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Un cono più potente è sempre un bene?
Un cono più potente è sempre un bene?
di [user #46980] - pubblicato il

Quando si sceglie un altoparlante per il proprio amplificatore si ha a che fare con parametri come impedenza e potenza. Le indicazioni sugli ohm sono categoriche, mentre i watt del nuovo cono possono essere molto soggettivi. Ecco cosa cambia.
Salve a tutti, sono un felice possessore di un Vox Pathfinder 15R, piccolo transistor a 15W principalmente usato come ampli da casa. Sarei curioso di provare ad abbinarci una cassa, dato che c'è un uscita "8 Ohm 15W external speaker". Le casse con quelle specifiche, però, non sono molto diffuse. Siccome non possiedo ampli testa-cassa e sono totalmente ignorante in materia, mi chiedevo se qualcuno di voi avesse provato.
Ho spulciato forum stranieri e c'è chi diceva che si può tranquillamente collegare a un qualsiasi cabinet 8 Ohm (anche 4x12). Chiedevo conferma del fatto che si possa usare una qualsiasi cassa 8 Ohm, anche con potenza maggiore a 15 watt, senza fare del danno. Avrei la possibilità di collegarlo, per esempio, a una 4x12 Marshall, ma temevo, appunto, che data la potenza superiore ai 15W potesse creare problemi.

Un cono più potente è sempre un bene?

Risponde Pietro Paolo Falco (chief editor di Accordo): ciao, il tema dell'impedenza e della potenza degli altoparlanti non è complesso, ma di vitale importanza.
L'impedenza indicata sull'uscita dell'amplificatore deve corrispondere a quella che trovi scritta all'ingresso della cassa. A meno che tu non debba aprire le casse e sostituire i coni, non devi preoccuparti oltre, ma se hai intenzione di smanettare sappi che l'impedenza di una cassa dipende da quanti e quali coni ci sono al suo interno: se è composta da un solo altoparlante, sarà uguale a quella indicata dietro il cono, se invece racchiude più altoparlanti, equivarrà alla somma in serie o parallelo dei vari coni, a seconda della configurazione, ma per approfondimenti tecnici sull'argomento ti rimando a questo articolo.
In nessun caso dovresti collegare una cassa con un'impedenza più bassa rispetto a quella richiesta dall'amplificatore. Con un ampli a transistor i danni sono relativi, mentre con le valvole rischi di compromettere seriamente il circuito. Non incorreresti invece in particolari problemi se collegassi una cassa dall'impedenza maggiore rispetto a quella richiesta dall'amplificatore: avvertiresti una riduzione del volume e la pasta sonora potrebbe risentirne, ma non è comunque la condizione ideale e si consiglia di non farlo.
Il discorso della potenza, invece, è diverso. I watt indicati su un altoparlante rappresentano la potenza massima che questo è capace di maneggiare, e quelli scritti all'uscita dell'ampli indicano la potenza minima che una cassa deve essere in grado sopportare per evitare di rovinarsi. In genere, gli amplificatori usano coni sovradimensionati (capaci di sopportare una potenza superiore rispetto a quella erogata dal circuito) per andare sul sicuro, sforzare meno le membrane ad alti volumi e talvolta guadagnarci anche un segnale più pulito e meno compresso, quindi non c'è alcun rischio nell'usare altoparlanti più potenti.
Si potrebbe dire che più watt sopportano i tuoi coni, meglio è, tuttavia altoparlanti diversi rispondono anche in maniera diversa. Per esempio, una cassa da 100 watt potrebbe essere studiata per lavorare ad alti volumi, quindi è probabile che abbia una sensibilità minore, cioè che vibri con minor libertà a bassi volumi, e il tuo amplificatore potrebbe non essere capace di trarne il meglio. Un altoparlante da 15 o 20 watt, invece, è probabilmente caratterizzato da una sensibilità maggiore quindi, pur non potendo sprigionare volumi esagerati pena la rottura della membrana, farà un buon lavoro a volumi più bassi.
amplificatori casse e altoparlanti elettronica pathfinder vox
Link utili
Vox Pathfinder 15R
Calcolo impedenza casse
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di coldshot [user #15902]
commento del 26/06/2017 ore 14:14:57
Io come ampli da portare per piccoli concerti ho un vox pathfinder 10 modificato con uscita per cassa esterna, ho tirato via la testata e lo collego ad una cassa con un eminence gb128
da 12 pollici a 50 watt.
Se ti può servire......
Rispondi
di Inglese [user #31999]
commento del 26/06/2017 ore 21:45:10
Come ben detto per quanto riguarda la qualità del risultato molto dipende dal cono e dalla cassa; recentemente sono rimasto piacevolmente sorpreso da come una testata da soli 7W possa suonare con una 2x10 da 150W nominali.
Dal punto di vista tecnico invece, come detto, non c'è rischio né per l'ampli né per i coni a collegare una cassa "grande" ad un ampli "piccolo".
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di 7cordista utente non più registrato
commento del 27/06/2017 ore 08:31:22
Ricordiamoci sempre che i watt sono una scala lineare, mentre l'intensità di suono si esprimono i dB, che sono una scala logaritmica. Tutto questo inutile incipit per spiegare che un 10 watt a chiodo, ha grossomodo la stessa intensità di un 100 watt a metà corsa del volume...
Rispondi
di TidalRace [user #16055]
commento del 27/06/2017 ore 10:43:48
Ciao mi rifaccio alla risposta di Pietro Paolo. Non collegare mai una cassa ad impedenza minore di quella minima prevista nemmeno su un amplificatore a transistor, spesso ci sono protezioni, ma rischieresti di fare grossi danni troppo costosi per il valore dell'oggetto. Un cabinet con due coni ha sempre o il doppio dell'impedenza del singolo cono o la metà a seconda se internamente sono collegati in serie o in parallelo. Mentre un cabinet a quattro coni potrebbe avere tutti i coni collegati in serie per un impedenza totale di quattro volte il singolo cono, tutti collegati in parallelo per un valore totale che è un quarto rispetto al singolo cono o lo stesso valore del singolo cono tramite una connessione mista serie/parallelo (2 coni in serie accoppiati in parallelo agli altri 2 coni). Si può con buoni speaker in condizioni ottimali anche collegarli ad amplificatori di potenza doppia di quella nominale del cono stesso, oppure collegare cabinet di qualsiasi potenza al tuo Vox purchè d'impedenza corretta, i test sui singoli altoparlanti vengono effettuati con 1 Watt nominale di potenza. Ti troverai, facendo un test, d'accordo con me che a bassa potenza l'uso di più speaker ne limita la definizione del suono, meglio in questo caso un solo speaker.
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di Pietro utente non più registrato
commento del 27/06/2017 ore 12:21:55
Una 4x12" con tutti i coni in parallelo o tutti in serie non si è mai vista,in genere sono due coppie da 8ohm in serie e poi in prallelo per un totale di 8 ohm oppure due coppie da 16 in parellelo e poi a loro volta in serie per un totale di 16ohm,e un ampli a basso wattaggio buttato su cabinets con 2 o più coni ne può soltanto beneficiare,sia in termini di volume che di timbro,prove fatte con un Laney VC10 su 2x12" e 4x12" ;-)
Rispondi
di TidalRace [user #16055]
commento del 27/06/2017 ore 12:37:15
Certo che si può trovare, chi ha messo le mani su qualche cassa potrebbe far questo e comunque è cosa da non escludere, poi se i costruttori normalmente fanno il cablaggio serie/parallelo per impostare l'impedenza nominale del cabinet come quella di un singolo speaker è altra cosa. Per quanto riguarda l'ampli a basso wattaggio sono d'accordo con te che si migliora il suono con una 2x12 o una 4x12 anche perchè gli speaker di un piccolo ampli sono spesso di dimensioni e qualità inferiori. Prova ad ascoltare una testa da 100 watt a volume d'appartamento, in modo da poter continuare a parlare tranquillamente, a una cassa a singolo cono confrontandola con una cassa a più coni. Forse non è il caso del nostro amico.
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di Pietro utente non più registrato
commento del 27/06/2017 ore 12:45:27
Facciamo chiarezza,una 4x12" con 4 coni da 8 in serie fa un carico di 32 ohm...mai vista!
Idem con una 4x12 con 4 coni da 16 e tutti in parallelo,sono sempre e solo come ho scritto sopra,due coppie in serie tra loro e poi in parallelo,o due coppie in parallelo tra loro e poi in serie,i carichi supportati dalla stragrande maggioranza dei trasformatori d'uscita sono o da 8 o da 16 ohms,salvo alcuni combo Fender che ce l'hanno pure da 4 ohm per i coni interni, ma sono nativi così e con il trasformatore adatto dentro.
Rispondi
di GURU1979 [user #6405]
commento del 10/07/2017 ore 17:33:46
Guarda..le casse Marshall hanno lo switch per 4 o 16 ohm.. ed hanno 4 coni da 16 ohm l'uno..quindi in quel caso vanno tutti in parallelo..puoi cablarle come ti pare..non ci sono regole che impediscano tutto ciò..
inoltre se vai a vedere tanti ampli degli anni 60 italiani hanno anche l'uscita a 32 come quella a 2 ohm..poi certo la diffusione maggiore cel'hanno 4, 8 e 16.
Per quanto riguarda i danni da impedenza sbagliata, su di un valvolare, cassa con impedenza più bassa porta ad un consumo più veloce delle valvole finali, cassa con un'impedenza più alta porta ad uno sforzo del trasformatore finale.
Rispondi
di Baden [user #39846]
commento del 28/06/2017 ore 01:12:37
Tutto bene ma occhio a cosa si intende per sensibilità. In generale quando si parla di sensibilità del cono si parla della sua efficienza e quindi i coni di potenza maggiore sono più efficienti ad es. Eminence Swap Thang, Eminence Governor, EVM SRO, EVM 12L etc. etc.
Rispondi
di vicky utente non più registrato
commento del 28/06/2017 ore 23:40:47
beh dai, non sempre, vai al link 15W di power rating e 100dB di sensibilità...... peccato che il costo sia quadraticamente proporzionale alle prestazioni, sigh....277 neuri dal crucco famoso....
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di Baden [user #39846]
commento del 29/06/2017 ore 16:23:56
Bello ... ma che prezzi!!!
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di robbyboy [user #13010]
commento del 30/06/2017 ore 17:51:58
Veramente non è così: Con un ampli a transistor i danni da errata impedenza sono sovente immediati e pericolosi per lo stadio finale, ovvero ancor di più che con le valvole; le valvole hanno dei buoni margini di sopportazione dell'errato adattamento dell'impedenza, certo si rischia la cottura del trasformatore di uscita, ma c'è sempre abbastanza tempo per rivedere il collegamento. Conta anche la qualità dei componenti o del progetto (dimensionamenti, correnti di esercizio etc). Su certi ampli a Transitor, a volte, non hai neppure il tempo di pensare che cosa sta succedendo (tipo uscita 16 Ohm su carico altoparlante 4 Ohm) che il finale è già andato. Un buon valvolare, in realtà, sopporta meglio certi stress.
Un saluto da Robbyboy
Rispondi
di gwynnett [user #9523]
commento del 02/07/2017 ore 12:00:58
il quesito dell'amico Gringo, certamente un buon musicista ma non assolutamente un tecnico, avrebbe due risposte:

la prima. salvaguardare le elettroniche dell'ampli usando la stessa impedenza in ohm o un valore leggermente superiore (da 4 ohm è accettabile passare a 6 o ad 8 ma non a 16), per la potenza non c'è problema in termini di funzionalità, ma verrebbe fortemente penalizzata la risposta dell'ampli al tocco se ne venisse installata una molto superiore (18 watt in uscita ---- speaker da 35 a 65 watt, 36 watt in uscita ---- da 65 a 100 watt) questi forse i valori più accettabili

la seconda è forse quella più importante che potrebbe migliorare non di poco la resa in generale dell'ampli o, comunque, stravolgerne la voce
anzitutto considerare quali valvole monta l'apparecchio, specialmente nella sezione finale, poi quale stile viene normalmente adottato dal chitarrista, infine il volume medio di utilizzo, considerando che un un ampli non riesce mai a suonare allo stesso modo da 1 a 100 watt

considerando che il costo di un buon altoparlante non è mai irrisorio sarebbe consigliabile farsi aiutare nella scelta da qualcuno in grado di leggere le caratteristiche del cono stesso riportate dal costruttore e che dicono veramente tutto su quella che sarà la risposta immettendo frequenze diverse ed a potenze in watt diverse

montando lo speaker giusto potreste riscontrare soluzioni inaspettate ed un ottimo equilibrio specialmente nel passaggio repentino tra frequenze acute e basse e nell'intellegibilità (acutanza) degli intermedi che dovrebbe risultare sempre ben distinta

voglio ricordare che la scelta dell'altoparlante rappresenta oltre il quaranta per cento nella resa di un amplificatore
Rispondi
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