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Il Direct-Drive è metà DI e metà simulatore secondo Radial
Il Direct-Drive è metà DI e metà simulatore secondo Radial
di [user #116] - pubblicato il

Il Radial JDX Direct-Drive è il punto d'incontro tra un simulatore di amplificazione e una DI Box per il palco. Un'uscita bilanciata per il mixer e una jack per l'ampli o per una traccia parallela si uniscono a tre simulazioni impostate di fabbrica.
Anche gli affezionati della valvola ammetteranno che suonare in studio e dal vivo senza gli ingombri e i pesi di un amplificatore è una prospettiva allettante, almeno quanto lo è poter contare su una DI personale con cui pilotare il segnale parallelamente a quello inviato alla propria testata. A questo scopo, anche Radial si è lanciata nel mercato sempre più variegato dei simulatori analogici di amplificatori e casse da infilare in pedaliera.
Radial è un riferimento per ciò che riguarda il cablaggio in studio e sul palco, e una sua DI Box che fa anche da simulatore di amplificatore parte con una marcia in più.

Il Direct-Drive è metà DI e metà simulatore secondo Radial

Dopo un'attesa durata mesi, il JDX Direct-Drive è stato dapprima fatto sbirciare al Namm Show di gennaio, e ora è finalmente pronto per arrivare nei negozi. Metà DI, metà simulatore di amplificatore e cabinet, ciò che lo differenzia da buona parte dei prodotti concorrenti è la gestione del suono minimalista, mirata a replicare dei toni puri e tarati a dovere, senza lasciare che il musicista si distragga con manopole ed equalizzazioni proprie di un overdrive più che di un'interfaccia per l'impianto.

Nel Direct-Drive, Radial ha previsto tre sonorità differenti per altrettanti amplificatori storici, più uno switch per modificarne la presenza sonora tra due step da adattare alle chitarre usate, alle necessità del caso e ai gusti personali. Tutto è ottimizzato di fabbrica, e al chitarrista non resta che impostare la propria combinazione preferita e pensare solo a suonare.

Uno switch a tre posizioni permette di passare tra le modalità Combo, Stack e JDX 4x12.
La Combo riprende le sonorità americane di stampo vintage e si rifà a un Fender Twin. La Stack imita il tono di una vecchia testata british e si ispira a un Marshall d'annata. La JDX 4x12 è invece modellato sul suono registrato con uno Shure SM57 davanti a una cassa Marshall 4x12.
Con lo switch Presence si accede alla modalità Bright, per un tono più brillante.
Sul lato sinistro del pannello sono forniti anche lo switch per l'inversione di polarità, con cui risolvere problemi di fase, e un interruttore per il ground lift.

Le connessioni sono disposte sul dorso dello chassis e, oltre all'ingresso per lo strumento o dalla pedaliera, prevedono un'uscita jack e un XLR per andare all'impianto, un'uscita jack dedicata all'accordatore e una Thru per attraversare indenne il dispositivo.
Grazie a queste può essere usato come sostituto per un amplificatore e registrare in silenzio in studio o inviare un timbro puro e controllato al fonico, ma è ideale anche per arricchire una ripresa tradizionale fornendo il segnale al fonico e collegando l'altra uscita a un amplificatore sul palco, che potrà quindi essere usato da spia o microfonato per miscelarne il tono con quello del Radial.

Il Direct-Drive è metà DI e metà simulatore secondo Radial

La scelta di accantonare manopole e regolazioni più approfondite per equalizzazione e gain può non essere condivisa da chi ama giocare col proprio amplificatore durante il check o preferisce tirare fuori vari livelli di saturazione dalle valvole. Tuttavia, lo scopo del Direct-Drive non è fornire un mini-amplificatore da modellare a piacimento, bensì posizionare tra la chitarra e il banco mixer un dispositivo dal suono curato e definito, così come la prassi vorrebbe che fosse ripreso, che possa essere rifinito dal fonico a seconda del mix.
Chiunque suoni regolarmente su palchi accompagnati da fonici professionisti sa quanto possa essere dura la convivenza quando si cerca un proprio suono sul palco che, magari, non va bene per chi è al mixer. In un certo senso, si potrebbe dire che l'assenza di potenziometri sul pannello riduce il rischio di litigare col fonico.
Attendiamo con curiosità l'arrivo del Radial in Italia, grazie alla distribuzione a cura di Eko Music Group. Il Direct-Drive potrebbe rivelarsi un oggetto potente per chi ha la serenità di affidare ai tecnici Radial il proprio sound e al fonico quello della band, mentre potrebbe sollevare qualche perplessità in chi, quando sale sul palco, vuole l'ultima parola su ciò che esce dalle casse.
effetti e processori jdx direct drive radial
Link utili
JDX Direct-Drive sul sito Radial
Sito del distributore Eko Music Group
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di swing [user #1906]
commento del 16/06/2016 ore 11:31:06
Questo oggetto si avvicina abbastanza all'idea che da un po' di tempo ho per il suono dal vivo in contesti da pub non troppo rock: avere poche simulazioni di amplificatore, fatte bene ma senza troppi smanopolamenti, magari analogiche per avere una buona dinamica da utilizzare con la propria pedaliera effetti. Non ha il send return ma immagino che per gli effetti di modulazione si possa attraversarli con il suono simulato per poi andare direttamente al banco mixer. Ora cerco qualche demo su youtube.
Rispondi
di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 16/06/2016 ore 12:22:50
Mi pare di capire che il Radial non si occupi anche del gain in senso stretto, ma solo di modellare il suono sul carattere clean dell'ampli scelto completo di cassa e microfono, quindi la sezione del gain inizia e finisce con gli overdrive che si hanno in pedaliera. In pratica credo basi mettere le modulazioni dopo gli overdrive e alla fine entrare nel Radial...
Rispondi
di matteo1982 [user #33974]
commento del 16/06/2016 ore 12:21:58
Sarebbe bello capire se le simulazioni sono digitali, attraverso IR, oppure analogiche. Nel secondo caso mi aspetto poco meglio del plasticone già ampiamente superato.
Ma spero di sbagliarmi.
Rispondi
di SilverStrumentiMusicali utente non più registrato
commento del 16/06/2016 ore 12:48:48
Cosa intendi per IR, Matteo? Forse intendevi dire IC?
Rispondi
di matteo1982 [user #33974]
commento del 16/06/2016 ore 12:54:19
Impulse Responses: vai al link
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di SilverStrumentiMusicali utente non più registrato
commento del 16/06/2016 ore 13:05:19
Mai sentito... mi informo e ti dico! :)
Rispondi
di Pearly Gates [user #12346]
commento del 16/06/2016 ore 13:48:09
E' analogico un filtro.
vai al link
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di yasodanandana [user #699]
commento del 16/06/2016 ore 17:12:11
bello… ma.. si può bypassare la simulazione di altoparlante?
Rispondi
di panturnio [user #1686]
commento del 16/06/2016 ore 19:07:09
Quello che manca davvero sul mercato (o almeno io non l'ho ancora trovato) è qualcosa che simuli un amplificatore tenuto in clean e che permetta di collegare la propria pedaliera analogica ad un mixer.
Qualcosa che non abbia quindi solo i controlli per simulare i vari speakers, ma anche gain, bassi, medi, e alti in modo che il chitarrista si possa ricavare il "suo" clean più o meno crunchettoso da saturare poi coi suoi pedali.
Se esiste già qualcosa e me lo sono perso insultatemi pure, ma ditemi qual'è la marca che corro a comprarlo :)
Rispondi
di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 16/06/2016 ore 19:14:29
Ciao, se ho capito cosa intendi ce ne sono vari sul mercato. Questo mi incuriosisce molto: vai al link
Altrimenti potresti dare un'occhiata ai vari Tech 21 Sansamp.
Rispondi
di panturnio [user #1686]
commento del 16/06/2016 ore 20:54:02
Sì, in effetti stavo dando un'occhiata proprio al Palmer, sembra figo!
Rispondi
di fenderpassion61 [user #13902]
commento del 17/06/2016 ore 07:20:3
Quello che cerchi tu si chiama preamplificatore. Ultimamente gli hanno aggiunto una simulazione di cassa per poterlo utilizzare direttamente nei banchi mixer o darlo in pasto ad una cassa attiva. Ce ne sono di tutte le razze.
Ti elenco le marche che mi vengono in mente a memoria:
Tech 21 (Sansamp)
AMT (Valvolari)
TwoNotes (Valvolari)
Laney (IRT Pulse valvolare)
H&K (Valvolare)
Carl Martin (RockBug)

Io ho il RockBug e funziona bene. Ha un clean che è a dir poco ottimo. L'ho provato su di un impianto e si sentiva bene.
Occhio che alcuni di questi aggeggi non sono dei veri preamplificatori, nel senso che hanno un segnale debole col quale non puoi pilotare una cassa attiva senza interporgli un mixer. Di quelli che ti ho elencato sopra solo l'IRT Pulse è così perchè è concepito come un interfaccia audio.
Se hai sempre a disposizione un mixer va bene tutto.
Rispondi
di ciun [user #15167]
commento del 17/06/2016 ore 10:45:40
Più o meno risponde alla bisogna anche il Double Decker di Gurus, ma non mi permetto neanche di pensarci ....
Rispondi
di ciun [user #15167]
commento del 16/06/2016 ore 20:26:53
Farebbe quello che da tempo faccio con il RockBug Carl Martin, che per me ha sostituito l' ampli quasi totalmente.
Rimarrebbe da vedere se c'è differenza in qualità e in versatilità, perché Radial normalmente è più di un gradino sopra la concorrenza.
Stiamo a vedere.
Rispondi
di fenderpassion61 [user #13902]
commento del 17/06/2016 ore 07:30:0
Ho avvistato il Radial a 200 $. Fai che da noi son 200 Euro. Il RB costa meno, d'altronde è meno sofisticato come configurabilità. Anch'io ho il RockBug e, per quello che deve fare, basta e avanza. Se vuoi un suono davvero bello ci vuole l'ampli a valvole, punto. Comunque il RB rispetto all'XT Live che avevo prima è una moto da gran premio.
Il mio sogno di preamplificatore sarebbe un RB, a valvole, con la simulazione a IR. Solo clean con un tono, volume e la possibilità di selezionare una manciata di cabinet.
Rispondi
di ciun [user #15167]
commento del 17/06/2016 ore 10:21:2
In realtà il RB è veramente versatile, se pensi che ha i controlli di volume in ingresso e uscita, ad esempio, si possono usare per dosare il segnale in ingresso della chitarra verso l' uscita diretta (quella che eventualmente va collegata all' ampli, se si sceglie di collegare sia un mixer all' uscita XLR che un ampli) e verso l' uscita mixer, come una sorta di master volume. Ha poi la possibilità di scegliere la modlità open/close per la simulazione di cassa, un po' come il Presence di questo Radial.
Certo non è la stessa cosa di un valvolare, non ci sono dubbi, ma per l' utilizzo normale io lo uso in live al posto dell' ampli, con immenso giovamento per la comodità e per la schiena.
Se il Radial possa essere di qualità sensibilmente diversa non saprei, se così fosse io il cambio con il RB magari lo farei.
Non so invece come sarebbe usando un sistema simile a valvole, non ne ho mai provato uno, anche se sono convinto che la differenza con un ampli è comunque dovuta a tutta la catena Pre/finale/cassa.
Rispondi
di fenderpassion61 [user #13902]
commento del 17/06/2016 ore 10:40:28
Il mio parere è che il RB basta e avanza. Fa il lavoro di un buon ampli a transistor (che in circolazione non trovi più) senza switch inutili e complicazioni. Per provare a casa, se non ci si vuole portare in giro un ampli pesante o semplicemente per backup in caso di guasto è una manna.
Io nei miei (pochi) concerti mi porto sempre il mio combetto da 50 watt a valvole che è semplicemente una goduria. Se non hai mai provato un valvolare fallo, il tuo prossimo acquisto sarà quello...fidati.
Rispondi
di ciun [user #15167]
commento del 17/06/2016 ore 12:27:2
Ahaha, grazie, vedo che anche tu se vecchia scuola!
Il valvolare ce l' ho eccome! Testatina 22W Laney Lionhearth e cassa Laney 2x12.
E' che la comodità, in termini di trasportabilità e di spazio in ambienti piccoli, nonché il mal di schiena che mi tormenta, hanno fatto pendere la bilancia verso la soluzione DI+impianto voci.
La differenza haimé c'é tutta, hai ragione, per questo proverei volentieri soluzioni intermedie come ad esempio il Laney IRT Pulse, almeno la parte pre sarebbe valvolare, poi il risultato finale dipende ovviamente anche dal sistema PA.
Sono tentato, in verità ....
Rispondi
di fenderpassion61 [user #13902]
commento del 17/06/2016 ore 12:47:53
Avevo capito male...
Se vuoi una soluzione valvolare in formato Preamp che non costi come un rene dai un'occhiata ai TwoNotes. Sono veramente fatti bene e hanno anche la presa MIDI che a me non schifa affatto. Hanno un fracco di entrate/uscite e ti danno anche il Plugin Wall of sound che serve nei programmi di registrazione per avere dei suoni di cassa decenti se registri.
Faccio la marchetta e ti do' subito il link tanto so già dove vai a parare...
vai al link
Buona GAS :-)
PS. La 2x12 con 22 watt non serve, basta una 1x12 con un bel litraggio. 5/6 Kg li risparmi senza problemi.
Rispondi
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