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Gibson L1 1911: alle radici del blues
Gibson L1 1911: alle radici del blues
di [user #43441] - pubblicato il

Stringere tra le mani una L1 del 1911 fionda in un tempo lontano, dove a reggere la tensione delle corde erano i manici più grossi senza trussrod e le archtop avevano una buca al centro. La voce unica di una L1 originale è profondamente diversa rispetto a quella di qualunque riedizione.
La macchina del tempo virtuale su cui vi faccio salire ci porta a gli inizi del ventesimo secolo, precisamente nel 1911. A Belfast, in Irlanda del Nord, viene varato il Titanic: costruito dai cantieri Messrs Harland and Wolff, lungo 300 metri e largo 30, è il più grande transatlantico del mondo. Pesa 46,328 tonnellate contro le 45,124 della "sorella" Olympic (che aveva sbaragliato il precedente record del Mauretania, 31,738). Affonderà miseramente l'anno seguente entrando nella leggenda e lasciandosi dietro uno strascico di polemiche non indifferenti, nonché la chiacchiera che ci potrebbe anche essere stato un truffone all'assicurazione giacché esisteva una nave gemella con svariati "problemini" e c'è chi sostiene che sarebbe stata proprio questa ad affondare. Tutto il mondo è paese!
Noi, nel frattempo ci impelaghiamo nella guerra in Libia grazie al primo ministro Giolitti che ci crede un sacco e, nelle mire espansionistiche, un sacco di Italiani ci lasciano le penne.
In America intanto nasce il vecchio Ronald Reagan, alla fine a mio avviso uno dei migliori Presidenti che gli Stati Uniti abbiano avuto, ma questo è solo il mio parere e non ho la pretesa di convincere nessuno. Ma soprattutto in quell'anno nasce Chevrolet Motor Company, brand al quale sono molto affezionato, che va a contrastare lo strapotere di Ford il quale, grazie al suo fondatore Henry, ha messo in produzione già dal 1908 il modello T che sta Ford e all'America come la Fiat 500 sta all'Italia, nel senso che fu il modello che mise gli americani in macchina, soppiantando carrozze e cavalli. Sempre in quell'anno la Colt del signor Samuel Colt brevetta la pistola modello 1911 A1 in calibro 45 ACP, la prima arma moderna, un super classico ad oggi ancora in produzione sostanzialmente invariato. D'altra parte si sa che gli Americani sono piuttosto conservatori.
 
In questo allegro contesto, dagli stabilimenti di Kalamazoo nel Michigan esce questa piccola regina, destinata a far cantare e ballare migliaia di persone.
 
Gibson L1 1911: alle radici del blues
 
A differenza delle L1 costruite dopo la metà degli anni '20,  questa è una nobilissima archtop e vi dirò di più, come si può evincere dalle foto, anche archback.
Mogano e abete sono le armi di questa parlor. Il possente manico fat V quasi non si cinge e di truss rod non se ne parla. La tastiera è di un ebano scuro e tosto con binding bianco oggi ancora perfetto. Il modello è in produzione già dal 1902 e resterà invariato fino al 1926, anno nel quale diventerà una flat top a mio avviso meno accattivante, seppur molto interessante. Stiamo citando verosimilmente la chitarra utilizzata da Robert Johnson, o per lo meno quella che si vede su una delle sue immagini più conosciute.
 
Gibson L1 1911: alle radici del blues
 
Ma non è assolutamente la sola opera d'arte. Chitarra oggigiorno piuttosto rara sebbene non costosissima, si può trovare a seconda delle condizioni tra i 1500 e i 3mila euro (parlo di chitarre non riparate, modificate o con parti sostituite). Ha un attaccacorde molto bello con la parte superiore in falsa tartaruga e un ponticello in ebano dalla forma singolare, come potete vedere in foto.
 
Gibson L1 1911: alle radici del blues
 
La vera rarità, e qui vi sfido a trovarne uno in primis e soprattutto nelle condizioni quasi perfette del mio, è l'astuccio: pezzo di super lusso originalissimo in cartone pressato rivestito in cuoio lavorato, con apertura basculante dal fondo e interni quasi perfetti in vellutino giallo.
Sull'esterno spiccano i marchi del vero cuoio e della pelle primo fiore, così come venivano impressi all'epoca. Si tratta di una Bull's Head case.
 
Gibson L1 1911: alle radici del blues
 
Da una chitarra Parlor di piccole dimensioni e costruita con tecniche archtop, ossia con tavola bombata scavata dal pieno, non dovete aspettarvi un suono roboante e ricco come capita con le Dreadnought. Qui il suono è medioso con cantini vispi, non squillanti ma definiti, e bassi precisi senza la minima sbavatura. La chitarra nasce per un songwriter e non per un'orchestra. Non ne ha la forza né tantomeno la pretesa. Si parla di una chitarra con un timbro a sé stante come oggi non se ne vedono e sentono più.
 
Gibson L1 1911: alle radici del blues
 
Di estrema eleganza, quando la si estrae dal suo astuccio di cuoio è un'immediata eye catcher, ne percepisci la storia, ne puoi apprezzare le sinuose forme, il profumo dei legni ormai più che stagionati e lo spirito della tradizione di casa Gibson.
Il top ambrato tendente al caramello ha asciugato il sottile strato di vernice semi lucido con quel sapore vintage che solo chitarre di razza ti fanno gustare in questo modo. Fasce e fondo di mogano sono verniciate con un rosso scuro che ricorda la trasparenza del Chianti filtrata dalla luce.
 
Gibson L1 1911: alle radici del blues
 
La scala è ovviamente corta e il manico a sezione V è perfetto nonostante gli anni. Al contrario di quanto si potrebbe pensare, la tastiera è scorrevole e accessibile in tutta la lunghezza. Le corde si mantengono basse su tutto il loro percorso, caratteristica tipica della casa di Kalamazoo, che non rende necessario un reset del manico come spesso accade su strumenti antebellum quando si vuole attualizzarli. Richiede corde non molto grosse, sull'ordine delle 0.09, perché la struttura fu progettata per reggere corde di questo tipo. Il suono, forse un po' piccolo, è tuttavia ideale per accompagnare un balladeer alla Dylan o per un fingerpicking alla John Fahey.
 
 
Decisamente bluesy per vocazione, è comunque piuttosto versatile.
 
 
Vi faccio ascoltare un signore che seguo su YouTube (che sa quel che fa!) mentre si cimenta con una L3, parente stretta e coeva, leggermente più rifinita, che vi dimostra cosa aspettarsi da questo tipo di chitarra.
 
 
Tuttavia, pur senza essere virtuosi delle sei corde, qualcosa alla Robert Johnson si può tirare fuori.
 
 
Negli ultimi anni, Gibson ha riproposto la L1 in varie versioni, ma tutte flat top. Seppure ottime chitarre, il timbro è totalmente differente e aggiornato alle esigenze di chitarristi di oggi.
 
 
Alcuni di voi penseranno che il suono delle nuove è migliore, a mio avviso semplicemente rispecchiano il loro tempo ed esaltano caratteristiche differenti. Forse bisognerebbe averle tutte per trovare pace, ma fortunatamente non si può, e così abbiamo tempo per parlarne, scambiare opinioni e ci rimane sempre il tempo per sognare e viaggiare ancora nel tempo, almeno con la fantasia.
 
 
chitarre acustiche gibson gli articoli dei lettori l1 vintage
Link utili
Brochure Chevrolet d'epoca
Ford Model T
Colt 1911
Custodia Bull's Headhttp://www.stevekirtley.org/bullshead.htm
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di Tubes [user #15838]
commento del 27/05/2016 ore 12:22:27
Articolo bellissimo come sempre, ma vedrai che qualcuno l'endorsment a Reagan te lo criticherà .... D'altronde sarai d'accordo che l'inventore della Reaganomics sia stato il fratello a stelle e strisce della Thatcher : due leader a loro modo coraggiosi ma senza sensibilità politica, posto che sia una qualità necessaria per quel mestiere ... Ciao e ai prossimi gioielli che ci vorrai mostrare
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 27/05/2016 ore 15:07:22
Senza volermi addentrare troppo in discorsi che esulano la comune passione che ci lega tutti, (intendo le chitarre) trovo che purtroppo per tenere unito il gregge serva un pastore di polso e non un hippy in trip. Ciò premesso accetto qualsiasi pensiero, perchè la vera democrazia è avere la massima libertà, ma nel rispetto degli altri. Per il resto l'analisi da te fatta è pertinente e condivisibile. Soprattutto grazie per i complimenti. Purtroppo, sebbene mi sia stato ampiamente richiesto di parlare di questi gioielli, ho trovato un po' tiepidino il riscontro. Spero di non aver annoiato nessuno.
Rispondi
di LordAxel [user #32439]
commento del 27/05/2016 ore 15:28:38
Non scherzare, l'articolo è bellissimo, quale annoiato!
Trovo davvero interessante la possibilità di vedere, e ascoltare, qualcosa sugli strumenti che hanno fatto la storia della musica.
Grazie per questo articolo e per quelli che vorrai fare su altri strumenti d'epoca.
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 27/05/2016 ore 17:07:57
Grazie, allora ti posso dire che per aderire alla richiesta di Claes, un accordiano di ferro, ho in preparazione un articolo su un altro pezzo storico che ha fatto storia e del quale oggi non si parla più perchè è considerato parte di un vintage minore , ma sul quale ci sarebbe molto da dire e sul quale ho deciso di scrivere per stuzzicare un po' la fantasia e magari stimolare qualcuno a cercare e provare questi storici gioielli che purtroppo non si vedono quasi più.
Rispondi
di gipson [user #32466]
commento del 27/05/2016 ore 16:10:08
Molto belle. Preferisco le vecchie alle nuove, le prime hanno molta più personalità
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 27/05/2016 ore 17:17:37
Alla fine sono correnti di pensiero. Oggettivamente non mi sento di dire che le nuove chitarre non siano da prendere, anzi, sono ottimi strumenti e se si guarda ai nomi storici, sono ancore fatti bene, per certi versi hanno corretto anche dei difetti del passato, ma il fascino, la storia, il sapore di un tempo che non c'è più, che sanno trasmettere le vecchie chitarre, trovo che sia insuperabile.
Rispondi
di gipson [user #32466]
commento del 27/05/2016 ore 16:10:11
Molto belle. Preferisco le vecchie alle nuove, le prime hanno molta più personalità
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 27/05/2016 ore 17:22:05
Forse dipende dal fatto che ci ricordano che il tempo passa e ciò che fu non sarà più, o per lo meno sarà qualcosa di diverso. Alla fine trovo sia sempre bello quando si passa un po' di tempo fra i ricordi di una vita. Una vecchia chitarra che suona tra le tue mani aiuta la fantasia e ti riporta a quando bambino, ascoltavi i racconti dei nonni.....
Rispondi
di Claes [user #29011]
commento del 27/05/2016 ore 17:14:44
Balladeer: avrei pensato che servisse uno strumento con molto volume per farsi strada in una taverna rumorosa da films di cowboys anni 40-50. Va bene per Jazz se ha giusto un pò più di volume che una archtop. The Gibson aveva già "quel" sound, caldo e sexy!
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 27/05/2016 ore 17:37:06
Ciao Claes! Sto già lavorando per te. Per rispondere alla tua affermazione, sì se mi parli di taverne rumorose non sembra essere l'ideale, ma solo perchè la immagini con gli occhi di oggi. All'inizio del ventesimo secolo, i locali del sud degli Stati Uniti, soprattutto dove si faceva blues, vedevano musicisti con chitarre così solo se erano già nomi affermati. Spesso si suonava all'aperto con cigar box guitars con corde di fortuna e pifferi alla Othar Turner, ricavati dalla canna di bambù vai al link vai al link fare blues e intrattenere si faceva così: vai al link e nei locali il contesto poteva essere tipo questo vai al link Una gibson L1 bastava e avanzava per far sognare le persone. Non dimentichiamo che anche Robert Johnson suonava per locali su strumenti di questo tipo. Epoche diverse, esigenze diverse.
Rispondi
di Repsol [user #30201]
commento del 27/05/2016 ore 23:52:22
.... Purtroppo, sebbene mi sia stato ampiamente richiesto di parlare di questi gioielli, ho trovato un po' tiepidino il riscontro. Spero di non aver annoiato nessuno....

Gli articoli sono bellissimi, scritti bene e pieni di informazioni non solo dello strumento in oggetto.
Io credo che molta gente li legge ma non interviene, come nel mio caso, perchè parlano di chitarre non molto diffuse. diversamente è stato per quelle chitarre che la gente ha o almeno ha potuto provare.
In ogni caso per me è importante leggere articoli così, è informazione, cultura...
L'unico, ma davvero l'unico consiglio che mi sento di dare è quello di mettere un video dello strumento recensito. È vero che i tuoi articoli sono sempre ben coadiuvati da ottimi video, ma appunto xchè son ottimi video (spesso di professionisti) non rispecchiano molto la realtà. È come recensire una Les Paul e Mettere un video di Bonamassa :-)
Un bel video casareccio con tanto di bambino in sottofondo che grida, moglie che chiama che è pronta la cena etc...credo darebbe ancora più valore agli articoli.
Ció non toglie che comunque siano già così davvero molto belli.
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 28/05/2016 ore 00:18:07
In effetti mi rendo conto di parlare di strumenti che sono poco conosciuti ai più, soprattutto per la difficile reperibilità. Tuttavia cerco di creare l'occasione per fare quattro chiacchiere su qualcosa di diverso dal solito e magari dare qualche spunto di riflessione su come si è arrivati a gli strumenti odierni e su come la musica veniva vissuta in un era pre internet, pre televisione e addirittura in alcuni casi pre telefono. Un epoca dove le famiglie abbienti ascoltavano radiolone a valvole e, nelle case, acqua corrente ed elettricità erano lussi, che non tutti si potevano permettere. Oggi diamo per scontate tante cose e analizzando uno strumento spesso tendiamo a decontestualizzarlo, invece, da modesto ricercatore, amo approfondire anche il contesto socio-culturale in cui si sono sviluppati gli strumenti musicali e la musica stessa. Penso possa essere più divertente del puro disquisire se una Les Paul standard del 2009 sia migliore di una traditional del 2010.Il mondo delle chitarre, come tanti altri, si basa su una parte di oggettività ed una parte di miti e leggende. Spero di poter essere uno spunto per chi legge per approfondire gli argomenti di suo interesse e magari sfatare alcune leggende create per puro fine di marketing e per giustificare chi si arricchisce oltre il deontologicamente corretto , alle nostre spalle. Per quanto riguarda i video, ammetto di essere poco tecnologico, comunque sto cercando di attrezzarmi.I video caserecci spesso non rendono come sentire dal vivo uno strumento. E' già molto difficile descrivere un suono attraverso parole e sensazioni e se si aggiunge un video ignobile si rischia forse di non essere capiti e di perdere di credibilità.Però, prometto di impegnarmi per produrre qualcosa che sia all'altezza.
Rispondi
di Repsol [user #30201]
commento del 28/05/2016 ore 08:54:56
Non sempre un video casareccio è un video ignobile. A volte basta poco.
Ti propongo un link di una chitarra da poco recensita su Accordo. Il video è "casareccio", non professionale, ma vale più di mille parole, la chitarra, per chi ha orecchie, esce fuori alla grande, non ha bisogno di altro
vai al link
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 28/05/2016 ore 11:18:27
Diciamo che questo è già un buon video realizzato da gente che sa quel che fa. Posto che io con la tecnologia sono un po' una pippa, quando mi parli di casereccio io penso a questo: vai al link o peggio. Registrato male e che non rende giustizia alla chitarra
Rispondi
di jakeelee [user #34260]
commento del 28/05/2016 ore 00:46:12
Articolo fantastico come sempre!!!
Grazie mille.
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 28/05/2016 ore 11:19:03
Grazie a te che lo hai letto.
Rispondi
di ENZ0 [user #37364]
commento del 28/05/2016 ore 01:23:57
Ciao Giorgio, bell'articolo come sempre!!!
Mi aspettavo costi spropositati per una gibson di un secolo fa.
Comunque é certo che non annoi, gli irriducibili ci sono sempre :)
Considera anche che la tipologia di strumento presentata é un po' particolare e non interessa tutti.
Se fosse stata una Strato o una Les paul...
Per come la vedo io, oltre che appassionato del mondo Gibson, che si parli di auto, francobolli o chitarre, credo sia necessario conoscere le origini, solo cosi si possono risolvere tanti interrogativi e sperare di avere una corretta visione d'insieme.
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 28/05/2016 ore 11:25:09
Condivido. Tuttavia trovo giusto proporre anche cose meno conosciute anche per variare un po' il menù. Magari attiro l'attenzione di qualcuno e riesco a risvegliare un poco , la curiosità intorno a queste perle del passato. Comunque sono contento che ti sia piaciuto l'articolo. Direi che in questo week end partorirò "la nuova fatica" stay tuned!
Rispondi
di Baconevio [user #41610]
commento del 28/05/2016 ore 15:13:13
sbavo.
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 28/05/2016 ore 15:35:2
Grazie caro!
Rispondi
di Baconevio [user #41610]
commento del 02/06/2016 ore 07:49:
dal momento che sto facendomi un'acustica e sono "in fissa", ho dato un'occhiata ai prezzi di queste qui. effettivamente se ne trovano anche a prezzi abbordabili...però bisogna essere davvero attenti a capire se sia tutto originale. la tua, ripeto, è semplicemente meravigliosa
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 02/06/2016 ore 09:11:38
Sono chitarre molto interessanti e in questo momento non ancora di moda e soprattutto non molto conosciute, ma a mio avviso sono destinate a salire di prezzo. A prescindere io ne vado matto. Per l'originalità, se hai bisogno mi mandi un messaggio e se posso ti aiuto.
Rispondi
di Baconevio [user #41610]
commento del 06/06/2016 ore 08:28:40
grazie mille :D
Rispondi
di BBSlow [user #41324]
commento del 30/05/2016 ore 10:05:37
Io non so il "riscontro" degli altri, so che da quando stamattina ho letto l'articolo sto ripulendo la scrivania dalla bavetta che continua a colare dall'angolo destro della bocca. Non si fa così, ecco.
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 30/05/2016 ore 10:26:41
Ah come ti capisco!! Quando l'ho maneggiata la prima volta , non ci ho dormito la notte e ho definito l'affare il giorno dopo. Il fascino degli strumenti ante guerra è difficile da descrivere, va provato. Va oltre il feticismo, per me è un'esperienza mistica.
Rispondi
di Sparklelight [user #41788]
commento del 30/05/2016 ore 11:58:50
Strumento tenuto davvero in modo perfetto, si parla di oltre un secolo, davvero bella, complimenti per l'articolo!
Suono molto particolare, difficile da definire secondo gli standard odierni, bello a fuoco ma molto "sottile".
Mi ripeto, Biggiorgione il Piero Angela delle chitarre :-D
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 30/05/2016 ore 13:53:29
Beh, come appunto dicevo è uno strumento molto legato al suo tempo, con caratteristiche costruttive che lo avvicinano più al mondo delle chitarre jazz per via del top e del fondo scavati dal pieno. Il suono che sviluppa è piccolo e difficile da inquadrare in un contesto attuale. Si parla di una chitarra per collezionisti o per chi come me è irrimediabilmente perso in una tradizione folk-blues di altri tempi...ma pur sempre un pezzo fantastico
Rispondi
di dale [user #2255]
commento del 31/05/2016 ore 16:25:18
Veramente bella, ci riporta ad altri tempi ed altre sonorità, per registrare un disco blues vecchia maniera la userei, per suonare live meglio una Gibson recente.
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 31/05/2016 ore 17:03:24
Soluzione in linea di massima condivisibile. Naturalmente dipende dal live.
Rispondi
di Claes [user #29011]
commento del 01/06/2016 ore 15:27:35
Aggiungo un commento generale per registrazioni: una chitarra con un sound "piccolo" è quello che microfono mixer e producer adorano e più facile da inquadrare su multitraccia che una Martin da pianoforte a coda o una Gibson di quelle solite con poca personalità propria nel contesto di una registrazione multipiste. Una L1 è più usabile per lo scopo di integrarsi in una base elettrica con poche note da arpeggio o quasi soliste. La The Gibson (!) mi pare facile da equalizzare - è calda, non è esageratamente squillante, e ben focalizzata per sbatterci un microfono a condensatore. Vedrei la L1 per una cover di "Stairway To Heaven" per sostituire la 12 corde elettrica originale e pure per usi da open tuning. Ha un presente e ancor di più in futuro. Insomma, non la vedo unicamente relegata al folk-blues vintage!
A Los Angeles puoi offrirla a noleggio e ben presto avere un giro di clienti pure per il suo look da videoclips e cinema. Che in verità sia la chitarra più preziosa che hai???
Rispondi
di biggiorgione [user #43441]
commento del 01/06/2016 ore 20:51:37
Beh di sicuro fa la sua figura. Che sia la più bella non saprei; di sicuro la più antica. Ma la mia collezione è un work in progress, quindi chissà cosa mi riserva il futuro.....
Rispondi
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