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È successo nel 2016
È successo nel 2016
di [user #17844] - pubblicato il

Il 2017 è alle porte, e non possiamo fare a meno di guardare indietro a quello che è stato un anno tumultuoso, pieno di eventi belli e brutti ma anche ricco di confronti e musica. Coi nostri auguri di buone feste, abbiamo raccolto per voi i temi più caldi passati su Accordo nel corso del 2016.
Inutile cercare di dire il contrario: il 2016 è stato un anno lungo e non sarà ricordato per essere stato particolarmente felice per il mondo della musica. Molti giganti sono venuti a mancare nel corso dei mesi, ma sono successe anche tante cose belle. Qui su Accordo si è parlato in abbondanza di strumenti, musicisti e scena musicale in generale, e ci sono alcuni temi che hanno scaldato particolarmente gli animi.

È successo nel 2016

Tra gli articoli più seguiti del 2016, spicca una dichiarazione esclusiva di Steve Vai. "Chi suona ciò che non ama finirà per sentirsi un miserabile" ha spiegato l'Alieno ai nostri microfoni, e tanto è bastato per scatenare le reazioni del web. Musica è lavoro ma è soprattutto passione, e rinunciare a essa per portare la pagnotta a casa è imperdonabile.
Impossibile non concordare con mr Vai, e il discorso può essere facilmente ampliato anche alla scelta della strumentazione. Qui ci ha pensato Cesareo che, parlando del Kemper, ha fatto cenno ai pericoli delle nuove tecnologie.

Avere un dispositivo potente e versatile, capace di offrire suoni pronti all'uso in qualunque condizione, è il sogno di molti, professionisti e non, ma se vengono a mancare le basi pratiche e gli anni di gavetta con le braccia affondate fino ai gomiti in pedalini, amplificatori ed equalizzatori, il rischio è che i futuri musicisti non siano in grado di costruire dei suoni davvero personali o di inventarne di innovativi. Non tutti però hanno concordato con il chitarrista degli Elii che, del Profiling Amplifier, ci ha detto testualmente "dà la pappa pronta, ma non impari a cucinare".

D'altro canto, dispositivi del genere sembrano essere il futuro della musica, soprattutto dal vivo, che si tratti dei grossi palchi come quello dell'atipico Sanremo avuto quest'anno o del sottobosco di locali e festival in cui si muove la stragrande maggioranza dei musicisti italiani. È un terreno sempre delicato, e su questo tema si è interrogato Diego Geraci. Don Diego ha radunato alcuni esponenti del sistema musica-live, mettendo a confronto esigenze delle band, del pubblico, dei promoter e dei gestori di locali, e il risultato del confronto ha scatenato un vero vespaio.

È successo nel 2016

A proposito di musica live, il 2016 è anche l'anno che ha segnato l'addio alle scene - almeno a quelle più impegnative - da parte di Eric Clapton. Il peso dell'età comincia a farsi sentire anche sulle spalle del God, e di recente ha fatto scalpore la notizia della messa in vendita da parte sua, presso un noto negozio americano, della bellezza di 29 chitarre. Per la prima volta non si è parlato apertamente di beneficenza, che è da sempre un interesse primario per Eric, ed è stata la prima volta che le sue chitarre non sono andate all'asta, bensì messe in conto vendita presso un negozio di fiducia, come avrebbe fatto qualunque musicista stanco di suonare troppo in giro con strumenti che non usa più.

Chi non smette di acquistare nuove chitarre sono invece gli appassionati, che nel 2016 hanno riscoperto il grande made in Italy, con un'attenzione al portafogli. Ce ne ha raccontato un nostro lettore, e il feedback ricevuto dall'articolo ci fa capire che l'interesse verso i prodotti italiani è tutt'altro che in crisi.
La crisi però c'è, per quanto si avvertano segnali di ripresa è una delle più lunghe che la storia ricordi, e conoscere il valore di ciò che si acquista è importante per godersi la propria strumentazione senza rimorsi e sperando che la GAS torni a farsi sentire il più tardi possibile, se non altro per la salvaguardia della pace familiare!
Un nostro lettore ha effettuato un'interessante analisi sul rapporto tra costi e valore dell'elettronica dedicata alla chitarra. Se è vero che i pedali sono gli oggetti che più facilmente entrano ed escono dai rig dei musicisti, è pur vero che accertare quale sia il prezzo giusto per ognuna delle nostre care scatolette colorate è quantomeno difficile. Nell'articolo se n'è parlato a lungo, e forse ancora non siamo arrivati a una conclusione!

È successo nel 2016

D'altra parte, anche questo è il bello dell'essere appassionati di musica e chitarra. Si attende con ansia il Natale per scartare un nuovo pedalino boutique, quell'accessorio che non abbiamo mai preso troppo sul serio ma che ci rende felicissimi quando lo troviamo sotto l'albero oppure, più spesso, ci si concede qualche auto-regalino, magari il sogno proibito di sempre ammirato a lungo in vetrina. E tutto si svolge sapendo bene che non sarà l'ultimo acquisto, che quella ricerca del suono non avrà mai fine e che, in fondo, non ci serviva sul serio per suonare quel nuovo brano che stiamo arrangiando con la band. Però, anche questo è amore per la musica, e anche questo è Natale!
chitarre elettriche curiosità effetti e processori musica e lavoro
Link utili
Steve Vai sui musicisti miserabili
Cesareo sul Kemper
Ciò che resta di un Festival che fu della musica
Salvare la musica dal vivo si può?
Eric Clapton mette in vendita 29 chitarre
Liuteria italiana accessibile
Il valore dei pedali
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di Iconoclast76 [user #43596]
commento del 25/12/2016 ore 08:13:51
"Chi suona ciò che non ama finirà per sentirsi un miserabile"

detto da uno che ha evitato di suonare qualsiasi cosa fosse umana solo per fare l'alieno finendo per fare musica sterile che non ama manco lui che potrebbero ascoltare solo depressi in preda a crisi da suicidio , direi che è piu miserabile lui che un musicista che è costretto a suonare cio che gli dicono solo per arrivare a fine mese...
Rispondi
di Rothko61 [user #32606]
commento del 25/12/2016 ore 08:54:37
Per me i miserabili sono quelli che, non avendo nulla di proprio da proporre e soprattutto niente da dire, sputano fango per sport (peraltro in un italiano discutibile).
Buon Natale!
Rispondi
di Iconoclast76 [user #43596]
commento del 25/12/2016 ore 09:00:58
ah qua c'è gente che sa scrivere, l'italia non la mandano avanti i giornalisti la mandano avanti gli uomini
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di Rothko61 [user #32606]
commento del 25/12/2016 ore 09:07:46
Sei stato ancora una volta molto convincente. Le tue argomentazioni puntualmente incontrovertibili...
Non ascolto Steve Vai e preferisco altri chitarristi (che sicuramente tu iconoclastizzeresti...) ma non credo che chi lo fa sia un depresso in preda a crisi di suicidio...
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di onlyfender [user #5881]
commento del 25/12/2016 ore 18:50:32
Iconoclast76 ma a Natale non sono tutti più buoni? Perchè tutto sto veleno per il povero Steve Vai? Ok magari non è stato inserito tra il 100 migliori chitarristi secondo Rolling Stone però qualcosina di buono l'ha pur fatto... La prima solid-body a 7 corde commercializzata in larga scala è stata la sua (Ibanez Universe), il suo album Passion e Warfare è considerato uno tra i migliori del chitarrismo mondiale, ha fondato una casa discografica (Favored Nations) che ha sotto contratto artisti tipo Emmanuel, MacApine, Timmons, Eric Johnson, Lukather, Greg Koch, Sheehan, Gambale, Friedman... ecc. Quest'anno (2016) è al primo posto tra i 10 chitarristi più pagati al mondo. Insomma non credo che sia così "alla frutta" anzi... diciamo che se fossi al posto suo mi sentirei orgogliosamente in gran forma ahahah. Buon Natale!!!
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di jakeelee [user #34260]
commento del 27/12/2016 ore 00:19:18
Tu suoni bene, hai un grande talento e una creatività invidiabile.
Seguo i tuoi link e ammiro il tuo stile.
Se tu imparassi anche a tenere il becco chiuso e evitassi di dire minchiate ti ammirerei anche come persona.
Per il rispetto che devi al tuo talento impara anche ad essere umile.
Buona musica.
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di giambibolla [user #5757]
commento del 27/12/2016 ore 21:20:29
no ho sentito l'intervista, ma se steve ha usato il termine inglese miserable, allora bisogna sottolineare che il significato è un po' diverso dal nostro miserabile: da "molto triste" a "ignobile". big difference.
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di Pietro utente non più registrato
commento del 25/12/2016 ore 11:20:3
Il Flame di Natale non poteva mancare,giustamente dato che è stato un anno di cacca almeno finisce in bellezza! :-)
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di tormaks [user #26740]
commento del 25/12/2016 ore 11:31:41
Mah...de gustibus non disputandum est.....tanto perché non scrivere in italiano.
Un miserabile famoso come Vai sorriderebbe a tanto clamore negativo, tanto raro per lui.
Apprezzato all"inizio da uno che della musica fece una religione, e dopo qualche anno da tutto il globo. Perché sento di voler essere un miserabile anch'io?
Sarà il natale che mi rende umile! Auguroni a tutti miserabili e non
Rispondi
di satch1995 [user #30325]
commento del 25/12/2016 ore 20:44:21
Grazie, bell'articolo, ricco di spunti di riflessione! Buon Natale a tutti e non fatevi agitare dai fumi alcolici post-pranzo natalizio! :D
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di chikensteven utente non più registrato
commento del 26/12/2016 ore 10:24:27
allora come il grande NUNO BETTENCOURT, che chissà perchè, ad un certo punto della sua carriera, ha fatto il tour con la cantante RIHANNA! chiamamelo stupido girare il mondo su grandi palchi, avere più gente ai concerti che degli extreme, guadagnarsi la pagnota come dice steve vai, e vedersi davanti quella grande topolona con tutto il corpo di ballo.
se questo è essere miserabile, beh allora io ci farei la firma… poi caro rozzo aristocratico se il 2016 ha regalato emozioni solo per le vendite di strumenti epedalini e merchandising italiano, a mio parere con un anno buono di musica non ci vedo nulla, poi per carità sapete fare bene il vostro lavoro di marketing… ma io spero che il 2017 sia fatto più di musica suonata da sentire in tutti fronti e che la gente investa più su sullo studio musicale, l’educazione musicale e che se è vero per arrangiare in tanti stili ci vuole anche la strumentazione, però per raggiungere questo bisogna studiare l’approccio, l’intenzione, il carattere degli stili, che dal mio punto di vista viene prima che comprare 10000€ di strumentazione. vi augurò un buon lavoro per tutto il 2017, sperando che sorgano tanti nuovi artisti e bravi musicisti, visto che il 2016 ce ne ha portati via parecchi! buone feste saluti stefano
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di Pietro utente non più registrato
commento del 26/12/2016 ore 15:24:53
E sopratutto parlare di "grande made in Italy" per questo articolo vai al link fa venire i brividi...brrrrrr...
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di chikensteven utente non più registrato
commento del 26/12/2016 ore 20:47:27
ciao pietro, sono andato al link che mi hai dato, vedi però ci possono anche essere delle belle chitarre, ma siamo sempre lì, vedi il mio discorso sulla musica era centrato e mirato su altri aspetti.
io non ho visto un 2016 con dei valori musicali, il chitarrista pensa sempre alla chitarra e la sua strumentazione, ma non pensa alla musica da ascoltare anche senza una chitarra. sono convinto che se spegnamo più ampli e pedalini e accendiamo più hi fi e ascoltiamo più vinili o cd, anche con buona musica senza chitarre, soprattutto compriamo ancora dischi, sarebbe sicuramente un contributo notevole, poi tu dirai questa è una comunità di chitarristi centrata soprattutto alla strumentazione, ma io ti rispondo si chiama però accordo, che non è solo inteso come accordo di una chitarra dal mio punto di vista, ma è un elemento dell’armonia musicale valido per qualsiasi strumento. vedi poi pietro, io vengo da un paese dove sono nati caterina caselli, pierangelo bertoli, nek… beh a sassuolo non c’è + un cinema, non c’è più un teatro non c’ è più un negozio di dischi e neanche di strumenti musicali. pensa che a modena 20 anni fa c’erano 20 negozi di dischi ora sono rimasti 2, probabilmente destinati a chiudere anche quelli. io non ci vedo nulla di male apubblicizzare pedali casse, ampli, chitarre e quant’altro, ma a volte cerchiamo di pensare che la musica non è solo chitarra, e sicuramente il post messo da don diego deve farci riflettere non solo sulla musica live, ma anche sulla musica ascoltata perchè prima di essere diventati tutti chitarristi o musicisti, siamo stati e rimarremo sempre degli ascoltatori.ciao pietro e tante belle cose saluti stefano
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di Pietro utente non più registrato
commento del 26/12/2016 ore 22:02:09
Condivido tutto quello che hai detto :-)
"sono convinto che se spegnamo più ampli e pedalini e accendiamo più hi fi e ascoltiamo più vinili o cd, anche con buona musica senza chitarre"
Credimi,lo faccio tutti i giorni,mi fa piacere sapere che non sono il solo a pensarla così,saluti anche a te Stefano.
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di Mariano C [user #45976]
commento del 26/12/2016 ore 19:11:28
Per me è stato un ottimo anno di musica suonata, bei concerti visti e fatti, gruppi contemporanei fantastici scoperti, alcuni quasi per caso, che sono diventati parte integrante della mia colonna sonora. Quindi non è andata male
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di MTB70 [user #26791]
commento del 29/12/2016 ore 19:05:27
Scusate, ma sono solo io che traduco (non arbitrariamente, e' uno dei significati della parola) "miserable" come infelice, anziche' miserabile? Ce ne passa, tra i due vocaboli.
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