VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE
Coccolate gli accordi e la ritmica
Coccolate gli accordi e la ritmica
di [user #116] - pubblicato il

Questa edizione di Custom Shop è impreziosita da un fitto calendario di appuntamenti didattici: workshop, seminari e incontri con alcuni dei musicisti e professionisti più apprezzati della scena nazionale. Tra i protagonisti di questi appuntamenti ci sarà Michele Quaini, vero fuoriclasse della sei corde, esperto indiscusso di registrazione e produzione delle chitarre in studio di registrazione. Ci facciamo anticipare qualcosa sul suo workshop, in questa intervista.
Ciao Michele, nel tuo workshop a CSM parlerai di  "Giovani chitarristi & le inside dello studio di registrazione”.
Esatto. E preparazione armonica, timing, consapevolezza, gestione del suono, creatività, umiltà ed esperienza sono alcuni dei punti chiave che mi piacerebbe trattare durante la nostra chiacchierata.
 
Quando un chitarrista decide di investire tempo e risorse per specializzarsi nella ripresa, produzione e registrazione delle chitarre la versatilità sembrerebbe il primo obiettivo da perseguire nel proprio percorso.
La parola versatilità ha cominciato a spaventarmi diversi anni fa. E' vero che è importante, forse vitale al giorno d'oggi esser super versatili, ma è anche vero che in nome di questa stessa versatilità stiamo perdendo di vista valori musicali importanti come la personalità, la sperimentazione e la ricerca del proprio sound.

Coccolate gli accordi e la ritmica
 
A livello di strumentazione, però, può aiutarne averne una che fornisca una certa flessibilità e varietà di suoni…
Forse, a oggi la macchina più versatile per un home recording è davvero il Kemper (con tutto ciò che comporta). Nel caso poi, una persona sia davvero interessata al sound della chitarra e decida di specializzarsi, allora il Kemper va bene per i caffè e le pre-produzioni veloci ...il suono poi, bisogna pensarlo, costruirlo e registrarlo con la stessa cura con cui Cannavacciuolo confeziona uno dei suoi piatti. In fondo gli elementi chiave non sono poi cosi diversi: materie prime (nel nostro caso ampli, chitarre e pedali), amore e dedizione alla causa, sperimentazione ed esperienza.

Perchè nei chitarristi più giovani, magari appena brillantemente diplomati in qualche accademia, nonostante una tecnica cristallina e
una padronanza notevole dello strumento si riscontra una certa inconsistenza di suono? Scarsa concretezza in quello che fanno?

Come dicevo poco fa, c'è una scarsa ricerca della propria strada sullo strumento. Sembra sempre una gara a chi è più veloce e a chi ce l’ha più grosso. Un altro tasto dolente riguarda la preparazione armonica.Vedo orde di chitarristi velocissimi che spesso non sanno riconoscere un interscambio modale e non hanno la minima idea delle note che stanno suonando in relazione all'armonia sottostante. Gli accordi e la ritmica spesso sono lasciati in un cantuccio a sopravvivere, quando dovrebbero esser nutriti quotidianamente con impegno e amore.
La cultura musicale e gli ascolti sono un altro tasto dolente per il chitarrista, spesso abbagliato solo dai propri simili e dagli eroi delle velocità.
 
Parlavi di chi ce l’ha più grosso. E allora, facci la tua personale classifica dei chitarristi con il suono più grosso. Non parlo solo di pacca ma proprio della capacità consapevole di cesellare un suono  completo, corretto, appunto, grande.
Beh, questa è una bella domanda. Di sicuro chitarristi come Landau, Robben Ford, Mayer e Scott Henderson mi hanno sempre impressionato per la gestione e la qualità sonora . Invecchiando però, ho iniziato a trovare ancora più  affascinanti chitarristi di sponde opposte come Jack White, George Harrison, Jhonny Greenwood, Dan Auerbach, Link Wray. Ognuno di questi chitarristi ha davvero una voce ed uno stile unico ed inconfondibile.

custom shop custom shop milano 2017 interviste michele quaini
Link utili
Acquista il biglietto scontato in prevendita
Sito ufficiale di Custom Shop Milano
Segui l'evento Custom Shop Milano su Facebook
Nascondi commenti     2
Loggati per commentare

di edgar587 [user #15315]
commento del 14/03/2017 ore 11:09:44
ho letto prima di andare a dormire...sereno...ha detto delle cose sacrosante, di cui mi sto rendendo conto solo ora..!
Rispondi
di janx [user #37792]
commento del 17/03/2017 ore 11:34:33
Già la clip parla chiaro body&soul ...sono d'accordo 😂 ci vuole inventiva e tanta passione, ascoltare rende più aperti e presenta nuovi stimoli
Rispondi
Loggati per commentare

Altro da leggere
Tutta la saggezza del Quaio!
Giacomo Castellano: davanti e dietro al mixer
Quaini on stage (o quasi) Ep.1
Quaini on stage (o quasi) Ep.3: il bello della diretta
Quaini on stage (o quasi) Ep.5: i suoni sporchi
Il made in Italy secondo Cesareo
Luca Colombo: modi da colonna sonora
Il ritorno dei frigoriferi: Castellano, Di Dio & Varini
Marco Sfogli: sul palco della PFM svelata la sua Ibanez Signature
Cesareo sul Kemper: "Pappa pronta ma non impari a cucinare"
Custom Shop Milano 2017: lezioni e workshop di chitarra gratuiti
Custom Shop in regalo per la festa della donna
Custom Shop è un motivo per... rotolare!
Articoli più letti
Seguici anche su:
Scrivono i lettori
Manuale di sopravvivenza digitale
Hotone Omni AC: quel plus per la chitarra acustica
Charvel Pro-Mod DK24 HSH 2PT CM Mahogany Natural
Pedaliere digitali con pedali analogici: perché no?!
Sonicake Matribox: non solo un giochino per chi inizia
Ambrosi-Amps: storia di un super-solid-state mai nato
Il sarcofago maledetto (e valvolare) di Dave Jones
Neural DSP Quad Cortex: troppo per quello che faccio?
Massa, sustain, tono e altri animali fantastici
Ho rifatto la Harley (Benton ST-57DG)




Licenza Creative Commons - Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964