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Cort punta in alto con la rinnovata G Series
Cort punta in alto con la rinnovata G Series
di [user #116] - pubblicato il

Le Strat-style della gamma G si rifanno il look, adottano nuovi legni e aggiornano i pickup per portare un classico di casa Cort a competere con il meglio della produzione solid body in circolazione. G280DX, G250DX e G200DX miscelano tradizione e modernità in una nuova dimensione.
La collezione G disegnata da Cort è stata per lungo tempo la scelta di molti novelli musicisti.
Dalla fascia entry level, la gamma si aggiorna ora per toccare vette più alte e fronteggiare gli affermati standard del mercato, tenendo ben salda l'attenzione a un prezzo competitivo.
La rinnovata G Series è stata presentata in anteprima allo scorso Namm Show di Los Angeles, e adesso Cort alza definitivamente il sipario su quello che promette di non essere un semplice aggiornamento superficiale, bensì una vera e propria riscrittura fin dalle basi.

Cort punta in alto con la rinnovata G Series

Le forme double-cut asimmetriche delle G Series, di chiara ispirazione californiana, si modificano leggermente per una maggiore ergonomia, mentre i legni sono tutti rivisti, scelti per leggerezza e risonanza.
Tutte accomunate da un assemblaggio bolt on per il manico, 22 tasti, ponte mobile e tre pickup, le nuove G sono i modelli 200, 250 e 280, tutti connotati dal suffisso DX.

Cort punta in alto con la rinnovata G Series

Classica nell'essenza e nell'estetica, la G200DX riprende la miglior tradizione americana con un corpo in frassino e una tastiera in acero. Splendida nella finitura tutta al naturale e con battipenna nero, preferisce un ponte a sei viti di stampo vintage. Come tutte le G Series, però, non si fa mancare un tacco smussato per il manico, studiato per agevolare l'accesso ai fret più alti senza rinunciare alla stabilità dell'insieme.

Un notevole distacco stilistico c'è invece spostando lo sguardo sulla G250DX, dove un vistoso top in acero figurato lascia presagire un tono aggressivo, propenso alla saturazione e con tutta la definizione dell'alnico V. La tastiera resta in acero, per assicurare brillantezza e attacco in abbondanza, mentre l'approccio più moderno è sottolineato dall'adozione di un ponte a due viti.

L'acero del top acquista una ricca fiammatura e si veste in una finitura sfumata per la G280DX, la più aggressiva del trio con un ponte a due viti e con in più delle sellette di tipo moderno. Insieme alle meccaniche bloccanti staggered, assicura una stabilità eccellente, mentre il manico interamente in acero canadese aggiunge rigidità e resistenza strutturale. Qui la vite di regolazione per il truss rod si trova alla base del manico, lasciata libera dall'assenza di battipenna.

Cort punta in alto con la rinnovata G Series

Su tutte le nuove G Series, la componentistica è scelta per il modo in cui i singoli elementi enfatizzano le vibrazioni dello strumento, anche grazie a una nuova lega metallica messa a punto per l'hardware.
I pickup, raccolti sotto l'indicazione di Voiced Tone, sono stati tutti ridisegnati da zero per riflettere le caratteristiche dei legni, per garantire che lo strumento suoni come un tutt'uno e fare in modo che ad arrivare all'amplificatore non sia solo l'elettronica.

Guardiamo con un certo interesse all'arrivo in Italia delle G Series grazie alla distribuzione di Backline, e vi terremo aggiornati quando si sarà occasione di mettere le mani su uno degli ultimi arrivi di casa Cort. Fino ad allora, vi invitiamo ad approfondirne la conoscenza sul sito ufficiale a questo link.
chitarre elettriche cort g200dx g250dx g280dx
Link utili
La nuova G Series sul sito Cort
Sito del distributore Backline
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di ADayDrive [user #12502]
commento del 12/07/2017 ore 08:42:58
Probabilmente anche grazie ai regolamenti nuovi noto un certo ritorno all'acero, che per inciso a me piace un sacco e che per i mancini fino ad oggi è un'opzione decisamente poco praticata dai costruttori.
Tra l'altro mi sa pure che sia ora di fare incetta di supertstrat anni '90, oramai l'unico "quasi-vintage" dai prezzi umani; tra cinque o sei anni sui social la gente comincerà a dire "Vuoi mettere come suonavano meglio quelle col palissandro!"...
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di FrankieBear [user #29169]
commento del 12/07/2017 ore 16:15:51
mi sono sempre piaciute le Cort...la cosa mi incuriosisce!
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di Sykk [user #21196]
commento del 12/07/2017 ore 17:48:57
Considerando anche che le Ibanez made in Korea vengono dalla stessa fabbrica, una certa qualità è garantita.
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di tormaks [user #26740]
commento del 12/07/2017 ore 18:28:14
Cort è una delle marche più abbordabili per qualità/prezzo.
E' difficile prendere una fregatura da questo marchio.
Ho un basso economico che suona da paura ed imbracciai una delle chitarre acustiche più "morbide" di una classica!
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di sand1975 [user #46451]
commento del 12/07/2017 ore 22:21:19
interessante la g280dx col nut da 42mm. Chi sa smanettarci un pelo e sistema il setup (che già è buono di serie) con una livellata/crownung dei testi e sostituisce elettronica e pickup con ottimi pickup magari usati riesce di solito a trasformare le cort di gamma alta, già buone, in chitarre veramente di livello. Io ne ho tre: g290 z-custom e m-900 tutte customizzate con pickup ed elettronica e faccio fatica a sostituirle con chitarre simili di prezzo nettamente superiore.
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di distorto [user #28299]
commento del 13/07/2017 ore 16:29:29
Ciao, toglimi una curiosità, anch'io ho la g290 e la m900, di cui sono molto soddisfatto, visto che secondo me hanno già di serie ottimi pick-up nonostante tutto tu li hai sostituiti.... con cosa? Grazie
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di sand1975 [user #46451]
commento del 13/07/2017 ore 16:34:05
La g290 con una triade di pickup artigianali di Bill Lawrence, quelli a lama con l' H90 al ponte. Ora Bill è morto ma li fa ancora la famiglia. Occhio che gli originali sono solo i wilde, non i bill Lawrence (anche se è difficile da credere è così, questione di diritti). Oltre ad essere ottimi e particolari sono gli unici che montano sulla g290 perché non hanno la basetta come i single coil normali. Becky mi ha consigliato l'h90 da 2H (i più bassi) per bilanciare i single coil, se non lo tieni troppo alto funziona alla grande senza sbalzi di volumi.
Sulla m900 ho tolto il piezo che non mi piaceva e mi abbatteva la batteria e ho messo un gotoh, come pickup avevo trovato usati una coppia di eccezionali Haussel Classic che sono proprio studiati per le semiacustiche. Qualsiasi paf vintage va bene, molto più adatto rispetto ai mighty mite o duncan di serie (questi ultimi sono troppo carichi e soffocano la chitarra IMHO). Condensatori e pot presi su axesrus.
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di Kapa utente non più registrato
commento del 13/07/2017 ore 03:59:45
Io ho avuto una Cort...appena ho potuto l'ho data via.
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di ibanez666 [user #46399]
commento del 13/07/2017 ore 16:07:32
Stesso discorso per me. Ma nel mio caso si parla di oltre 2o anni fa. Magari ora sono migliorate, anzi sicuramente... Sono curioso di provarne una...
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di sand1975 [user #46451]
commento del 13/07/2017 ore 16:36:42
Che "cort"? Anche di chitarre con cui sopra scritto Fender ci sono degli obbrobri economici insuonabili e altre del costo di un'auto eccelse... la cort fa chitarre da poco più di 100 euro fino a oltre 1500 (faceva, le masterpiece)
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di vicky utente non più registrato
commento del 14/07/2017 ore 14:08:18
mi è capitata in mano, da risistemare, una Cort economica degli anni '80 ed effettivamente era un po' imbarazzante, Floyd Rose in zama spezzato, body in multistrato.
Tutta un altra cosa rispetto alla produzione attuale o dal 2000 in su, soprattutto sull'economico.
In questi anni di mio ho avuto tra le mani:
- una G200 comprata usata per 70 euro, materiali e costruzione con niente a che vedere con quella anni '80, più che dignitosa
- un basso GB94 : come prezzo è di fascia media ma era semplicemente impeccabile
- ora ho un GB34 prima serie, preso usato per 130 così vai al link , pick up Mighty mite (erano di serie). Per il prezzo che ha è spettacolare e nonostante la gas non mi viene assolutamente voglia di darlo via.
Non dimentichiamo che Cort produce anche per Ibanez, Squier ecc. quindi proprio ciula non sono....
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di maxventu [user #4785]
commento del 13/07/2017 ore 14:23:38
un mio caro amico ha preso di recente un basso Cort 6 corde neck through da paura, da' filo da torcere a modelli prestigiosi che costano il quadruplo
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di sand1975 [user #46451]
commento del 13/07/2017 ore 17:07:03
Comunque credo che la produzione migliore di Cort fosse tra 2000 e 2010 circa.
Allora le chitarre erano fatte in Korea e non in Cina e c'era la produzione limitata fatta a mano della serie custom shop e masterpiece.
Le mani cinesi non sono diverse da quelle coreane forse ma rispetto a quella produzione vedo che hanno tagliato la serie custom shop, hanno tagliato la serie masterpiece, hanno tagliato i pickup "seri" e non ci sono più i modelli top di gamma (la m900/custom, ecc) e mi sembra che anche i materiali siano più economici.
Insomma hanno "razionalizzato" facendo economie. Del resto mi sembra di ricordare che i modelli più belli di quella produzione costassero sensibilmente di più rispetto ad oggi, senza contare i masterpiece e i custom shop.
PS: Ho anche una acustica del custom shop con fondo e fasce di palissandro massello, abete engelman, binding in acero fiammato e abalone, tastiera in ebano ed elettronica fishman che allora era il top di gamma. Valore usato: dai 400 ai 600 euro, suona ed è costruita come una chitarra che costa 4 volte tanto. Unico difetto: i tastini small vintage e non rifiniti perfettamente, la porterò dal liutaio...
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