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Positive Grid alza il sipario sul BIAS Distortion: l'overdrive universale
Positive Grid alza il sipario sul BIAS Distortion: l'overdrive universale
di [user #116] - pubblicato il

Costruito come un overdrive di fascia alta ma con dentro tutta la potenza di un simulatore professionale, il BIAS Distortion consente di imitare qualunque overdrive dalla propria collezione o crearne di nuovi personalizzati in ogni loro parte. Positive Grid lo fa ascoltare per la prima volta.
Presentarlo come "l'ultimo overdrive che comprerai" espone il Bias Distortion a uno sguardo particolarmente critico, ma quanto promesso da Positive Grid con il suo primo stompbox, completamente programmabile e con la stessa potenza e versatilità del premiato software BIAS e della sua controparte in formato testata BIAS Head, vale sul serio un approfondimento.

Positive Grid alza il sipario sul BIAS Distortion: l'overdrive universale

Il BIAS Distortion è un pedale "vergine" in cui l'utente può memorizzare suoni di overdrive, distorsione o fuzz creati da zero, basati su modelli preconfezionati da modificare a piacimento o letteralmente copiati da stompbox realmente esistenti. Come è accaduto per l'applicazione BIAS, che simula amplificatori e consente all'utente di personalizzarne ogni aspetto, dalle valvole ai trasformatori passando per il tonestack e la rettificatrice, anche il pedale BIAS Distortion lascia al musicista la libertà di alterare qualunque stadio del distorsore che si va a emulare. Come la versione dedicata agli amplificatori, anche il pedale è capace di registrare e imitare il suono di altri effetti grazie alla funzione Tone Match.
Le prime indiscrezioni sul pedale sono state diffuse la scorsa primavera e ne abbiamo già parlato su Accordo mentre era in fase di prototipo, ma ora il BIAS Distortion è pronto per il mercato e Positive Grid lo svela in tutto il suo splendore con un video ufficiale.



Pensato per una versatilità totale, il Distortion è impacchettato in uno chassis voluminoso, provvisto di otto manopole e quattro switch, più una dotazione completa di connessioni sul retro per segnale e dati.

Nell'elegante finitura nera e oro, il pannello mette a disposizione un'equalizzazione a tre bande strutturata in bassi, medi e alti, un controllo del gain, uno per il volume master e un utile potenziometro per il Blend, ovvero la miscelazione del segnale dry a quello prodotto dal distorsore, così da decidere quanta definizione integrare nel mix finale. In aggiunta, una manopola Boost consente di attivare un'ulteriore spinta da usare come canale addizionale con la possibilità di scegliere tra una curva d'equalizzazione piatta e trasparente, una improntata sui medio-bassi e una sugli acuti, selezionabili attraverso la levetta Treble-Clean-Fat.
Ultimo sulla sinistra, il cursore Preset fa scegliere e personalizzare i suoni in memoria fino a un massimo di dieci.

I pulsanti a pedale sono in tutto quattro: tre per i preset a cui accedere con la sola pressione di uno switch e un quarto per attivare il Boost.

Sul dorso, il Distortion offre due jack per ingresso l'ingresso e altrettanti per l'uscita, allo scopo di integrare il pedale in qualunque catena stereofonica. Un ultimo jack per un pedale d'espressione permette il controllo di qualunque parametro dei singoli overdrive in memoria secondo quanto impartito in fase di creazione.
L'integrazione col MIDI è infine garantita da due prese di In e Out/Thru.

Positive Grid alza il sipario sul BIAS Distortion: l'overdrive universale

La progettazione dei suoni avviene in maniera approfondita grazie al software incluso, da utilizzare su un computer o su un iPad. La connessione è possibile sia via USB (che può anche alimentare il pedale) sia con Bluetooth.
I controlli sono del tutto simili a quelli già visti con l'applicazione BIAS dedicata agli amplificatori. È possibile personalizzare l'escursione dei toni, la curva d'equalizzazione, il gain a disposizione e il carattere stesso degli stadi di saturazione, oppure semplicemente registrare il proprio pedale preferito e copiarlo con la funzione Tone Match.
Grazie al Tonecloud, gli utenti possono condividere e scaricare tutti i preset gratuitamente.

Positive Grid alza il sipario sul BIAS Distortion: l'overdrive universale

Il pre-ordine per il BIAS Distortion sarà aperto a partire dal 20 ottobre e il sito ufficiale a questo link dà la possibilità di essere avvisati quando sarà pronto per l'acquisto. Nell'attesa di vederlo nei negozi grazie alla distribuzione di Face, noi terremo senz'altro gli occhi puntati.
bias distortion pro effetti e processori positive grid
Link utili
BIAS Distortion su Accordo
BIAS Distortion sul sito Positive Grid
Sito del distributore Face
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di satch76 [user #19713]
commento del 07/10/2016 ore 11:45:50
Mi affascina questa politica della Positive Grid di "concretizzare" i software in oggetti reali, integrati con essi.

Permettetemi una nota: dall'articolo non si capisce, ma BIAS Distorsion è, appunto, la controparte di BIAS Pedal, software che esiste già da qualche tempo, con il quale è integrato.

BIAS Pedal non mi ha entusiasmato e l'ho sempre considerato un po' esagerato come concetto, anche perché è poco utilizzabile al di fuori dell'integrazione con BIAS FX: questo pedale invece lo trovo molto interessante.
Rispondi
di eko22 [user #15375]
commento del 07/10/2016 ore 14:40:34
non ho capito bene come funziona il tone match.
Utilizzi un distorsore tra chitarra e il Bias Distortion e quest'ultimo si auto setta per somigliare il più possibile a quel suono?
Rispondi
di satch76 [user #19713]
commento del 07/10/2016 ore 16:35:35
Funziona come l'amp matching: prendi un pedale, lo fai passare in un ampli, microfoni il tutto e attivi la funzione sul software relativo (versione desktop).

In pratica non fa altro che creare un'equalizzazione aggiuntiva da applicare al modello che hai creato.
Rispondi
di ndrecchia [user #43094]
commento del 07/10/2016 ore 18:56:0
No, non lo devi fare passare nell'ampli altrimenti di fa il matching del distorsore più l'ampli. Dall'uscita del distorsore si deve entrare direttamente nell'input della scheda audio e fare il matching.
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di satch76 [user #19713]
commento del 08/10/2016 ore 13:21:37
Hai ragione!

Quando ho scritto la risposta non so a cosa cacchio stessi pensando...

Chiedo venia!
Rispondi
di Aynrand [user #35588]
commento del 07/10/2016 ore 16:18:03
Scusate l'ignoranza caprina, questo pedale permette il tone matching, che immagino avverà in modo non troppo dissimile dall'amp matching... Dunque cosa gli impedisce di caricare impulsi di cassa? (a parte un blocco a livello di software?).
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di satch76 [user #19713]
commento del 07/10/2016 ore 16:33:41
Con "impulsi di cassa" intendi dei profili IR?
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di Aynrand [user #35588]
commento del 07/10/2016 ore 23:08:56
Si. Ovviamente non ho la più pallida idea di quali siano le specifiche hardware, ma immagino che in entrambi i casi (caricare profili di pedali o IR) sia richiesta la stessa potenza di calcolo.
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di francesco72 [user #31226]
commento del 07/10/2016 ore 20:48:17
Mah, come ho già scritto per accrocchi simili vedo alcuni limiti, sia chiaro non dello strumento ma del chitarrista come me, ossia hobbista interessato a suonare più che programmare: in primo luogo poter influire su ogni variabile (tono curva di equalizzazione, stadi di guadagno ecc.) lo vedo più come una condanna che come un'opzione. Per esperienza ogni volta che vari un parametro devi rivedere gli altri e se non sei un tecnico rischi di incasinarti al terzo settaggio. Comunque, anche sapendolo fare, il tempo da dedicarci sarà proporzionale alle possibilità di intervento quindi da molto a infinito. Temo che andrà a finire che si useranno le emulazioni già on-board o che si scaricheranno da internet quelel che ci incuriosiscono. Insomma temo che diventerà un Xstomp più ingombrante e costoso ma limitato alle distorsioni
Da non trascurare poi il fatto che il suono della chitarra deve integrarsi in quello di un gruppo e temo che la ricerca del proprio progetto possa risultare più frustrante che utile. E' infatti ovvio che il progetto dev'essere fatto a casa ed in sala ci si potranno permettere solo i canonici aggiustamenti (equalizzazione, volume e gain), non certo mettersi a smanettare col pc o il tablet per sostituire parametri più complessi.
Insomma, a mio parere è un prodotto interessante più per i produttori artigianali che potranno avere un simulatore per provare le loro idee (se ho ben capito) piuttosto che per i musicisti.
Ciao
Rispondi
di VincenzoBoellis [user #45744]
commento del 11/11/2016 ore 10:15:27
D'accordissimo con ogni singola parola.
Rispondi
di panturnio [user #1686]
commento del 07/10/2016 ore 22:36:02
Sarebbe interessante se potesse simulare dei compressori, oltre a overdrive e distorsori. A quel punto sarebbe davvero uno pedale che manca: sezione di drive e compressori controllabile via midi, da abbinare a qualche bel mod e delay digitali per un bel setup midi.
Rispondi
di RedRaven [user #20706]
commento del 09/10/2016 ore 01:24:52
Se riesce ad emulare il mio fuzz face con il bias spanatissimo che fa un effetto martello pneumatico sul cono giuro che mi mangio il cappello..
Rispondi
di satch76 [user #19713]
commento del 10/10/2016 ore 10:31:0
E' probabile che con la funzione di tone match ci vada vicino. ;-)
Rispondi
di Claes [user #29011]
commento del 10/10/2016 ore 12:40:10
Mi sembra adatto per registrare - a valle nella catena avendo i soliti pedalini in azione a monte. MIDI è un vantaggio usando un sequencer. Imitare un vostro pedalino con questo pedalone non lo vedo... piuttosto c'è da creare qualcosa di totalmento nuovo - tipicamente "per sbaglio"! Resta poi da vedere come funziona il Tone Match e l'integrazione con ampli a valvole.
La solita seccatura è quella delle manopole. I settaggi sono difficili da vedere per usare dal vivo amenoché ci si limita a settaggi pre-programmati - i segni indicativi della posizione di una manopola sono invisibili.
Rispondi
di screamyoudaddy [user #37308]
commento del 10/10/2016 ore 18:12:48
Concetti sempre interessanti ma onestamente non mi hanno mai preso questi emulatori, sia per praticità che per timbro.
Rispondi
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