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Una Stratocaster entrata nel mito e il suo inseparabile compagno
Una Stratocaster entrata nel mito e il suo inseparabile compagno
di [user #46914] - pubblicato il

Quando la Stratocaster muoveva i suoi primi passi, nel 1954, nel torrido Texas si suonava western swing, le orchestre accoglievano la chitarra come motore del proprio sound e la prima custom color costruita da Leo Fender arrivava tra le mani di Eldon Shamblin.
Ci sono Stratocaster Hero che si potrebbero definire insospettabili per molti e poi autentici giganti della Stratocaster, forse non troppo noti in Europa come meriterebbero ma assolutamente venerati negli Stati Uniti, anche da musicisti del calibro di Joe Bonamassa. Per il personaggio che andiamo a presentare, Leo Fender In persona nutriva una grande ammirazione e amicizia.
Per raccontare questo chitarrista e la sua Stratocaster più famosa abbiamo pensato di coinvolgere un caro amico, e appassionato collaboratore di Accordo: diamo il benvenuto a Diego Geraci per raccontarci del suo "stratocaster hero", il grande Eldon Shamblin.

Una Stratocaster entrata nel mito e il suo inseparabile compagno

Ciao Diego. Eldon Shamblin, la sua storia e la sua musica non sono di certo tra gli argomenti più comuni tra chitarristi. Cosa puoi dirci per capire meglio il contesto nel quale si inserisce la sua musica?
Prima di parlare di Eldon Shamblin è giusto fare una panoramica su dove siamo e di cosa stiamo parlando. Siamo negli anni ’50, proprio agli inizi. Il posto è lo Stato della Stella Solitaria, ossia il Texas. La musica che imperversa nelle ballroom dell’epoca è un mix di swing nero e schiettezza del country bianco. Viene definito “western swing”, perché è veramente una forma di swing nata e sviluppatasi nel lontano west e porta con sé tutte le caratteristiche musicali della zona dove è nato, insieme all’alone dello swing americano ed europeo. I musicisti vanno in giro su caratteristici pullman dell’era, infiammano le serate, fanno consumare i tacchi dei ballerini vestiti come degli autentici cowboy, ma la musica è lontana dal "dritto" country tradizionale. Le melodie e le strutture dei pezzi ricordano Django e il suo jazz onesto. Gli ottoni e i fiati vengono abilmente sostituiti dai fiddles, i violini suonati nella piena tradizione del bluegrass. Si alternano assolo di violino a quelli di lapsteel, ma la musica è sempre e comunque swing di grande fattura. Sempre ballabile, mai fine a se stessa.

Quali sono gli esponenti di spicco del western swing?
Il re incontrastato di questo genere musicale è il mitico Bob Wills. Un vero e proprio band leader di un tempo, un business man a tutti gli effetti. La sua band, i mitici Texas Playboys, è una fucina di talenti. Sono attivi sin dagli anni ’30 e il loro sound funge da ispirazione per tutti i musicisti del genere negli anni a venire. È nel 1937 che Bob Wills porta tra le sue fila il mitico Eldon Shamblin, che costituirà una sorta di contraltare per il boss della band.



Cosa puoi dirci del suo stile?
Era un raffinato arrangiatore, appassionato del chitarrismo minimale e strettamente ritmico di Eddie Lang e Freddie Green. Le sue linee di chitarra dettano legge in questo genere musicale. La sua chiave del successo risiede in un semplice trucco: costruire, con l’uso degli accordi, una linea di walking bass fluida. La realizzazione? Semplice! In ogni battuta di 4/4 mettere sempre due accordi, dove uno sia il rivolto dell’altro. Il risultato? Un incedere elegante di basso (sulle corde basse del suo strumento) e accordi stretti sui cantini. Ovviamente, con un tipo di chitarrismo del genere, viene da pensare che una archtop sia il suo strumento principale.

E invece?
Invece Leo Fender pensa che una Stratocaster, una delle prime, del 1954, possa essere lo strumento perfetto per Eldon. Lui accetta la sfida, imbraccia quello strumento esageratamente sgargiante (dorato!) senza la tradizionale cassa armonica e lo suona per tutta la sua carriera da quel momento in poi. Ritengo che Eldon vada sempre ricordato per sfatare il mito che uno strumento come la Stratocaster sia nato con l’intento di bucare la scena. Leo aveva messo il suo genio al servizio dei musicisti di qualsiasi estrazione ed Eldon ne è l’esempio più chiaro. Non a caso è stato uno dei primi utilizzatori, già famoso all’epoca, di questo tipo di chitarra, e non fu scelto a caso! Militava in una all star band e aveva uno stile che era un punto di riferimento per tutti. Bisogna sempre soffermarsi sul contesto storico e geografico per capire le scelte di un genio moderno come Leo Fender.

Cosa sappiamo dunque di questa mitica Stratocaster?
Con il mio amico Francesco abbiamo appurato che la chitarra era la numero 0569, seriale sul neckplate, data manico 5-4-54, (quindi maggio '54 come data di inizio costruzione dello strumento), consegnato a Eldon probabilmente alla fine di quella estate. In quel periodo Fender cominciava a pubblicare i primi annunci sulle riviste di settore dell'epoca e prima di ottobre 1954, mese di inizio ufficiale per la produzione in serie, le chitarre venivano generalmente assegnate a endorser e negozi come esemplari dimostrativi, e il caso di Eldon non fa eccezione.
Per i collezionisti è il periodo delle "II type" polystirene parts, con riferimento alle plastiche dei copri pickup, manopole e manopola selettore dette impropriamente bakeliti. Infatti la Strat di Eldon presenta manopola selettore e tutte e tre quelle di volume e toni sostituite, in quanto sia la prima sia la seconda generazione di manopole, plastiche pickup e copri selettore erano estremamente fragili (in particolare le manopole che venivano montate su potenziometri Solid Shaft per Telecaster, per cui si crepavano e rompevano già da nuove).
Eldon ricevette la chitarra uno o due mesi dopo la data riportata sul manico, insieme a un ampli  Bandmaster di fine 53 con unico cono da 15 pollici. La cosa bella è che utilizzò questo strumento per tutta la sua carriera, senza mai cambiare i tasti o nulla, a parte quelle parti che si sono rotte col tempo come detto prima.
Ed ora subito a vedere Eldon in azione!

chitarre elettriche eldon shamblin fender gli articoli dei lettori stratocaster vintage
Link utili
Beatles: Stratocaster Hero insospettabili
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di Benedetto utente non più registrato
commento del 24/06/2017 ore 14:04:19
Hai capito er vecchietto come je lo ammolla!!!
Rispondi
di CescosCorner [user #36147]
commento del 25/06/2017 ore 09:56:35
Impressionante musicista davvero!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Rispondi
di Benedetto utente non più registrato
commento del 25/06/2017 ore 10:27:5
Sì...bravissimo!!!!!
Rispondi
di Guycho [user #2802]
commento del 24/06/2017 ore 17:38:13
Sembra usare corde di grosso spessore.
Rispondi
di CescosCorner [user #36147]
commento del 25/06/2017 ore 09:57:05
Probabile, vista anche la meravigliosa usura della tastiera
Rispondi
di alfcos [user #30701]
commento del 24/06/2017 ore 18:01:39
Questa stratocaster è adesso nella collezione, bellissima e sterminata, di Joe Bonamassa che, proprio oggi, la fotografa su instagram…
Una volta tanto, un pezzo di storia nelle mani di chi lo fa ancora cantare e vibrare come si deve…
Saluti e baci e un grazie a Francesco e Diego che ci fanno conoscere queste storie così affascinanti
Rispondi
di CescosCorner [user #36147]
commento del 25/06/2017 ore 15:50:52
Grazie! gentilissimo, anche se qui ho fatto poco, il grosso del lavoro è di Diego e di Andrea!
Rispondi
di eugenio01 [user #39191]
commento del 25/06/2017 ore 10:37:07
ohi.......
tanto per rompere i maroni che è un po di tempo che nessuno lo fa...
queste sono esecuzioni molto jazzy e sofisticate che nulla hanno a che vedere con la musica che suonavano negli anni 40..a quei tempi c'era da strapparsi le orecchie dalla testa :-P
vai al link

senza parlare di quando ci davano dentro con lo yodel.
Rispondi
di alfcos [user #30701]
commento del 25/06/2017 ore 13:41:56
veramente Faded Love è stata una hit di Bob Wills nel 1950 e Right or Wrong è stata composta nel 1921 e Bob Wills ne ha fatto una versione nel 1936…
Gli arrangiamenti originali, con violino e steel guitar, saranno un po' lontani dai nostri gusti ma le canzoni sono quelle…
Così tanto per documentare…
saluti e baci
Rispondi
di eugenio01 [user #39191]
commento del 25/06/2017 ore 14:53:47
e in ogni caso dai 40 ai 50 la solfa sempre la stessa era.
Rispondi
di Don Diego [user #4093]
commento del 25/06/2017 ore 14:59:54
non perdo nemmeno tempo a commentare......
Rispondi
di eugenio01 [user #39191]
commento del 25/06/2017 ore 18:14:52
e perché...i Texas cowboy e tutto quel genere musicalmente ha zero su zero da dire ora come ora. Hanno lasciato solo il sock chord style e come l'articolo diceva quella maniera di arrangiare gli accordi con i rivolti. Un po di swing e nient'altro ma quello alla fine..in ogni caso questione di gusti..se riuscite a reggere un disco intero dei Texas cowboy con lo yodel buon per voi :-)

p.s.:texasplayboy..non cowboy mio errore

ah...sono opinioni ma insisto..c'è da strapparsi le orecchie dalla testa ed a sto punto molto meglio il quartetto cetra..forever

p.s: e poi dai..eran quelli che correvano dietro ai blues brothers..ci sarà un motivo no ? :-)
Rispondi
di CescosCorner [user #36147]
commento del 26/06/2017 ore 11:15:04
"hanno lasciato SOLO"...... credo che in quel "solo" ci sia tutta la differenza =)
Non penso si possa giudicare un artista immenso come Shamblin (ma come chiunque altro), vincolando il giudizio ad un "genere" ed al fatto che piaccia o meno. Era un gigante dello strumento, ed a onor del vero, i chitarristi dell'epoca erano sovente fenomenali (ci sono quei video anni '40 con il chitarrista nero di turno con una semiacustica che suona in maniera formidaile) , lui non era da meno, ed in ogni caso credo ci sia solo da imparare da personaggi come lui.

Comunque sono morto sull'aneddoto dei blue brothers =D
Rispondi
di alc1955 [user #43062]
commento del 02/07/2017 ore 19:48:53
Caro Don Diego, penso che la parola "fine" su ogni denigrazione dei Texas Playboys e del Western Swing l'abbiano pronunciata loro : vai al link :-)
Quanto a Eldon Shablin... un grande stilista. Giustamente lo collochi nel solco di Eddie Lang. Io ci sento anche abbastanza "Carter style". Secondo me ha insegnato molto a personaggi come Ry Cooder e David Lindley
Rispondi
di CescosCorner [user #36147]
commento del 26/06/2017 ore 09:38:19
Da notare come Eldon usasse il famigerato "body guard", costruito da Parker negli anni 60 su richiesta di fender, per "proteggere" la finitura della sua strat.......!!!!! Si è scoperto che la gomma che avrebbe dovuto "serrare" ad incastro il bodyguard al corpo della chitarra faceva reazione con la vernice nitro, rovinandola a volte irrimediabilmente, ed in ogni caso, siccome Eldon suonò la chitarra dal 1954, ed il primo body guard fu prodotto nel 1963, significa che in 10 anni aveva già "macinato" per bene la chitarra, che comunque cercò di "proteggere" con il meglio che all'epoca si poteva trovare, senza sapere che avrebbe solo aggiunto danni alla finitura =D
Rispondi
di telecrok [user #37231]
commento del 26/06/2017 ore 11:03:19
Si è vero, scelta pessima il bodyguard, si creavano muffe e marcescenze varie dovute allo stagnare dell'umidità e sporcizia di ogni genere, non fa respirare la vernice nitro che crepandosi lascia che l'umidità penetri fino al legno.
Gran chitarra e che suono limpido, i PU anni 50 che meraviglia.
Comunque, tornando alle disquisizioni prettamente stilistiche, i gusti sono gusti e non si discutono, ma, visto che è stato nominato, vorrei aggiungere che il Quartetto Cetra era un super gruppo vocale, grandi cantanti e grandi musicisti, classe da vendere ed un repertorio sterminato, avrebbero sfondato anche negli USA.
Rispondi
di CescosCorner [user #36147]
commento del 26/06/2017 ore 11:10:57
Esatto, creato per "proteggere" le chitarre, finiva per fare più danni che il non averlo !!!!!!!!!!!!!!!! si, chitarra fuori dalle righe, come solo le 1954 strat sanno essere, e lui......che tecnica e gusto fenomenali, ancora iper attuali oggi!

Hai ragione, Non vedo sinceramente perchè si debba sempre discutere per un paio di video a corredo di un interessante articolo. Sono due bei video di un attempato ma ancora formidabile musicista che giganteggia sul suo strumento. Personalmente ci vedo solo tanto da imparare, mi fa venire voglia di suonare e lo trovo adorabile!
Rispondi
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di BBSlow [user #41324]
commento del 26/06/2017 ore 17:35:41
I Cetra erano formidabili, penso che in merito ci sia poco da aggiungere.
Rispondi
di eugenio01 [user #39191]
commento del 26/06/2017 ore 18:40:14
-----> Non vedo sinceramente perchè si debba sempre discutere per un paio di video a corredo di un interessante articolo.

Assolutamente fuor di polemica e solo per spiegarmi. Ne discuto perché i video presentati hanno poco o niente a che fare con la musica suonata a quei tempi e non sono per niente indicativi dello stile assurdamente melenso e ripetitivo (ma sono l'unico ad avere le orecchie cavolo...) in cui suonavano allora. Le registrazioni ci sono eh ? sentite sti due video e poi sentite le incisioni dei tempi. La differenza è enorme..come fate a reggere quei controcanti da jingle pubblicitario..ed i coretti..ma scherzate o dite sul serio :-)
Niente da dire sulla perizia tecnica ci mancherebbe..tutto sta a reggere il contorno ed il contesto.
Rispondi
di CescosCorner [user #36147]
commento del 26/06/2017 ore 21:23:14
Il contesto, esatto. La spiegazione è benvenuta, perchè tutta questa tirata è apparsa come polemica sterile e poco centrata, visto che qui si presentava un musicista ed il suo strumento, non se la musica "anni 40" fosse bella o meno o piacesse o meno. Si parla di un musicista, della sua storia, della sua crescita. Diego ha fatto una presentazione di tutto questo attraverso le sue risposte e trovo davvero un "nonsense" il criticare la scelta dei due video (in relazione a questi "anni 40"), visto che hai cominicato proprio da lì, "
queste sono esecuzioni molto jazzy e sofisticate che nulla hanno a che vedere con la musica che suonavano negli anni 40.." Ed allora? chi ha detto di voler andare a vedere come suonava eldon negli anni 40 con questi video? Qui si è presentato, e direi bene, Eldon Shamblin ed il suono della sua stratocaster, tutto il resto sono altri temi, "offtopic "si direbbe oggi. Scrivi un bell'articolo sul fatto che "sono solo io ad avere le orecchie" e che "la musica anni 40 fa schifo", ben venga, ma spiega cosa c'entri questo con l'articolo perchè resta un vero mistero! Zero polemica eh? I chiarimenti sono sempre i benvenuti.
Rispondi
di eugenio01 [user #39191]
commento del 26/06/2017 ore 22:02:30
---------> Qui si è presentato, e direi bene, Eldon Shamblin ed il suono della sua stratocaster,

Qui è rappresentato il suono di un amabilissimo vecchietto che accenna un paio di motivi anni 40 sulla sua fender in maniera deliziosa.
Eldon Shamblin è quello dei Texas playboy ed i Texas playboy a cui eldon deve tutta la sua fama sono praticamente inascoltabili oggi. Tutto qua.
Rispondi
di CescosCorner [user #36147]
commento del 27/06/2017 ore 08:41:19
Sai, è però davvero molto relativo. Qui si è presentato il personaggio e il suo rapporto con uno strumento (per i tempi) rivoluzionario, ed il bello è stato proprio questo, usare uno strumento "futuristico" per musica "tradizionale" e, per i tempi, contemporanea. La fama di Shamblin è in realtà stata conquistata indipendentemente dal gruppo, tantè che ne parliamo ancora oggi mentre se chiedessi al chitarrista medio di nominare gli altri membri del gruppo.... E' proprio stato il suo essere "speciale" ed il legame con una chitarra entrata nel mito a renderlo un "a sè" rispetto agli altri componenti del gruppo, ed in ogni caso il tuo primo "appunto", in merito alla scelta dei due video qui postati, conferma di essere stato "offtopic". Si presentava il chitarrista e il suo rapporto con la stratocaster, non la musica che registrò negli anni '40. Poi è un discorso che lascia il tempo che trova, come dire che sentire i deep purple in disco in studio o in "made in japan" sono due mondi a sè. Le registrazioni anni '40 non consentivano certo i mille takes di oggi. Credo che tutto vada contestualizzato, come sempre, a seconda di quello che si vuole evidenziare. Condivido i tuoi appunti sulla musica di allora, ma non sono il focus di questa intervista e di quello che Diego ed Andrea andavano a raccontare.
Rispondi
di yasodanandana [user #699]
commento del 27/06/2017 ore 00:16:57
indicativi dello stile assurdamente melenso e ripetitivo (ma sono l'unico ad avere le orecchie cavolo...) in cui suonavano allora..

Posso capire che a qualcuno possa piacere anche tale "genere" perchè il mio gusto non si basa sul ragionamento. E penso che funzioni così per tutti..
Rispondi
di CescosCorner [user #36147]
commento del 27/06/2017 ore 08:42:09
Condivido, specie se qui non si dibatteva del "mi piace o meno" il genere anni 40, ma si raccontava di un musicista e della sua stratocaster
Rispondi
di telecrok [user #37231]
commento del 26/06/2017 ore 11:16:03
Hai ragione Cesco, se posso aggiungere ancora una cosa vi passo questo indirizzo, copiate il link e andatevela a vedere nel dettaglio questa meravigliosa Strato e poi se ne avete ancora volgia leggetevi un paio di dissertazioni dei frequentatori del Forum.
vai al link
ciao a tutti
Rispondi
di CescosCorner [user #36147]
commento del 26/06/2017 ore 21:24:0
Lo conoscevo già, bellissime foto e direi fondamentale per osservare più nel dettaglio quella incredibile chitarra!!!!!!
Rispondi
di edgar587 [user #15315]
commento del 27/06/2017 ore 10:11:35
La madò, che fenomeno...! Gli albori di quello che poi sarebbe stato reso in maniera più funambolica nel Nashville boogie di chet atkins, se non dico fesserie anacronistiche, confermate? In ogni caso si deve avere una conoscenza armonica per accompagnare e cantare in accordi in quel modo..mi è venuta voglia di farmi un culo a cappello di prete e studiarmi un brano di questi!
Rispondi
di CescosCorner [user #36147]
commento del 27/06/2017 ore 16:39:30
E' la stessa cosa che ho pensato io dopo aver visto il video!!!! infatti il Buon Diego ora dovrà insegnarmi qualcosa =D =D tecnica fantastica ma alla base idee armoniche e del "far cantare" la chitarra lungo il manico assolutamente di prim'ordine!
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