di Denis Buratto [user #16167] - pubblicato il 06 gennaio 2017 ore 07:30
In una giornata di test ci siamo ritrovati per le mani uno strumento davvero strano. Di fatto si tratta una telecaster costruita con alcuni dei migliori che il mercato possa offrire. Il tutto è passato poi dalle pazze mani di Fago e Migi che hanno contribuito a trasformare una Tele quasi Custom in una chitarra freakettona.
La Telecaster Custom Warmoth è nata diversi anni fa, nel 2009 ed è frutto di un mix tra errori di spedizione e offerte scontatissime del noto sito di componenti per chitarra americano. Qui potete vedere i pezzi originali ancora smontati e pronti per essere uniti. Il body è uno splendido pezzo di frassino con un top in acero fiammatissimo, colorato con uno cherry sunburst di gran classe. Come potete notare accanto allo scasso del PU c’è un nodo nel legno che determinò lo sconto sul prezzo totale dello strumento. Il manico è invece in acero, sempre fiammato, con profilo Clapton e 22 tasti. Alberto aveva richiesto la versione a 21 tasti, ma il 22esimo era in omaggio!
Per l’elettronica la scelta è ricaduta su Lindy Fralin. Per la precisione abbiamo a che fare con un Twang Master al manico e un Broadcaster al ponte, il tutto collegato con potenziometri CTS, due toni e due volumi con manopole con un look adeguato.
Le meccaniche sono delle Kluson Vintage, anche se per pochissimo questa Telly si è ritrovata sulla paletta un set di meccaniche robotiche. Avrebbe potuto raggiungere la pensione con queste fattezze, un grosso battipenna nero e una sola decal sulla paletta, ma un paio di anni fa, suo malgrado, è caduta nelle grinfie di Fago e Migi che senza pensarci su due secondi l’hanno moddata oltrmisura trasformando quella che era una Telecaster Custom, leggermente più appariscente del solito, in una vera primadonna. Nelle Terme Emiliane lo strumento ha guadagnato un’elettronica rivista completamente con schermatura e cavi di qualità. Il tutto, intamarrato da guaine fluo, è lasciato in bella vista da un battipenna in plexiglass trasparente. Il tocco finale è dato dai dot fostofescenti che si illuminano al buio dopo aver assorbito la luce dall’ambiente.
Digerito l’aspetto un po’ sopra le righe, il sound è quello giusto. I Lindy Fralin sono dei PU perfetti per uno strumento come questo. Sanno dare il meglio tanto nei puliti quando nei distorti più cazzuti. Ma quella di oggi non è una recensione, era il pretesto per farvi vedere che anche Alberto, che ci ha raccontato cosa esattamente deve essere una Telecaster, ha uno scheletro nell’armadio, una chitarra freakettona, tamarra e… strana!
Noi ci siamo divertiti un bel po’ con questa chitarra e potremmo chiudere invitandovi a provarla nei negozi, ma una Telly così nei negozi non la troverete mai temo, così come quelle mattacchione che abbiamo testato con Diego Geraci poco tempo fa.