VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE
SIB Charger: 50 watt in pedaliera
SIB Charger: 50 watt in pedaliera
di [user #116] - pubblicato il

Un laboratorio statunitense infila un amplificatore completo per chitarra all'interno di uno stompbox dalle dimensioni e dal prezzo di un buon overdrive. Mangia-pedali nato, il Charger è studiato per fare da ampli di scorta o per ottimizzare i rig stereo.
Un amplificatore per chitarra a stato solido con la bellezza di cinquanta watt di potenza può entrare anche nello chassis di un pedale e può funzionare con un comune alimentatore per effetti. Ne è la testimonianza il Charger Guitar Amplifier, ultimo nato nella linea made in USA del laboratorio SIB.

Sul filone degli Electro Harmonix 22 Caliber e 44 Magnum, insieme ai più moderni e complessi Taurus StompHead, il mercato scopre gradualmente i piaceri di inserire in pedaliera un amplificatore fatto e finito senza il peso e l'ingombro di un formato combo o testata. Quello presentato da SIB si propone come un amplificatore in miniatura per affrontare i concerti meno impegnativi, per sostituire l'amplificatore "ufficiale" in caso di guasti dell'ultimo minuto e per affiancarlo nella composizione di un rig stereofonico a due amplificatori senza spezzarsi la schiena con un secondo sistema completo.

SIB Charger: 50 watt in pedaliera

Capace di erogare da 20 a 50 watt a seconda dell'impedenza del cabinet che gli si collega, il Charger offre un pannello dei controlli essenziale ma completo. Per passare da clean cristallini a crunch leggeri, il Volume funge anche da gain, mentre il Master regola il livello d'uscita generale per sfruttare a pieno la potenza dell'ampli.
L'equalizzazione a due bande suddivisa in Bass e Treble non fa sentire la mancanza di un controllo di medi, che ricevono un boost e si increspano quando i bassi vengono spinti oltre i tre quarti di corsa.

Le connessioni prevedono solo un ingresso per lo strumento (o per gli effetti, che il Charger promette di digerire come si deve) e un'uscita per l'altoparlante da 4, 8 o 16 ohm. È bene ricordare che si tratta di un'uscita di potenza, non di linea, e non va collegata in alcun modo a interfacce audio, mixer, altri effetti o amplificatori.


Pensato per entrare in qualunque pedaliera, il Charger può lavorare con l'alimentatore da 12 volt in dotazione o con un normale alimentatore con uscita tra 9 e 15 volt in corrente continua ed è disponibile già sul sito ufficiale a questo link al costo tutto sommato accessibile di un buon pedale overdrive.
Purtroppo, non ci risulta che i prodotti SIB siano distribuiti ufficialmente in Italia.
amplificatori charger sib
Link utili
Charger sul sito SIB
Taurus Stomp Head
EHX 22 Caliber
EHX 44 Magnum
Nascondi commenti     7
Loggati per commentare

di marcomo utente non più registrato
commento del 11/03/2016 ore 14:49:45
sinceramente non ho mai capito il senso di questi aggeggi...si vuole l'ampli senza il peso dell'ampli ma devi comunque avere il peso della cassa....portarti microfono etc...dove sta la convenienza? non è meglio prendere un preamp di quelli analogici se uno è superfanatico con lo speaker emulator e andrare comunque dritto nell'impianto voce? sennò una pedalierina digitale e hai comunque risolto...Se devo sentire il suono che mi pompa addosso a quel punto mi porto il combo o testata e cassa e appago il mio io fino infondo :-p
Rispondi
di guitarhero81 [user #7159]
commento del 11/03/2016 ore 15:04:23
mah nemmeno a me convince lo vedo utile se uno vuole suonarci a casa anche perchè incrementando il volume il suono diventa fuzz e anche usando il distorsore le timbriche sono sempre su quel settore la (che può anche piacere ma sicuramente non è versatile).
forse può essere usato come slave per gli effetti oppure come finale per un kemper, pod etc...
Rispondi
di dfatwork utente non più registrato
commento del 11/03/2016 ore 18:01:25
Beh , effettivamente. ..pedali in una mano, cono in neodimio nell'altra è una comoda soluzione per piccole situazioni. Certamente non è una novità però più ce ne sono e più può essere conveniente per noi.
Rispondi
di Aynrand [user #35588]
commento del 12/03/2016 ore 10:35:00
Vero, molto più comode e versatili le varie evoluzioni del Rock Bug (che comunque costano poco meno di una testata valvolare di media qualità, vedi koch o two notes) piuttosto, per la prossima generazione di queste scatolette, potrebbero cominciare a introdurre la possibilità di uscire in stereo con due simulazioni diverse, senza la necessità di doverne acquistare una coppia.
Rispondi
di yasodanandana [user #699]
commento del 12/03/2016 ore 10:49:44
leggendo gli altri commenti.. beh, la praticità di un oggetto del genere è indiscutibile. Sicuramente pesa ed ingombra molto meno di una testata e, parlando di combo, portarsi un combo è sicuramente più scomodo che portarsi una cassa equivalente a quella del combo più l'amplificatorino a pedale :-)
Rispondi
di gerlop [user #44005]
commento del 12/03/2016 ore 11:14:55
io avrei cambiato il "chitarrista" che ha fatto la prova
Rispondi
di robbyboy [user #13010]
commento del 12/03/2016 ore 12:33:45
Ad un costo decisamente superiore c'è lo stupefacente Amp 1 bluguitar, che fa praticamente di tutto, anche se viene spacciato come dotato di finale a valvole ha in realtà una un doppio triodo miniaturizzato che pilota un finale in classe D a stato solido, ma eroga la potenza di 100W con ben quattro canali, completo di controlli come un ampli e riverbero digitale di bordo, al peso di un solo Kg. Già con i soliti pedali in ingresso sul canale pulito ha una resa eccellente, se non insperata, da provare.
Comunque questi aggeggi, se accompagnati da una piccola cassa da 12 con cono al neodimio (x es una DV Mark 1x12) fanno dei veri e propri miracoli... e la schiena ringrazia, specie se il locale è irraggiungibile con la macchina; e comunque sono d'accordo che una testata da 50 o 100w e cassa adeguata sono chiaramente insostituibili, ma meglio che un POD nel mixer, almeno per i miei gusti, ovviamente.....
Rispondi
Altro da leggere
Il sarcofago maledetto (e valvolare) di Dave Jones
Chitarra o amplificatore? Dove vale la pena spendere di più?
Harley Benton: nuovi amplificatori valvolari e Cab Celestion
Come si misurano le caratteristiche di un amplificatore di potenza e sistemi adottati per migliorarne il rendimento
Viaggio nel setup di Alberto Radius
L’anello di congiunzione tra JTM45 e Bluesbreaker in video dal museo Marshall
Articoli più letti
Seguici anche su:
Scrivono i lettori
Manuale di sopravvivenza digitale
Hotone Omni AC: quel plus per la chitarra acustica
Charvel Pro-Mod DK24 HSH 2PT CM Mahogany Natural
Pedaliere digitali con pedali analogici: perché no?!
Sonicake Matribox: non solo un giochino per chi inizia
Ambrosi-Amps: storia di un super-solid-state mai nato
Il sarcofago maledetto (e valvolare) di Dave Jones
Neural DSP Quad Cortex: troppo per quello che faccio?
Massa, sustain, tono e altri animali fantastici
Ho rifatto la Harley (Benton ST-57DG)




Licenza Creative Commons - Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964