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Rockaway Archer: arriva il Klon a sei bande
Rockaway Archer: arriva il Klon a sei bande
di [user #116] - pubblicato il

Se il sapore del Klon vi intriga ma siete dei maniaci della versatilità, le sei bande indipendenti del Rockaway Archer potrebbero fare al caso vostro. Progettato in origine per Steve Stevens, l'overdrive J Rockett potrebbe essere il primo di una serie di stompbox con equalizzatore grafico integrato.
Nel panorama dei suoni chitarristici ci sono dei punti fermi, modelli che rubano il cuore dei musicisti e che rimandano a decine di successi del passato, praticamente legati a essi senza possibilità di essere più separati. Altre volte, però, alcuni progetti tradizionali sembrano andare stretti se si ha in mente qualche sonorità nuova, basata sui classici con cui si è cresciuto ma con un tocco personale e inedito. Il Klon Centaur è senza dubbio uno degli stompbox di maggior successo per il pubblico chitarristico, e la sconfinata distesa di cloni più o meno fedeli ha reso possibile averne uno in pedaliera per qualunque disponibilità economica e gusto personale. Tutti, bene o male, si rifanno all'originale per il tipo di controlli, efficaci sì, ma limitati da un unico, semplice potenziometro per i toni. Se a molti basta e avanza, ed è bastato anche ai fan di J Rockett Audio Designs che hanno inserito in pedaliera con soddisfazione il suo Archer, qualcuno potrebbe chiedere di più, e anche per lui arriva una soluzione, proprio da J Rockett.

Rockaway Archer: arriva il Klon a sei bande

Disegnato a quattro mani con Steve Stevens, il Rockaway Archer è un'evoluzione dell'Archer originale, la rivisitazione del Klon in chiave J Rockett, stavolta pensato per una versatilità timbrica assoluta. I progettisti la garantiscono con un vero equalizzatore grafico a sei bande integrato nel pannello, al posto del semplice controllo di tono. Ogni banda è capace di tagliare o fornire un boost fino a un massimo di 18dB. Da sinistra verso destra, gli slider agiscono sulle frequenze di 100, 200, 400, 800, 1600 e 3200Hz.
Restano in cima le manopole per il gain e per il volume d'uscita, con carattere e azione del tutto simili al modello precedente, nel rispetto della tradizione.
Tornano anche i migliori canoni della costruzione J Rockett: il pedale è true bypass e conta su un circuito interno di Charge Pump per portare la tensione di lavoro fino a 18 volt sfruttando la normale alimentazione negativa a 9 volt, così da garantire un'headroom abbondante e una buona dinamica per il suonato.

Il Rockaway Archer può essere visto in anteprima sul sito ufficiale a questo link e sarà presto sul mercato. Noi, che abbiamo già testato a questo link il primo Archer, non vediamo l'ora di scoprire cosa ha in serbo stavolta J Rockett, e segnaliamo anche alcune altre chicche presentate all'ultimo Namm Show: sembra che l'azienda abbia preso sul serio la possibilità di ampliare i propri stompbox con un equalizzatore integrato, e in fiera mostrava anche un prototipo dell'IQ Compressor, un compressore con equalizzatore a monte, sempre a sei bande, atteso per il prossimo aprile.

effetti e processori namm show 2017 rockett pedals steve stevens
Link utili
Rockaway Archer sul sito J Rockett
Recensione Archer su Accordo
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di screamyoudaddy [user #37308]
commento del 28/02/2017 ore 17:50:08
Sicuramente è differente, avere sei bande permette di equalizzare al meglio, ma per me sono eccessive. A me ne bastano 2 (bassi e alti) o al massimo capisco chi ne preferisce 3 (bassi, medi e alti), oltre è pignoleria.
Un cosetto così piccolo presumo sia tutto smd, quindi addio a bei condensatori ciccioni che contano non poco sulle timbriche di un overdrive. Ma scusate lo sfogo, sfatiamo un mito una volta per tutte.
Un charge pump anche fatto bene tende a creare un pó di ronze, e di esperimenti ne ho fatti centinaia, tutti con i migliori power supply sul mercato. Ma apparte seghe mentali personali (sono un maniaco della pulizia del segnale), va detto che non si otterranno mai 18V da 9V DC. Intanto già senza carico (pedale non collegato all'alimentazione) si misurano 17V DC. Appena si collega il pedale, anche spento (cambia nulla per l'assorbimento) i 17V scendono almeno se non oltre i 15V DC. Se invece diamo al pedale 18V DC puri la differenza è notevole, visto che la misurazione sarà ferma sui 18V.
Tradotto significa che il pedale suonerà davvero al top, con una headroom incredibile. Perdere 3 o 5 volt può sembrare poco, ma io le noto molto queste differenze (se no andrei con 9V e tanti saluti), per questo non capisco chi inserisce questi circuiti nei pedali overdrive. Capisco che in questo modo non ho bisogno di un alimentatore dedicato, ma visto che questi OD non costano poco farei uno sforzo e prenderei prima un buon power supply con canali isolati (realmente), possibilmente con un canale 18V o anche con canali 9V, che basta un cavo per sommare due canali e avere 18V DC reali senza perdite (almeno con Masotti e Voodoo Lab).
Puoi avere 3000 euro di pedali, ma se non li alimenti a dovere rovini tutto, ed è come avere il pane e non i denti. Fine sfogo.
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di yasodanandana [user #699]
commento del 28/02/2017 ore 18:10:25
no dai.. :-) 6 bande, fra l'altro con "q" e frequenza di intervento fissi non sono pignoleria e non sono nemmeno difficili da gestire. Qualsiasi programma di composizione ti mette a disposizione equalizzatori molto più complicati e.. servono.. :-)
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di Kapa utente non più registrato
commento del 28/02/2017 ore 18:19:56
Mai provato un od coi 18v. Cambia tanto?
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di tittis [user #28285]
commento del 28/02/2017 ore 18:37:53
... avevo il fulltone fulldrive 2, a gusto mio, portandolo da 9v a 18v, preferivo a 9v. A 18v il suono era troppo "definito" per essere un OD...
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di Kapa utente non più registrato
commento del 28/02/2017 ore 18:56:05
Io ho un secret-1 che è già molto definito...devo provare
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di tittis [user #28285]
commento del 28/02/2017 ore 19:31:27
e cosa aspetti visto che ha anche i 18v. fammi sapere poi...
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di aghiasophia utente non più registrato
commento del 01/03/2017 ore 09:02:06
Pignoleria,dici? E rifare il wiring per aprire il Tone,no? Oppure, l'ennesimo cambio pickup che più paf di così non si può? I pipponi su quel preciso legno mistico? E quelle magiche valvole di pre che ti trasformano l'ampli da schifosamente moderno a meravigliosamente vintage?
Al di là dell'ironia, utilizzo diverse emulazioni di EQ nel mio setup per ottenere timbriche diverse e devo dire che agire su un potenziometro o una levetta per tagliare o enfatizzare frequenze non mi costa alcuna fatica. Ottengo quella multiplicità di sfumature che tanti inseguono concentrandosi sul solo rapporto chitarra-amplificatore.
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di yasodanandana [user #699]
commento del 28/02/2017 ore 18:14:03
ottima decisione quella di diffondere e sostenere l'uso dell'equalizzatore.. un sacco di gente che cambia pickups, chitarre, casse, amplificatori ecc. ecc. in realtà risolverebbe meglio e più facilmente con un eq
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di coldshot [user #15902]
commento del 28/02/2017 ore 18:44:53
Te hai una sorta di copyright sulla diffusione dell'equalizzatore ahah.
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di mattconfusion [user #13306]
commento del 03/03/2017 ore 11:29:22
Con in più che è un eq attivo, e credo anche di una certa qualità. Un progettino del genere ti permette sicuramente di emulare come più ti va a genio le risposte di certi ampli.
Rispondi
di alexus77 [user #3871]
commento del 28/02/2017 ore 18:29:17
Il modo in cui JRad sta sfruttando senza ritegno l'allure del Klon e' semplicemente vergognoso. Per $20 in più ci si compra il KTR, e almeno viene premiato Bill Finnegan... senza parlare di come il KTR e' realmente un pedale spaziale, quindi anche la GAS ci guadagna.
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di JFP73 utente non più registrato
commento del 28/02/2017 ore 22:08:44
Nessuno mi tocchi le sei bande, non so vivere senza
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di summerandsun [user #22475]
commento del 01/03/2017 ore 07:42:2
Ottima idea le 6 bande. Con ampli tipo Fender DeVille si aggiungono un po' di medi e risolti tutti i problemi.
I 18 V possono piacere o meno. A me piacciono perché amo suoni definiti e dinamici, ma se un chitartista cerca qualcosa di più compresso...
Il meglio sarebbe la possibilità di scegliere
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di screamyoudaddy [user #37308]
commento del 01/03/2017 ore 11:44:23
Come ho detto il mio era uno sfogo, per il quale mi scuso nuovamente. Lo sfogo era più per il discorso legato al charge pump, e non tanto all'eq, che come ho scritto mi sembra più che altro eccessivo visto che già con 2 o 3 bande si ottengono ottimi risultati da un overdrive. Poi se a qualcuno piace e lo ritiene utile non sarò certo io a contraddirlo. Con il termine "pignoleria" intendo una cosa non strettamente necessaria, o meglio una cosa che vedo meglio apparte, e non rilegata al solo OD.
Sono infatti un sostenitore dell'eq, ma lo vedo meglio come un pedale a sè per ritoccare quando serve l'intere timbriche del proprio setup.
Sono in parte d'accordo sul fatto che aggiungere parti di circuito a circuiti esistenti sia una mossa commerciale, ma a volte alcune idee non sono malvagie, basta che non si speculi eccessivamente facendo ad esempio 10 pedali con lo stesso circuito di base ma con 10 varianti (vedi tanto per dire love pedal).
Per i 18V DC sono convinto che un OD, ovviamente in grado di supportarli, suoni davvero bene, per il mio gusto meglio che a 9V.
Il suono guadagna in definizione, molto hi-fi e meno compresso, le timbriche tendono ad essere più cristalline, che non significa solo avere più frequenze alte, ma rendere il suono generale del pedale meno nasale. Infine si perde leggermente in saturazione, ma questa risulta più sinuosa e meno "squadrata", soprattutto in presenza di clipping nel circuito. Ovvio c'è chi troverà queste caratteristiche esaltanti e chi invece preferirà i 9V, proprio perché alla ricerca di un suono più "old-style", o con maggiore saturazione, o magari con quel minimo di compressione. Proprio per questo limitare un pedale ad una tensione lo trovo sbagliato. Io personalmente realizzo pedali che possono essere alimentati da 9 a 18 volt, all'utente la scelta.
Il charge pump non mi convince per quanto spiegato nel post precedente. Posso al massimo spezzare una lancia a favore della Okko, che almeno ha munito i propri pedali 9v di uno switch posteriore che consente di utilizzare o meno il charge pump interno.
Per il Secret-1 guarda il sito che mi pare supporti anche i 24V DC ;)
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di maxventu [user #4785]
commento del 01/03/2017 ore 15:37:54
sarebbe molto interessante capire se l'EQ interviene pre o post stadio gain
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di marchino72 [user #29854]
commento del 01/03/2017 ore 16:24:01
Il circuito originale (se così si può definire) ha una charge pump (voltage converter) che innalza a 18V.
Penso che la sezione EQ sia stata sostituita al controllo Tone nel circuito.
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di KJ Midway [user #10754]
commento del 01/03/2017 ore 19:44:40
Ma soprattutto cosa me ne faccio di un eq come primo pedale visto che è la posizione ideale di un simil klon?
Rispondi
di LandShark [user #44835]
commento del 12/03/2017 ore 15:16:19
Utile ma che differenza c'è con l'accoppiata di OD ed EQ separati? Tra l'altro avendoli separati puoi anche decidere se mettere prima uno o l'altro. E non cambia poco...
Rispondi
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