Mimiq e Hypergravity Mini: TC rimpicciolisce sovraincisioni e comp multibanda
di redazione [user #116] - pubblicato il 30 aprile 2017 ore 08:00
Chitarre doppiate dal vivo come in studio e compressori multibanda compatibili TonePrint ora entrano nel palmo di una mano. TC Electronic presenta le versioni miniaturizzate del Mimiq Doubler e dell'Hypergravity Compressor.
Il formato Mini prende sempre più piede nel mercato e TC Electronic è tra i marchi traino del trend, con alternative valide e performanti dei suoi maggiori successi. Gli ultimi a ricevere una controparte miniaturizzata sono ora i recenti Mimiq e Hypergravity, rispettivamente il doubler e il compressore multibanda di casa.
Il doubling è un espediente da studio di registrazione che consiste nel suonare due volte una parte di chitarra. Le piccole differenze di intonazione, dinamica e tempo tra le due tracce generano un suono più grosso e spazioso, capace di riempire i mix con una tridimensionalità impossibile da imitare mediante un delay - che genera il ritardo ma non altera il suonato - o un chorus - che imita le variazioni di pitch nelle note ma con un ciclo regolare che l'orecchio non interpreta come "umano".
L'operazione è stata per lungo tempo un'esclusiva del banco di missaggio, ma grazie a stompbox come il Mimiq è possibile ricreare lo stesso effetto dal vivo, talvolta con risultati impressionanti.
Un algoritmo proprietario di TC Electronic copia e duplica il suonato, introducendo impercettibili variazioni nel pitch e applicando dei ritardi per simulare le naturali differenze tra due chitarristi impegnati a suonare la stessa parte. Il risultato è stato il primo Mimiq, ora riproposto anche in versione Mimiq Mini Doubler.
Nella versione Mini, il Mimiq diventa un effetto mono per ridurre gli ingombri e perde il selettore relativo alla quantità di sovraincisioni. Nella prima edizione è possibile scegliere tra una, due o tre chitarre extra a doppiare quella suonata dal musicista. Con il Mimiq Mini c'è un solo chitarrista virtuale ad affiancare l'utente, mentre restano i controlli separati per regolare i volumi del segnale in ingresso e di quello effettato, oltre alla manopola Tightness che decide quanto è fedele al suonato reale la chitarra aggiuntiva.
Tra i processori considerati esclusiva dello studio di registrazione e ora imprestati anche al live si segnala senz'altro il compressore multibanda. Le moderne tecnologie consentono oggi di ricreare i circuiti dei grossi rack anche in stompbox di modeste dimensioni, e l'Hypergravity ne è un esempio lampante, ora anche con la versione Mini.
Rispetto al modello full-size già presente in catalogo, l'Hypergravity Mini perde lo switch per la selezione dei TonePrint integrati e la manopola di Blend. Restano a disposizione Sustain, Attack e Level per regolazioni immediate e, naturalmente, la possibilità di caricare in memoria tutti i TonePrint compatibili con la versione originale.