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Cosa rende un amplificatore buono a digerire i pedali?
Cosa rende un amplificatore buono a digerire i pedali?
di [user #116] - pubblicato il

Si sente spesso parlare di amplificatori capaci di integrarsi meglio con l'uso di effetti a pedale, o di altri a cui proprio non vanno giù. Ecco cosa vuol dire che un amplificatore digerisce bene i pedali, e cosa lo rende tale.
Viviamo in un'epoca in cui, se si vuole suonare la chitarra elettrica, è quasi inevitabile avere a che fare anche con una miriade di scatolette colorate da posizionare tra il proprio strumento preferito e l'amplificatore. Dai distorsori alle modulazioni e agli effetti ambientali, l'effettistica è parte integrante del setup di un chitarrista, e ci si trova spesso a interrogarsi quali siano le migliori condizioni in cui un pedale è capace di dare il meglio delle sue potenzialità. Si parla di amplificatori più o meno bravi a "digerire" gli effetti, sia in front sia tra Send e Return, ma non sempre si ha ben chiaro cosa voglia dire e quali aspetti tecnici o sonori li rendano tali. Noi abbiamo voluto fare chiarezza una volta per tutte, e abbiamo posto la domanda a un esperto in fatto di amplificazione valvolare di qualità: Sebastiano Barbirato di BRBS Amplification.

Cosa rende un amplificatore buono a digerire i pedali?

Perché si dice che alcuni amplificatori digeriscono meglio i pedali di altri? Quali sono le ragioni tecniche di questo aspetto? Si può capire dalla scheda tecnica se un amplificatore digerirà i pedali oppure no?

Risponde Sebastiano Barbirato di BRBS Amplification: innanzitutto stiamo parlando sostanzialmente di pedali di distorsione/overdrive/fuzz. Il problema è accoppiare bene il pedale giusto con l'amplificatore giusto, tuttavia si può mediamente parlare di amplificatori più facili da usare con i pedali (per esempio dal banale combo Fender della serie Hot Rod alla Marshall JTM45 o Hiwatt DR103, nonostante questi tre ampli suonino tutti in modo diverso tra loro) e amplificatori più ostici.
Considerato che moltissimi pedali boutique nascono senza vistose circuiterie di controllo di tono (non è facile vedere pedali con bassi, medi, alti e altri switch che permettono variazioni sul colore del sound) molto dipende dalla risposta in frequenza del canale pulito sul quale vorremmo utilizzare il pedale (che è dipendente anche dalla risposta del cono/cassa).

Partiamo analizzando un tipico suono clean di amplificatori classici basandoci su una analisi circuitale sommaria: abbiamo in ingresso uno stadio di amplificazione che può essere più o meno flat come risposta oppure tagliare via in modo più o meno vistoso frequenze basse (esempio tipico lo stadio di ingresso High treble di una Marshall plexi). Poi abbiamo in genere un controllo di Gain sul quale spesso sono inseriti controlli di Bright, che sono degli switch che tramite un condensatore aggiungono frequenze alte a bassi livelli di gain, effetto che degrada più si alza tale controllo.
Seguono uno o due stadi di amplificazione a seconda della circuiteria utilizzata (e anche in questo caso può esserci un sistema di treble peak, ossia di boost delle alte frequenze rispetto alle basse e alle medie) quindi viene il controllo di tono passivo, che in tutte le mille varianti tipiche di ogni casa di amplificazione ha una peculiarità: con i controlli tutti al centro non è mai flat, ma nell 80% dei casi scava sempre frequenze medie, su bande tipiche di ogni produttore. Possono esserci varianti circuitali in cui il controllo di tono è posto prima del gain tra gli stadi di amplificazione iniziale e successivi, tuttavia l'effetto di massima è sempre di uno scavo delle frequenze medie.
Quindi il nostro canale clean, che per essere bello da utilizzare come tale spesso si presenta brillante e scavato sui medi, non è sempre adatto a un utilizzo con i pedali overdrive e distorsori per il fatto che questi ultimi, apportando distorsione, presentano un contenuto di armoniche alte elevato e anche un contenuto di medie frequenze “sbagliato” in quanto realizzato a monte degli stadi di distorsione per ottimizzare l'attacco della nota, per avere la botta secca insomma.

Cosa rende un amplificatore buono a digerire i pedali?

Le alte poi nei pedali sono spesso tenute a bada da circuiti passa basso, ma resta un certo squilibrio armonico, quindi troppe medie nasali, poche medie calde e poche basse. Oppure casi particolari come alcuni fuzz in cui i controlli di tono mancano del tutto e il suono è 100% naturale.
Solitamente i controlli di tono dei pedali possono compensare bene aggiungendo basse, togliende medie fastidiose o alte fastidiose, però ci sono casi in cui il canale pulito su cui ci interfacciamo è talmente scavato o talmente brillante da produrre suoni finti o piccoli.
Per esempio i Fender Twin, specie i silverface anni '70, non sono ampli facili per i pedalini per la loro iper-presenza sulle alte che rendono i distorti zanzarosi e metallici, per il buco netto sulle frequenze medie che toglie tutta la fetta di frequenze tra i 400 e i 500 Hz e per gli altoparlanti utilizzati spesso dotati di bobina mobile piccola o rigida, con frequenza di risonanza elevata, oppure generalmente dotati di timbrica più hi-fi sulle alte. Invece già un comune combo Hot-Rod Deville presenta un controllo di tono meno aggressivo, un bright switch più utilizzabile e altoparlanti più morbidi come risposta in frequenza. Anche i vecchi Fender Deluxe, con le loro tre manopole, avevano un suono adatto ai pedali in quanto sostanzialmente flat sulle medie e tagliato sulle alte estreme. Altri esempi: un JTM45 ha una circuiteria molto simile al Fender Bassman '59, con un canale bello scuro e uno più brillante miscelabili e un controllo di tono che permette di modulare bene le frequenze senza togliere troppe medie di default. La differenza non sta nelle valvole, ma sta nel fatto che un JTM45 accoppiato a dei Celestion da 12 pollici ha un suono grosso e corposo, mentre il Bassman accoppiato a dei Jensen da 10 pollici in alnico ha un suono molto più brillante e meno carico sulle basse, quindi anche i pedali accoppiati a tali ampli presenteranno rese molto diverse.

In ultima istanza, al di là dell'aspetto timbrico, dobbiamo anche valutare la resa in relazione all'headroom dell'ampli in questione e qui ci sono due strade. Chi cerca il suono del pedale puro, non sporcato dall'amplificatore, e chi cerca un ampli che si presti a essere spinto da un pedale in ingresso. Mentre in questo secondo caso la scelta è molto soggettiva e dettata da esigenze specifiche (alcuni cercano un suono compatto e rifinito, altri cercano qualcosa di più fuzzoso e sporco, difficile prevedere una resa) nel primo caso esistono amplificatori che rimangono puliti anche con segnali elevati e amplificatori che tendono a saturare subito e a far suonare simili molti pedali (esempio di questo comportamento lo da la Marshall plexi, con la difficoltà a bilanciare il volume Normal con il selvaggio volume High treble che tende ad aprire subito cominciando a distorcere. Lavorando bene si trova uno sweet spot apprezzato da molti utilizzatori dei pedalini con i Marshall).
Logicamente un amplificatore di basso wattaggio sarà meno versatile nell'utilizzo con i pedali in quanto molte differenze dinamiche saranno meno percepite ed eventuali effetti di boost meno evidenti perché compressi dalla minor headroom.

Estendendo il discorso anche agli effetti di modulazione e ritardo, un pulito che resta tale di preamp senza colorare troppo la timbrica si presenta più adatto e trasparente a tali effetti, mentre amplificatori che di base distorcono il segnale naturalmente e che non presentano un loop effetti (oppure se presente non risolve il problema) non sono facilmente utilizzabili per esempio con un delay.

Quindi i fattori su cui di dobbiamo soffermare per valutare la resa di un amplificatore con un pedale sono:
- canali puliti molto brillanti (specie se la brillantezza è rappresentata da una presenza sulle alte dell'ordine dei 5-6khz e oltre, oppure canali puliti solid-state in cui non è presente l'effetto di taglio progressivo sulle alte frequenze tipico dell circuiterie valvolari con le loro alte impedenze)
- canali puliti molto scavati (tagli sulle medie tra i 300 e i 500hz danno suoni duri e distorti tendenzialmente metal moderni, mentre tagli sulle medie tra i 600 e gli 800hz danno suoni più morbidi che esagerando nel taglio diventano cavernosi o metal vecchia scuola) non sono mai l'ideale per l'uso accoppiato ai pedali overdrive e distorsori nemmeno se i pedali in questione hanno controlli di tono complessi e ridondanti: più circuiterie di correzione timbrica in serie usiamo, più abbiamo perdita di dinamica e variazioni di fase tali che il suono risultante finale può sembrare buono a bassi volumi ma dimostrarsi inconsistente raffrontato a un buon monocanale distorto.
- altoparlanti troppo estesi in banda acuta oppure altoparlanti con timbriche molto caratteristiche (= poco versatili).

Questi tre punti sono i motivi principali del cattivo accoppiamento pedale/amplificatore ragionando dal punto di visto dell'utente medio che cerca distorti di qualità equilibrati e versatili. Esiste poi sempre il gusto personale e possono o piacere o essere efficaci in alcuni generi suoni con risposte in frequenza particolari, magari suoni acuti, o scavati, o entrambi.

Cosa rende un amplificatore buono a digerire i pedali?

Ci sono anche casi in cui alcuni aspetti compensano e tutto sommato l'amplificatore in esame può essere adatto per l'uso coi pedali. Vedi il Vox AC30, in cui è presente un canale Normal sostanzialmente flat, un canale Brilliant che è molto scavato tra i 600 e gli 800 hz (l'eq british) e con una bella presenza ma che possono essere miscelati insieme per ottenere una buona alchimia. Completano il tutto il controllo Cut che può tagliare le alte estreme a piacimento e i due Celestion Blue Alnico che nel cabinet non molto ampio dell'AC30 producono medie a profusione che compensano bene qualsiasi scoop di medie del preamp.

Non esiste un produttore allo stato attuale che presenta i propri amplificatori con schede tecniche riguardanti la risposta in frequenza del preamp in modo particolareggiato, e comunque l'orecchio è sempre il giudice migliore. Per farsi un idea, tuttavia uno sguardo al pannello controlli può essere utile (valutare la presenza di vari controlli di bright e di altri controlli di tono, tenendo sempre presente che meno controlli sono presenti, più il circuito presenta di norma una risposta flat, quindi potenzialmente vantaggiosa nell'uso coi pedali) e uno sguardo al tipo di altoparlanti (i 10 pollici sono a volte brillanti o scarni sulle basse, altoparlanti british sono più avvolgenti sulle medio-basse e hanno gamma alta estesa ma non zanzarosa, mentre altoparlanti american style sono spesso nasali sulle medio-alte e più duri sulle medio-basse).
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di DottorZero [user #44787]
commento del 17/12/2016 ore 08:24:3
Articolo davvero interessante, grazie! ...E mi fa intuire il successo di ampli della serie Hot Rod, nonostante normalmente (non da tutti, eh!) non ricevano commenti lusinghieri circa il suono e la gestibilità...
Rispondi
di Sykk [user #21196]
commento del 17/12/2016 ore 08:36:31
Questo articolo dovrebbe essere sempre in cima alla home page.
Però ci starebbe bene un video con qualche esempio.
Rispondi
di MojoKingBee [user #39456]
commento del 17/12/2016 ore 08:38:22
bell'articolo
Rispondi
di robbyboy [user #13010]
commento del 17/12/2016 ore 08:58:28
Ottimo ampli per pedali è il master volume marshall jmp o jcm 800 usato sul canale low e/o clean; solo che nessuno o quasi si sognerebbe di prendersi un jcm 800 e usarlo clean, però vale la pena provare, ha molte se non tutte le caratteristiche citate nell'articolo, dalla headroom al le caratteristiche timbriche sulle medie più idonee; anche se detta cos, rischio una condanna per blasfemia. Articolo interessantissimo.
Rispondi
di sebastian [user #3527]
commento del 17/12/2016 ore 13:50:50
In realtà concordo pienamente,il JCM800 monocanale 2203/2204 sul canale low con gain tra 6 e 8 (meno rende il suono un pò scarno,di più lo rende scuro,sempre per la presenza di un bright cap su tale controllo) è una bomba per overdrive e distorsori,suona alla grande.
Rispondi
di robbyboy [user #13010]
commento del 19/12/2016 ore 17:44:28
Infatti, lo uso anche con il gain a 10, bello cicciotto, dipende da quali pedali si usano e dal tipo di chitarra.
Rispondi
di AlceVeloce [user #44287]
commento del 23/12/2016 ore 00:58:47
Altro che condanna per blasfemia, mai commento fu più vero!...e lo dico da strafelice possessore di un JCM 800 4010 del 1983 (2204 in versione combo 1x12).
Io utilizzo ingresso low e preamp volume a manetta, è un clean stupendo che non ti aspetti da un Marshall! con i pedali poi è letteralmente strepitoso.
Rispondi
di robbyboy [user #13010]
commento del 23/12/2016 ore 07:48:34
Si infatti!
Rispondi
di screamyoudaddy [user #37308]
commento del 17/12/2016 ore 10:59:55
Bell'articolo, finalmente senza pubblicità occulte, parole di un professionista che ha spiegato molto dettagliatamente ma al contempo in modo comprensibile.
Io non sono così esperto, soprattutto sulla sfera ampli, e quindi mi limito al mio orecchio e al mio gusto personale. Ho notato nel tempo che spesso ampli Vox o Dr.Z (che ai primi si ispira) tendono a fuzzare sia di loro che con overdrive accoppiati. Il suono sporco è molto bello ma per avere un vero drive o distorsione ci si fatica molto, un pó come con vecchi Fender. Avendo avuto la possibilità di provare molte testate Vox e Fender con casse differenti, penso che la cassa non sia un vero nemico dei pedali, o almeno così la penso. Certo avere coni da 12 aiuta, ma non ho trovato differenze in saturazione con diverse casse, più che altro in risposta sulle frequenze. Senza dubbio una grossa differenza la fa il wattaggio. Capisco che 15 o 20w bastano per volume nei locali, e che pesano poco e ingombrano meno, ma la pulizia e la distorsione morbida e progressiva di un 50-100w è un'altra storia. Visto che mi sto allungando troppo volevo dire che ho trovato spesso una maggiore digeribilità di overdrive con finali 12ax7 rispetto ad altri, ma potrebbe essere solo una casualità e non una certezza. Qualcuno sa se c'è qualche fondamenta di verità?
Rispondi
di umanile [user #42324]
commento del 17/12/2016 ore 15:24:52
la faccio io un po' di pubblicità: se vi capita provate gli amplificatori di Sebastiano, suonano da paura.
Rispondi
di Repsol [user #30201]
commento del 17/12/2016 ore 16:05:38
Articolo spettacolare, veramente illuminante.
A sto punto ha proprio senso guardare un video per capire come suona un pedale?
È chiaro che tutto va provato, ma a volte non è possibile e ci tocca acquistare a scatola chiusa. A sto punto meglio trovare un video o con un ampli simile al nostro o con un ampli che abbia determinate caratteristiche, altrimenti è parecchio difficile dire se un pedale suona bene o male.
Rispondi
di giambibolla [user #5757]
commento del 17/12/2016 ore 16:11:45
questo video penso sia estremamente esplicativo:
vai al link
Rispondi
di Repsol [user #30201]
commento del 18/12/2016 ore 01:00:11
Si...direi estremamente!!!
Per quanto si provi ad equalizzare gli amps rispondono moolto diversamente...
Rispondi
di Sykk [user #21196]
commento del 17/12/2016 ore 20:09:23
Ha senso se trovi la prova del pedale sull'ampli che hai anche tu.
Rispondi
di Repsol [user #30201]
commento del 18/12/2016 ore 01:02:4
Si lo penso anche io...anche se poi ci sono diverse altre variabili, ma in linea di massima questa è la condizione....non frequentissima tra l'altro!
Rispondi
di Dimay [user #23996]
commento del 17/12/2016 ore 17:47:3
Dei vecchi Fender twin amp fine 90/2000 cosa ne pensate?
A me piacciono molto
Rispondi
di rickyfigoli [user #36535]
commento del 20/12/2016 ore 13:16:20
Io ho il twin amp 1994 che ho fatto diventare testata perché combo era improponibile per il peso. Canale clean micidiale, canale drive bello e se boostato a dovere diventa una bomba. Unico neo la poca progressività del volume, a 2 gia tira giu i muri senza nemmeno far lavorare il finale (lo switch 100-25W fa ridere). Con un attenuatore di potenza è una bomba atomica.
Rispondi
di Claes [user #29011]
commento del 17/12/2016 ore 20:36:51
Questo articolo è favoloso e già da ora in lizza per un numero uno in classifica commenti. Complimenti a Sebastiano!
Rispondi
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di esseneto [user #12492]
commento del 17/12/2016 ore 21:15:40
Sebastiano è il N.1 io uso solo i suoi ampli, pedali, casse, cavi, tutto!
Rispondi
di Floyd [user #143]
commento del 18/12/2016 ore 09:46:43
Grande articolo. Complimenti.
Quando sono passato dal multieffetto digitale ai pedali mi avrebbe fatto comodo.
Ho sprecato molto tempo e altrettanti soldi per trovare la giusta alchimia, soprattutto basandomi su setup già collaudati da uno che ne sa (Gilmour) :-)
Quindi Hiwatt e i pedali giusti.... nello sbagliare ho capito diverse cose sull'argomento trattato da questo articolo. Una cosa che non si è detta è che certi pedali sono stati studiati per una tipologia di amplificatori e solo su quelli suonano veramente bene, ad esempio un Rat che dava il meglio su ampli a transistors o pedali come il tube driver che dà il suo meglio proprio con hiwatt e simili. Oggi ci sono talmente tanti produttori di pedali, una giungla che disorienta. Sarebbe utile ai fini dell'acquisto sapere su che ampli/cassa è stato sviluppato quel preciso pedale, perché solo con quello si potrà capire la vera intenzione del costruttore.
A parte questo è assodato che alcuni ampli più neutri e "piatti" digeriscono meglio gli effetti aggiunti. Questi ampli potrebbero fare inizialmente storcere il naso proprio per la piattezza del suono, che invece è proprio il loro punto di forza per l'uso con pedali effetto. I vari controlli di "bright" dei canali clean ad esempio rendono il suono pulito più gradevole ma sono deleteri per i pedali, ne snaturano il suono e molte distorsioni diventano sciami di zanzare.
In definitiva la scelta migliore è un amplificatore poco caratterizzato e una cassa con la stessa caratteristica.
Attenzione poi all' allaccoppiamento delle impedenze nella catena dei pedali, perché è fondamentale per la riuscita del suono. Si vedono troppe pedalere costruite senza pensare a questo FONDAMENTALE dellelettronica, ma solo mettendo in fila pedali che ci piacciono per aver sentito la demo sul tubo. Se accoppiati male, due pedaluii costosissimi potrebbero suonare da schifo, a prescindere dall'amplificatore usato.
Buon suono a tutti
Rispondi
di Repsol [user #30201]
commento del 18/12/2016 ore 15:46:1
Cosa intendi accoppiamento di impedenze?
Prova a spiegare un po' meglio questa cosa perchè mi sembra interessante e non ne avevo mai sentito parlare. Grazie mille
Rispondi
di Floyd [user #143]
commento del 19/12/2016 ore 09:22:23
Come ho detto è un fondamentale dell'elettronica. Iniziamo con il segnale della chitarra: se esce da pickups passivi è un segnale ad alta impedenza, se esce da pickups attivi è a bassa impedenza. immaginiamo adesso, per capire bene il concetto, che il nostro segnale sia un flusso d'acqua che parte da una caraffa piena (chitarra), immaginiamo adesso la catena di pedali come una serie di imbuti, impilati uno sopra l'altro, dove alla base sta un'altra caraffa che è il nostro amplificatore.
Assumiamo che la parte larga dell'imbuto sia l'impedenza di ingresso del pedale e la parte stretta l'impedenza di uscita. Gli imbuti però non sono vicinissimi, ma distano due metri uno dall'altro.
Cosa succede quando verso l'acqua nel primo imbuto? che questa cadrà nell'imbuto successivo e così via fino all'ultima caraffa che è il mio amplificatore.
La vera domanda è: quanta dell'acqua della prima caraffa arriverà nella seconda? questo dipende dalla larghezza della bocca dell'imbuto e dalla larghezza del beccuccio d'uscita, se la bocca non è molto più larga del beccuccio, molta dell'acqua che abbiamo versato sarà finita per terra e andata sprecata.
Quindi si capisce che per sprecare meno segnale possibile, l'impedenza di ingresso dell'apparecchio ricevente deve essere il più alta possibile e l'impedenza dell'apparecchio trasmittente la più bassa possibile, in questo mod, anche se gli "imbuti" sono molto distanti tra di loro, si sprecheranno solo poche gocce di "acqua", e la maggior parte arriverà a destinazione.
In qualsiasi accoppiamento di impedenza si perde qualcosa, non esiste l'accoppiamento perfetto, perchè l'apparecchio ricevente dovrebbe avere una teorica "impedenza infinita".
La bravura in chi progetta la sua catena effetti sta nel perdere meno segnale possibile, e questo si ottiene accoppiando al meglio le impedenze dei singoli pedali, perchè basta una strozzatura nel percorso, e buona parte dell'aqua finisce a terra senza possibilità di recupero successivo.
Quante volte si è parlato di true bypass o bypass bufferizzato, e dei pro e contro di entrambi i sistemi? la scelta intelligente sta nell'usare entrambe le tecnologie pensando al migliore accoppiamento di impedenza, che, senza sprecare troppo segnale, conduca all'amplificatore la maggior parte del suono, possibilmente senza snaturarlo.
Ti faccio un esempio pratico: conoscerai il Tube Driver, un pedale costoso, amato o odiato da molti chitarristi, e ti assicuro che è odiato anche da molti fan del suono gilmourish.....perchè? perchè questo pedale, ha un'impedenza d'uscita molto alta, e se dopo non si mette un pedale con un'impedenza di ingresso abbastanza alta, molto segnale viene sprecato e il suono che ne risulta è penoso. Se il pedale che segue ha un'impedenza abbastanza alta, il T.D. suona che è una meraviglia per le orecchie.
Alcuni pedali basano invece il loro timbro sonoro proprio sull'accoppiamento di impedenza "sbagliato", tra questi segnalo il classico Wha Wha e i vecchi Fuzz Face e Big Muff, ma ce ne sono parecchi altri. questi pedali vogliono un'impedenza alta in ingresso, semplicemente perchè sono stati progettati per ricevere il segnale direttamente da una chitarra con i pickups passivi, ed ecco spiegato il motivo per cui siamo costretti a metterli a inizio catena. Questo problema l'ho riscontrato anche in alcuni compressori vintage, anche se meno accentuati.
Alcuni costruttori di pedali boutique hanno trovato una soluzione anche a questo problema (vedi Cornish) inserendo nel pedale problematico due buffer: il primo è attivo a pedale spento e offre al pedale che lo precede un'impedenza molto alta che fa si che si realizzi il migliore accoppiamento di impedenza di cui abbiamo parlato, il secondo è dedicato all'ingresso dell'effetto vero e proprio, calibrando l'impedenza migliore per farlo suonare bene. Questo laborioso sistema di switching bufferizzato fa si che in qualsiasi punto della catena si piazzi un pedale del genere, questo suonerà sempre bene e farà suonare bene anche il pedale che lo precede, se quest'ultimo dovesse avere un'impedenza molto alta in uscita. Io ad esempio dopo il Tube Driver in catena ho l'SS-3 Cornish che mi risolve il problema.
Adesso la domanda è: "quanto deve essere superiore l'impedenza in ingresso dell'apparecchio ricevente rispetto a quella di uscita dell'apparecchio trasmittente per far sì che si sprechi meno segnale possibile?" c'è chi afferma almeno 5 volte, chi dieci volte (es. 500K > 1M oppure 100K > 1M dove il simbolo > vuole indicare la direzione del segnale), ma ovviamente, da quanto detto finora, si deduce che più alta è l'impedenza dell'apparecchio ricevente rispetto a quella dell'apparecchio trasmittente, meglio è!
Quando in catena abbiamo un pedale problematico, possiamo farci costruire un buffer ad hoc da inserire dove c'è la necessità.
Dal mio punto di vista una catena ben congegnata deve essere un misto di pedali true-bypass e bufferizzati, oppure una catena tutta true bypass con dei buffers stand-alone ineriti ad hoc dove c'è la necessità, e qui non mi dilungo perchè se ne è già parlato pure troppo.
Se volete sapere quanto segnale si perde in un qualsiasi accoppiamento di impedenza, in rete trovate dei calcolatori molto facili da usare, la cosa importante da sapere è l'impedenza d'uscita dell'apparecchio trasmittente e quella di ingresso dell'apparecchio ricevente.
Purtroppo pochi costruttori pubblicano questi dati dettagliati. un tecnico potrebbe anche effettuare la misurazione, ma sappiate che non basta un multimetro per farlo.
detto questo saluto tutti quelli che leggono, ciao!
Rispondi
di Baden [user #39846]
commento del 19/12/2016 ore 10:43:03
Ottimo, il tuo commento vale un articolo.
Rispondi
di eugenio01 [user #39191]
commento del 19/12/2016 ore 10:56:23
eh :-)
ma un articolo di quelli buoni davvero.
Rispondi
di Floyd [user #143]
commento del 20/12/2016 ore 09:06:31
Grazie. l'ho appena pubblicato come articolo. in effetti mancava un approfondimento sull'argomento.
Rispondi
di Floyd [user #143]
commento del 20/12/2016 ore 09:05:16
Grazie, hai ragione, l'ho postato come articolo.
Rispondi
di Repsol [user #30201]
commento del 19/12/2016 ore 16:02:39
Grazie mille della risposta, davvero precisa e spiegata benissimo. Nessuno dei miei pedali ha pubblicato i dati di impedenza, per cui cercheró un tecnico in grado di farlo. Mi chiedevo se vosse possibile capire ad orecchio un accoppiamento sbagliato di due pedali...
Io ad esempio ho un distorsore che se le metto dopo l'overdrive chrea un "effetto onda" al suono, se lo metto prima questo effetto sparisce. Magari è un segnale di cattivo accoppiamento...
Rispondi
di Floyd [user #143]
commento del 19/12/2016 ore 16:06:08
non capisco cosa intendi per "effetto onda". che pedali hai?
Rispondi
di Repsol [user #30201]
commento del 19/12/2016 ore 22:38:16
Eh...effetto onda, immagino non sia semplice capire. Diciamo che con distorsore attivo, faccio una pennata e il suono sembra andare e venire...non dico che sembra di avere un vibrato, ma il concetto è quello. I pedali sono un Langraff Distortion e un Klon Centaur...se metto il Langraff prima sta cosa non succede, se lo metto dopo si.
Rispondi
di Floyd [user #143]
commento del 20/12/2016 ore 09:04:01
probabilmente il Klon è bufferizzato. sono due pedali che non conosco, ma nelle distorsioni è abbastanza normale un pò di effetto onda, probabilmente però questo viene amplificato dalla posizione in catena. in questo caso non è un grosso problema perchè basta invertire la posizione, a meno che tu non voglia boostare il landgraff con il Klon, ma se come ho letto il landgraff sono già due circuiti di OD accoppiati, aggiungerne un terzo non mi sembra necessario. Potrebbe anche essere interessante aggiungere il Klon in post-distorsione settato quasi pulito.
ciao
Rispondi
di Repsol [user #30201]
commento del 20/12/2016 ore 15:30:55
Grazie per i consigli, oggi proveró a spostare il distorsore prima dell'overdrive e lasciarlo così x un pó, perchè in realtà non li uso mai assieme quindi è una prova che posso fare tranquillamente...grazie mille
Rispondi
di Guycho [user #2802]
commento del 18/12/2016 ore 11:11:58
Luoghi comuni dei chitarristi che trovo insopportabili:

"buca il mix"
"digerisce i pedali"

:)
Rispondi
di jakeelee [user #34260]
commento del 18/12/2016 ore 13:05:37
Volevo scriverlo io!!! "Digerire i pedali" è una frase che mi fa venire l'orticaria
Rispondi
di Tubes [user #15838]
commento del 18/12/2016 ore 18:54:20
Sai cosa trovo,inoltre,ormai insopportabile ?
Queste definizioni di distorsore/overdrive :
1) non impasta a grosse dosi di gain
2) si ripulisce abbassando il pot della chitarra
3) è trasparente e rispettoso del segnale originale
4) ha una dinamica eccellente

Si potrebbe aggiungere : qui una volta era tutta campagna, oppure : non ci sono più le stagioni di una volta, ecc. ecc

Rispondi
di zattoloemo [user #34496]
commento del 18/12/2016 ore 21:15:2
E non scordare "il pedale ha una risposta al tocco eccezionale" - "il suono è di pasta californiana/britannica" - "costa molto ma la qualità dei componenti si paga"
Rispondi
di Ged03 [user #37912]
commento del 18/12/2016 ore 21:39:37
Ahhaahahah siete fantastici!
Rispondi
di Tubes [user #15838]
commento del 18/12/2016 ore 23:20:1
Miiiiiiiii..... la risposta al tocco eccezionale !!!! Come ho fatto a scordarlo .....
Rispondi
di Denis Buratto [user #16167]
commento del 18/12/2016 ore 22:58:2
Mi sembra che nell'articolo si parli in maniera un po' più vasta dell'argomento che ridurre a luogo comune mi sembra riduttivo...
Rispondi
di Tubes [user #15838]
commento del 18/12/2016 ore 23:22:59
Ehila Burats non ti arrabbiare !!!
L'articolo è interessantissimo come tutti quelli sfornati dalla redazione, solo che era tempo che mi tenevo in canna quelle "battute" e un Accordiano mi ha fatto un assist che non potevo rifiutare !
Rispondi
di Denis Buratto [user #16167]
commento del 18/12/2016 ore 23:35:4
Ci manca pure che mi arrabbio, però sai, noi ci si fa un bel paiolo per fornire contenuti sempre all'altezza e vedere il tutto risolto in "è un luogo comune" non ti fa fare i salti di gioia... :-)
Rispondi
di robbyboy [user #13010]
commento del 19/12/2016 ore 17:49:53
Si infatti, non ho mai amato questo tipo di commenti ...
Rispondi
di Guycho [user #2802]
commento del 04/01/2017 ore 08:18:41
Secondo me ti "arrabbi" senza causa.
Siamo nell'ambito dei suoni, non esiste un metro per valutare la "digestione" dei pedali.
Magari quello che per te "digerisce" male, è per me, invece, diger-selz-dotato.
Due apparecchi, insieme, generano quella sonorità. Nient'altro.

Con tutto il rispetto per il tuo lavoro, sia chiaro.
Rispondi
di Denis Buratto [user #16167]
commento del 04/01/2017 ore 08:32:25
Invece no, Sebastiano nell'articolo spiega quali sono i motivi tecnici per cui un ampli è più votato a digerire pedali di un altro. Non si parla di gusto personale o di metafisica, è elettricità. Non si sta parlando di bello o brutto...
Rispondi
di zattoloemo [user #34496]
commento del 18/12/2016 ore 13:28:43
È come il "pickup dal suono caldo" o la Telecaster "con twang incredibile". Immancabili frasi in ogni recensione si rispetti!
Rispondi
di Sykk [user #21196]
commento del 18/12/2016 ore 16:05:51
hahahaha ci vorrebbe un glossario, ad esempio:

buca il mix - ha un taglio di frequenze tale da emergere nel casino della band

digerisce i pedali - ha una curva di risposta in frequenza che permette alla maggior parte di overdrive o distorsori di uscire con un suono piacevole

pickup dal suono caldo - pickup con pochi acuti

twang incredibile - pickup con molti acuti
Rispondi
di ADayDrive [user #12502]
commento del 19/12/2016 ore 11:51:46
Personalmente ho tratto grandi giovamenti nell'utilizzo degli overdrive passando da pedali con controllo di tono "classico" (il Tone del Tube Screamer o del Boss SD-1, ad esempio) a quelli con controllo di alti e bassi separati (Tipo il Paul Cochrane Timmy o l'Xotic BB Preamp), soprattutto in termini di "adattabilità", nel senso che sono più facilmente in grado di ottenere un segnale distorto che non snaturi le caratteristiche tonali del pulito dell'amplificatore. Questo articolo mi pare sottoscriva le mie sensazioni.
Rispondi
di Baden [user #39846]
commento del 19/12/2016 ore 13:57:2
Articolo illuminante, forse ho capito il mio setup. Io uso un'ampli settato con abbondanti medio-bassi e non molto brillante e che quindi funziona bene con gli overdrive. Quando suono sui puliti mi faccio aiutare da un preamplificatore valvolare della T-Rex in modo da avere il suono brillante e scavato dei puliti di qualità.
Ora ho capito perchè le cose funzionano, niente di trascendentale, ma da quando faccio così ho notato grandi miglioramenti.
Rispondi
di Floyd [user #143]
commento del 19/12/2016 ore 22:45:55
Sono bufferizzati o true bypass? Se non ricordo male il klon è bufferizzato, è possibile che il Langraff non vada d'accordo con la bassa impedenza in ingresso. Il volume del langraff cambia se messo dopo il klon?
Rispondi
di screamyoudaddy [user #37308]
commento del 20/12/2016 ore 10:46:56
Sicuramente molti produttori preferiscono non dilungarsi troppo in dettagli tecnici visto che la maggior parte dei chitarristi non le capirebbe, ma farlo non guasterebbe di certo. Io in generale penso che un pedale debba essere costruito per suonare bene con diversi ampli, certo cambierà il suono, ma progettarlo per un solo ampli o utilizzando un solo ampli non credo sia utile. Mi sembra alquanto triste invece che alcuni pedali siano progettati con impedenze sbagliate per cui sta al chitarrista ovviare al problema. Di solito quando si legge un progetto presentato al cliente, che si parli di musica o altro, si trova spesso la dicitura di garanzia che il progetto sia effettuato ad arte, che significa in parole povere che non è concepibile un errore progettuale grossolano. Ok i vecchi pedali avevano una tecnologia non ancora sviluppata, ma su pedali nuovi che costano anche molto un discorso del genere davvero non lo tollero. Per quanto riguarda bypass e buffer ognuno la pensa a modo suo. Cornish fa bellissimi e forse troppo costosi pedali, e la sua idea la rispetto, ma dalla mia sono per il bypass vero ad effetto spento (in alla out e circuito a terra), anche perché il mio suono chitarra-ampli deve restare inalterato, se non giusto un pochino dai cavi che li separano, e un buffer anche strepitoso lo modifica che lo si voglia o no. A pedale attivo invece adoro un buon buffer ad inizio circuito, in modo da ottimizzare segnale e frequenze prima del circuito che segue. Non è una critica a Cornish o al Klon, entrambi con buffer sempre attivo se non erro, io preferisco diversamente, e se proprio devo fare il critico penso che sia un ottimo stratagemma per avere a pedale acceso e Gain a zero il suono più simile possibile al bypass, perché altrimenti non sarebbe così...
Rispondi
di Repsol [user #30201]
commento del 20/12/2016 ore 15:38:55
Quindi, se ho capito bene, il consiglio nell'articolo è quello di tenere i medi del canale pulito abbastanza pronunciati.
E per quanto riguarda il presence, se ho capito bene, meglio tenerlo a bada, corretto?
Rispondi
di Floyd [user #143]
commento del 20/12/2016 ore 15:48:02
I controlli "bright" e "presence" vanno dosati con cautela. I medi sono il suono della chitarra elettrica!... quondi....direi che è un ottimo consiglio.
Rispondi
di Repsol [user #30201]
commento del 21/12/2016 ore 02:31:03
Grazie mille!!!
Rispondi
di screamyoudaddy [user #37308]
commento del 20/12/2016 ore 15:47:2
Almeno che non si faccia metal, la chitarra senza medi non ha motivo di esistere...
Rispondi
di Sykk [user #21196]
commento del 21/12/2016 ore 08:15:59
Ma guarda, ho scoperto oggi per caso un amplificatore fatto dalla Wampler che nasce proprio per essere utilizzato coi pedali.
vai al link
Rispondi
di alexus77 [user #3871]
commento del 24/12/2016 ore 05:44:39
Cosa lo rende buono a digerire pedali? Tanta masticazione, uno stomaco da capra, ma soprattutto tanta, tanta, tanta Dolce Euchessina!!!
Rispondi
di rollo5100 [user #28890]
commento del 24/12/2016 ore 12:35:58
euchessina, condivido.
Rispondi
di peppe80 [user #11779]
commento del 30/12/2016 ore 11:04:12
Gran bell'articolo! Uno dei piu interessanti che abbia mai letto considerando che sono un utilizzatore di "pedalini". Tra l'altro, dopo aver provato diversi ampli con il mio set-up, sono approdato all'acquiisto di un Fender Hot Rod Deluxe e di un Marshall JTM45, attualmente i miei ampli, quindi se Sebastiano Barbirato li elenca in cima alla lista vuol dire che le mie orecchie funzionano ;)
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