VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE
Presto scaricheremo le chitarre da internet
Presto scaricheremo le chitarre da internet
di [user #17844] - pubblicato il

Stampare un body in 3D è un'esibizione di stile affascinante, ma il vero salto in avanti è sfornare una chitarra intera in casa e a costo rasente lo zero. Lo ha sperimentato un laboratorio brasiliano e il giorno in cui stamperemo intere chitarre dal PC in soggiorno non sembra più così lontano.
Immaginate di progettare la chitarra dei vostri sogni su uno dei tanti configuratori per liuterie che si trovano online, scegliendo tutte le caratteristiche, le curve del body, le misure del manico, la forma della paletta. Ora pensate di cliccare su "scarica" e di vedere la vostra creazione nascere dalla stampante di casa, ma non è un disegno, è una chitarra a tutti gli effetti pronta per essere suonata.
Sembra fantascienza, la scena tagliata di un Marty McFly adulto che si concede un nuovo giocattolo da affiancare alla PRS su cui a tutti noi è caduto l'occhio durante le scene nel suo salotto futuristico, e invece presto potrebbe essere realtà.

Solo pochi anni fa, ascoltare musica senza comprare un disco o leggere un libro senza spulciare gli scaffali di una libreria sembrava assurdo, eppure la tecnologia ha reso sempre più sottile la linea di confine tra il mondo virtuale e quello della fruizione vera e propria di beni e servizi. Il modem è il nostro negozio e casse e stampanti ci hanno rifornito spesso di cose per le quali altrimenti saremmo dovuti andare in negozio, da una canzone a un film fino a un e-book, quale da masterizzare su CD per ascoltarlo in auto, quale da stamparsi in casa per chi proprio non sopporta le tavolette digitali.
Ecco, proprio la stampante è stata per lungo tempo il principale portale tra il mondo dei bit e quello fisico. Uguale da decenni, rumorosa e lenta, paradossalmente la stampante è tra le periferiche da PC che meno si sono evolute nel tempo, ma da qualche anno a questa parte l'arrivo della stampa 3D ne sta cambiando radicalmente ruolo e possibilità.

Presto scaricheremo le chitarre da internet

Il liutaio Olaf Diegel ha fatto alzare il sopracciglio a molti quando, nel 2012, ha presentato le prime chitarre elettriche con body interamente stampato in 3D. Forme complesse, impossibili da replicare con il legno, diventavano realtà con la stampa 3D. Chitarre colorate, con body reticolati, con meccanismi interni in movimento per pura gioia di sperimentare nuove soluzioni estetiche hanno cominciato a nascere dalle stampanti di tutto il mondo. Tuttavia, la costruzione si è sempre limitata ai soli body.
Una chitarra elettrica richiede molti componenti ed è soggetta a forze fisiche non da poco che la delicata struttura in plastica non avrebbe potuto reggere. Ma ora le cose potrebbero cambiare.

La brasiliana Robtec ha collaborato con il liutaio Paulo Chiara per realizzare la prima chitarra elettrica interamente stampata in 3D.

Presto scaricheremo le chitarre da internet

Non c'è legno nella realizzazione della Strip, così si chiama il curioso strumento che sembra nascere da un nastro avvolto su se stesso per formare il body e terminare nel manico. Tutto è stampato, un pezzo alla volta, e solo lo stretto necessario è affidato a parti pre-fabbricate.
Il body, il manico e la tastiera sono stampati in parti separate, da assemblare in seguito per venire incontro ai limiti di dimensione delle stampanti 3D odierne. La vera difficoltà nella costruzione di un'elettrica sta nel contrastare adeguatamente il tiraggio delle corde, quindi che abbia un manico sufficientemente forte e stabile. I progettisti hanno previsto delle sbarre di rinforzo per il truss-rod, da poggiare nel manico prima di "tapparlo" con la tastiera.
Una volta messo insieme il tutto, basta aggiungere un ponte, due pickup, i fret e le meccaniche e si è pronti a suonare.


Non so se la Chiara Strip sia davvero la prima chitarra realizzata interamente in 3D, ma di sicuro non sarà l'ultima.
La rivoluzione (perché di questo si potrebbe trattare se ben gestita) è arrivata anche in Italia qualche tempo fa, quando un progettista romano ha deciso di modificare il progetto di un ukulele scaricabile liberamente da internet per renderlo stampabile per intero senza necessitare alcun supporto. Niente legni anche in quel caso, ma neanche meccaniche, solo una muta di corde, una ventina di ore di stampa e qualche minuto per l'assemblaggio dei pezzi.


Per stampare un ukulele ci vogliono meno di un giorno e circa 20 euro di materiale. Per stampare una chitarra si potrebbe preventivare il doppio in costi e ore di lavoro. Attendere 48 ore per una stampa potrebbe sembrare tanto, ma è nulla se si pensa che ci si troverà poi tra le mani una chitarra su misura al prezzo di 40 euro netti. Il manico sarà quello deciso dall'utente, fino al millimetro, così come colori, forme, dimensioni. Tutto potrà essere come un custom shop robotizzato al quale, per ora e solo per ora, l'utente dovrà limitarsi ad aggiungere elettronica, hardware e i rinforzi del caso.
Inutile dire che già fioccano le community online in cui scambiarsi gratuitamente modelli 3D pronti da stampare a casa propria a livello hobbistico.

Presto scaricheremo le chitarre da internet

Come tutte le invenzioni che muovono i primi passi, quella delle chitarre 100% 3D potrà sembrare un po' macchinosa, ma provate a immaginare di disegnare lo strumento dei vostri desideri, ordinarlo con tutto il necessario per la realizzazione, far partire la stampa in casa e vedervi recapitare nel giro delle 48 ore necessarie per ultimarla anche un kit con i componenti da montarci su. Tutto al costo di un mezzo giocattolo, ma con la libertà progettuale di una liuteria.
Quanto ai materiali, forse la plastica usata dalle stampanti 3D non è il massimo per lo scopo (o forse sì, è presto per dirlo), ma neanche i floppy del vecchio Commodore 64 erano performanti e resistenti quanto una scheda SD nata trent'anni dopo. Quindi, chissà.
chitarre elettriche curiosità
Link utili
Le prime chitarre stampate in 3D
Nascondi commenti     48
Loggati per commentare

di matteo1982 [user #33974]
commento del 25/02/2016 ore 07:57:30
Pensavo da tempo alla fattibilità di un progetto come questo, molto interessante. Però potevano anche accordare la chitarra 3D prima di girare il sample...
Rispondi
di Iconoclast76 [user #43596]
commento del 25/02/2016 ore 08:12:20
fantastico, io ci credo che presto diventera realta, mi immagino gia che body gireranno i internet scarichi il file 3ds lo importi in 3dstudiomax lo modifichi e via stampi wowwwwwwwwwwwwwwwwwwwww
Rispondi
di dale [user #2255]
commento del 25/02/2016 ore 08:41:35
Suona vermente da schifo, non so se perchè è super detuned o per incapacità del tizio, o per non so quale ampli abbiano usato.
Però spero che si vada avanti con questa ricerca, magari ne uscirà qualcosa di buono.

Poi magari così le chitarre vere caleranno di prezzo.....meglio per me!

:-))
Rispondi
di onlyfender [user #5881]
commento del 25/02/2016 ore 09:18:27
si quel suono atroce e stonato lascia l'amaro in bocca.
Sono come i video dove un tipo parte in pompa magna dicendo "Ora vi mostro come suona il kemper con il firmware aggiornato!" tu ti prepari all'ascolto e... lui ti suona con jingle bells con un tot di stecche ahahah.
Rispondi
di dale [user #2255]
commento del 25/02/2016 ore 10:15:55
:-)))

Come diceva Umberto Eco:
- "TWITTER E FACEBOOK? LA PAROLA A LEGIONI DI IMBECILLI"

Per non parlare di youtube aggiungo io....
:-)))
Rispondi
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 25/02/2016 ore 10:27:58
YouTube è peggio per l'anonimato, quindi il trollaggio è più diffuso...Twitter non ce l'ho, ma fb, a parte il fatto che mi piace, mi è necessario pure per l'università, dato che non solo le comunicazioni tra studenti, ma pure quelle dei prof e quelle di natura amministrativa vengono pubblicate lì! E pure quando gestivo la comunicazione del mio gruppo era il principale mezzo! Se ne può tirar fuori qualcosa di buono, anche se di m...a ce n'è tanta...

Su quella "una a caso" sto ancora in luna di miele...:))))))))
Rispondi
di SilverStrumentiMusicali utente non più registrato
commento del 25/02/2016 ore 08:47:53
come ti dicevo: io ho pensato a tante cose relative agli strumenti, ma gli strumenti interi proprio no! :D Magari ecco: manopoline, cover e parti in plastica varie. Ma l'intero strumento proprio no. Sarebbe finalmente possibile avere delle manopoline da Stratocaster tipo 54 senza spendere un occhio della testa. :D
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 25/02/2016 ore 09:15:28
Tra un po' ci stamperemo anche l'organo genitale in 3D, quando per raggiunti limiti di età ....
Forse le donne si stanno già organizzando.
Rispondi
di pg667 [user #40129]
commento del 25/02/2016 ore 09:17:49
ho sempre trovato strana questa ricerca compulsiva della chitarra perfetta, del distorsore/ampli/effetto perfetto... senza poi mai essere davvero soddisfatti se non per poco tempo.

non credo proprio che questa tecnologià aiuterà a crearsi lo strumento ideale o dei propri sogni, ma magari mi sbaglierò.

dalla mia posso dire che tutti gli strumenti che possiedo sono "perfetti", nel senso che ognuno ha le proprie caratteristiche ed il proprio timbro e risulta ottimo nel suo contesto.

poi oh, sarò io facile da accontentare...
Rispondi
di yasodanandana [user #699]
commento del 25/02/2016 ore 09:21:32
MI PIACE !
Rispondi
di jackvance [user #34268]
commento del 25/02/2016 ore 09:40:13
Non mi piace: amo le cose costruite dall' uomo e non solo progettate ( che è il massimo a cui può aspirare tale tecnologia come del resto afferma l'autore dell'articolo). Cercare di sostituire l ' uomo non ha senso se non in un contesto di povertà sempre più dilagante ( come del resto ha accennato l'autore). Certo per Olaf potrebbe essere un affare.. per me no: voglio toccare qualcosa di unico e artigianale ( almeno in buona parte), qualcosa che porta la "firma" ( non certo intesa come brand) di un essere umano. Sono un mistico ? Forse. Rimane il dato di fatto che nel contrabbandare il basso prezzo/ novità per un miglioramento mi appare una truffa. Di buono vedo solo che con poca fatica si può stendere materialmente dei progetti che abbiano una forma /estetica diversa: si tratterebbe quindi del passaggio dalla possibilità riservata a quei pochi che sanno disegnare o lavorare direttamente sui materiali al progetto 3D.
Rispondi
di ndrecchia [user #43094]
commento del 25/02/2016 ore 09:49:25
In verità l'uomo non viene assolutamente sostituito. Le chitarre sono progettate da uomini, le stampanti pure, addirittura il cliente può interagire col progetto realizzando il suo modello. Ragionando come fai tu, non dovresti nemmeno partecipare a questo forum, perchè il computer e i tablet hanno sostituito la macchina da scrivere, e perchè i forum hanno sostituito i bar dello sport per discutere. La questione non è questa, ma capire se questi strumenti sono utilizzabili o meno per fini professionali, come suonano, se riescono a tenere l'accordatura e nel lungo periodo come reggerà il manico alla tensione delle corde.
Rispondi
di jackvance [user #34268]
commento del 25/02/2016 ore 10:21:55
Come tu stesso riporti io per primo ne sottolineo un eventuale apporto alla fase progetto: è evidente perchè scritto chiaro e tondo che l' uomo è sostituito nella fase di realizzazione.
Non accolgo quindi l'analogia con PC et simil che sono strumenti e mezzi che poco hanno in comune con una forma di arte: io ritengo che nella manualità passi qualcosa dell'artigiano nel prodotto finito, cosa che ovviamente non può avvenire in un prodotto che per la sua stessa riuscita deve/vuole essere costruito in serie e quindi tende ad eliminare l'apporto umano in fase costruttiva. Una parte della questione ( visto che non ho pretese di essere esaustivo) è quindi il rapporto che intrattengo con lo strumento e la mia scala di valori ( opinabile quanto vuoi ma non più di quella altrui) in merito.
In questo sono stato semplice e onesto chiedendomi se ho un atteggiamento mistico.
Anche i bar dello sport avevano una loro funzione: quella di mettere davanti le persone in un modo che la rete difficilmente sostiene. La rete infatti ha dato la possibilità di far dialogare persone distanti ma ovviamente non può sostituire quella massa di informazioni che puoi avere nella conversazione da "bar dello sport". Quindi un vantaggio ma anche qualcosa in meno. Per lo stesso motivo, non io ma firme ben più accreditate di me, argomentano che nel passaggio alla video scrittura si è persa la capacità di scrivere a mano. Non si tratta di fare del banale luddismo.
Tutto lì.
Rispondi
di ndrecchia [user #43094]
commento del 25/02/2016 ore 12:00:24
Non puoi prendere del progresso solo quello che fa comodo a te. Se commenti su questo forum lo fai usando tecnologie, se le critichi, non commentare più sui forum e ritorna a scrivere a penna e a leggere giornali e libri. Una chitarra è un oggetto, a renderla un oggetti che produce arte sono i musicisti. Se critichi la produzione di massa che si avrebbe con le stampanti 3d, allora devi criticare anche tutta la produzione industriale delle chitarre dagli anni '70 a venire. anche se non sono fatte di plastica, le chitarre industriali sono realizzate con orocedimentimche di "mistico" non hanno nulla. La stessa cosa accadrà per gli strumenti stampati in 3d, se le usano gli artisti, ne uscirà fuori qualcosa di buono, altrimenti nulla. Lo stesso accade con gli strumenti di liuteria, mettili in mano ad un caprone e risultati da caprone avrai.
Rispondi
di jackvance [user #34268]
commento del 25/02/2016 ore 13:23:47
Dal progresso si prende quello che ci fa comodo e facendolo non si fa niente di male a nessuno. La critica se puntuale è costruttiva: per cui di una novità ci si chiede qual' è la parte buona e cosa eventualmente si perda.
Ovvio che la chitarra è un oggetto e che i musicisti ne facciano arte ma io ritengo che la mano che produce aggiunga qualcosa.Altrettanto ovvio che le chitarre "industriali" non hanno il quid dell artigiano:) e un progetto in plastica va comunque riconvertito in legni .. ma senz altro ci saranno musicisti che ameranno la plastica : a me non cambia la vita.
Mi prendo la libertà quindi di commentare sui forum che mi aggradano nel rispetto non solo delle regole del forum ma anche delle persone chelo frequentano... e mi prendo pure la libertà di scrivere a penna e di leggere libri cartacei .. o mi vuoi dire te cosa e come fare qualcosa che non crea problemi al prossimo?
Ti invito una volta sola a leggere bene: nel mio intervento non c'è alcuna critica al forum ma solo una lettura di quello che dà e che toglie la tecnologia. Quindi : i verbi potere e dovere usali con più parsimonia che rischi di mancare di rispetto.
Rispondi
di ndrecchia [user #43094]
commento del 25/02/2016 ore 09:40:56
Anche se il costo del materiale non supera i 40 euro, avete dimenticato di considerare il costo di una stampante 3D. Credo che per stampare un oggetto delle dimensioni di una chitarra, bisogna acquistare uno dei modelli più grandi e qui abbiamo costi che variano dai 2000 ai 15000 euro. Non sono pochi.
Rispondi
di SysOper [user #10963]
commento del 25/02/2016 ore 16:47:05
E` probabile che il singolo "utente" si limiterà a consegnare lo sketchup ad un servizio di stampa 3d... certo spendendo qualcosa più di 40 euro...
Rispondi
di ndrecchia [user #43094]
commento del 25/02/2016 ore 21:53:
E allora te la faranno pagare 200-250 €. Tenere una macchina impegnata per due giorni costa molto, soprattutto considerando tutto il lavoro che si perderebbe per tenere la stampante impegnata a fare solo una cosa per due giorni. 200-250 € la stampa (semmai anche di più se simvuole anche scegliere colori diversi), altri 200€ tra pickup, meccaniche, tasti e quant'altro e si raggiunge il prezzo di una chitarra di fascia medio bassa. Quindi: non è vero come dice l'articolo che con 40€ si ottiene una chitarra perchè non si tiene conto dell'acquisto della stampante 3d o del suo affitto per 48 ore, e non si tiene conto di tutta la componentistica non di plastica che deve essere acquistata a parte. Questo mi sembra lo stesso ragionamento che fanno certi fessacchiotti, quando si mettono a calcolare il costo dei singoli componenti quando si mettono a criticare i prezzi di alcune apparecchiature elettroniche senza considerare i costi di ingegnerizzazione, i costi di mano d'opera (rapporto tra stipendio lordo percepito e tempo dedicato da un tecnico per la realizzazione di un singolo prodotto), i costi di investimento in macchinari e attrezzature di precisione per tarare la componenetistica, l'iva, le tasse sull'utile lordo derivante dalla vendita e il costo da sostenere per fornire su ogni oggetto una garanzia minima di due anni.
Rispondi
di JFP73 utente non più registrato
commento del 25/02/2016 ore 09:51:11
Mi sbaglierò ma credo che non comprerò mai una roba del genere. A me piace sentire il legno così come le valvole
Rispondi
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 25/02/2016 ore 09:53:11
Ma perché buttarla sullo scontro tra tradizione e innovazione? Non mi sembra di certo il caso in cui la liuteria tradizionale debba sentirsi sotto attacco. Poi le stampanti 3D costano ancora un sacco però immaginate le potenzialità di un processo che possa fornire ad esempio dei prototipi finalizzati a vagliare design ed ergonomia senza buttare via del legno o anche solo il realizzare per sé stessi dei modelli pazzoidi a poco prezzo. Poi attacchi al valvolare la tua chitarra in pino bruciacchiato e frassino e godi come un riccio ma l'innovazione tecnologica è meravigliosa.
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 25/02/2016 ore 10:07:13
Ma infatti non credo che vi sia scontro, anch'io non sono contro l'innovazione, anzi.
Per la prototipazione è un ottimo sistema.
L'unico dubbio che ho (visto che ho una certa età, e ne ho viste) è che sto assistendo ad un lento e costante decadimento della qualità, di tutta la materia che ci circonda, in nome del "avere sempre qualcosa di nuovo e moderno"... mentre la qualità vera, poi te la fanno pagare cifre allucinanti, in nome, appunto, della Qualità. Poi c'è da dire che per le chitarre di fascia bassa è anche vero il contrario, la qualità è aumentata nei bassifondi; rimangono prezzi allucinanti nelle alte sfere.
L'oggetto, se devo essere sincero, NON mi piace.
Nemmeno paragonabile al tuo ultimo acquisto; come dire cacca e ciccolata.
Rispondi
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 25/02/2016 ore 10:20:24
Eh, ma il mio è italiano...Scommettiamo che se ci si mette un bravo liutaio italiano con un po' di dimestichezza con CAD ne tira fuori un bel esercizio di stile? Sui prezzi io non ho più parole e l'unica cosa certa è che il rapporto q/p di certe produzioni industriali orientali è moooolto più virtuoso delle controparti americane, non proprio sempre sempre ma credo che il trend sia questo. Lasciamo da parte le chitarre buone buone, che però come da te sottolineato ormai sono chimere.
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 25/02/2016 ore 10:26:49
Ma non c'è dubbio che un italiano ci tira fuori qualcosa di meglio (è facile... peggio di così...), ma vuoi mettere, comunque, mettere le mani sul legno o metterle sulla resina colata.
Rispondi
di dale [user #2255]
commento del 25/02/2016 ore 10:17:44
Una a caso!?!?!?!?!?

:-))))))))))))))))))))))
Rispondi
di jackvance [user #34268]
commento del 25/02/2016 ore 10:28:25
Questo è anche il senso del mio intervento: in fase progettuale può aggiungere qualcosa in termini di possibilità. Poi questo progetto va eventualmente realizzato e qui ritengo che lo stesso prodotto messo su da un artigiano contenga qualcosa in più dello stesso progetto realizzato da una macchina. La liuteria non può essere sotto attacco per il semplice motivo che è una cosa diversa ( e per me ,sottolineo per me , migliore). Che poi non mi possa permettere l'acquisto di una Froggy Bottom e mi ritrovi con una decorosa Yamaha nulla toglie al piacere di suonare
Rispondi
di aghiasophia utente non più registrato
commento del 25/02/2016 ore 10:25:16
"Vendo chitarra stampata nel 2025. Non come quelle attuali. Autentico vintage 3D"
Rispondi
di go00742 [user #875]
commento del 25/02/2016 ore 10:44:44
Beh però magari per farsi una chitarra da viaggio giusto per esercitarsi senza portarsi costosi Kg di strumento, non è malvagia idea, magari già da subito magari 1 pickup.
Rispondi
di Claes [user #29011]
commento del 25/02/2016 ore 11:01:02
Il design della chitarra è veramente bellissimo! Complimenti!!! Se ha un sound totalmente suo, tanto meglio. Le limitazioni del legno mi ricorda il pianoforte, Hammond e altri suoni ora riprodotti col digitale. C'è stato la Dan Armstrong in plexiglass e Danelectro da Ikea. Il difficile è "inventare" un proprio design per un corpo a mille anni luce da una Strat.
Rispondi
di gerlop [user #44005]
commento del 25/02/2016 ore 11:02:30
di sicuro la tecnologia mi piace ma su queste chitarre mi riservo la prognosi...dunque, vediamo un po', ci vorrebbero 48 ore di stampa per una chitarra? immagino di essere arrivato a 47 ore, 59 minuti e 59 secondi e 99 centesimi e..."zack", schermata blu sul monitor e blocco totale del sistema operativo: ah ah ah!!!!!!

_______

"Nella vita ciò che conta non è la verità ma la percezione che si ha di essa..."

vai al link
Rispondi
di ndrecchia [user #43094]
commento del 25/02/2016 ore 12:09:03
In realtà quando stampi un documento cartaceo, nel momento in cui la stampante parte il computer lo puoi anche spegnere perchè i dati del documento da stampare sono sulla stampante, lo stesso accadrà per le stampe 3d, alla fine i files non hanno dimensioni particolarmente grandi. Più che altro io mi porrei la domanda: cosa accade se va via la corrente? La stampa riparte da zero o dal punto in cui si è interrotta?
Rispondi
di gerlop [user #44005]
commento del 25/02/2016 ore 20:39:07
quello che tu dici è lo spooler di stampa che ben conosco ma, ti sarà capitato, quando si interrompe una stampa succede -e anche spesso- che il sistema impazzisce, perché comincia a stampare più fogli identici oppure li fa in bianco o dà altri messaggi di errore come carta non caricata ecc, non è raro. diciamo che un conto è un problema del genere se stampi dei documenti che richiedono da pochi secondi a qualche minuto, altro è se il sistema impazzisce su stampe molto lente come quelle 3D...soltanto per sapere se la stampa riprenderà correttamente dal punto interrotto ti ci vorrà un giorno! se va via la corrente è il male minore, dato che ci sono gli UPS...
Rispondi
di ndrecchia [user #43094]
commento del 25/02/2016 ore 22:03:47
Non credo che chi progetta queste stampanti sia così imbecille da non aver preso in considerazione un caso di questo tipo.
Rispondi
di gerlop [user #44005]
commento del 25/02/2016 ore 23:45:2
bisogna per lo più chiedersi se chi progetta pc e sistemi operativi non continui a essere imbecille per il fatto che continua a creare prodotti che si bloccano e danno problemi...purtroppo le stampanti sono soggette a errori, è un dato di fatto, e avendoci lavorato parecchio rimango nella certezza che al momento non offrono garanzie di funzionamento continuo. quelle 3D, poi, sono nuove e ancora da perfezionare.
Rispondi
di BBSlow [user #41324]
commento del 25/02/2016 ore 11:50:39
A livello estetico, è finalmente qualcosa di nuovo, il che sicuramente favorirà lo sviluppo della tecnologia. E sul risultato sonoro si può lavorare. Insomma, a me piace il legno, ma trovo che certe idee siano comunque brillanti. E, per essere trendy, dirò che la forma proposta è #petalosa ;)

Rispondi
di ndrecchia [user #43094]
commento del 25/02/2016 ore 12:20:43
A me la questione moderno/vintage non interessa per nulla. L'articolo non risolve alcune questioni.
Com'è la capacità di intonazione dello strumento?
Nel tempo il manico riuscirà a tenere la tensione delle corde senza deformarsi?
Se lo strumento in 3d riesce a dare risposta positiva a questi quesiti, allora si tratta di uno strumento che può essere preso in considerazione, alla fine basta montare i pickup preferiti, scegliere la scala di tastiera più congeniale e qualcosa di buono si potrà tirare fuori. Poi sicuramente uscirà fuori il bluesman a cui lo strumento fa storcere il naso, ma chitarre di questo tipo non sono pensate per chi guarda al passato, fa musica di un certo tipo e cerca gli strumenti con cui si faceva certa musica. Queste chitarre sono per chi vuole sperimentare.
Rispondi
di Claes [user #29011]
commento del 25/02/2016 ore 12:51:20
Uelá Rozzo! Sono andato a vedere esempi e spiegazioni sul link... e prezzi. Come giustamente scrive Ndrecchia 40 € di materiale è niente di niente - da come sono i prezzi ufficiali siamo in zone $$$ da prestito in banca o da band Metal di successo. Essendo pensionato non mi posso permettere una chitarra del genere: body molto sagomato ma piatto senza buchi, un dipinto ad olio da farsi a Copenaghen, un peso a piombo per bilanciare corpo / manico, MIDI e un solo P90 con coperchio da design che si discosta al massimo dal tipico e noioso look di sempre per i p/u! Costerebbe una follìa... dunque:

Il procedimento costruttivo ideato da Olaf deve per forza essere copiabile. Un liutaio fa una alleanza con un laboratorio / fabbrica senza dover fare un investimento spropositato da parte sua per una stampante - loro troveranno un progetto del genere come un "finalmente qualcosa di interessante"!
Rispondi
di eugenio01 [user #39191]
commento del 26/02/2016 ore 13:53:2
Le chitarre di Olaf hanno il manico in legno che va ad innestarsi su un minuscolo corpo in legno che sostiene i pick up. Intorno a questa base "tradizionale" viene installata la decorazione 3D. In pratica le chitarre di Olaf mi sembrano siano costituite da un colossale binding di resina su base lignea.
Sta cosa qua invece è tutta in resina e quindi è una filosofia costruttiva (e anche sonora..ma fa talmente schifo il video che come si fa a giudicare...) completamente diversa da quella di Olaf le cui chitarre tra l'altro costano uno sproposito assurdo..
Rispondi
di Rothko61 [user #32606]
commento del 25/02/2016 ore 16:08:06
Però noi chitarristi siamo strani.
Se la Gibson cambia una vite alla Les Paul gridiamo al sacrilegio.
Se una Stratocaster si presenta con l'humbucker al manico, storciamo il naso.
Se nel corpo della nostra adorata solid body ci propongono le camere tonali, siamo scettici.
Ci siamo fatti le peggiori pippe mentali a disquisire se fosse meglio il mogano o l'acero, l'ebano o il palissandro, invechiato quanto, magari tostato.... e poi gridiamo al miracolo se ci propongono di stamparci la chitarra scaricandola da internet...
Mah... torno a studiare.
Rispondi
di ndrecchia [user #43094]
commento del 25/02/2016 ore 22:08:
Non mi sembra che nessuno abbia gridato al miracolo, nè che qualcuno intenda vendersi le proprie chitarre classiche per darsi alla stampa 3d. si commenta semplicemente l'articolo per capire se queste chitarre siano effettivamente utilizzabili o meno. d'altra parte il pianeta sta anadando verso la distruzione se non la smettiamo di produrre all'infinito oggetti in legno o in altri materiali. prima o poi verrà il momento in cui vieteranno l'abbattimento di alberi (come si è fatto per l'avorio) per preservare l'uomo dall'estensione e a quel punto bisognerà trovare una soluzione. meglio pensarci fin da ora, perchè non siamo così lontani da quel momento.
Rispondi
di davo [user #31664]
commento del 25/02/2016 ore 18:16:41
Lo trovo un utilizzo un po' frivolo di un macchinario che potrà comunque servire per cose ben più importanti.
E' comunque naturale che l'immaginario collettivo sia più attratto dalla possibilità di prodursi in casa una chitarra che da reali progressi in altri campi.
C'è però da sottolineare un aspetto che, secondo me, nessuno prende in considerazione quando parte il fascino della stampa 3D: la sostenibilità. Sinceramente ho i miei dubbi che un futuro in cui, se vuoi una chitarra, ti scarichi il template e lo stampi sarebbe più sostenibile di una produzione accentrata, anche solo per la dispersione e lo spreco a livello di materiali, energia, macchine.
Rimane comunque una bella soluzione "eccentrica".
Rispondi
di ndrecchia [user #43094]
commento del 25/02/2016 ore 22:12:23
In verità io credo che alla fine se togli l'offerta massiccia di nuovi prodotti industriali,non è che stai a stamparti di continuo nuovi modelli di chitarra. alla fine uno si fa un paio di modelli e con quelli vai avanti.
Rispondi
di coprofilo [user #593]
commento del 26/02/2016 ore 00:32:16
Il settore della stampa 3D o prototipazione rapida si sta evolvendo ad una velocità incredibile. Siamo passati dalle resine caricate a pezzi in acciaio con caratteristiche meccaniche paragonabili ai pezzi ricavati da macchina utensile. I costi sono alti ma le potenzialità sono pressoché illimitate. Per il mondo delle chitarre però c'è un grosso problema: il legno suona meglio! In tanti hanno provato materiali alternativi ma i risultati non sono mai stati entusiasmanti. Ricordo le mantra in lega di magnesio, costosissime, mai avuto mercato. La mantra ha chiuso da anni se non sbaglio... Sicuramente per estetiche particolari sarà un metodo imbattibile, saranno comunque due mondi totalmente indipendenti. Sicuramente più interessante per il discorso hardware ed accessori, li si che ci sarà da divertirsi!! È tardi, buona notte!
Rispondi
di simmessa [user #8424]
commento del 26/02/2016 ore 08:20:49
Se reggono le forze potrebbe essere una tecnica utile per stampare manici su misura... Per i body mi sembra sconveniente, ci va troppo filamento per un solid body e si buttano tutti sui reticolati, ma non mi convince per ora... Cmq carina come evoluzione, spero non apra le porte ad un futuro di chitarre plastiche!

S.
Rispondi
di blues65 utente non più registrato
commento del 26/02/2016 ore 09:08:32
Comunque una cosa è certa e non si discute: suona da schifo!!!
Rispondi
di Spottyblu [user #29356]
commento del 26/02/2016 ore 12:37:53
A me pare più una curiosità che altro... i pezzi sono costruiti separatamente poi incollati (maluccio per la verità). Alla fine sappiamo tutti che una solid body può essere fatta con una tavola abbastanza resistente una tastiera ed un ponte, il resto è elettronica, quindi direi che fra le infinite possibilità che offriranno le stampanti 3d forse questa non sarà quella di elezione.
chiaro che invece magari fra qualche anno verranno fuori delle cose mirabolanti, o si realizzerà qualche componente che funziona meglio del legno... ma fra qualche anno (nun me menate!) forse non ci saranno manco più le chitarre e gli stessi suoni li ottieni con qualche aggeggino elettronico che si suona mulinando le dita per aria o muovendo gli occhi, o magari solo col pensiero...
insomma se avete appena investito in una chitarra, tranquilli che per il resto dei vostri anni, se vi soddisfa, continuerà a soddisfarvi.
Del resto anche le chitarre che comprate ora sono fatte da robot, non stampate, ma per il resto le mani dell'uomo, le vedono, se le vedono, solo in assemblaggio...
Rispondi
Loggati per commentare

di Skadex [user #27312]
commento del 26/02/2016 ore 13:42:00
Con il costo della stampante 3D e per risultati in simil plastica ottenuti faccio prima a comprare la Gibson mega custom riserved edition deluxe: mi costa meno ed è più bella.
Anche il tatto e la vista esigono il loro tributo.
Rispondi
di rob800 [user #42751]
commento del 01/03/2016 ore 22:14:30
Finalmente potrei avere la chitarra a forma di v@gina!!! :-)
Rispondi
di rollo5100 [user #28890]
commento del 05/03/2016 ore 21:55:56
Orribile forma, orrendo suono, c'è gente che si stampa la compagna/o ideale?
Rispondi
Altro da leggere
Theodore Standard: la Gibson perduta di Ted McCarty diventa realtà
American Series: la Soloist USA con due EMG in duplice versione
Charvel Pro-Mod DK24 HSH 2PT CM Mahogany Natural
La fenomenale chitarra a cinque corde di Jacob Collier
That Sound: Vintage Vault 2023
La EDS-1275 di Jimmy Page è realtà (e inarrivabile)
Articoli più letti
Seguici anche su:
Scrivono i lettori
Manuale di sopravvivenza digitale
Hotone Omni AC: quel plus per la chitarra acustica
Charvel Pro-Mod DK24 HSH 2PT CM Mahogany Natural
Pedaliere digitali con pedali analogici: perché no?!
Sonicake Matribox: non solo un giochino per chi inizia
Ambrosi-Amps: storia di un super-solid-state mai nato
Il sarcofago maledetto (e valvolare) di Dave Jones
Neural DSP Quad Cortex: troppo per quello che faccio?
Massa, sustain, tono e altri animali fantastici
Ho rifatto la Harley (Benton ST-57DG)




Licenza Creative Commons - Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964