La top 10 postata da un altro utente mi ha ispirato, ecco la mia opinabilissima top 5 di chitarristi rock, blues e affini.
Più che un vero podio si tratta di un'enumerazione di alcuni dei miei chitarristi preferiti così come mi sovvengono: se facessi la stessa lista domani probabilmente ci metterei altri nomi, per me a pari merito :)
5) Roberto Luti - Giovane chitarrista blues italiano. Nelle sue vene scorre sangue livornese ma nel suo cuore c'è l'aria di New Orleans. Promettente chitarrista, a poco più di vent'anni decide di mollare tutto e partire per un viaggio di alcuni mesi in america armato della sua fedele Stratocaster Fiesta Red del 1963. Dai pochi mesi preventivati la sua permanenza negli States si trasforma in una lunga latitanza nei bassifondi di New Orleans. Anni passati vivendo del blues più genuino e allo stesso tempo più vario che si possa ascoltare. Rimpatriato e impossibilitato a tornare negli USA in quanto clandestino, ha intrapreso la carriera musicale a livello italiano e mondiale. Chitarre-simbolo: Stratocaster Fiesta Red '63, dobro anni '30. Band: Playing for Change, Tres, Luke Winslow-King band.
4) Alberto Camerini - Era solo un giovane emigrato italo-brasiliano in fuga dal regime fascista quando incontrò l'altrettanto giovane italo-americano Eugenio Finardi. Insieme hanno scritto alcune delle pagine più importanti del rock italiano. Non gettate alcun oggetto dai finestrini, Sugo e Diesel: tre pietre miliari. Persona di spiccatissima intelligenza, è stato purtroppo limitato dalla sua schizofrenia gli ha impedito di riscuotere il successo che avrebbe certo meritato. Non cito strumentazione e band perchè ci sarebbe troppa roba da inserire senza essere completo :)
3) Enrico Ciacci - Più noto come "il fratello di Little Tony, è la mente che sta dietro tutti i successi del fratello. La sua carriera è segnata da esordi brillanti nell'inghilterra pre-beatles con il fratello: furono tra i maggiori esponenti del rock&roll fino a quando l'epopea della band di Liverpool li spazzò via, rispedendoli in italia. A lui il merito di aver introdotto in italia la prima Stratocaster, probabilmente seconda in tutta europa, solo pochi mesi dopo l'immento Hank Marvin. E' il padre del rock&roll italiano, una persona lungimirante oltre che un ottimo musicista. Chitarre: cito la Stratocaster Fiesta Red di inizio anni '50 e la splendida Telecaster Fiesta Red che lo accompagna negli ultimi anni, un insieme degli ultimi ritrovati tecnici per telecaster :) Band: Little Tony and his brothers, la grande orchestra diretta da Ennio Morricone, per intenderci, quella che c'è dietro le colonne sonore dei film di Sergio Leone (e non solo).
2) Roberto Ciotti - Romano dal cuore blues. Chitarrista, cantautore, produttore: ha fatto tante cose, tutte in maniera eccellente, ma la vita con lui non è stata clemente. Per quanto mi riguarda lo ritengo uno dei più grandi interpreti del blues in italia. Il suo è un blues verace, allo stesso tempo americano e mediterraneo. Che abbracciasse una delle sue amate strato, una acustica o una semi-hollow, il suo suono era sempre incisivo e perfetto. Aveva un modo di pensare la musica unico, una vena melodica che lo proiettava su un livello superiore rispetto agli altri emuli italiani del grande blues. Ha sfornato ottime cose ed è rimasto nei cuori di chi lo ha conosciuto, umanamente e artisticamente. Purtroppo un male lo ha portato via troppo presto. Per le sue chitarre e le info, vi rimando ai video.
1) Franco Cerri - Milanese DOC, chitarrista jazz sopraffino, persona intelligente e ironica. Merita il primo posto in quanto padre di almeno tre generazioni di chitarristi italiani, nonchè di mio padre! Anche noto come "l'uomo in ammollo" del Carosello. Una carriera lunga e gloriosa che ha visto collaborazioni da Renato Carosone a Piero Angela ai grandi nomi del Jazz europeo. Alla veneranda età di 90 anni ancora è capace di lasciare un'impronta nella storia della nostra musica. In uscita il suo ultimo disco. Inutile per un personaggio del genere parlare di gruppi e chitarre :)
PS. Sisi, lo so che tra di noi c'è uno che fa le scarpe a questi ciucciarelli con una sola mano, uno che ha studiato tutte le scale e può dire che questi qui fanno cagare e un altro che non ha mai aperto un libro di teoria eppure suona meglio del migliore di questi e, soprattutto, so che ce ne sono un paio che se solo non ci fosse raccomandazione nel mondo della musica non sarebbero a suonare nella sua cameretta, ma non fa niente, a me non interessa, perchè c'è una differenza di fondo: questi qui, a differenza vostra, son concentrati a fare la storia e a divertirsi invece che a sputar veleno. |