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Gretsch Duo Jet del 1956: mani sull'incompreso ponte Melita
Gretsch Duo Jet del 1956: mani sull'incompreso ponte Melita
di [user #116] - pubblicato il

Durante lo scorso SHG a Milano, nella collezione di Alberto Venturini spiccava una rara Gretsch Duo Jet del 1956 tutta originale con il suo amato-odiato ponte Melita. Abbiamo voluto provare per voi un pezzo di storia ambiguo come pochi.
La Duo Jet ha acquistato fama agli occhi di molti per essere stata la chitarra con cui George Harrison ha registrato i primi lavori insieme ai Beatles, ma è nota tra gli appassionati del genere per essere lo strumento preferito di Cliff Gallup, tra le cui mani ha contribuito a delineare il sound del rock n' roll.
Si tratta di una solid body con cassa scavata per renderla più leggera, un tentativo di rendere le archtop di casa Gretsch più maneggevoli e resistenti al feedback. L'esperimento è senz'altro riuscito e oltre cinquant'anni di evoluzione hanno portato frutti pregevoli, ma la storia della Duo Jet è fatta di luci e ombre.
Nei suoi primi anni di vita, la solid body a spalla mancante e top bombato più amata dai countryboy ha visto l'introduzione di varie innovazioni tecniche, non tutte ben volute dal musicisti, tanto che oggi è davvero difficile trovarne una che non abbia subito modifiche.
 
Gretsch Duo Jet del 1956: mani sull'incompreso ponte Melita

Quella di Alberto Venturini rappresenta la rara opportunità di vederne una completamente originale, compresi gli aspetti meno amati dai musicisti dell'epoca. Quella del 1956, infatti, era tristemente famosa per montare il particolare ponte Melita Synchro-Sonic, che rendeva le corde più stabili nelle loro sedi ma risultava scomodo ai più da tenere sotto il palmo, tanto da diventare uno dei primi componenti sistematicamente sostituiti dagli smanettoni.
Sulla Duo Sonic messa da Alberto nelle mani di Don Diego Geraci per una rapida panoramica, il Melita è ancora al suo posto, e tiene in riga un set di corde lisce nel rispetto della vocazione originale dello strumento. Amato, odiato, bisogna ammettere che il twang della TV in bianco e nero e degli stivali con gli speroni c'è tutto.
 
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di nawa utente non più registrato
commento del 21/01/2016 ore 11:41:04
grande don diego, grandi dynasonic, grandi le corde lisce. amen
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di Don Diego [user #4093]
commento del 21/01/2016 ore 14:25:01
grazie! per un attimo ho letto "grandi le cosce lisce".......si vede che ho bisogno di un caffè!!! ehehehe
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di Repsol [user #30201]
commento del 21/01/2016 ore 17:43:11
Ho comprato questa chitarra vari anni fa, negli Stati Uniti, da un noto negozio vintage della West Coast.
La vendeva una signora che aveva da poco perso il marito musicista. La chitarra l'ho tenuta qualche anno, suonata e amata. Mi son trasferito poi a vivere negli States, e dopo qualche mese mi ha ricontattato il noto negozio vintage per chiedermi se avevo ancora questa chitarra. La signora voleva ripossedere quello strumento tanto caro al marito. Non ho potuto dire di no...ora la chitarra sta al suo giusto posto.
Il ponte Melita è un attentato legalizzato alla mano destra...non ricordo neanche quante volte mi son ferito su quel ponte durante le ritmiche funky o le chiusure power chord...in ogni caso quella chitarra, a dispetto delle apparenze, è una bomba rock!
Bellissimo il video, dove si coglie la vera essenza dello strumento!
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di Don Diego [user #4093]
commento del 21/01/2016 ore 19:00:17
GRAZIE! Ps bellissima storia e bellissimo approccio il tuo: rimandare la chitarra alla persona a cui era più legata....non so se sarei riuscito a fare lo stesso! Hai dimostrato un'umanità spiazzante!!!
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di Repsol [user #30201]
commento del 22/01/2016 ore 00:49:46
Grazie, come avrai capito (ritmiche funky, power chord) quella chitarra non si trovava al posto giusto, e vederti suonare me l'ha confermato :-) il solo dubbio che ho avuto è che fosse la vera chitarra di Harrison e che la signora magari era una sua parente!!! Robe da non dormirci la notte...
A parte gli scherzi, è stata comunque una grandissima chitarra e ora ne conservo un bel ricordo
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di Don Diego [user #4093]
commento del 22/01/2016 ore 08:50:03
azzz! se così fosse non ci dormirei nemmeno io la notte haahahah
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di jakeelee [user #34260]
commento del 21/01/2016 ore 20:14:17
Sei un grande!!
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di Claes [user #29011]
commento del 22/01/2016 ore 19:17:35
Quì ci vogliono i "Yeeppeee" da cowboys dei films western. Don Country Boy Diego è sul palco in un saloon e - per fortuna - è armato di una buona chitarra (mica detto da quelle parti). Il gestore applaude e ti dice "a quando il prossimo concerto?" - con te si vende whiskey e hai fans all'istante di donne toste e scollettate.
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di Spacecaster [user #42955]
commento del 23/01/2016 ore 07:59:16
perchè odiato ponte? non sono un espertone riguardo alle Gretsch ma sinceramente l'ho sempre trovato quasi identico al gibson tuneomatic(di cui non si lamenta nessuno)...forse appena un pelo più altino e ingombrante.Personalmente se dovessi cercare dei difetti in questa meravigliosa duo jet cercherei altrove....ma non troverei niente :D
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di Repsol [user #30201]
commento del 23/01/2016 ore 19:35:15
Il vecchio Melita è un pó diverso dal TOM, le viti e le barrette di ferro tendono ad impattare con la mano. Oltretutto, per chi è abituato a suonare poggiando la mano sul ponte diventa veramente difficile farlo. Credimi, è tanto scomodo...niente di catastrofico, ma con un TOM ti senti a casa, qui no.
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