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PFM: doppia batteria o batteria doppia?
PFM: doppia batteria o batteria doppia?
di [user #28153] - pubblicato il

Il colpo d’occhio offerto dalla doppia batteria allestita sul palco della PFM è impressionante. Una struffura faraonica che a prima vista lascia intendere l’allestimento di due batterie apparecchiate una a fianco all’altra. In realtà, avvicinandosi, si scopre qualcosa di più intrigante: la struttura ciclopica è un’unica imponente batteria estesa; un insolito set, animato da due anime ben distinte: una più tradizionalmente rock e una più jazz/percussiva. Ci siamo fatti raccontare da Roberto Gualdi come lui e Franz Di Cioccio siano venuti a capo di quest’idea.
L’idea portante è che nella parti in cui Di Cioccio non suona, Roberto sieda sul lato destro, quello  più rock e si occupi della propulsione ritmica della band. Viceversa, nei brani in cui suonano entrambi, Roberto cambia postazione e si sposta sul lato sinistro; qui  con l'aiuto di spazzole, mallett o altre bacchette particolari,  colorare il groove proprio come farebbe un percussionista.



L’interplay fra i due batteristi è elaborato in modo da non sovrapporsi mai nelle parti di repertorio in cui suonano contemporaneamente. La ricerca degli arrangiamenti è invece funzionale  a integrarsi l’uno con l’altro come farebbero un batterista e un percussionista.
Altro elemento cardine nell’elaborazione degli arrangiamenti è l’idea di evitare gli unisoni, giocando piuttosto con gli incastri in modo da creare un flusso percussivo continuo.
La batteria è una Tama Starclassic Performer in betulla e bubinga composta dai seguenti elementi: partendo dal lato più jazz abbiamo una cassa da 16”, rullante da 14”x6,5”, tom da 10” e 12”, un set di quattro octoban e un timpano da 16” che è di fatto l'elemento in comune fra le due parti di set. Sul lato più a destra invece troviamo misure più tradizionalmente rock con una cassa da 22”, rullante Tama Metalworks da 14”x5,5” in acciaio, tom da 12” e 13” e due timpani da 14” e 16”.



Per quanto riguarda i piatti, la parte più a sinistra monta prevalentemente piatti dalle sonorità più scure funzionali a creare soprattutto effetti sonori mentre il lato destro presenta una varietà più brillante e tradizionale. Tutti i piatti sono della  Zildjian.
Infine, in mezzo ai due set c'è il metronomo della Tama, l'RW100. Questo è usato semplicemente come guida per iniziare i pezzi con la giusta velocità ma mai in cuffia visto che il genere musicale ha bisogno di respiri che esulino dalla meccanicità del click. 

franz di cioccio premiata forneria marconi roberto gualdi
Link utili
Il sito della PFM
Il sito di Roberto Gualdi
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di bluesfever [user #461]
commento del 09/09/2016 ore 17:45:47
il duetto è uno spettacolo di interplay!
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di Baconevio [user #41610]
commento del 10/09/2016 ore 08:35:17
che meraviglia!
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di Claes [user #29011]
commento del 10/09/2016 ore 11:34:43
Ho jammato live con Franz in un set-up trio da Cream. Ho più o meno dettato "parti tu col beat". Noialtri nel corso della jam a cambiare tonatità del pezzo e scaletta A - C - D - E - F - G. Alla fine, Franz ha detto "questo è un tipo di batteria che non mi è possibile con la PFM"!!! Alla Pier Lombardo a Milano 1973 o 74 con Massimo Villa al basso.
Mai fare giri da Blues tradizionale - inventare qualcosa sul posto. Può essere la ricetta per qualcosa di vostro. Ascoltarlo adesso doppia batteria doppia con doppio talento mi fa davvero piacere! Un gran grazie per l'articolo va a Erik + Gualdi & Di Cioccio :)
Rispondi
di eriktulissio [user #28153]
commento del 10/09/2016 ore 12:14:24
Grazie Claes ;)
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