Strumenti in relazione al lavoro: parla Osvaldo Di Dio
di redazione [user #116] - pubblicato il 24 aprile 2016 ore 12:00
Abbiamo raggiunto Osvaldo Di Dio sul palco del tour Battiato e Alice per approfondire il lavoro del turnista all'interno della band. Si parla di ascolti sul palco, della convivenza con un'orchestra di archi e della presenza sempre più centrale delle nuove tecnologie.
All'inizio del tour Battiato e Alice, Osvaldo Di Dio aveva preparato per noi un'interessante collezione di tre video in cui, insieme ad Andrea Torresani al basso e al collega chitarrista Antonello D'Urso, ci spiegava i rig scelti dai tre per far fronte alle necessità dei live. La diversità tra le tre strumentazioni e alcune particolari scelte ci hanno incuriosito al punto da dargli di nuovo appuntamento durante la data napoletana del tour per continuare il discorso.
In questo articolo abbiamo visto da vicino l'armamentario di Osvaldo e dei suoi colleghi sul palco. Ora analizziamo la scelta della strumentazione in relazione al resto della band e al contesto lavorativo in cui ci si trova. Se ne parla con Osvaldo, a cominciare dalla difficile convivenza con un'orchestra d'archi alla scelta del monitoraggio in-ear, tra palchi silenziosi e chitarre, a ben vedere, tutt'altro che esoteriche come si può immaginare di trovare tra le mani di un turnista a certi livelli.
La tecnologia digitale prende un posto sempre più ingombrante sui palchi anche importanti. Nel frattempo, l'attenzione alla purezza sonora è tutt'altro che messa da parte, anzi sembra guadagnarne. Imprescindibili sono ottimi sistemi d'ascolto, monitoraggi fatti a dovere e sapere bene come muoversi, componendo una strumentazione ad hoc a seconda dei casi.