VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE
Klos: chitarre in fibra di carbonio per tutti
Klos: chitarre in fibra di carbonio per tutti
di [user #116] - pubblicato il

La Travel Guitar ideata da Klos potrebbe essere la prima chitarra acustica interamente in fibra di carbonio a toccare il mercato con un prezzo altamente concorrenziale. Ecco i benefici del materiale e a cosa potrebbe portare in futuro.
Le chitarre in fibra di carbonio non sono più una novità. Il mercato ne offre di acustiche e di elettriche, sia per ciò che riguarda l'artigianato sia per la produzione industriale su vasta scala. Il materiale è stato riconosciuto da costruttori e musicisti per le sue qualità timbriche e strutturali, e una certa fetta d'utenza lo guarda con molto interesse, ma i costi importanti che questo tipo di lavorazione porta con sé rappresentano un freno enorme per l'avanzamento della categoria, e le fasce medio-basse di mercato continuano a preferire il classico legno, più economico (finché si parla di essenze non pregiate) e facile da lavorare. Quanto sviluppato da Klos, però, potrebbe rappresentare un'interessante svolta.



All'inizio dell'estate scorsa, una squadra di giovani appassionati aveva proposto su Kickstarter un progetto innovativo: realizzare una chitarra acustica da viaggio interamente in fibra di carbonio, ma da vendere a prezzi da muletto. Contro i 15mila dollari necessari ad avviare il progetto, la chitarra Klos ne ha raccolti oltre 33mila in poco tempo e ora, con la chiusura dell'anno, i frutti cominciano ad arrivare.
Il marchio è al lavoro per finalizzare la produzione e sembra che il battesimo della sua chitarra travel in fibra di carbonio sia davvero prossimo, tant'è che si vede un certo fermento sul loro sito, in giro su internet e anche sul loro canale YouTube, dove spuntano continui clip dimostrativi e divertenti spot che elogiano le peculiarità della fibra.



Il suono non è certo quello di una chitarra di fascia alta, e forse sullo stesso prezzo non sarebbe neanche difficile trovare acustiche tradizionali più gustose, eppure quanto messo sul tavolo da Klos merita un approfondimento.
La fibra di carbonio usata per cassa e manico rende le chitarre virtualmente indistruttibili, dure quanto la scocca di un'auto da Formula 1 e inattaccabili dal punto di vista di graffi e schegge, che sono invece i primi rischi per una travel guitar da portarsi in giro e in viaggio, da strapazzare tra valigie e spiagge.

Klos: chitarre in fibra di carbonio per tutti

Sotto il top della piccola Klos si cela un bracing proprietario, studiato appositamente per le caratteristiche dello strumento, per la fibra di carbonio, per le dimensioni ridotte e per la maggior profondità della cassa.
Il manico è avvitato per il massimo della trasportabilità. La giuntura non avviene nel legno, quindi non c'è neanche da preoccuparsi per l'usura nei continui smontaggi. Al contempo, una paletta piatta e non inclinata all'indietro rende il manico particolarmente compatto e resistente, da infilare senza remore tra le mutande in valigia.

Klos: chitarre in fibra di carbonio per tutti

Lungi da indicare la chitarra Klos come un punto d'arrivo, riteniamo davvero stimolante la strada imboccata dalla startup. Non ci si aspetti prezzi da entry level, perché la prima travel guitar in fibra di carbonio e a prezzo budget è comunque annunciata per 599 dollari ma, se si considera che la media delle cifre raggiunte dalla concorrenza nel campo del carbonio è esattamente il doppio, non si può che guardare con interesse e attendere gli sviluppi.
chitarre acustiche klos
Link utili
Sito Klos Guitars
Nascondi commenti     6
Loggati per commentare

di yasodanandana [user #699]
commento del 30/11/2016 ore 12:25:05
interessante.. mi interesserebbe capire se il volume è forte...
Rispondi
di telecrok [user #37231]
commento del 30/11/2016 ore 15:13:56
E' il momento della fibra di carbonio e magari del Kevlar, magari abbinati.
E' successo per la plastica negli anni 50 e per la fibra di vetro nei 60, si è provato l'alluminio e anche il vetro ed anche il policarbonato.
E' così, è normale che si provi.
Ma poi si torna al legno, all'osso e un po' di metallo.
Sono questi i materiali che dialogano meglio con il nostro intimo e hanno vibrazioni che più si abbinano al nostro essere.
Si vuole suonare, non fare il record a Montecarlo sul giro secco.

Rispondi
di ADayDrive [user #12502]
commento del 30/11/2016 ore 17:11:27
Sono parzialmente d'accordo, nel senso che, chiaramente, una chitarra acustica di legno e di qualità è insostituibile, però l'idea di avere una chitarra da viaggio col manico che si stacca, indeformabile ed indistruttibile è stuzzicante, specialmente a fronte di un prezzo ragionevole.
Rispondi
di telecrok [user #37231]
commento del 30/11/2016 ore 17:39:55
Sono d'accordo anche io, solo che spendere quasi 600 verdoni per schitarrare sull'aereo o sul pulman non mi sembra una spesa azzeccata, meglio aspettare di essere a casa o in albergo o dove vuoi, insomma, una volta a destinazione tirar fuori dalla custodia quella regolare e dar fuoco alle passioni musicali.
Sono gadget, niente più che gadget, con questo non voglio dire che non possano avere un gran successo, ma dubito fortemente che possa accadere.
Rispondi
di Ermo87 [user #33057]
commento del 30/11/2016 ore 20:29:57
Sono in attesa di una Little Martin che alla prova del suono e del tatto ho preferito ad una Baby Taylor ma avrei valutato volentieri questo modello in carbonio. mi piace l'innovazione e anche il prezzo non mi sembra eccessivo per quello che offre (ovviamente bisogna tener fuori i discorsi nostalgici su tradizione e marchi storici)
Rispondi
di Baconevio [user #41610]
commento del 01/12/2016 ore 07:25:58
difficilmente spenderei tanti soldi (per me 500/600 euro sono tanti soldi) per una chitarrina da viaggio. ne ho provate tante, fra martin, taylor, yamaha, crafter, ecc ecc....l'unica per la quale spenderei soldini è la piccola FG Jr yamaha. costa manco 200 euro, ha la custodia e un suono più che dignitoso per l'utilizzo. che senso ha spendere circa 600 euro per una baby taylor in laminato fatta in messico?
tornando in tema, questa è brutta come poche cose al mondo e non mi pare granché il suono.
Rispondi
Altro da leggere
In video le rarità vintage del museo Martin Guitar
TravelMate: acustica smart in carbonio da Harley Benton
L'acustica come non l'hai sentita: Cort Masterpiece e SpiderCapo all'opera
La fenomenale chitarra a cinque corde di Jacob Collier
Le entry level in alluminio e altre stranezze all’asta
Le grandi donne dietro grandi chitarre
Articoli più letti
Seguici anche su:
Scrivono i lettori
Manuale di sopravvivenza digitale
Hotone Omni AC: quel plus per la chitarra acustica
Charvel Pro-Mod DK24 HSH 2PT CM Mahogany Natural
Pedaliere digitali con pedali analogici: perché no?!
Sonicake Matribox: non solo un giochino per chi inizia
Ambrosi-Amps: storia di un super-solid-state mai nato
Il sarcofago maledetto (e valvolare) di Dave Jones
Neural DSP Quad Cortex: troppo per quello che faccio?
Massa, sustain, tono e altri animali fantastici
Ho rifatto la Harley (Benton ST-57DG)




Licenza Creative Commons - Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964