Osvaldo Di Dio festeggia dal vivo un anno del suo disco
di redazione [user #116] - pubblicato il 08 settembre 2016 ore 10:30
Primo compleanno per "Better Days" disco solista di Osvaldo Di Dio. A un anno dall'uscita, tracciamo con l'autore un bilancio di questo lavoro che ci ha colpito per la grande qualità della produzione, i suoni deliziosi e un originale bilanciamento tra vigore rock blues e ricerca melodica vicina alla tradizione napoletana. Osvaldo che è un prezioso collaboratore della nostra Didattica e un session man tra i più apprezzati del paese, festeggerà nella migliore delle maniere questo evento: dal vivo, con due concerti, accompagnato da Lele Melotti, leggenda italiana della batteria.
A un anno dall'uscita di "Better days" ci fai un bilancio di com’è andato il disco? Che spazi ci sono per un album strumentale in Italia?
"Better Days" dal punto di vista della diffusione e della vendita è stato un mezzo miracolo, frutto delle grandi potenzialità che oggi internet mette a disposizione di chi ha un prodotto valido da proporre e le idee giuste per veicolarlo. Personalmente mi sembra di osservare che viviamo tutti in un grande talent, che ormai non è più televisione, è vita vera. Le persone vogliono osservare, essere coinvolte, vogliono stare al tuo fianco mentre scrivi, mentre provi, mentre registri, durante i tuoi concerti, i social dà loro questa possibilità ed esigono che tu gliela riconosca e vogliono essere partecipi e testimoni del processo creativo che sta alla base di un disco. Se sei bravo in questo, poi il pubblico ti premia, anche un disco strumentale arriva in vetta alle classifiche e non è solo un tuo traguardo, è anche il loro, è un risultato che si raggiunge insieme, alla faccia del vecchio mondo della discografia che vedeva il pubblico come una mandria da foraggiare con prodotti spesso e volentieri “artificially flavoured”.
In Better Days esploravi la tua personale visione della musica: un connubio tra rock blues e la tradizione melodica italiana, napoletana. Oggi percorreresti la stessa strada scrivendo del nuovo materiale?
Better Days è il mio modo di vedere la musica, il mio modo di raccontare storie. Nel prossimo album, che sto scrivendo proprio in questi mesi, ho intenzione di dare più spazio alla parte acustica, un elemento essenziale del mio bagaglio che, per scelta, ho messo in risalto poco nel primo disco.
Hai già deciso come festeggerai questo compleanno?
Gustandomi il regalo che un grande amico, Lele Melotti, mi ha fatto: Lele suonerà con me venerdì e sabato in due concerti che, per quanto mi riguarda, saranno memorabili.
Stai vivendo un momento straordinario della tua attività da session man: com’è, invece, rimettersi la chitarra al collo per suonare le proprie cose?
Sicuramente sono molto più esposto, ma non soltanto tecnicamente, anche e soprattutto a livello emotivo. Suonare le proprie composizioni ti mette a nudo totalmente, ma è il fine ultimo della musica secondo me. Comporre è prima di tutto un’esigenza, una necessità del tuo essere creativo, e questa spinta poi devi avere il coraggio di portarla avanti fino in fondo, di condividerla con gli altri.
Per chi volesse seguire Osvaldo nei prossimi concerti con Lele Melotti alla batteria ecco le date e i riferimenti: Venerdì 9 settembre, Zio Live Promozione Cultura, via Boncompagni 44, Milano tel. 02 5680 8206; Sabato 10 settembre, Mi-Rò, Via Adige, 5 Badile (MI) Vito Miolli: 349 392 3097