Uno degli aspetti più importanti a livello esecutivo sull’ukulele – ma su ogni altro strumento a corda – è l’energia con la quale la mano destra percuote e suona le corde. Attraverso il dosaggio dell’energia con la quale si suona si riesce a creare e gestire la dinamica di una esecuzione, elemento imprescindibile per una performance di livello. Eseguire una stessa parte adottando differenti dinamiche può già rappresentare un’efficace soluzione di arrangiamento.
Esercitarsi utilizzando il metronomo è una delle maniere più efficienti e produttive per affinare la propria capacità di amministrare la dinamica mentre si suona.
Fissata una pulsazione metronomica, andrà altrettanto bene servirsi di un groove o di una drum machine, bisognerà eseguire una stessa parte prima piano, poi a media intensità quindi al massimo del volume. Il tutto, ovviamente, sincerandosi che la velocità ritmica resti assolutamente costante e la maniera di appoggiarsi sul tempo uniforme.
Lavorare con il metronomo è altresì una palestra preziosa per affinare la propria sensibilità ritmica: capire esattamente la divisione di ciò che si sta suonando e di come le note che suoniamo siano disposte sul tempo. Specie sulle parti a dinamica più alta e che magari interessando flussi di note più articolati e copiosi, una pronuncia ritmica non consapevole e precisa genera esecuzione mosce e imprecise. Sgradevoli da ascoltare.
L’attenzione alla dinamica e lo studio a metronomo sono quindi una combinazione comprovata ed efficace per far migliorare la tecnica della mando destra. Sarà necessario, sempre, partire da velocità moderate e man mano alzare il beat. Mantenendo l’esecuzione rilassata, fluida e totalmente accurata.