di redazione [user #116] - pubblicato il 06 febbraio 2017 ore 08:00
Orange si ispira ai moduli più ricercati dagli studi di registrazione per il Kongpressor, un compressore ottico tutto analogico con headroom in abbondanza e output generoso garantiti da un power pump interno, e con tutta la versatilità di regolazioni separate per Attack, Release e Chime.
Interfacciarsi con controlli dettagliati per i tempi di Attack e Release, o con regolazioni indipendenti per la compressione e il livello, o ancora con un inedito Chime, può non essere la maniera più intuitiva per avvicinarsi al mondo dei compressori ma, Orange spiega, il Kongpressor è studiato anche per restituire sempre suoni utilizzabili, pur con una gran varietà di sfumature ottenibili.
Il nuovo arrivato nelle file britanniche è un compressore ottico in classe A basato su un fotoaccoppiatore VTL5C3, lo stesso usato su sui compressori da studio che hanno segnato innumerevoli album storici.
Anche a livelli di compressione più bassi, il Kongpressor è pensato per ingrossare il suono, arricchirlo in frequenze e conservare sempre una buona sensazione sotto le dita.
Il circuito power pump interno, che porta la tensione fino a 18 volt partendo da un'alimentazione standard di 9 o 12 volt, garantisce un'escursione pulita nella compressione e un gran volume d'uscita, senza saturazioni indesiderate.
Grosso nel suono quanto lo scimmione cinematografico a cui si ispira, il Kongpressor promette un controllo totale sulle caratteristiche della compressione attraverso un pannello decisamente dettagliato.
La manopola indicata come Squash regola il livello di compressione, mentre i tempi e le modalità d'intervento sono gestite da potenziometri separati per Attack e Release. Insieme, consentono di modificare la compressione personalizzando la risposta della pennata, il sustain e l'escursione stessa dell'effetto durante il decadimento delle note.
A Volume, come si può immaginare, è affidato il livello d'uscita generale, con segnale a sufficienza per fare da boost o mandare in saturazione qualunque amplificatore che segue.
Piazzato al centro dello chassis bluastro, Chime è infine un controllo attivo degli acuti che consente di avere un suono ancora più aperto e trasparente, regalando armoniche e recuperando tutta la vivacità che potrebbe disperdersi al crescere della compressione.
Di suo, il Kongpressor promette di conservare tutto il low-end del suono originale, garantendo sonorità sempre articolate e profonde.
Per il bypass, un buffer di alta qualità è attivo anche a pedale spento, al fine di conservare tutte le frequenze della chitarra anche attraverso le catene più lunghe.
Nel video, il direttore tecnico Adrian Emsley guida attraverso le caratteristiche principali del Kongpressor.
Sul sito a questo link è possibile approfondire la conoscenza del Kongpressor e ascoltare una ricca collezione di clip audio. In Italia, contiamo di vedere presto il nuovo pedale Orange grazie alla distribuzione a cura di Adagio.