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DIDATTICA VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE

Un ampli molto speciale

di svalvolman [user #23788] - pubblicato il 30 marzo 2016 ore 16:36

Un ampli molto speciale
Lungi da me scrivere per autocelebrarmi, perchè non sono il tipo.
Scrivo questo post per raccontarvi una storia, senza pretese, condividendo con voi una mia piccola personale vittoria, nata da un pensiero fuori dal coro, assolutamente controcorrente.
Tutto è nato molti anni fa, in realtà. Quando ero bambino e gli apparecchi a valvole giravano ancora nelle varie case. Radio, qualche TV...un periodo dove questi dispositivi venivano dismessi a favore di quelli decisamente più moderni, ovviamente.
Io invece ne ero molto affascinato e credo che proprio smantellando quegli apparecchi equipaggiati da quelle strane lampadine, che sia stato seminato in me la passione per i cablaggi in aria, le valvole (e l' elettronica in generale, soprattutto applicata alla musica).
Da quel punto, negli anni, ho coltivato quel seme fino a dedicarmici quasi esclusivamente, sperimentando, riparando, creando le mia idee e imparando a capire come "stanno" anche solo a guardarle mentre sono in funzione. Credo, come forse si faceva una volta.
Lo stato solido non è mai stato particolarmente simpatico in musica, devo ammetterlo...Per tutto il resto lo usavo tranquillamente.

Io appartengo all' epoca volta al digitale, quel momento in cui il vecchio tecnologico ed il nuovo hanno continuato ancora per un po' a coesistere, anche se poi il primo è stato via via abbandonato. Il vinile e la musicassetta contro il cd, il betamax e la vhs contro il dvd, la tv analogica contro il digitale terrestre, le valvole contro i transistors e le tecnologie integrate...questa è l' epoca dove sono nato.
Per cui, usufruire del nuovo tecnologico l' ho sempre ritenuto in qualche modo scontato, adeguato ai miei tempi, presente e connaturalmente standard ai miei progetti. Col valvolare, ho sempre sentito invece una sorta di richiamo antico, quasi artistico e spirituale, dove il lavoro svolto non ha scorciatoie già pronte, ma solo saggezza ed esperienza, che comunque non è pronta neanche lei e si acquisisce col tempo. Il cablaggio in aria, in se stesso è un' opera d' arte, personale, perchè deciso pezzo per pezzo da chi lo esegue, lentamente, ogni volta unico e difficilmente ripetibile uguale al 100%.

Ad un certo punto però, negli ultimi 7 anni,  la mia natura d' "epoca digitale" ha cominciato a maturare un' idea ben precisa: creare qualcosa per la musica con e per lo stato solido. Un ampli per chitarra, più precisamente.
L' idea è nata principalmente perchè ero stufo delle classificazioni tout court tra valvolare e transistorizzato, Mi sono intenerito nel sentire stupidamente disprezzare la categoria solid state e ho abbracciato la sfida di voler costruire qualcosa che lo riscattasse degnamente.
Dico questo sapendo perfettamente cosa dico.
In fondo, signori, se ci pensiamo bene, gli inventori del transistor, del fet o del mosfet, sono gli stessi che hanno lavorato con i tubi, non è così? E hanno sviluppato quella tecnologia in quell' epoca, con una tecnica ed una preparazione esclusivamente improntata sulle valvole.
Sarebbe quindi logico concludere che, in fondo, le due tecnologie, così diverse nell' aspetto e nella materia fisica, in fondo non possono essere concettualmente così distanti tra loro...ed è verità.
Ho maturato l' idea malsana che un amplificatore a transistors potesse suonare ugualmente bene, al pari di un valvolare, e con le stesse attitudini timbriche e dinamiche, anche in clipping.
Bisogna resettare le proprie influenze sulle strutture standard e partire dal nocciolo, conoscendo esattamente dove le valvole ed i transistors realmente si differenziano, intrinsecamente e con le loro tipologie circuitali; conoscendo gli uni e gli altri è possibile ragionare in modo finalmente "pulito" e cominciare a rendersi conto degli errori concettuali che i costruttori hanno portato sempre avanti (volutamente e/o svogliatamente).
Perchè la risposta in questo caso è estremamente semplice: eliminare innanzitutto ogni forzatura circuitale,  che costringe il componente a lavorare rigidamente in modo brusco e innaturale.
Con questa filosofia, ho avuto molte soddisfazioni personali e ho avuto anche il piacere di stupire molte persone, facendo ascoltare la vera voce di un elemento attivo a stato solido, calato in un progetto pertinente.
Complici gli eventi, i tempi maturi e le personalità giuste che hanno saputo raccogliere questa sfida, ho prodotto 3 modelli per chitarra e 2 per basso. 
Quello che potete vedere quì è una special custom per Andrea Cesone, un incredibile chitarrista votato al country, che ne è diventato il felice possessore. E' presente su facebook, per cui potete vedere chi è e cosa fa.
Funzioni personalizzate, un compressore speciale creato appositamente per lui (che lavora come un finale valvolare in classe A portato al limite) e 40 watt di potenza di grande presenza ed impatto, scalabili a 10 oppure solo anche solo a 0.5 watt.
Un ampli saturabile anche di finale, con tutta la sensibilità dinamica autentica dei tubi, che ha convinto chiunque lo ha suonato e ascoltato.
Posso dire una gran bella soddisfazione per me aver ridato credito alle vere potenzialità dello stato solido.
Un approccio che purtroppo tanti sottovalutano.
Davvero un gran peccato.

Un ringrtaziamento speciale va all' amico mehari, che mi ha dato aiuto e licenza nell' uso della sua tipica finitura bruciata  






 


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di aleck [user #22654]
commento del 30/03/2016 ore 17:03:32
Il tocco del Barbanera sull'estetica è stata la prima cosa che ho notato! :)

Per il resto, bellissima pagina di diario. Andrea ha già iniziato a pubblicare i suoi video su questo nell'amplificatore? Sono davvero curioso di ascoltarlo. Personalmente ( come chitarrista, perchè a livello tecnico non ho alcuna competenza) non ho mai snobbato gli amplificatori a transistor e in questo caso, dalla descrizione, pare proprio che questo sia l'anello mancante tra i due mondi... Un amplificatore che unisca i vantaggi del solid state e la "botta" di un valvolare... Trovo tutto questo interessantissimo :)
Rispondi
di Pietro utente non più registrato
commento del 30/03/2016 ore 17:22:44
Avere al giorno d'oggi ancora pregiudizi sull'uso dei solid state al posto delle valvole è risibile,ormai ci sono prodotti che non ti fanno assolutamente sentire la mancanza delle valvole.
Meno di un mese fa assieme ad alcuni amici,abbiamo fatto una prova molto interessante,abbiamo messo a confronto un Deluxe reverb,un Twin ed un Bassman...con un Mustang III V2 ( il mio),ho fatto tre preset con le emulazioni dei suddetti ampli,un unico suonatore che ha fatto le stesse cose,e 5 persone (di cui almeno due con la famosa puzza sotto il naso) ,senza sapere cosa stava suonando, hanno ascoltato...ebbene....nel 90% dei casi hanno scambiato il Mustang per "the real thing". ;-) Mi posso solo immaginare cosa possa fare un amplificatore SS progettato anche meglio,come i tuoi!
Rispondi
di svalvolman [user #23788]
commento del 30/03/2016 ore 20:15:06
Ciao Pietro. Il punto è che oggi chi progetta e/o costruisce, lo fa puntando in due sole direzioni: il digitale a modelli fisici (vedi kemper, line 6, fractal) o il valvolare. Il secondo chiaramente è tra i due il più appetibile ancora, perchè oltre all' immancabile fascino, ha anche fatto la storia della musica e quella di diverse case famose.
Tra nostalgia e spesso speculazione, il valvolare è anche il più costoso e commercialmente il più redditizio.
Lo stato solido è stato sempre relegato alla fascia bassa o al massimo media della categoria, penso anche volutamente... e questo ha creato la sua cattiva, pessima fama.
In realtà non è così, anzi: fatto lavorare bene, con un buon progetto, ha ottime doti sonore unitamente alla robustezza, zero manutenzione, minor peso, consumo d' energia, ecc, ecc.
Lo dico io che il transistor lo snobbavo in audio.
Nessuno mira in questa direzione dell' analogico. Probabilmente per interessi e forse anche per ignoranza di fondo.
Chi ha provato a far qualcosa, si è accanito a studiare forzature e contorsioni tecniche su strutture standard, oppure piazzando valvole in giro per lo chassis, oppure ancora usando controreazioni miste di corrente-tensione, che il tempo ha giustamente condannato, ridimensionandone la qualità o addirittura facendole sparire dal mercato.
Trovo pazzesco tutto questo, perchè bastava guardare a ritroso, partendo dalle circuitazioni storiche, tra l' altro molto semplici (dove comunque la difficoltà è lavorare bene su poco, chiaro).


Rispondi
di vicky [user #33863]
commento del 30/03/2016 ore 22:32:40
secondo me il nocciolo della questione l'hai scritto qui ".... e cominciare a rendersi conto degli errori concettuali che i costruttori hanno portato sempre avanti (volutamente e/o svogliatamente)."
Se guardi gli schemi di quasi tutti i preamp a stato solido per chitarra, dagli anni '70 fin quasi ai giorni nostri hanno, secondo me, tutti i medesimi peccati originali, che vengono puntualmente tramandati. Di essi: tensioni di alimentazione inadeguate, operazionali a gogo, che portano il tutto ad avere poco headroom. Nessuno che abbia iniziato a guardare il problema da altri punti di vista.
Citandoti ancora "Trovo pazzesco tutto questo, perchè bastava guardare a ritroso, partendo dalle circuitazioni storiche, tra l' altro molto semplici....."
E anche qui secondo me è un altro nocciolo della questione.
Ci sto studiando anch'io da un po' a sta faccenda, sto montando un 2 canali tutto a discreti, a mosfet. Compreso il pre che è alimentato a 130V. Avrà due operazionali, solo sulla circuitazione del riverbero, ma ho utilizzato degli LM344 (li avevo in casa da 20 anni) alimentabili a +/-30V, giusto per pilotare bene le bobine della molla.
E comunque, a guardare bene, nel ramo dei solid state c'è ancora molto da scoprire..

Rispondi
di Pietro utente non più registrato
commento del 30/03/2016 ore 23:47:29
Si,concordo con la tua opinione al 100%!
Rispondi
di vicky [user #33863]
commento del 31/03/2016 ore 00:07:34
ah, ho dimenticato un'altra cosa.
Transitor è sempre stato sinonimo di economico, ergo, essendo economico, erano equipaggiati spesso con altoparlanti economici (non sempre, ma spesso si) e poco sensibili. Secondo me è anche da qui la storia (di pura leggenda) del 50W valvolare che suona come un 100 a transistor.....
Perchè se allo stato solido gli metti un altoparlante con un bel 100dB di sensibilità fatto bene, vedi che anche lui attacca a urlare e bene
Rispondi
di svalvolman [user #23788]
commento del 31/03/2016 ore 00:30:09
Ciao. Sicuramente la scelta di un buon altoparlante è fondamentale. C'è un perché al fatto che gli ampli a valvole suonino più forte e con maggiore presenza. La cosa risiede nella loro capacità di seguire i cambi di modulo di impedenza dell' altoparlante. Cioè grazie al loro scarso fattore di smorzamento. Si ottiene perciò una gamma più ampia dove l' amplificatore riesce ad erogare la potenza di targa. Con le circuitazioni standard a stato solido, invece, si ha l' effetto esattamente contrario. La potenza piena viene erogata solo in un'area ristretta della gamma: cioè solo dove il modulo di impedenza si avvicina a quello nominale. Uno speaker per chitarra tutto è tranne che lineare in ciò, anche per via di come viene caricato...generalmente quasi equivalente in aria libera.
Per quanto riguarda la sperimentazione a tensioni alte, concordo che è una buona via. Chiaramente la dinamica viene accresciuta e si possono gestire picchi di potenza più alti, mantenendo le correnti a livelli relativamente più bassi. Io avevo optato per +/- 75 volt, con risultati davvero molto buoni. Questo lavorando in simmetria complementare e senza alcun trasformatore d'uscita, ovviamente.
Rispondi
di svalvolman [user #23788]
commento del 31/03/2016 ore 00:41:45
Lavorare a tensioni alte ha anche qualche svantaggio però: si aumenta la dissipazione di calore a riposo, rendendo più difficile operare in classe A, per esempio. Già in classe A/B, si hanno dissipazioni importanti per un chip, che richiedono una certa efficienza nel loro smaltimento. Sempre in riferimento a stadi in simmetria complementare, intendo. In più le alte tensioni operative, restringono la cerca della componentistica che si può utilizzare. A 130 volt, uno stadio di potenza deve prevedere transistors in grado di reggere almeno il doppio, insomma...Coi trasformatori d'uscita e tensioni singole cambia poco nella sostanza. Anzi: bisogna prevedere picchi di tensione anche più alti del doppio. Si può arrivare anche a 4 o 5 volte tanto. Dipende dal circuito
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 30/03/2016 ore 17:46:21
Complimenti molto bello, sarebbe interessante sentirlo.
Rispondi
di maccarons [user #20216]
commento del 30/03/2016 ore 21:13:13
Abbraccione :)))))))))))))))
Rispondi
di svalvolman [user #23788]
commento del 30/03/2016 ore 21:27:09
Ciao maccarons!
Un mega abbraccione a te!
Rispondi
di SuperAdrian utente non più registrato
commento del 30/03/2016 ore 21:14:20
Complimenti per questo bellissimo ampli, sarei davvero curioso di sentirlo.
Personalmente da diversi anni utilizzo unicamente solid state classici, ora ho una testata Orange CR 120 che a mio parere è un grandissimo ampli.
Non riesco davvero a capire per quale motivo le case produttrici abbiano smesso di puntare al solid state come prodotto di qualità, è una tecnologia che a mio parere può regalare ancora molto ai chitarristi.
Rispondi
di JFP73 utente non più registrato
commento del 30/03/2016 ore 21:49:04
Io ho avuto per molti anni un combo a transistor, il roland gc 405, con risultati molto buoni. Il vantaggio è quello di avere un suono molto lineare che di norma digerisce molto bene gli effetti. Sono passato poi alle valvole perché mi pareva avere meno dinamica, meno armoniche, un suono un po "fermo". Sarei curioso di sentire all'opera la tua creazione
Rispondi
di MatteoTo [user #43243]
commento del 31/03/2016 ore 10:32:46
Complimenti per la scelta coraggiosa.
Io amo i solid state, mi documenterò sui tuoi prodotti, sono curioso di sentirli.

Rispondi
di _marco_ [user #16324]
commento del 31/03/2016 ore 12:59:10
Bellissimo l'ampli e il logo....Southern, fa molto mandriano del sud! :))
Esiste qualche demo registrata come si deve? Sono estremamente curioso
Rispondi
di svalvolman [user #23788]
commento del 02/04/2016 ore 13:12:27
Ciao Marco. A breve, sarà lo stesso Andrea Cesone a fare un video dedicato all'Ampli, dove mostrerà il suo setup tipico e tutte le possibilità timbrico-dinamiche dell' apparecchio. Stay tuned...
Rispondi
di svalvolman [user #23788]
commento del 02/04/2016 ore 13:16:40
Southern mi piace non solo per l'immagine che trasmette, legata alla musica e la sua storia legata al sud degli States (blues, contry, ecc), ma anche per le mie origini campane. Mi son divertito a dare un nome più fico al nostrano equivalente di "terrone".
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