I sound engineer sanno bene quanto un buon trasformatore audio sia in grado di cambiare volto a un segnale. Strano da concepire in un'epoca fatta di processori digitali e algoritmi complessi, un buon banco di missaggio analogico può fare miracoli per risvegliare un suono smorto, e non è raro sentire di fonici che fanno passare i loro mix attraverso i trasformatori di apparecchi quasi magici senza effettuare alcuna operazione, ma ottenendo in cambio un arricchimento notevole per frequenze e pasta dell'insieme. Chi conosce la storia di Rupert Neve e i suoi banchi sa di cosa si parla, e da qualche tempo anche i chitarristi stanno imparando a conoscere le nuance di un circuito basato su un trasformatore piazzato ai propri piedi per offrire sfumature che un prodotto tradizionale non sarebbe adatto a fornire.
La linea True Coil dell'italiana LAA Custom è proprio questo: una collezione di pedali per chitarra basati su trasformatori audio, come quello all'interno dell' e come l'ST81, un Power Boost potente e cristallino potenziato da un'efficace equalizzazione a bordo.
Come gli altri pedali True Coil, il Power Boost ST81 sfoggia un'estetica semplice, con un contenitore lasciato in metallo nudo e un'etichetta con le indicazioni sul modello. Al centro campeggia il manopolone per il guadagno, parte integrante di ogni booster, mentre sul dorso sono disposti due potenziometri per la gestione delle frequenze alte e delle basse, quasi nascosti alla vista e, va detto, forse non troppo immediati per le regolazioni estemporanee in condizioni di scarsa visibilità.
Carlo Sorasio di LAA Custom, già autore di numerosi pedali e amplificatori di qualità, nonché progettista di due stompbox per il marchio MXR, sa bene come si costruisce un booster, e l'ST81 presenta tutti i canoni del caso. È silenzioso, rispettoso del contenuto armonico del segnale originale e offre una grossa riserva di volume a cui attingere, ben oltre le più sensate necessità di qualunque musicista.
L'equalizzatore è senza dubbio una caratteristica meno diffusa per la categoria di effetto, ma basta qualche minuto di utilizzo per riconoscerne le potenzialità. Il circuito è efficace, e consente tanto di ammorbidire il tono per ammiccare ad atmosfere più vintage quanto di renderlo dettagliato e definito per pop e rock moderni. Le sfumature ottenibili sono molteplici, e può essere piacevole sfruttare i due controlli per compensare o enfatizzare caratteristiche intrinseche della chitarra in uso, o per dare quel leggero ritocco al suono richiesto quando si vuole uscire in un assolo o anche solo per un arpeggio più presente in un preciso punto del brano.
La posizione di flat si trova portando all'incirca le due manopole a metà, e da quel punto è facile giocare per personalizzare l'intera banda. Alzarle entrambe apre il suono verso una direzione più hi-fi, mentre tirandole giù emergono i medi, medio-bassi che aggiungono corpo e ciccia al suono.
Utile come clean boost puro, l'ST81 è interessante anche solo per colorare il proprio suono di partenza, ma è particolarmente divertente da usare insieme a un overdrive.
Qui si può sperimentare piazzandolo prima o dopo in catena, per espanderne le sonorità e godere della sua nota da alta fedeltà al fine di acquisire dettaglio o corpo, brillantezza o spinta, a seconda delle necessità.
Il Power Boost spicca senza dubbio per versatilità. Il tonestack sfodera sempre sonorità collocabili in scenari ben precisi, mai troppo scarne quando si aprono i toni o ingolfate quando si chiudono. In uno chassis compatto e con un'interfaccia semplice, può davvero rappresentare un anello potente nella catena del chitarrista che vuole regolare di fino il proprio suono per dinamica e per pasta, con l'affidabilità di un circuito di qualità e con la praticità di sole tre manopole.
L'idea di sfruttare le caratteristiche dei trasformatori audio all'interno di uno stompbox non è una novità dell'ultimo minuto, e già Bogner ha esplorato ampiamente il campo, ma i risultati ottenuti dalla linea dell'ingegnere tedesco e quella del suo collega italiano mostrano un futuro ricco di prospettive per la categoria. Starà solo ai progettisti saperle mettere a frutto e ai chitarristi imparare a conoscere un nuovo suono fatto di spire e magneti.
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