Ryan Roxi: Alice Cooper & la pentatonica di Mr. Nice Guy
di Gianni Rojatti [user #17404] - pubblicato il 30 marzo 2016 ore 12:00
"No More Mr. Nice Guy" è un classico di Alice Cooper e in questa lezione impareremo a suonarne l'irresistibile riff. A insegnarcelo c'è il chitarrista di Cooper in persona, Ryan Roxi con la sua inseparabile Gibson. Per i principiante un ottimo spunto di studio; per tutti gli altri una buona occasione per ripassare la scala pentatonica.
Ryan Roxi ci insegna a suonare il riff di un classico di Alice Cooper, “No More Mr. Nice Guy”.
Si tratta di una parte di facile, perfetta per chitarristi elettrici alle prime armi che vogliono provare per la prima volta a cimentarsi in qualche riff, sganciandosi dalla confortevoli diteggiature di accordi, barrè e power chord.
Ciò nonostante, anche per ai più esperti, raccomandiamo di spendere una manciata di minuti per impararlo: in primo luogo, perché giova sempre rinfoltire il repertorio con un pezzo in più (e questo è un classico del rock); quindi, perché rappresenta un interessante sviluppo e approfondimento della scala pentatonica.
L’idea alla base di questo riff è, infatti, quella di servirsi della pentatonica per creare delle piccole sequenze armoniche a due note.
Prima di approfondire questo aspetto però, mettiamo subito le mani sul riff.
Il riff presenta, durante l’esecuzione del brano, una piccola variazione. Sul terzo movimento della prima battuta è inserito un accordo con una corda a vuoto. Nel trascrivere questa variazione ho anche semplificato la scrittura della parte finale del riff, così da agevolare ulteriormente i principianti. Nella scrittura originale, nella svisa finale, ci sarebbero delle piccole accelerazioni rese ancora più insidiose da qualche glissato. In questa trascrizione, le ho omesse semplificando il disegno ritmico e melodico, senza però snaturare il senso della frase.
Ed ora cerchiamo di trasformare questo riff in un buon pretesto per un approfondimento sulla scala pentatonica.
Siamo in Em e la relativa pentatonica è formata dalle note di E, G, A, B, D.
Sviluppiamola sulla copia di corde G e B partendo dalla nota G suonata con la corda a vuoto. Osserviamo che la stessa nota D è suonata in due posizioni differenti: al 7° tasto sulla corda di G e al 3° su quella di B.
Ora proviamo a raggruppare in piccoli gruppetti di due note le voci della pentatonica disposte su corde differenti. Prima di suonare le posizioni ottenute, sgraniamo un bel Em7, pieno e rotondo, che ci aiuti a inquadrare armonicamente la successione di suoni e a dargli un maggiore senso melodico.
Immediatamente, ci renderemo conto del potenziale della pentatonica minore sviluppata in questa maniera: rielaborando le diteggiature con gusto e fantasia subito usciranno dozzine di spunti per riff e disegni melodici.
Il riff di Alice Cooper che abbiamo appena imparato nasce proprio così.