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Costruire la pedalboard con gli avanzi di Natale
Costruire la pedalboard con gli avanzi di Natale
di [user #17844] - pubblicato il

Nessuno ha mai detto che una pedalboard deve essere versatile a tutti i costi, sempre pronta ad accogliere nuovi effetti. Basta un po' di legno di scarto e qualche ora libera per cucire una pedaliera intorno ai propri effetti e con qualche nota speciale per cablaggio e fissaggio degli stompbox.
Esaurito il cotechino, estinto il pandoro, le feste si lasciano dietro una precisa scia di scarti: le confezioni-regalo di spumanti e vini. Compensato di bassa lega e pannelli particolarmente facili da lavorare sono l'ideale per qualche lavoretto di fai-da-te improvvisato, e il desiderio di assemblare una pedalboard su misura prende forma man mano che le famigerate cassette si accatastano.

Da qualche tempo ho individuato una selezione di effetti coi quali confezionare una gamma di suoni semplici ma efficaci per situazioni blues e rock vecchio stile. Messi insieme un buffer/booster a inizio catena, un overdrive, un doppio delay e un riverbero da dare in pasto a un piccolo valvolare, ciò che mancava era un ripiano che li accogliesse tutti, senza gli ingombri eccessivi di una pedalboard industriale e con alcuni accorgimenti di mio gusto.
Ho sempre trovato particolarmente comodi i ripiani inclinati, e non mi è mai piaciuto avere troppa roba a vista sotto i piedi. Le cassette del vino mi guardavano da un angolino, i miei miseri attrezzi ammiccavano dall'altro, e così ha avuto inizio un esperimento artigianale a costo zero che senza dubbio sarà il primo di una lunga serie.

Il progetto era quello di racchiudere i quattro effetti e un alimentatore nel minor spazio possibile, senza spendere un centesimo e senza preoccuparmi della versatilità: la pedalboard sarebbe stata una costruzione customizzata intorno agli stompbox, da buttare via senza remore qualora si fosse fatto vivo il desiderio di aggiungerne degli altri.
In catena, ho avuto la soddisfazione di mettere in fila tutti suoni italiani. Per primo un Vinteck Buff 'n Boost usato per dare una spinta ai pickup più spompi e per rendere il segnale vigoroso e brillante lungo tutta la tratta, poi è il turno di un Dolphin's Sound Purgatorio, overdrive di stampo classico ma con un certo caratterino, segue un CostaLab EchoLab per due linee di ritardo da impostare e richiamare a piacimento, e chiude il cerchio una simulazione di riverbero a molla Silver Surfin' Bird. Alimenta il tutto l'unico straniero del gruppo, un Voodoo Lab Pedal Power.
Dei dispositivi usati, solo il Vinteck non è di mia proprietà: è ospite per una serie di test e approfondimenti, ma si sta pian piano riservando un posto tutto suo in collezione.

La pedalboard sarebbe stata inclinata per rendere più pratico l'accesso agli switch e per nascondere sul retro, senza dover rialzare tutto il piano, gli unici due da non "spippolare" di continuo: buffer, overdrive e delay sono sul davanti, mentre sul retro si trovano riverbero e alimentatore. Già che ci si trova, si dota il sistema di due prese jack sul fianco destro per input e output generale: una minuscola patch bay per non dover mai toccare le altre connessioni.

Costruire la pedalboard con gli avanzi di Natale

Posizionati i pedali sulle tavole e segnato il loro ingombro con una matita, ho tagliato tutto a misura. 
Dapprima avrei voluto utilizzare dei cavetti patch per il cablaggio ma, visti gli spazi angusti, ho optato per dei connettori jack-jack rigidi Bespeco. In genere, questi aggeggi sono visti con una certa diffidenza perché, per utilizzarli, è necessario che le prese dei pedali siano posizionate esattamente alla stessa altezza. Quelli prodotti da Bespeco, però, adottano un espediente semplice quanto furbo: i due spinotti sono sfalsati l'uno rispetto all'altro, e basta ruotare il giusto il connettore per far combaciare qualunque pedale. Inoltre, una facciata si può anche "stappare" a incastro e riassemblarla nel punto più adatto, in modo da definire manualmente il grado di sfasamento degli stompbox che si intende collegare, adattando al meglio non solo l'altezza delle scatolette, ma anche l'allineamento delle stesse. La cosa è particolarmente utile se si vuole arrivare a posizionare gli switch d'attivazione lungo una linea retta. Nell'assemblaggio non sono andato così per il sottile, limitandomi a un allineamento "a occhio", ma è bello sapere che la possibilità c'è.

Fatte le misure del caso tra stompbox, connettori e inclinazioni, i ritagli di legno mi sono tornati utili per le "pinne" sul retro, che servono a inclinare la pedana e riservare lo spazio giusto al riverbero e all'alimentatore che andranno sotto la superficie.

Costruire la pedalboard con gli avanzi di Natale

La soluzione per il fissaggio dei pedali era già decisa: ho ritagliato delle linguette da incastrare sotto le corone dei jack e da fissare poi alla pedana mediante delle viti con dadi all'estremità opposta. Facile, veloce e poco invasivo per gli stompbox, il sistema è illustrato in questo articolo.
Altrettanto elementare è stato il fissaggio delle due scatolette al di sotto del pannello: ho incollato dei tasselli di legno tutto intorno ad alimentatore e riverbero, e ci ho avvitato in cima delle viti da legno "a elle" che, stringendosi il giusto, avrebbero tenuto gli chassis al loro posto come in una gabbietta, consentendomi di tirarli via in qualunque momento, con mezzo giro antiorario di vite.

Costruire la pedalboard con gli avanzi di Natale

Effettuati i fori del caso, quelli piccoli per le viti che fissano gli stompbox - quello più grosso al centro per far passare le alimentazioni e i canali ai lati per nascondere i cavi (il primo che dalla presa input va al buffer e l'ultimo che dal delay finisce nel riverbero sottostante e poi all'uscita) - il lavoro è praticamente terminato.

Costruire la pedalboard con gli avanzi di Natale

Le due prese sulla destra mi permettono di inserire il jack che arriva dalla chitarra e quello che va all'amplificatore considerando la pedalboard come un'entità unica e compatta, preconfezionata. Sul dorso del sistema ci sono i controlli per il riverbero e la presa d'alimentazione.

Costruire la pedalboard con gli avanzi di Natale

L'idea iniziale avrebbe voluto un rivestimento in tessuto per il pannello, un po' per nascondere i cavetti d'alimentazione e il relativo foro, un po' per rendere il tutto più cafone con una fantasia paisley o da tappeto persiano, ma per il momento ci accontentiamo di una passata di spray nero, che fa comunque la sua figura in abbinamento alle viti color ottone sul retro. Raccogliamo i cavetti volanti in delle fascette da elettricista e otteniamo così anche una certa parvenza di ordine. L'aggiunta di una serie di piedini in gomma fa gioco al passaggio dei cavetti sottostanti senza dover scavare troppi canali nel legno.

Costruire la pedalboard con gli avanzi di Natale

Nella parte alta c'è ancora un po' di spazio vuoto: lo spazio necessario per piazzare i due aggeggi al di sotto non consentiva di accorciare il tutto senza provocare un'inclinazione eccessiva. Lassù ci potrebbe finire un mini-stomp aggiuntivo, un accordatore o, perché no, un porta-plettri. Oppure - ipotesi più probabile - ci andrò un campanello da reception. Non chiedetene il motivo, ho le mie ragioni.

Costruire la pedalboard con gli avanzi di Natale

La funzionalità c'è tutta, la compattezza anche. La realizzazione forse non è delle più raffinate, ma volete mettere il divertimento nel piazzarsi ai piedi un attrezzo del genere?
accessori effetti e processori fai da te
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Dolphin's Sound Purgatorio su Accordo
Idea per fissare gli effetti alla pedalboard
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di DottorZero [user #44787]
commento del 26/01/2017 ore 08:32:19
Complimenti, davvero un bel lavoro. Anch'io ho più volte pensato di farmi la pedaliera "su misura", ma sono stato sempre frenato da un piccolo, insignificante dettaglio: la trasportabilità.
Mi spiego meglio: come portare in giro la nostra creazione? Trovare una borsa imbottita (perché si sa, la botta è sempre in agguato...) su misura non è semplicissimo....Al riguardo come hai risolto per la trasportabilità?
Rispondi
di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 26/01/2017 ore 17:55:30
Vero, quello può essere un problema. Nel mio caso si tratta di un aggeggio compatto e abbastanza leggero, quindi non dovrebbe risultarmi difficile riciclare qualcosa di vecchio senza preoccuparmi troppo di dimensioni e peso: sto valutando di ricavare una borsa da una vecchia custodia imbottita per chitarra, o quantomeno di recuperare l'imbottitura per confezionare una valigetta con gli altri pannelli di legno (sono state delle feste mooolto lunghe :D ).
Rispondi
di Baconevio [user #41610]
commento del 26/01/2017 ore 08:33:27
divertente! per quanto sono cafone io però si sfonderebbe subito sotto il piede :D
l'unica remora nei confronti di una soluzione "fai da te", per quanto mi riguarda, è sempre stata la borsa con cui portare in giro la pedaliera: una borsa morbida finisce per costare quasi sempre molto ma molto di più di quello che si risparmia adottando soluzioni come la tua. quindi alla fine ho scelto da anni una soluzione "preconfezionata"...magari farò qualche esperimento con la pedaliera del mio bassista :D
ps: ma nun te puo' accatta' il velcro come tutti i comuni mortali...?
Rispondi
di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 26/01/2017 ore 17:57:07
Velcro industriale? E rovinare l'armonia di un cotale accrocchio di riciclaggio a costo zero? :D
Rispondi
di stefano58 [user #23807]
commento del 26/01/2017 ore 09:16:16
No , adesso voglio delucidazioni sul campanello da reception , non mi puoi lasciare così ! ;-)))
Rispondi
di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 26/01/2017 ore 17:59:33
Eheheh, è un'idea ferma da un po', ma qualche tempo fa avevo cominciato a studiare un pezzo che, senza campanello, non sarebbe lo stesso :D Non prometto niente, ma se dovessi riuscire a riprenderlo e completarlo, sarete i primi a saperlo!
Rispondi
di Zoso1974 [user #42646]
commento del 26/01/2017 ore 09:44:22
Ma così inclinata non ti scappa avanti quando premi sui pedali?

Comunque anch'io mi sono fatto anni fa la pedalboard fai-da-te.
Approccio un po' diverso.
Ho preso una di queste valigette per attrezzi al briko: vai al link
29 euro.
Poi ho preso una tavola di legno tagliata su misura per stare precisa dentro la valigetta.
Ricoperta di velcro, aggiunto due piccole maniglie ai lati e rifinitura di dettagli vari.
Taaac. Circa 40 euro di roba, forse 45 non ricordo...
Ci stanno 7/8 pedali + l'alimentatore.
Bella a vedersi, facile a trasportarsi.
Nella valigetta ci stanno anche tutti i cavi vari, lo slide, il capotasto mobile nel portaoggetti del coperchio, etc...
Rispondi
di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 26/01/2017 ore 18:00:45
Sembra piuttosto stabile in realtà, vuoi per i piedini di gomma alla base, vuoi per l'inclinazione non eccessiva...
Rispondi
di screamyoudaddy [user #37308]
commento del 26/01/2017 ore 10:09:39
Bel lavoretto, complimenti! Avendo lavorato per diversi anni su Flightcase con pedalboard incorporata non posso che apprezzare :)
L'inclinazione è comoda, anche se abituato come sono preferisco tutto parallelo al terreno, anche perché nel caso sia tutto riposto dentro un Flightcase questo verrebbe più basso.
Rispondi
di ScissorHands [user #46126]
commento del 26/01/2017 ore 10:23:0
Bel lavoro!
Io con una cassetta del vino mi ci sono costruito un cabinet economico per chitarra con un cono da 8".

Anche io è un po' che mi sto costruendo una pedalboard, molto spartana. Io però ho scelto la via della versatilità, nel senso che sarà una pedalboard di piccole dimensioni in grado di alloggiare sei pedali, sette al massimo, ma su velcro, perché avendomene costruiti un po' mi piace provarne di diversi ogni tanto. Scambiando per esempio un overdrive con un altro, o il phaser col il chorus, e le varie combinazioni. L'alimentazione in daisy chain con un alimentatore Boss di qualche anno fa mi va bene.

Io sono riuscito a recuperare una tavola lunga per poter mettere i pedali semplicemente in fila, ma poi mi sono posto anche io il problema della trasportabilità. Allora ho diviso in due la tavola e lo rimesse insieme unendo i due lati lunghi ottenendo le dimensioni più o meno di un computer portatile. E non casualmente. Infatti, comprando appositamente una borsa per pc dalle giuste dimensioni, la pedalboard con sotto i piedi di gomma e con sopra i pedali ci sta proprio bene nella borsa per pc, stretta al punto di giusto per non farla ballare.

Per quanto riguarda l'inclinazione ci sto pensando. Se ci metto un rialzo non ci starebbe più nella borsa, ma si ci metto qualcosa che si possa piegare e che da piegata non faccia troppo spessore magari si può fare. Sono ancora work in progress.
Rispondi
di screamyoudaddy [user #37308]
commento del 26/01/2017 ore 11:17:22
Quando costruivo Flightcase di solito la base della valigia era la pedalboard, ovvero non bisognava estrarre nulla, ma semplicemente togliere il coperchio, attaccare chitarra e ampli (e nel caso S/R) e suonare. Certo parlo di oggetti più professionali e costosi, ma penso fosse la soluzione più logica. Intanto la comodità di non dover estrarre nulla, che sappiamo quanto siano delicati i cablaggi sia elettrici che di segnale. Secondo la robustezza e la sicurezza garantita ai nostri pedali; certo dipende, se ho 3 boss che mi frega, ma se ho un Centaur e due Strymon voglio vedere...
Se comunque servono delle dritte posso sempre consigliarvi ;)
Rispondi
di chikensteven utente non più registrato
commento del 26/01/2017 ore 15:58:00
sono confortato nel sapere che non sono l’unico a postare la follia! mitico rozzo:)
Rispondi
di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 26/01/2017 ore 18:06:10
A certi generi di follia bisogna dare sfogo! :D
Rispondi
di FrankieBear [user #29169]
commento del 26/01/2017 ore 17:09:45
Bella!
una sola domanda (che mi ero posto anche con l'altro articolo): se hai un problema ad uno dei cavetti, avvitando così i pedalini, è un mezzo casino...
non ti converrebbe a questo punto usare lo stesso metodo che hai applicato per i due pedali sotto la pedaliera?
Rispondi
di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 26/01/2017 ore 18:05:30
Da una parte sì, sarebbe molto più pratico, ma i tasselli sono un po' più ingombranti e di sicuro vanno a inficiare sull'estetica generale. Le "linguette" invece sono molto discrete esteticamente, soprattutto se dovessi deciderle di dipingere anche quelle di nero. Sono un po' più scomode per il metodo di fissaggio ma, usando dei dadi da stringere a mano al di sotto della pedaliera anziché avvitare direttamente sul davanti, tutto diventa più agevole.
Rispondi
di Baden [user #39846]
commento del 26/01/2017 ore 19:40:00
Anche io ho fatto una cosa simile, ma l'alimentatore sotto la pedaliera l'ho fissato con del bellissimo elastico da mutande.
Rispondi
di tormaks [user #26740]
commento del 26/01/2017 ore 19:47:42
Ma la trasportabilità l'ho risolta con una maniglia qualsiasi avvitata ad una estremità della cassetta.ma forse nn ho capito....
Rispondi
di dantrooper [user #24557]
commento del 26/01/2017 ore 20:41:11
grandissimo come sempre, Pietro, e sempre originale! :D
comunque l'articolo sembra un segno del destino: sono in procinto di costruirmi anch'io un case per pedali, visto che ruppi quello che vedesti alla serata; sto solo valutando cosa mi convenga fare per le varie esigenze delle diverse pedaliere che ho (sia multifx che pedali singoli) e che uso in base ai vari gruppi
Rispondi
di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 27/01/2017 ore 14:41:42
Se vuoi mi avanzano ancora un po' di scatole vuote :p
Rispondi
di dantrooper [user #24557]
commento del 27/01/2017 ore 19:42:30
per la pedalboard blues si può fare mi sa ;)
... non mi tentare! hahaha
Rispondi
di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 27/01/2017 ore 19:57:31
Jam al più presto, fai un giro su questa e mi dici :p
Rispondi
di dantrooper [user #24557]
commento del 27/01/2017 ore 20:46:05
oooook ;)
I'm waiting for you
Rispondi
di geomiezzi [user #6766]
commento del 27/01/2017 ore 07:53:47
Complimenti!!! L'idea di "nascondere" alimentatore e riverbero nel retro e' geniale!!
Rispondi
di Floyd [user #143]
commento del 27/01/2017 ore 09:28:09
Per quanto riguarda il contenitore-borsa-valigetta, io propongo l'approccio al rovescio, e cioè:
1) prima si trova una valigetta economica e leggera, o una borsa delle dimensioni giuste per contenere la pedaliera che abbiamo in mente;
2) si realizza la pedaliera sulle dimensioni del contenitore trovato, in modo che rimanga ben ferma all'interno.
3) si dota la board di maniglie laterali per la facile estrazione oppure si lascia quel paio di centimetri per riuscire ad infilare le dita ;-)
Io ne ho realizzato una da poco, con legni di recupero, ma ben più robusta. Mi piace lo stile pedaltrain, ma preferisco avere due piani per il migliore accesso ai pedali della fila superiore. Per la struttura ho usato abete lamellare da 18mm (ritagli di pannelli usati per altri lavori). avendo profondità di 40 cm, ho realizzato due piani da 20 cm, quello posteriore piu alto di circa 4 cm, quanto basta per il passaggio dei cavi e per avere il giusto accesso.
Per i binari che creano il piano di appoggio per i pedali, ho usato delle doghe estratte da una rete per letto: non so di preciso che legno sia, forse frassino, ma sono decisamente resistenti, e nel mio caso quasi della larghezza giusta (le ho dovute rifilare giusto un pochino per portarle ai 5 cm del velcro adesivo, ma potevo anche non farlo).
distanza tra una doga e l'altra quanto basta per far passare qualsiasi spinotto dei cavi pach, quelli di alimentazione sono decisamente più piccoli e non sono un problema.
Il risultato è stata una struttura molto resistente, leggerissima, molto bella da vedere, tanto che non l'ho neanche verniciata: il contrasto del marroncino più scuro delle doghe di frassino rispetto alla struttura in abete è proprio gradevole!
Altezza da terra circa 3 cm la parte anteriore e 6 cm quella posteriore, in modo che nello spazio ricavato dal gradino più alto si possa allocare all'interno l'alimentatore per i pedali.
Se si hanno alimentatori Voodolab, si possono acquistare per 10 euro le staffe per il montaggio sulla pedaltrain e si ottiene un risultato professionale.
spero di avervi dato un'altra idea, o magari qualcuno l'ha già fatto da molto e già consigliato sul Sito.... in ogni caso....Buona giornata a tutti!!
Rispondi
di Bitis [user #40450]
commento del 27/01/2017 ore 10:45:42
Caro il mio Rozzo, arrivi tardi :-))))))
Io già da un paio d'anni ho costruito la mia pedaliera utilizzando una cassetta di vini rimasta tristemente vuota.
Cambiato cerniere e chiusure, montata una maniglia di una ventiquattrore, un pezzo di moquette, velcro e vernice nera (tutta roba rigorosamente riciclata) e voilà !
Complimenti per l'articolo perché a me piace molto l'idea di risparmiare riutilizzando le cose che si hanno in giro per casa. Al di là del divertimento, anche il risparmio può, alla fine, essere considerevole.
Rispondi
di kelino [user #5]
commento del 27/01/2017 ore 14:03:06
Beati voi che c'avete tempo e voglia...
Rispondi
di Pietro Paolo Falco [user #17844]
commento del 27/01/2017 ore 14:40:5
Tempo così così, voglia tanta :p
Rispondi
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