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Un solo software per una chitarra... Forte!
Un solo software per una chitarra... Forte!
di [user #38234] - pubblicato il

Fare di un computer portatile il cervello del proprio rig può essere un'idea intrigante per chi vede la strumentazione tradizionale come un limite alla propria creatività. Il software Brainspawn Forte permette di gestire numerosi plugin per trattare il segnale su più binari per orizzonti espressivi inesplorati.
Sei un chitarrista cantante e/o corista e cominci ad averne abbastanza di caricarti tutto quel peso quando vai a suonare? La soluzione c’è.
Molte cose sono state già dibattute. Io qui vorrei portare delle idee che per alcuni saranno ovvie ma che, se condensate in un unico progetto, potrebbero ampliare l’orizzonte di alcuni e convincere altri della fattibilità della cosa. Sto parlando di utilizzare schede audio esterne, laptop, simulatori software per chitarristi e, soprattutto, come assemblare il tutto con il fai-da-te oppure spendendo qualche soldino, e in più di utilizzare un programma che, per quanto ne so, di solito viene principalmente usato dai tastieristi.

Innanzitutto bisogna partire dalla base. Alcuni dicono "Alla fine la spesa diventa ingente. Se sommi il costo del PC portatile (mettiamo 400 euro?), una scheda audio di fascia medio-bassa (120 euro?) e software vari (200-300 euro?), tra tutto arrivi anche a mille euro. Direi che l’affermazione è eccessiva: io credo che, tra quelli che hanno solo il PC fisso e vogliono suonare solo in casa e quelli che un portatile già lo hanno, la spesa del PC può anche essere bypassata.
Per quanto riguarda la scheda audio potete trovare delle ottime occasioni anche sui vari siti di annunci e ve la potreste cavare con ottanta euro di spesa.
Per quello che riguarda il costo del software, evitando di scaricare illegalmente software craccato, potrete trovare molte occasioni per software gratuiti (anche se meno complianti delle versioni a pagamento). Questa affermazione va tenuta a mente perché ci ritorneremo dopo e, per qualcuno, sotto certi aspetti potrebbe essere una vera sorpresina.

Un solo software per una chitarra... Forte!

A questo punto i puristi bisognosi di essere spettinati dallo spostamento d’aria del cono dell'amplificatore dicono: "Vuoi mettere l’impatto emotivo ,la spinta, il calore del suono?"
Certamente non gli si può dare torto ma, ripensandoci, mi viene in mente un bellissimo articolo di un giovane ragazzo molto spiritoso (se vi ricordate era quello che riteneva sua madre il giudice supremo del suono della sua chitarra) e che su queste pagine scriveva piu’ o meno "ma alle condizioni nelle quali moltissimi noi suonano, ambienti angusti, impianti elettrici instabili, acustica improponibile, chi vuoi che si accorga se hai un suono caldo o un suono digitale?". Ebbene per chi la pensa così ed è stufo del suo bellissimo ma unico suono o non può o non vuole spendere un capitale, può ottenere centinaia di amplificatori, cabinet, preset, effetti eccetera per un costo veramente contenuto.

L’altro aspetto è: "Ma per chi non ha moltissima dimestichezza con il PC sarà poi possibile gestire la cosa?". Niente paura: sulla rete, con un po' di pazienza troverete tutte le spiegazioni che volete. Certamente l’approccio iniziale è relativamente semplice se utilizzate i vari programmi in maniera grossolana smanettando alla ricerca del minimo sindacale ma, se volete utilizzare dal vivo e con soddisfazione questo sistema, allora avete bisogno anche di una pedaliera MIDI e di molta pazienza. Qui sorge di nuovo il problema costi, ma una economica Behringer FCB1010 fa egregiamente al vostro caso oppure, se già utilizzate una pedaliera multieffetto, potreste utilizzare le prese MIDI di quella pedaliera per pilotare attraverso le scheda audio esterna (dotata di prese MIDI) i vari software. Ammetto che capire la gestione software della pedaliera ha necessitato di tempo, ma alla fine i risultati sono stati molto soddisfacenti.

Finalmente veniamo a uno dei noccioli della questione: dove sono la semplificazione e la praticità di questo sistema?
Se uso un sistema classico, quando ho attaccato l’ampli alla rete elettrica, i cavi alla chitarra-pedaliera-amplificatore, ho finito (o quasi). Invece, con quest’altro sistema devo attaccare l’alimentazione del PC, quella della scheda audio (meglio), collegare la chitarra alla scheda, collegare la pedaliera MIDI alla scheda, collegare la scheda al mixer e chi piu’ ne ha più ne metta.
Questa cosa l’ho in parte superata assemblando tutto all’interno del case di un vecchio PC defunto: l'ho svuotato completamente e, tra velcro e staffette, ho inserito una scheda audio collegandola a un piccolo mixer (opzionale, ma per me più compliante). Dato che la struttura si prestava ho anche messo una presa MIDI In e MIDI Out con delle prese da incasso lateralmente al case collegate all’interno alla scheda audio (per un accesso più agevole), ho messo all’interno delle ciabatte per alimentare il laptop, un riverbero per la voce, il mixer e la scheda audio. Alla fine di tutto, quindi, con un pulsante di alimentazione accendo scheda audio, mixer e un riverbero (send-return con mixer per la voce) già cablati. Collego le uscite del mio mixer a quello generale e alla mia spia.

Un solo software per una chitarra... Forte!
 
Non dico che si fa alla svelta, ma alla fine i tempi per l’allestimento sono sostanzialmente equiparabili a quelli del classico sistema chitarra-amplificatore-pedaliera.
L’alternativa è relativamente costosa. Infatti si potrebbe pensare a un sistema come questo (188 euro), assemblando tutto il necessario all’interno in forma esteticamente e razionalmente più accettabile, magari aggiungendo una multipresa elettrica a rack.

Un solo software per una chitarra... Forte!
 
Superati i problemi gestionali pratici e concettual-emotivi, veniamo a quello che secondo me è il pezzo forte.
Ho una chitarra con due uscite dotata di pickup piezo. Mi si poneva il problema di un ulteriore sistema per gestire questa che è, in fondo, una seconda chitarra. Ho acquistato quindi uno di quei pedalini che dovrebbero risolvere il problema dell’impedenza e fungere da switch, ma ho speso inutilmente non pochi soldi visto che il suono piezo era improponibile,  cosi ho pensato di utilizzare un programma (es. Brainspawn Forte).
Con questo programma si possono creare varie  scene. Nel mio setup utilizzo una scena per il piezo (utilizzando vari plugin tra i quali compressore, riverbero, equalizzatore come insert) e altre scene contenenti ognuna un emulatore o un plugin "finché RAM e CPU non ci separi". A questo punto via MIDI è possibile passare con un semplice colpo di pedaliera da un emulatore a un altro o al piezo o utilizzare il suono puro della vostra chitarra processandola con tutti i plugin che volete.

Il bello di questa cosa è che potete utilizzare emulatori che non sono stati pensati come stand alone e che per funzionare avrebbero bisogno di un sequencer, il che secondo me è troppo impegnativo da usare dal vivo.
Non tutti gli emulatori funzionano  al primo colpo, se sono VST e non VSTi  bisogna andare sulle opzioni di Forte e configurare il plugin aggiungendo una i a VST rinominandoli “VSTi”. Va detto infatti che ho trovato la cosa più facile caricando gli emulatori direttamente e non come insert, cosa invece valida per i cosiddetti effetti veri e propri tipo compressori, equalizzatori etc. se usati per pompare e modificare una chitarra acustica.
Un'ulteriore forza del programma è quella di cambiare scene per il passaggio da un emulatore all'altro e allo stesso tempo utilizzare appieno la versatilità degli emulatori come se fossero isolati in stand alone.
Mi spiego meglio, prima va configurata la FCB 1010 (per esempio con Ripwerx FCB1010 Editor) o la pedaliera che avete in modo da spedire segnali MIDI su canali diversi, per esempio Program Change sia sul primo sia sul secondo canale.
A questo punto va settato Forte per ricevere il comando di cambiare scena attraverso i Program Change settati per esempio su canale 2 (io uso una sezione della pedaliera  dedicata solo a questo) e sempre con i program change, ma settati su canale 1, cambiare i preset come se usassimo l’emulatore in solitario stand alone.  

Un solo software per una chitarra... Forte!

Alcuni protesteranno chiedendosi che bisogno c’è di usare più emulatori contemporaneamente. Per me c’è il gusto di sperimentare ma anche di utilizzare suoni praticamente impossibili da ottenere da un solo emulatore e di sfruttare al massimo tutte le opportunità. Essendo all’inizio di questi tentativi, non so se la cosa reggerà anche dal vivo, ma la gestione del portatile appare garantita dalla capacità di Forte di tenere a disposizione i plugin desiderati attingendo risorse dal PC solo al momento del reale utilizzo.
Un altro aspetto importante è quello di poter affidare a Forte la gestione del volume per tutte le scene senza impazzire a settare il volume MIDI su un preset alla volta per tutti gli emulatori.
Se volessimo strafare, chi ha un settaggio diverso dal mio con a disposizione due sole entrate nella scheda audio e volesse utilizzare un'entrata per la voce e un'altra per la chitarra può creare una scena avviando il modulo audio di Forte arricchendola con tutti plug-in che si vuole e contemporaneamente, all’interno della stessa scena, utilizzare un emulatore per chitarra che utilizza il secondo canale della scheda audio. A questo punto si può creare un’altra scena con uguali o diverse caratteristiche per la voce e con altro emulatore. Le vie sono fantasticamente aperte alle più svariate situazioni.
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