il fonico capirà che deve alzare o abbassare il volume del musicista indicato in quel monitor.
Raduna le tue coseQuando il concerto è finito, smonta e riordina la tua postazione il prima possibile, semplicemente perché potrebbe intralciare il lavoro di qualcun altro. Evita che siano altri a smontarla, così non rischierai che qualcosa si rompa, si perda o venga riposto in un modo che non ti va a genio. Sappiamo quanto sei geloso dei tuoi strumenti.
Senza contare che il dopo-concerto è esattamente quando furbetti e malintenzionati approfittano del momento di relax per avvicinarsi al palco.
Le variabili sono innumerevoli e la musica rimane di fatto un attività che si viene a rafforzare principalmente con l'esperienza, un concerto dopo l'altro. L'insorgere di problemi è inevitabile, ma proprio quelli ti insegneranno a essere previdente e stilare una tua personale lista di cose a cui badare durante un concerto.