Quanto cambia un fuzz in base allo strumento usato?
di Denis Buratto [user #16167] - pubblicato il 06 settembre 2016 ore 07:30
Il fuzz è uno degli effetti che più si trasforma in funzione dello strumento che si sta utilizzando. Una rastrelliera piena di chitarre e un NGR Pink Spot ci hanno dato l’ispirazione per una piccola comparativa. Un solo pedale per tante voci diverse ed ecco a voi il risultato.
Con il Pink Spot abbiamo già avuto a che fare tempo fa, se ne occupò Pietro, qui su Accordo. Tornatoci tra le mani qualche tempo fa, non abbiamo resistito e lo abbiamo collegato tra Michele e la sua Marshall plexi. Ci ha dato l’occasione per mettere in luce le differenze di sound in grado di manifestarsi con un fuzz ogni volta che cambiamo strumento. Il parco chitarre del Quaio ci ha dato una mano, e quindi a finire in pasto all’NGR ecco una Les Paul, una Strat Japan, una Gretsch con pickup DeArmond e una Epiphone con i P90. Sono chitarre completamente diverse tra l’oro, in grado di mettere in luce i diversi comportamenti del fuzz e le sue molteplici anime.
Bando alle ciance e prima di trarre qualunque conclusione date un’occhiata al video in cui, in successione, potrete ascoltare tutti i diversi strumenti con due setup, uno a basso e uno ad alto gain.
Viene facile dividere subito il risultato in due categorie: humbucker e single coil. È banale notare l’aumento di guadagno quando si utilizza la LP. Ancora più interessante è però notare come, nonostante il single coil della Strat sia il più scarico a livello di volume, risulti forse il più aggressivo del gruppo. La sua carica di medie e alte fa sì che il sound diventi più acido e aggressivo. Il P90 non è da meno, ma con la dose in più di basse perde un po’ di quell’incisività tipica del singolo a favore di un bel po’ di ciccia e gain in più. I pickup della Gretsch sono quelli forse più particolari, non solo nell’aspetto ma anche nella risposta, e riescono a essere una perfetta via di mezzo tra quelli della Epiphone e della giapponesina.
Quando il gain si alza, l’output generoso della Les Paul comincia a farsi valere, soprattutto per quanto riguarda il sustain. È impossibile tenere le note così a lungo con le altre chitarre e mantenere la stessa corposità. Anche alzando ulteriormente il guadagno non si riuscirebbe a raggiungere la pastosità offerta dall’humbucker della Gibson. Quello su cui, però, pecca un po' la potenza della doppia bobina è la dinamica. Pur alleggerendo la plettrata o abbassando il volume, il sound difficilmente torna verso il crunch, così come con il P90, che si pulisce ma resta sempre scoppiettante.
Insomma, il fuzz può veramente trasformarsi più di qualsiasi altro effetto in funzione dello strumento che gli si sta dando in pasto. Voi, potendo scegliere, quale setup vi portereste sul palco?