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Sguardo dentro le chitarre di Federico Poggipollini
Sguardo dentro le chitarre di Federico Poggipollini
di [user #116] - pubblicato il

Tre delle chitarre che Federico Poggipollini ha portato sul palco del Liga Rock Park con Ligabue il 24 e 25 settembre 2016 avevano una faccia conosciuta. Erano già passate tra le mani di Fago e Migi, che le hanno personalizzate e rimesse a nuovo per Capitan Fede, e ora le spiegano a noi.
Il 24 e il 25 settembre al Parco di Monza, Luciano Ligabue ha condotto quella che è forse la sua impresa musicale più significativa dal vivo. Il weekend del Liga Rock Park ha radunato 80mila persone sotto un palco colossale per un tutto esaurito pressoché immediato. Chi se l'è perso, potrà vederlo anche in TV il prossimo 23 novembre sui canali Fox e Fox Live.
Noi, anche se virtualmente, su quel palco vi ci abbiamo portato in anteprima, con un approfondimento sulla strumentazione assemblata per l'occasione da Federico Poggipollini, storica chitarra al fianco del cantautore.
In questo articolo abbiamo potuto sbirciare i suoi effetti, gli amplificatori, i trucchi e i segreti del mestiere per finire con la selezione di chitarre elettriche e acustiche elette per lo speciale set.



Tre delle chitarre che Federico Poggipollini ha portato sul palco del Liga Rock Park e ha mostrato ai lettori di Accordo erano già passate tra le mani dei tecnici Fago e Migi, da tempo amici di Accordo che hanno prontamente condiviso con noi il lavoro eseguito. I due hanno rimesso a nuovo la Stratocaster, la Les Paul e la Jaguar di Federico con appunti estetici e funzionali dai classici setup alle personalizzazioni meno scontate come una dotazione completa di dot segnatasti che si illuminano al buio disposti sul bordo dei manici. Cediamo quindi a loro la parola per una descrizione dettagliata delle operazioni effettuate.

Sguardo dentro le chitarre di Federico Poggipollini

Fago: La prima è la Fender Stratocaster American Deluxe bianca che Federico usa praticamente sempre con Ligabue, ma anche nei suoi progetti personali e in studio di registrazione. Fondamentalmente è una Stratocaster di serie alla quale sono stati rifatti completamente cablaggio e schermatura, utilizzando condensatori di qualità e di differenti modelli/marche in base alla funzione che hanno nel circuito dello strumento, cavi professionali schermati e qualche altra chicca nel circuito per ottenere suoni e prestazioni di qualità e resa superiore alla configurazione di fabbrica. È una chitarra alla quale è molto legato e che lo accompagna da svariati anni, è sempre presente nelle sue apparizioni più importanti.

Sguardo dentro le chitarre di Federico Poggipollini

Migi: La Stratocaster Deluxe è stata sottoposta a una rigenerazione totale. In particolare, i tasti sono stati rettificati e riprofilati. Il manico è stato satinato per agevolare la scorrevolezza ed eliminare la sensazione appiccicosa della vernice e sono stati installati i Luminlay, segnatasti laterali fosforescenti, utilissimi, a volte imprescindibili per chi suona in locali poco illuminati o in grandi palchi con effetti di luce particolari.

Sguardo dentro le chitarre di Federico Poggipollini

Tutto l'hardware è stato smontato fino all'ultima vite, compreso il capotasto Roller Nut, e lavato in alcol e detergenti. Per il resto, pulizia intensiva, tastiera detersa con alcol e nutrita con olio extravergine di oliva. Sono inoltre stati lubrificati i punti di attrito delle corde (sellette, capotasto e alberini abbassacorde).

Sguardo dentro le chitarre di Federico Poggipollini

Il setup, con corde D'Addario NYXL .010, ha un'action medio-bassa (sotto i 2mm al 22esimo tasto), ponte settato sospeso (circa 3mm in coda) per un pull-up di circa 1 tono e mezzo al Sol. Un'ultima controllata alle viti dei bottoni della tracolla e la chitarra era pronta.

Sguardo dentro le chitarre di Federico Poggipollini

Fago: La Gibson Les Paul Custom del 1984 ha ricevuto una revisione dell'intero impianto elettrico, potenziometri smontati, lavati e lubrificati mantenendo gli originali, come pure i condensatori e le altre parti del circuito.

Sguardo dentro le chitarre di Federico Poggipollini

Migi: La Les Paul è stata sottoposta a un "refresh" completo di tasti e hardware. I tasti sono stati riprofilati leggermente, poi lucidati. Passando all'hardware, è stato sostituito il ponte originale con un Gotoh, in quanto ormai talmente imbarcato che nel rimontare le corde si è crepato.

Sguardo dentro le chitarre di Federico Poggipollini

Il manico è stato satinato per agevolare la scorrevolezza ed eliminare la sensazione appiccicosa della vernice nitro. Sono stati installati i Luminlay. Per il resto, pulizia generale, corde D'Addario NYXL .010, setup con action medio-bassa (circa 2mm al 22esimo tasto) e manico dritto, ottavatura, lubrificazione dei punti di attrito delle corde (sellette, capotasto), lubrificazione testa del truss-rod e una controllata alle viti dei bottoni della tracolla.

Sguardo dentro le chitarre di Federico Poggipollini

Fago: Nella Jaguar sono stati aggiornati i pickup con dei Seymour Duncan Antiquity e sono stati sostituiti i condensatori con dei carta/olio vintage. Rifatto ovviamente l'intero cablaggio.

Sguardo dentro le chitarre di Federico Poggipollini

Migi: La Jaguar non ha richiesto particolari interventi. Serviva più che altro una rinfrescata generale e una settata. L'hardware è stato smontato e lavato con alcol. Le sellette sono state smussate per un attrito meno tagliente sulle corde. I tasti sono stati lucidati. Il manico è stato satinato per ridurre la sensazione appiccicosa della vernice nitro e sono stati installati i Luminlay. I punti di contatto con le corde sono stati lubrificati (sellette e capotasto), così come la testa del truss-rod. Sono state montate corde lisce D'Addario Chromes .010 con setup medio-basso (2mm circa al 22esimo tasto), manico dritto, ottavatura e collaudo intensivo. È stato infine inserito un pezzo di gommapiuma sotto le corde tra ponte e attaccacorde per eliminare il fastidioso riverbero, che ad alti volumi sporca il suono.

Sguardo dentro le chitarre di Federico Poggipollini
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Link utili
Il sito Ibanez87 di MIGI
Fago Cablepro
Sul palco del Liga Rock Park con Federico Poggipollini
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di antales [user #4163]
commento del 26/09/2016 ore 08:30:50
Per curiosità, parlando di action medio bassa, quanto è al 12° tasto se al 22° è meno di 2 mm?
Grazie
Rispondi
di KJ Midway [user #10754]
commento del 26/09/2016 ore 09:08:54
Dipende dall'altezza al capotasto visto che il manico è regolato straight.
Rispondi
di antales [user #4163]
commento del 26/09/2016 ore 09:58:2
ok, mi sono espresso male. Mi chiedevo quale fosse l'altezza al 12mo tasto visto che un valore di 2 mm al 22mo a me sembra un'action piuttosto bassa e non medio bassa. Fermo restando il fatto che, da ignorante, ho sempre considerato la misura al 12mo tasto e non al 22mo o al massimo al 17mo quando parliamo di stratocaster in quanto i valori del costruttore sono riferiti, se non ricordo male, a quest'ultimo tasto.
Sulla mia strato ho un'action di 1,6 mm al 12mo (sia lato bassi che cantini). Mi chiedevo quanto fosse quella della strato di Poggipollini, se è possibile avere tale informazione da Migi.
Rispondi
di KJ Midway [user #10754]
commento del 26/09/2016 ore 10:14:50
Forse mi sono espresso in maniera troppo coincisa, rispondo per quello che ho capito dalla descrizione degli interventi, poi ovviamente una risposta dei tecnici è senz'altro più esaustiva.
L'action solitamente anch'io la controllo verso il 17° tasto e sulla Tele mi attengo al valore consigliato da Fender pari a 1.6mm visto che mi trovo bene.
Oltre sarebbe inutile misurarla in quanto dopo la giuntura del manico con il corpo l'effetto del trussrod è assente.
Quindi regolando un manico dritto (stright) puoi ottenere, regolando opportunamente l'altezza delle sellette pari all'altezza del capotasto, lo steso valore di action su ogni tasto, è una cosa che però sinceramente non ho mai visto e non penso che sia il lavoro che è stato fatto.
Rispondi
di migi [user #3838]
commento del 27/09/2016 ore 12:31:54
se il manico è regolato dritto, il valore cambia anche tra 17esimo e 22esimo. non ho misurato l'action al 12esimo, ma a occhio poteva essere intorno a 1.4mm ;-)
Rispondi
di KJ Midway [user #10754]
commento del 27/09/2016 ore 12:47:11
Grazie!
Questo perchè ovviamente le sellette sono giustamente regolate più alte del capotasto, per altezza intendo la distanza riusultante tra sotto corda e sopra fret.
L'ultima parte del mio commento era un'estremizzazione poco realistica del concetto (o almeno realistica se si parla di lap steel e simili) cioè con manico dritto e corde parallele al manico a mezzo di opportuna regolazione di nut e sellette.
Ciao Ale
Rispondi
di antales [user #4163]
commento del 28/09/2016 ore 13:01:59
Grazie per l'indicazione e per tutte le dritte che hai voluto condividere sul tuo sito, da li ho imparato tanto per regolare i miei strumenti.
In effetti mi sembra un'action bella bassa. Sulla mia strato meno di 1,5mm non riesco ad andare ma comunque mi trovo comodo così.
Ciao
Rispondi
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 26/09/2016 ore 08:39:35
Stratocaster American Deluxe...Una delle chitarre più bistrattate da parte di molti utenti. Eppure conosco una vagonata di chitarristi che la utilizzano, perché, a detta loro, comodissima e molto adatta a essere abbinata a molti effetti per via dei pickup che monta.Suonata tante volte perché ce l'ha un amico caro che suona per magnare ed effettivamente a me è sempre sembrata una gran chitarra.
Rispondi
di maxventu [user #4785]
commento del 26/09/2016 ore 10:18:31
confermo che è una grandissima chitarra, ed ora che ho letto questo articolo ho ancora più voglia di far fare un giretto alla mia dalle parti dei due maghi, Fago e Migi. Detto ciò, la chitarra è ottima ma i pick-up che monta di serie (la mia montava i Fender Noiseless N3 in HSS) possono, per così dire, "piacere o non piacere". Io ad esempio li avevo upgradati e posso confermare che adesso è una chitarra che non teme confronti con parecchie CS.
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di Rothko61 [user #32606]
commento del 26/09/2016 ore 08:45:42
Fago e Migi non hanno certo bisogno della mia pubblicità, ma posso garantire che quando mettono loro le mani su una chitarra hai uno strumento revisionato e settato alla perfezione.
Anche un chitarrista modesto (come il sottoscritto) avverte subito la differenza. Anzi, forse proprio le mani meno esperte possono giovarsi maggiormente di un setting perfetto.
... e in più sono simpatici! :-)
Rispondi
di migi [user #3838]
commento del 27/09/2016 ore 12:32:3
grazie Rothko61 ;-)
Rispondi
di Repentless [user #45400]
commento del 26/09/2016 ore 08:58:49
Molto interessante, è sempre bello vedere come lavorano dei professionisti SERI!
Rispondi
di KJ Midway [user #10754]
commento del 26/09/2016 ore 10:17:3
al posto dell'olio di oliva per il Poggi pensavo usassero lo strutto viste le origini!! ahahah
Rispondi
di swing [user #1906]
commento del 26/09/2016 ore 11:18:23
Per curiosità, cosa è stato usato per lubrificare gli abbassa corde e gli altri punti di attrito?
Rispondi
di migi [user #3838]
commento del 27/09/2016 ore 12:36:35
semplice olio per meccanica di precisione ;-)
Rispondi
di phunkabbestia [user #42918]
commento del 26/09/2016 ore 12:40:55
Cucciolo, non trova le note senza i segna tasti luminosi!))
Rispondi
di Claes [user #29011]
commento del 26/09/2016 ore 13:47:55
Stavo giusto per scrivere qualcosa sui segna tasti luminosi! Mi tocca partire da un feedback per te: penso siano fantastici al buio - capita quando sono shows con luci che cambiano di continuo! A volte capita di dover partire al buio!!! Io mi chiedo come sono in piena luce... Insomma, con la coda dell'occhio vedere a sufficienza da non essere un "shoe gazer" in piena luce. Il mio post è:
Manca info sulla faccenda dei segna tasti luminosi - consigli su come montarli e come ci hanno badato loro. Secondo vai al link è difficile - hanno dovuto rischiare di sfasciare i manici delle chitarre preferite di Poggipollini.
Rispondi
di Denis Buratto [user #16167]
commento del 27/09/2016 ore 10:32:35
A parte che me li son fatti montare anche io e sono una figata perché in qualsiasi condizione di luce (se suoni tanto in giro lo saprai) è sempre bene avere qualcosa che ti aiuti a trovare le note qui vai al link trovate qualche informazione in più a riguardo. :-)
Rispondi
di adriphoenix [user #11414]
commento del 26/09/2016 ore 14:27:4
Chi suona su grandi palchi e con impianti luce programmati per sequenze di effetti che possono passare dal buio totale a luci in faccia abbaglianti e viceversa in frazioni di secondo, ha grosse difficoltá sul suo strumento anche se si chiama Eddi Van Halen e suona da 30 anni... chi suona nel pub, quando va bene, o in sala prove o in cameretta non ha neanche idea del perché servano i segnatasti luminosi o cmq visibili
Rispondi
di phunkabbestia [user #42918]
commento del 26/09/2016 ore 14:33:45
Scusa ma van halen, che fa quello che fa, non usa queste cose, invece il chitarrista di ligabue si??? ...e comunque il buio è uguale per tutti!
Rispondi
di phunkabbestia [user #42918]
commento del 26/09/2016 ore 14:32:01
Sono daccordo: un lavoro davvero discutibile dal punto di vista della liuteria... però secondo me è anche ampiamente non necessario per un musicista di alto livello che da decenni vive con le proprie chitarre in braccio... non voglio credere che debba davvero guardare la tastiera... a me capita al buio all'inizio dei pezzi di avere qualche dubbio, ma a me, non a lui!!!
Rispondi
di tylerdurden385 [user #30720]
commento del 26/09/2016 ore 15:19:10
Ma francamente qual è il problema se un chitarrista, a qualunque livello, voglia avere un'indicazione più certa sulla tastiera? Ho amici che, non vedendoci più tanto bene con l'andare del tempo, sono passati a chitarre con tastiere in acero, senza nessuna motivazione sonora, solo per il fatto che sono più visibili in condizioni di scarsa luce.
Rispondi
di phunkabbestia [user #42918]
commento del 26/09/2016 ore 15:27:50
Davvero nessun problema, credo solo che da un certo livello in avanti guardare la tastiera non sia fondamentale... se poi la vuoi guardare perchè ti piace così è un'altro discorso, ma che la debbano guardare sennò non sono sicuri di dove mettere le mani (per suonare ligabue poi!!)... boh!
Rispondi
di ENZ0 [user #37364]
commento del 26/09/2016 ore 15:54:21
Vabbé, sará per comodità, come la macchina col servosterzo :)
Rispondi
di Repsol [user #30201]
commento del 26/09/2016 ore 16:04:21
Frank Zappa nella sua autobiografia dichiara apertamente di non saper suonare senza guardare la tastiera...
In questa cosa mi senti uguale a FZ :-)
Rispondi
di warburg [user #43590]
commento del 26/09/2016 ore 17:11:58
Ah!
Già mi sento meglio; magico Frank :)
Rispondi
di Ghirmo [user #11530]
commento del 28/09/2016 ore 14:19:58
perdonami, ma tu dall'alto di quale esperienza parli? hai lavorato qualche volta per qualche produzione di livello pari a quello di cui si parla (palco artista, pubblico etc)?
Rispondi
di phunkabbestia [user #42918]
commento del 28/09/2016 ore 14:32:00
...quelli che aspettano che la verità cali dall'alto, perchè il buio non è uguale per tutti! Allora fai così, fai un elenco dei musicisti nel mondo che usano i segnatasti luminosi e uno di quelli che invece riescono senza e prova a chiedere ai secondi come fanno? E poi la domanda da un milione di euro: ma fino a oggi il chitarrista di ligabue ha suonato puntando sulla fortuna di azzeccare il tasto giusto?
Rispondi
di Ghirmo [user #11530]
commento del 28/09/2016 ore 17:59:34
non hai risposto alla domanda. non hai risposto perchè ti piace trollare, o perchè non hai proprio idea (come me del resto), delle esigenze che puo avere un professionista, parte di uno spettacolo, nel quale tutto deve girare perfettamente, e nel quale non ci si possono permettere errori? ripeto, hai avuto esperienze del genere, suonare davanti a 50.000 persone, con un light show monumentale ed una scaletta precisa da seguire, o al massimo hai suonato ad una festa di piazza, dove il tuo ampli manco si sentiva? per capire eh....
Rispondi
di phunkabbestia [user #42918]
commento del 28/09/2016 ore 21:48:52
...se ti dicessi che ho suonato davanti 15/20k persone, mi diresti che non sono 50k e che le mie luci non erano abbastanza luminose! Il punto è che praticamente nessuno usa questa cosa eppure la musica esiste lo stesso, informati, fattene una ragione e cresci, perchè migliaia di concerti importanti si tengono ogni anno senza i segnatasti luminosi.
Rispondi
di Claes [user #29011]
commento del 26/09/2016 ore 19:31:57
Sono miope e la distanza dalla tastiera è OK ma molto meglio per andare a fuoco sono gli occhiali... però impossibili da usare dal vivo! Casomai diventassi quasi cieco adesso so che un manico in acero è quello giusto!
Rispondi
di mrnippo [user #31138]
commento del 26/09/2016 ore 15:51:54
totalmente all' oscuro di tutto questo, ieri sera ero al parco a sentire Ligabue. E' la prima volta che sento Ligabue dal vivo, ci sono andato solo perchè abito attaccato al parco ed ero comodissimo, cmq devo dire che si sentiva benissimo, anzi di più. voci e strumenti molto definiti, il basso presente, la cassa fantastica si sentiva nello stomaco.
Tornando in topic, a proposito di Poggipollini devo dire che per me la sua strato aveva un suono fantastico, ha fatto un solo (non ricordo più il pezzo) con il pickup al manico ed il suono mi ha fatto venire i brividi..era perfetto.
Una parola anche su Cottafavi: in alcuni pezzi suonava una duesenberg azzurra metallizzato con strisce bianche che era da vietare ai minori di 18 anni da quanto era figa!!! :)
Rispondi
di Pearly Gates [user #12346]
commento del 26/09/2016 ore 16:30:42
E' la Mike Campbell model (tom petty & the Heartbreakers)

vai al link
Rispondi
di mrnippo [user #31138]
commento del 26/09/2016 ore 18:02:04
ecco..meglio se non me l' avessi detto, adesso la GAS ha un target preciso!!! per fortuna costa di gran lunga troppo per me, quindi la GAS è sotto controllo per ora :D
Rispondi
di Pearly Gates [user #12346]
commento del 26/09/2016 ore 18:12:08
Si è molto cara.
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 27/09/2016 ore 08:27:43
Stupenda, in rapporto ad altre e per com'è fatta, non costa nemmeno una follia, ma sono sempre un sacco di soldi.
Comunque bellissime, prima o poi una Duesemberg... chissà...
Rispondi
di FagoCablepro [user #42327]
commento del 27/09/2016 ore 09:03:0
Grazie a @Rothko61 @Repentless @Tylerdurden385 per i commenti nei nostri confronti!

PS. Solo una cosa da precisare, i segnatasti Luminlay non è stato Fede a chiederli, bensì Migi a proporglierli, Fede non sapeva neanche che esistessero ;-)
Rispondi
di migi [user #3838]
commento del 27/09/2016 ore 12:28:24
grazie a tutti per i complimenti! suvvia, non soffermiamoci su dei puntini luminosi, sono un aiuto come possono esserlo gli in-ear monitor o il gobbo per i testi. e soprattutto, non rovinano la chitarra ;-) grazie ragazzi! rock on! \m/
Rispondi
di warburg [user #43590]
commento del 27/09/2016 ore 13:20:26
...ma... questi Fabio e Migi, accettano anche chitarre di esseri umani? :) grazie
Rispondi
di pablo1340 [user #21858]
commento del 27/09/2016 ore 13:52:45
basta contattarli tramite FB
vai al link

sono sempre molto disponibili
Rispondi
di fraz666 [user #43257]
commento del 27/09/2016 ore 16:32:34
Le descrizioni dei trattamenti sono talmente accurate e trasudanti amore che mi fanno venire QUASI voglia di vedere live Ligabue
Rispondi
di Aquarius utente non più registrato
commento del 28/09/2016 ore 08:14:02
Interessante articolo ed ottimo lavoro da parte di Fago e Migi. Mi viene da pensare, considerando l'intervento comune sui tre strumenti, che probabilmente un up grade sulla maggior parte delle chitarre che possediamo andrebbe eseguito nella zona impianto elettrico/cablaggio schermatura, forse uno dei punti deboli più comuni per quanto riguarda la produzione industriale. E già di partenza, anche con uno strumento nuovo, ne sfrutterremmo al pieno le potenzialità.
Rispondi
di Baconevio [user #41610]
commento del 30/09/2016 ore 08:05:49
l'unica cosa che non riesco a digerire è la satinatura dei manici....cioè, non l'operazione in sé ma piuttosto il fatto di toccare uno strumento! però mi rendo conto che una cosa del genere possa essere indispensabile per un professionista, soprattutto quando turnista. c'è chi chiede la satinatura, chi è "obbligato" addirittura a presentarsi con un determinato strumento...fa parte del gioco. di sicuro io non farò mai sverniciare il manico della mia les paul, ci ho messo solo vent'anni per comprarla :D !
Rispondi
di ghibson [user #33463]
commento del 30/09/2016 ore 13:11:01
Scusate un chiarimento, quando si parla di altezza delle corde, come indicato nell'articolo, i circa 2mm al 22 capotasto, si calcolano al legno del manico o sopra il capotasto?
Grazie.
Rispondi
di telecrok [user #37231]
commento del 03/10/2016 ore 10:51:30
L'action o altezza delle corde si calcola sempre dalla superficie del tasto, non dalla tastiera.

Scusami Migi, ho un paio di domande tecniche:
Usate l'alcool per "detergere" le tastiere"?
Non è un po' secchino? Non è meglio la benzina Zippo o ancor di più il petrolio bianco?
Lo usate anche per pulire le plastiche? Non è pericoloso? Specialmente su strumenti "quasi" vintage?
Trovate, (o la trova Poggipollini) la vernice nitro di un manico Less Paul Custom 84 appiccicosa? Un manico di 32 anni che ha suonato e suonato è appiccicoso?
Era necessario satinarlo?
Infine:
Avete lubrificato con olio extravergine di oliva le tastiere?
E' vero o ci prendete in giro?
Se è vero, avete mai versato dell'olio extra vergine su un parquet e visto cosa succede anche a distanza di anni?
Ciao.
Rispondi
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