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Gretsch Roundup: cowboy dal 1955
Gretsch Roundup: cowboy dal 1955
di [user #116] - pubblicato il

Progettata insieme a Chet Atkins, la Roundup doveva essere la risposta Gretsch alla Gibson Les Paul, con un body minuto privo di buche a effe arricchito da finiture da vero cowboy. Il collezionista Alberto Venturini ne ha portata una del 1955 a SHG e noi l'abbiamo provata per voi.
Introdotta nel 1954, la Gretsch Roundup è il frutto a corpo solido della collaborazione storica con il virtuoso Chet Atkins. L'idea era quella di riportare su un body più piccolo, moderno e libero da fenomeni di feedback tutto il twang delle cugine archtop in un pacchetto estremamente curato nell'estetica che si rifacesse all'iconografia western.

Direttamente dalla sua collezione privata, Alberto Venturini ne ha portato una completamente originale del 1955 alla 40esima edizione di SHG, lo scorso 15 novembre.
Guardarla da vicino, con tutte le sue particolarità e scelte estetiche tanto ricercate quanto kitsch, è già un'emozione. Metterci le mani sopra è un'esperienza. Noi non ci siamo accontentati, abbiamo voluto farci un giro insieme a Don Diego per condividerne i brividi con voi.

Gretsch Roundup: cowboy dal 1955

La Roundup è un tripudio di finiture western, rustica nel suo top in pino arancione trasparente dove la G marchiata a fuoco è solo la punta dell'iceberg.
Quella che abbiamo avuto la fortuna di imbracciare ha un ponte fisso con tailpiece in stile hollow body. Una fibbia da cinturone in cima al tailpiece raffigura una tipica scena da accampamento di cowboy, e altri richiami arrivano volgendo lo sguardo verso la tastiera. I segnatasti a blocco mostrano immagini in stile come l'immancabile testa di bufalo e i cactus. La testa di bufalo torna anche sulla paletta e sul battipenna. Tutto intorno, corre una cintura intarsiata a fare da binding sulle fasce.

Gretsch Roundup: cowboy dal 1955

Con due single coil De Armond fissati direttamente nel legno, conserva tutto il twang delle cugine archtop e mostra una voce grossa, profonda. Ne abbiamo catturato un assaggio per voi e per riguardarcela nei momenti di nostalgia, così, giusto per farci del male.

alberto venturini chitarre elettriche gretsch roundup vintage
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di Spacecaster [user #42955]
commento del 27/12/2015 ore 15:55:52
non è bella....è semplicemente superlativa
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di Repsol [user #30201]
commento del 27/12/2015 ore 19:41:47
Al ponte è....strepitosa!!!!
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di dale [user #2255]
commento del 27/12/2015 ore 20:43:07
Stupendissima!!!

:-)))))))
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di accio7 [user #17961]
commento del 28/12/2015 ore 09:55:21
Al ponte le Gretsch sono imbattibili, certo resta sempre quella sensazione di stonatura...
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di Don Diego [user #4093]
commento del 28/12/2015 ore 17:21:39
ciao! purtroppo la chitarra non era "settata" per essere suonata ad un test, quindi corde vecchiotte, meccaniche non proprio in forma, intonazione del ponte sommaria! l'abbiamo semplicemente presa dall'esposizione di Alberto e portata in saletta per sentirne la voce senza sperare di trovarla alla perfezione!!! mi riprometto di rimetterci le mani dopo una revisione come si deve perchè merita tutta l'attenzione del caso! stay twang!
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di accio7 [user #17961]
commento del 28/12/2015 ore 17:45:55
Nota che a me le Gretsch piacciono un sacco, però in tutte quelle che ho provato ho sempre trovato una leggera sensazione di stonatura, magari è il Bigsby (non in questo caso comunque) o magari sono io che sono troppo scarpone.
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di Don Diego [user #4093]
commento del 28/12/2015 ore 20:18:25
hai assolutamente ragione! scarpone o meno queste chitarre si scordano maledettamente, finchè non si capisce come utilizzarle correttamente. consideriamo anche che l'uso che molti ne fanno è completamente agli opposti della concezione iniziale!!!!!
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di Repsol [user #30201]
commento del 30/12/2015 ore 17:15:3
Secondo te qual'è la sua concezione iniziale?
Te lo chiedo perchè io ho avuto una Duo Jet del 55, una Country Gentleman del '71...bellissime chitarre, con un suono spettacolare ma non sono riuscite ad amarle in quanto non ho mai trovato il giusto feeling con loro...
Così la tua frase mi ha fatto riflettere, che sia che le "usavo" in modo non proprio coerente a come son state concepite?
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di Don Diego [user #4093]
commento del 31/12/2015 ore 11:55:48
io penso che siano chitarre concepite per suonare in punta di piedi, alla chet atkins insomma. quando le si "maltratta" per suonare in maniera più selvaggia soffrono maledettamente. io ho avuto una silver jet, diverse 6120, una brian setzer, una anniversary. tutte chitarre splendide ma difficile tenerle accordate per tutto lo show e dure da portare in tour (quando le usavo suonavo con gli adels, e facevamo circa 200 show all'anno) per via della sofferenza ai cambi climatici. ad essere onesti l'unica più da battaglia era proprio la silver jet.....
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di Repsol [user #30201]
commento del 01/01/2016 ore 02:30:3
Grazie per il tuo parere...è probabilmente come dici tu. Io suono di "pancia" non sono lezioso e fine. Non posso neanche dire che le maltratto le chitarre ma sicuramente sono più per lo stile selvaggio che per le raffinatezze.
Le ho sempre trovate difficili, faticose da suonare, chitarre per chi la sa lunga...
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di IlFolleDelloZen utente non più registrato
commento del 01/01/2016 ore 02:46:26
Troppo stonata, non riuscirei a suonarla più di 5 minuti è inascoltabile, peccato è bellissima ma ha solo quello. Chissà cos'è che la fa stonare così, io non mi rassegnerei e le proverei tutte per farla suonare intonata, di solito ci riesco anche con le chitarre di plastica dei bambini, figuriamoci con un gioiello simile.
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di Dedalo [user #44441]
commento del 01/01/2016 ore 15:43:0
Che bellaaaaa!
Rispondi
di psykoguitar utente non più registrato
commento del 01/01/2016 ore 16:02:01
Splendida, una meraviglia da vedere e con la voce simile alle sue sorelle.
Si sente che è una "ruvida" Gretsch, come deve essere.
60 anni portati benissimo.

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