Oggi, a costo di una levataccia e di un pieno di gasolio, mi sono recato a Milano per prender parte ad SHG, evento che in occasione della mia precedente partecipazione - risalente all'anno scorso - mi aveva ammaliato a tal punto da esservi rimasto per tutte le 8 ore della sua durata.
Ebbene, posso essere onesto? Sono pentito. Se avessi saputo prima cos'avrei trovato oggi, probabilmente sarei rimasto a casa, insieme alla mia famiglia, al mio gatto ed alla mia chitarra.
Ho trovato:
- Una manifestazione disorganica, con palchi sparsi senza criterio e nessuna indicazione comprensibile (tranne che in un caso) circa gli eventi che si sarebbero svolti presso ciascun palco
- Un'organizzazione espositiva indecente, con quasi tutti gli espositori infilati in piccole salette laterali inaccessibili (tanto più a chi si ritrovava a portar a spasso degli strumenti musicali), quando al piano terra dell'Hotel si trova una sala congressi/esposizioni ENORME (che, tra l'altro, era già stata usata per SHG l'anno scorso). Ho dovuto percorrere l'intero Hotel TRE volte, prima di poter essere ragionevolmente sicuro di aver visto tutto, tant'erano nascosti certi stand... per non parlare del fatto che, per ritrovare alcuni degli stand dove avevo visto qualcosa da provare o acquistare (altri ho proprio rinunciato a cercarli), ho dovuto percorrere - chitarra in spalla - non so quante volte l'intera superficie espositiva, facendo tra l'altro letteralmente a gomitate con le decine di persone accalcate nei minuscoli corridoi.
- Una scelta di prodotti quanto meno discutibile: nulla o quasi di veramente innovativo, solo le solite, classiche cose... si è fatta decisamente sentire l'assenza di realtà quali Guitar Sauce o Dr Stomp, che l'anno scorso avevano allietato me e tutti i "chitarristi diversi" con proposte originali ed interessantissime, così come si è fatta sentire la "latitanza" di Merlin, che quest'anno ha portato solo i prodotti più "banali" del suo sterminato magazzino.
Onestamente, se e quando voglio provare una Fender o una Ibanez (che, da mancino, oggi non avrei comunque potuto provare), o magari i più noti tra i pedali Dunlop o Boss, mi reco al negozio vicino casa mia, dove posso arrivare a piedi, non sono costretto a portarmi - per provare i pedali - la chitarra da casa e non devo pagare per entrare.
- Casi patologici di maleducazione: oggi, allo stand della Dolphin Sound, stavo provando un pedale assistito da uno dei due responsabili... bene, cosa faceva nel frattempo l'altro? Essendo entrato un chitarrista evidentemente famoso (non so chi, perchè non l'ho visto), sussurrava (a voce comunque non troppo bassa) alla persona che mi stava assistendo "manda via questo qui, guarda chi è entrato... mandalo via a questo, tanto non sa suonare"... lasciando stare i pareri sulle mie capacità esecutive (persone ben più qualificate di chiunque questo tizio fosse le hanno valutate più volte nel corso degli ultimi anni), un simile comportamento mi ha lasciato di sasso: "mandalo via"? Ma stiamo scherzando??
Ah, per la cronaca: il pedale che stavo provando (il Nettuno Fuzz) era valido ed era venduto ad un prezzo onesto, quindi, nonostante tutto, l'ho comprato. E sapete chi me l'ha consegnato? Proprio quel tizio... solo che, chi sa perchè, ogni traccia di astio e maleducazione era sparita dai suoi atteggiamenti. Serve aggiungere altro?
Quindi, qual è il bilancio della mia visita ad SHG? Sono tornato incazzato, dolorante, profondamente deluso e tutt'altro che sicuro della mia partecipazione al prossimo SHG... per non vedere proprio tutto nero, posso solo ripetermi che almeno ho trovato un valido pedale (anche se credo che, avesse esposto anche qualcuno come l'ottimo Dr Stomp, probabilmente avrei comprato tutt'altro), ho provato un paio di chitarre (strano ma vero, c'erano due piccoli stand interamente dedicati alle chitarre mancine) e ho ri-incontrato il buon Edoardo Nardiello, le cui creazioni sono un piacere tanto per gli occhi quanto per le mani e le orecchie.