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Scie chimiche, illuminati e Al Quaeda? Mettiamoci anche Gibson
Scie chimiche, illuminati e Al Quaeda? Mettiamoci anche Gibson
di [user #17844] - pubblicato il

Le innovazioni del catalogo Gibson 2015 sono state tra gli argomenti di discussione più quotati online e non. Nel 2016 l'azienda cambia ancora direzione, annuncia le linee parallele Traditional e High Performance e già scatena teorie del complotto.
Cosa hanno in comune Gibson, gli estremisti islamici, il Nuovo Ordine Mondiale e i programmi di controllo metereologico? Proprio un bel niente, se non il trovarsi al centro di storie a volte un po' troppo ricamate, forse con un fondo di verità, forse favole belle e buone. Ma, come si dice, facciamo un passo indietro.

Anno 2015, Gibson USA traccia un taglio netto con la tradizione. Dismette di colpo la produzione classica in favore di una del tutto innovativa, sicuramente appetibile per una buona fetta di chitarristi ma che lascia interdetti gli amanti della tradizione, fino a portarne alcuni a "gridare al tradimento".
La linea prevede meccaniche automatizzate di serie, tastiere più larghe con binding non più sopra i bordi dei fret, capotasti in metallo e una nuova custodia in alluminio. Chi vuole una Gibson con tutte le caratteristiche classiche deve rivolgersi al dipartimento Custom con un esborso notevolmente superiore a quello necessario per portarsi a casa una USA. C'è chi crede che i grandi capi giù a Nashville siano impazziti. La nuova condotta, però, è destinata a durare poco.

Scie chimiche, illuminati e Al Quaeda? Mettiamoci anche Gibson

I mesi passano ma il web continua a discutere. Quelle chitarre sono sulla bocca di tutti ancora un anno più tardi, quando Gibson alza il sipario sulla serie 2016.
Stavolta tornano tutti i modelli originali, con qualche immancabile chicca inedita ma anche con tutti i canoni di casa Gibson di nuovo al proprio posto. Tornano le meccaniche vintage, gli intarsi acrilici, il manico dello spessore originale e il capotasto plastico, nello specifico in TekToid.
A ben vedere le particolarità della linea 2015 non spariscono, ma diventano ora un'opzione, parte di una nuova fascia denominata HP: High Performance. A tutte le innovazioni introdotte l'anno scorso, questa aggiunge anche tacchi del manico smussati. Non mancano particolari di pregio come jack con contatti dorati e intarsi in vera madreperla. Anche la custodia è diversa: per i modelli che ne prevedono una rigida, alla classica nera si affianca una valigia metallizzata.
Chi desiderasse una Gibson "come la facevano una volta" può ora rivolgersi alla fresca battezzata linea Traditional, da non confondere con il modello Traditional, che non sparisce dal catalogo e si divide - come gli altri - in Traditional T (Traditional... Traditional) e Traditional HP (Traditional High Performance). Curioso.
Comunque sia, i fanatici del vintage hanno di nuovo le loro chitarre storicamente corrette e gli innovatori possono ancora scegliere uno strumento "diverso". Tutti sono contenti.

Scie chimiche, illuminati e Al Quaeda? Mettiamoci anche Gibson

Se si analizza ciò che è successo, però, viene da chiedersi alcune cose. Innanzitutto, se Gibson abbia cambiato idea in corso d'opera, se si sia accorta di aver fatto un passo falso analizzando eventuali dati di vendita o se abbia solo voluto ascoltare le richieste dei propri fan più accaniti.
Conclusa la stagione 2015, una cosa è sicura: certi chitarristi che mai avrebbero imbracciato una Les Paul vecchio stampo hanno imparato, nel corso dell'anno, a conoscere un universo differente fatto di innovazioni audaci unite a suoni storici. Così un nuovo pubblico volge lo sguardo verso Gibson, forse per la prima volta. Ancora, viene da chiedersi se non fosse questo lo scopo degli alfieri del mogano-acero: aprirsi a nuovi mercati, a costo di sacrificare un bacino d'utenza già consolidato nei decenni.
Una politica del genere potrebbe apparire rischiosa, avrebbe potuto allontanare più musicisti di quanti non ne avrebbe conquistati. Ma anche qui si può fare una considerazione.

Alcuni anni fa, Paul Reed Smith è stato a Napoli per presentare nuovi modelli al pubblico.
Durante l'incontro avvenuto in un noto negozio del posto, qualcuno chiese a Paul perché la tanto amata Custom 22 fosse sparita dal catalogo. Senza scomporsi, il liutaio del Maryland ammise che le vendite erano calate e quindi era stata ritirata, ma non era una scelta definitiva: l'obiettivo era renderla di nuovo desiderabile proprio a causa della sua assenza dai listini per poi reintrodurla qualche anno più avanti. "Così va il mercato, domanda e offerta, e se la domanda scarseggia la crei" spiegava col massimo candore. Così è stato e la Custom 22 è tornata con una nutrita lista di varianti e reinterpretazioni più o meno classiche, tutte capaci di incuriosire gli amanti del marchio PRS.

Scie chimiche, illuminati e Al Quaeda? Mettiamoci anche Gibson

Con l'interruzione della linea tradizionale per un anno, Gibson potrebbe aver spronato - volontariamente o meno - il desiderio di portarsi a casa una chitarra come quelle fatte in passato, mentre con la presentazione di strumenti del tutto diversi avrebbe potuto solleticare in modo efficace se non addirittura un po' forzato le voglie di un mercato inesplorato o stimolare un'audience ormai annoiata dai classici: i proverbiali due piccioni con una fava, per i quali avrebbe programmato fin dall'inizio tutta una manovra durata due anni. Oppure sono solo congetture al pari di certe teorie del complotto. Di questi tempi, è meglio andarci piano e parlare per condizionali.
chitarre elettriche gibson
Link utili
Il listino Gibson 2016
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di fraz666 [user #43257]
commento del 03/12/2015 ore 09:48:24
mi piace l'articolo e sono d'accordo con Silver: troppi modelli e qualche caduta di stile per strumenti dai 1000€ in su
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di claude77 [user #35724]
commento del 03/12/2015 ore 10:13:08
Ho da circa una settimana acquistato una Gibson traditional 2016. La mia è quella classica senza nessun innovazione con i PU57 e nessuna delle innovazioni previste nel 2015.
Era da circa un anno che volevo acquistare una Gibson. Nel tempo ho provato le 2014 le 2015 sia standard, traditional che Deluxe.
La settimana scorsa dal mio negoziante di fiducia sono andato con l'idea di comprare.
Dopo ore di prove e cambi chitarre sono tornato a casa con una traditional 2016, pagato 1.900€.
Sono stra felice è per me uno strumento di vero pregio, fatto a regola d'arte.
Credo che Gibson abbia fatto un ottimo lavoro nel 2016 per evitare che i clienti si lamentassero.
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di alcor72 [user #16133]
commento del 03/12/2015 ore 11:08:33
Secondo me la teoria del "creare l'attesa" caldamente ammessa da Paul Smith per la Custom22 può starci per la LP traditional.
In effetti la dicitura traditional strideva troppo con tutte quelle innovazioni.
A dire il vero girando per negozi (quelli più forniti) capita spesso di imbattersi in modelli degli anni precedenti di LP e trovarsi la stessa chitarra palesemente diversa tra 2014 e 2015 e 2016 ...deve essere un po' forviante, se non c'è un commesso onesto a spiegarti cosa è successo e non sei perfettamente informato.

Ma la vera tragedia è lo cambio Euro/dollaro che ha riportato questo marchio e gli altri americani ad adeguare al rialzo il listino.
E se, su una American Std si parla di 100-150 € di gap, su Gibson e PRS più costose di partenza si arriva a 300-400€ che diventano pesanti veramente...
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di Sykk [user #21196]
commento del 03/12/2015 ore 12:40:48
divertente il fatto che anche il mercato dell'usato si è alzato di conseguenza, e molti cercano di vendere ad un prezzo più alto di quanto hanno pagato
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di MarcoV [user #30371]
commento del 04/12/2015 ore 15:32:32
Già! Ma c'è da vedere se le nuove traditional saranno di qualità diversa: se così fosse i venditori di mercatinomusicale dovranno abbassare le proprie aspettative di guadagno :) :) :)
Credo per questo motivo che non sia tempo di comprare una les paul usata, ora come ora.. Inoltre su mercatinomusicale ci sono troppe ciofeche e si rischia facilmente di perdere tempo e/o soldi
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di Sykk [user #21196]
commento del 04/12/2015 ore 16:51:54
secondo me non è il momento neanche di comprarne una nuova.
io poi sono un caso a parte, anche se mi riescono a dimostrare che il costo è giustificato, e anche se ho la disponibilità economica, credo che spendere tutti quei soldi per una chitarra sia sbagliato.
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di MarcoV [user #30371]
commento del 04/12/2015 ore 17:14:56
Bhé, opinioni. Per me assolutamente no.
In generale sulle chitarre elettriche elettriche in Italia c'è quest'opinione: che sia sbagliato "spendere di più", "inutile". Come se fossero strumenti diversi dagli altri.
Ma se una persona compra un violino da diverse migliaia di euro, o un flauto d'argento con testata in oro, non vola una mosca. Mai sentito una polemica in merito a questi casi in vita mia.
E giustamente dico io! Sono degli attrezzi per fare musica.
La differenza di suono si sente se gli strumenti sono pregiati o meno.
E perché per le chitarre elettriche si dovrebbe fare un discorso diverso? Perché in quest'ambiente c'è polemica?
Credo che sia dovuto al fatto che la chitarra elettrica non è presa seriamente in considerazione. Non c'è una seria cultura in merito.


Perdona il mio pippone mentale, ma questo è quello che penso.
Buona musica ;)
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di Sykk [user #21196]
commento del 04/12/2015 ore 17:45:31
il fatto che abbiano un suono migliore non l'ho mai riscontrato, chiaramente non mi riferisco a tutto l'universo degli strumenti economici, però ad esempio preferivo la mia silvertone alla SG '61 che poi ho rivenduto.
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di MarcoV [user #30371]
commento del 04/12/2015 ore 17:51:17
Il fatto che ci siano persone che comprano chitarre super costose che non suonano meglio di quelle economiche la prendo per l'ennesima prova che non c'è tutta sta cultura sulla chitarra ;) Anche io ho comprato chitarre costose in passato per nulla.
Il più delle volte si pagano molto le rifiniture che hanno un valore meramente estetico, o il marchio.

No credimi, di chitarre costose e dal suono fantastico ne ho viste. Un altro mondo. Ciao :)
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di Zado utente non più registrato
commento del 03/12/2015 ore 11:38:1
A me che sia confusionario il catalogo o meno interessa onestamente molto poco, a me basta che i prodotti siano di livello (rispetto a quanto mi chiede il negoziante, in particolare). E' un po' che vado in giro per negozi con portafogli in mano per portarmi a casa una signora LP (sempre stando su cifre ragionevoli, con le cifre di una True Historic mi cerco una vacanza a Santo Domingo), ma torno sempre a casa sconsolato ed a mani vuote. Se con questa produzione 2016 riusciranno a farmi avere a LP che desidero, ben venga.

p.s. mi piacerebbe dare qualche occasione anche a Tokai, Burny, Heritage, FGN e compagnia bella, ma ne sono talmente ignorante che non saprei cosa cercare.
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di Sykk [user #21196]
commento del 03/12/2015 ore 12:42:56
quell'attacco del manico potrebbe essere il motivo per cui io inizi ad interessarmi ad una Les Paul, se esce anche sui modelli Epiphone ovviamente.
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di MircoRed utente non più registrato
commento del 03/12/2015 ore 13:17:46
Secondo me ci sono strategie di mercato vincenti ed altre non vincenti! Adesso dire complotti in stile illuminati, scie chimiche, ecc mi pare un po troppo...
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di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 03/12/2015 ore 14:31:02
Certo, è esattamente così che comincia l'articolo ;) il titolo è dichiaratamente scherzoso.
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di KJ Midway [user #10754]
commento del 03/12/2015 ore 15:50:05
Sbaglio o son spariti dei commenti?
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di MircoRed utente non più registrato
commento del 03/12/2015 ore 17:14:0
Se davvero ci fossero di mezzo pure gli illuminati nel mondo delle chitarre mi arrendo :D. Bell'articolo...
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di Repsol [user #30201]
commento del 03/12/2015 ore 17:29:14
Dalla parte di chi acquista, spesso si guarda alle scelte di un costruttore definendole giuste o sbagliate. Questo articolo è molto interessante perchè ci fa vedere la situazione da una prospettiva diversa. A volte non è facile capire le dinamiche di mercato e soprattutto i colossi produttivi hanno delle logiche molto diverse dalle nostre. Non dimentichiamo l'esempio della Mercedes Classe A che dopo il famoso "caso dell'alce" ha battuto tutti i record di vendite per quel segmento. Ovvero come trasformare un apparente minus in un plus
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di aghiasophia utente non più registrato
commento del 03/12/2015 ore 19:00:59
Strategia di mercato sopraffina o no, fatto sta che non ho riscontrato in negozio il tanto sbandierato -25/30% sulla gamma 2016. Una traditional costa quasi 2000€ tondi tondi, praticamente lo stesso della controparte 2015.
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di Baconevio [user #41610]
commento del 04/12/2015 ore 07:48:0
non c'è stato, nè mai ci sarà un tale "sconto".
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di Anger utente non più registrato
commento del 04/12/2015 ore 08:26:35
Ringrazia Accordo che ti ha disinformato. Il calo del 25/30% è sul listino al pubblico di Gibson che nessuno in Italia ha mai applicato. I prezzi al negoziante sono rimasti più o meno invariati come, di conseguenza, quelli all'utente finale.
Il vero affare adesso è acquistare una 2015!
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di gerlop [user #44005]
commento del 04/12/2015 ore 11:0
sulle gibson nulla da ridire, anche se le detesto per gusto personale...riguardo alle scie e l'ordine mondiale, purtroppo, è cruda realtà e ci stanno cuocendo a fuoco lento ma la maggior parte della gente lo ignora. non è la sede adatta pere discuterne ma visto l'accenno nell'articolo...
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di KJ Midway [user #10754]
commento del 04/12/2015 ore 12:25:18
Persino detestarle?! mammai mia... il motivo se posso chiedere?
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di gerlop [user #44005]
commento del 04/12/2015 ore 19:21:01
certo che puoi chiedere, figurati. dunque, troppo pesanti in primis, forma orribile in secondis -ma è gusto personale- e in terzis ebbi/avetti :) una les paul e la vendetti/vendei ^_^ insieme a una stratocaster, due chitarre che per me furono un acquisto sbagliato in quanto dettato più da un fatto di immagine per il gruppo in cui suonavo che da altro. inoltre io sono abbastanza rock/metal, anche se da un bel po' mi piace molto la fusion, per cui anche esteticamente, oltre che come suoni, preferisco chitarre più o meno come quella di questi miei video:
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un saluto, ciao.
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di KJ Midway [user #10754]
commento del 04/12/2015 ore 20:08:34
Ahah capito adesso, però detestare una chitarra no dai siam mica tifosi del calcio....

PS l'unica chitarra che ho venduto è stata una ibanez RG qualcosa...
Rispondi
di gerlop [user #44005]
commento del 04/12/2015 ore 22:21:11
certo, è vero...diciamo che la chitarra è per me un po' come un vestito. se non ti ci senti a tuo agio indossandolo oppure è di uno stile a te non confacente, ovviamente non lo metti addosso. per la musicalità che sento interiormente e lo stile che mi ritrovo, così come per altre ragioni anche estetiche, gibson e fender non le sento mie nonostante siano buone chitarre, anche se negli ultimi mesi ne ho provate alcune di amici ma, ovviamente, dopo aver fatto le dovute vaccinazioni ^_^ ah ah ah...scherzi a parte ti mando un saluto, ciao.
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di michelevaltan utente non più registrato
commento del 04/12/2015 ore 11:29:02
Sempre, ancora, avanti ad occhi chiusi con Sua Scomodità, la stop-bar.
Spett.le azienda, rinnovando i complimenti per l'incredibile innovazione che ogni anno il catalogo gibson propone, dopo aver visionato le vs nuove proposte, scrivo per confermare che anche per tutto l'anno 2016, mio denaro andrà a fender, schecter, hagstrom, ltd, e ci metto dentro pure ibanez per farvi capire l'entità dell'offesa.
Ci si vede nel 2017, saluti.
Rispondi
di Claes [user #29011]
commento del 04/12/2015 ore 15:20:0
Diventa difficile orientarsi, sempre di più, nel catalogo Gibson e quello per il 2016 ne è una ennesima prova. I prodotti sono di certo ottimi ma chi intende acquistare una Les Paul o SG sarà confuso. Una buona sorpresa è però la SG con mini-HB. Dovrebbe però essere chiamata SG Deluxe! A quanto poi si vede, Gibson non insiste più sul sistema auto-tune. Meglio così.

Calo prezzi e i negozianti: è in un certo senso logico che non se la sentono di vendere delle "vecchie" che hanno in magazzino a prezzo originale e quelle nuove a prezzo più basso.
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di paoloprs [user #10705]
commento del 04/01/2016 ore 07:30:04
POVERO "Les"...
Da quando Les Paul presentò alla Gibson il suo "prototipo" di chitarra solid body
che, come sappiamo, fu rifiutato con disprezzo, mi son chiesto se in quella fabbrica
ci fosse qualche chitarrista .... ( magari potrebbero prendere Paul Reed Smith come consulente ...)
La leggenda ci narra che Gibson prese in esame il progetto di Les Paul e si mise a produrre quel modello solo un anno dopo, visto il successo di Leo Fender ... ma, anche se per puro caso ne usciva una LP buona, molte erano dei banali prodotti di falegnameria commerciale.
vostro Paolo
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