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12 giorni a Natale: le rarità che chiederei a Santa Claus
12 giorni a Natale: le rarità che chiederei a Santa Claus
di [user #3] - pubblicato il

Per questo Natale abbiamo preparato un calendario dell'avvento musicale tutto per voi. Da oggi fino alla vigilia vi terremo compagnia con articoli giornalieri in tema, raccolte e curiosità, cominciando con un attacco di GAS fatto di rarità e vintage.
Tempo di regali, tempo di liste. Il bello del Natale è che uno se vuole sogna di ricevere di tutto e di più. C'è chi pensa alla Kawasaki, chi alla Smart, chi all'iPhone 7 dell'anno venturo e chi a una fornitura enorme di birra artigianale. Ma noi, qua, su Accordo, sogniamo strumenti musicali. Ma non strumenti musicali di tutti i giorni, quelli ce li compriamo da soli, in negozio, su eBay o a SHG. No, dico strumenti strani, quelli che uno non si comprerebbe mai, ma - se arrivano sotto l'albero - possono rendere felici. Ecco quelli che io sogno. Lo so, difficile che mi arrivano (anche perché - mannaggia - a Babbo Natale e compagnia non ci credo più), ma sognare costa nulla. E poi, hai visto mai che mi sbagliavo e lui è lì che carica la slitta? E allora io che faccio, non chiedo?

12 giorni a Natale: le rarità che chiederei a Santa Claus

La Flying V, nata nel 1958 e considerata all'epoca uno dei più grandi flop commerciali della storia Gibson, è oggi un oggetto di culto. È stata riesumata, proposta, riproposta, rimaneggiata nel corso degli anni, ma è ancora oggi un'ascia che affascina i duri e puri del metallo quanto i nostalgici del blues elettrico.
Nella schiera delle innumerevoli incarnazioni della V, una delle meno note è senza dubbio la Custom, impreziosita dalle stesse rifiniture che arricchiscono la ben più celebre Les Paul Custom. Corpo e manico in mogano, parti dorate, meccaniche Grover con paletta a mezzaluna, grossi segnatasti a blocco, tipico intarsio sulla paletta. Tastiera in ebano o - nelle ultime - in richlite. Come ciliegina sulla torta, la piastra romboidale di montaggio del jack. Inventata da John McGuire del Gibson Custom Shop e prodotta per la prima volta nel 2002 in quattro colori (bianco, nero, Cherry e Sunburst), è stata riproposta ciclicamente in altri colori, tra cui il classico Gold e un fantastico verde metallizzato. Un regalo abbastanza caro, a trovarne una ci vogliono almeno 3mila dollari, ma anche di più.

12 giorni a Natale: le rarità che chiederei a Santa Claus

Eric Clapton ha sempre avuto un gran buon gusto. Tra chitarre, auto e biciclette si è concesso qualunque capriccio, ottenendo dai maggiori produttori dei rispettivi prodotti dei pezzi unici realizzati a proprio gusto. Tra il 2000 e il 2004 il vecchio Slowhand si è fatto fare tre chitarre da Fender - di cui è storico endorser - facendole dipingere nientemeno che dal celebre street artist John "Crash" Matos. Una di queste - la Crash 3 - è stata offerta per una delle aste per finanziare il centro per alcolisti di Antigua e venduta a 300mila dollari. Sentendo odore di business, Fender non ci ha pensato granché, commissionando a Crash cinquanta corpi, poi assemblati in stile Stratocaster Clapton dai masterbuilder. Sono strumenti strepitosi, ma abbastanza inarrivabili: ogni tanto ne spunta una, mai sotto i 20mila dollari. Bisogna essere stati tanto buoni...

12 giorni a Natale: le rarità che chiederei a Santa Claus

Martin, Collings, Gibson... Quante sono le belle chitarre acustiche che uno si può far regalare a Natale? Sì, però, via, un po' di fantasia non guasta mai. E allora - dato che stiamo solo sognando - eccoci qui a immaginare di ritrovarci in braccio un pezzo di storia che più rockabilly non si può: la Gretsch Rancher. Arancione, grande, con la buca triangolare, è una gioia per gli occhi. Un po' meno per le orecchie: la chitarra ha fondo e fasce in acero e top in compensato di abete, quindi nella migliore delle ipotesi suona decentemente, nella peggiore suona da schifo. Ma vuoi mettere la scena nel nuovo video da caricare su YouTube? Alla fine Santa Claus Back In Town se la cava con poco più di 10mila dollari per una della prima serie (1954-1959), con 3-4mila per una (a mio avviso più elegante) della seconda serie (1959-1968) senza G brand. Se poi a qualcuno interessa che lo strumento suoni anche bene, c'è l'alternativa della quasi-riedizione di origine orientale, fatta bene, amplificata, che suona più che decentemente acustica e fa la sua scena: si chiama Rancher Falcon e si trova in Rete a meno di 600 dollari, una cifra abbordabile perfino dalla Befana.

12 giorni a Natale: le rarità che chiederei a Santa Claus

Stratocaster e Les Paul? Bene o male ce l'hanno tutti e quasi quasi passi inosservato ad appendertela al collo. E poi non serve Babbo Natale, basta il bravo negoziante sotto casa. Invece è molto difficile che il negoziante sotto casa abbia una di queste meraviglie surf inventate a inizio anni '60 dal gruppo Valco, fondato a inizio anni '30 da Victor Smith, Al Frost e Louis Dopyera: la National Glenwood 95, variante meno complessa del modello top dell'azienda (si scartano serenamente 97 e 99 originali, che hanno in più un piezo al ponte del tutto inutile e una leva che funziona malissimo). La Glenwood ha il corpo in un materiale pomposamente chiamato res-o-glas (in realtà banale fibra di vetro) con una forma che ricorda la mappa degli Stati Uniti. Il manico in legno imprecisato ha però un problema gravissimo: non è dotato di truss rod, quindi è pressoché impossibile trovarne uno che non sia imbarcato, nonostante il prezzo che per un esemplare in buono stato supera i 3mila dollari. Come sempre c'è l'alternativa: la Eastwood Map guitar, fatta in Oriente, è bellissima e si trova a 800 euro.

12 giorni a Natale: le rarità che chiederei a Santa Claus

Da ultimo, una Fender. Capaci tutti? No, visto che si sta parlando di una di quelle affascinanti acustiche costruite a Fullerton a partire dal 1963 e rimaste in produzione per meno di un decennio. Si tratta di chitarre progettate da maestri della solid body, ma abbastanza sprovveduti sulle acustiche, tanto da tentare di trasportarvi - con ben poco successo - la loro esperienza. La gamma di acustiche Fender anni '60 è contraddistinta dal manico avvitato, dalla paletta ispirata alla Stratocaster, da un battipenna dorato e dal buffo "tone bar" (ribattezzato anche "broomstick", manico di scopa) che attraversa il corpo internamente per il lungo, probabilmente per tenerlo insieme vista la struttura improbabile.
Capostipite della gamma è la King, nata nel 1963, poi ribattezzata Kingman. Il suono è in linea con la struttura, cioè sconclusionato, ma l'effetto estetico è assicurato a una cifra in genere ragionevole (si trovano tra mille e 2mila dollari). E poi, Elvis ci è comparso un paio di volte, tanto da convincere Fender a mettere in produzione una "Kingman Elvis" nel 2013. Produzione e prezzo orientali (street price 5-600 euro), prestazioni più che dignitose. Ma visto che qui stiamo parlando con Babbo Natale, Santa Claus, Gesù Bambino e la Befana, tutti assieme, allora eccoci a chiedere un dono sopra le righe: una acustica Fender Malibu nera, primi anni '60, come quella usata in quegli anni da Johnny Cash. O forse, mannaggia, proprio la sua.

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Link utili
Un sito dedicato alla Flying V
Crash
Gretsch Rancher originale
Gretsch Rancher Falcon
National Glenwood 95
Airline Map replica Glenwood
Fender King
La Fender Malibu di Johnny Cash
Un'altra acustica Fender di Johnny Cash
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