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Gibson Memphis si trasferisce
Gibson Memphis si trasferisce
di [user #116] - pubblicato il

Lo stabilimento Gibson di Memphis chiude. La produzione è in crescita, e i laboratori che danno alla luce le archtop americane cercano una nuova casa.
Dopo oltre sedici anni di attività, Gibson Memphis abbandona la sua sede storica in Beale Street. La divisione Gibson focalizzata su archtop e modelli semiacustici spiega di aver vissuto un periodo particolarmente positivo di crescita e specializzazione, e si appresta ora a dare vita a una nuova sede più adatta alla produzione attuale.
A darne notizia è Harmony Central, web-magazine di proprietà di Gibson Brands nel 2015.

Il CEO Gibson Henry Juszkiewicz dichiara "siamo estremamente eccitati per questa prossima fase di crescita che crediamo porterà benefici sia ai nostri dipendenti sia alla comunità di Memphis". Pare infatti che i nuovi edifici sorgeranno nei paraggi dello stabilimento originale, più ampi e con attrezzature più moderne per soddisfare le richieste di un volume d'affari notevolmente maggiore rispetto a quello previsto all'epoca dell'arrivo di Gibson in città. Il CEO continua "ricordo quando la nostra proprietà si trovava tra edifici abbandonati, e Beale Street era in declino. È con grande orgoglio che vedo lo sviluppo di quest'area con un'arena di basket, alberghi e un crescente interesse nella tradizione musicale della grande città di Memphis".



Il nuovo catalogo Gibson Memphis per il 2018 è già stato annunciato e può essere visto sul sito a questo link. Una linea di produzione rivoluzionata da nuovi ambienti e macchinari aggiornati potrebbe portare a un cambiamento sensibile negli strumenti. Pertanto, si consiglia di tenere d'occhio i prossimi arrivi per quelle che si prospettano essere delle gran belle sorprese.
chitarre semiacustiche curiosità gibson
Link utili
La notizia su Harmony Central
Gibson acquisisce Harmony Central
Catalogo Gibson Memphis 2018
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di Sykk [user #21196]
commento del 22/10/2017 ore 13:09:06
La prima cosa che ho pensato... succederà come con Heritage?
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di Mariano C [user #45976]
commento del 22/10/2017 ore 14:07:22
mi hai battuto sul tempo pensavo la stessa cosa. probabilmente no perchè non si spostano di città a quanto pare ma rinnovano solo gli spazi sempre a memphis
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di Tubes [user #15838]
commento del 22/10/2017 ore 23:53:48
Visto che citate Heritage, che ne pensate di queste chitarre ? Io ho la 535, grande suonabilità, però i pickup non mi entusiasmano e non saprei cosa montarci, non ho esperienza di customizzazione . Devo dire che subisco parecchio il fascino del logo Gibson, se potessi permutarla senza rimetterci troppo con una 335 lo farei . Comunque gran bella chitarra .
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di Ghesboro [user #47283]
commento del 24/10/2017 ore 22:09:13
Non dar per scontato che la 335 ti piaccia di più. Valuta un cambio pickup alla 535. Chessò, un paio di antiquities
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di Tubes [user #15838]
commento del 25/10/2017 ore 17:54:09
Sì, hai ragione . Voglio parlarne al mio liutaio di fiducia .
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di Mariano C [user #45976]
commento del 24/10/2017 ore 23:32:23
io ho da poco dato via una Gibson 335 per una Godin. Il suono era stupendo ma c'erano delle cose che non mi facevano sentire a mio agio della 335, oltre ad alcuni difettucci emersi nel tempo inaccettabili per me su uno strumento da 2500 euro (ponte senza pivot che si piega mangiando il legno col passare del tempo, capotasto inadeguato, fretwork impreciso in alcuni punti.....). Se ti trovi bene con la 535 valuta di cambiare i pickup con quelli che montano le 335, come i '57 classic. A me piacevano davvero molto e in effetti il suono era la sola cosa della mia ex 335 sulla quale non ho mai avuto da ridire. 57 Classic al manico e 57 Classic Plus al ponte, li ho montati anche su una Epiphone e le hanno dato nuova vita
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di Tubes [user #15838]
commento del 25/10/2017 ore 17:53:23
Ciao,
come dicevo sopra è un lavoro che devo prendere in considerazione ... grazie anche a te
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di alexus77 [user #3871]
commento del 25/10/2017 ore 00:20:39
Ho una 535 del 2004, e mai la venderei, molto meglio di una 335.
Io le ho messo un ponte TOM della Tone Pros, nuove meccaniche Kluson tulip, rifatto tutto il circuito, nuovi pot CTS da 500k inclusi, e ho messo due Gibson 57 Classic e Classic + al ponte. E' una figata di chitarra, ho imbracciato Gibson Custom Shop che non erano all'altezza. In alternativa, dei Seth Lover o dei Duncan Antiquity dovrebbero suonarci bene dentro.
Rispondi
di Tubes [user #15838]
commento del 25/10/2017 ore 17:56:35
Ciao, grazie dei tuoi suggerimenti . In effetti anche altri accordiani la pensano così e all'epoca comprai Heritage proprio su consiglio di un mio amico chitarrista per professione e non più ragazzino che quindi ne aveva maneggiate di chitarre . Credo che debba proprio mettere mano al cambio pick-up !
Alla prossima
Rispondi
di Cukoo [user #17731]
commento del 22/10/2017 ore 18:01:42
Gibson è un po' chiacchierata ultimamente. Per me sono dei menagramo.
vai al link
Rispondi
di KJ Midway [user #10754]
commento del 22/10/2017 ore 20:42:5
Anch'io la sapevo diversa la storia.... Altro che ampliare la produzione, il debito di più di 500milioni di dollari pesa, ridimensionano se non vogliono chiudere. Brutta storia.
Rispondi
di Matteo Barducci [user #29]
commento del 22/10/2017 ore 23:24:0
Metà del sito produttivo attuale a Memphis è occupato da un’area per esibizioni e concerti attualmente non più utilizzato. Stanno cercando semplicemente un luogo più piccolo da destinare totalmente all’attività di fabbrica senza inutili sprechi di spazio.
Rispondi
di KJ Midway [user #10754]
commento del 23/10/2017 ore 07:25:35
Scusa ma nell'articolo parlano di "siti più ampi", l'esatto contrario.
In ogni caso da quello che ho letto l'idea che mi son fatto è che il downgrade di agosto è pesato parecchio e la situazione non è di buonissimo stato, tanto per essere ottimisti.

www.musicradar.com/news/gibson-is-selling-its-memphis-factory
Rispondi
di Matteo Barducci [user #29]
commento del 23/10/2017 ore 07:46:00
Come è scritto anche nell’articolo di Musicradar, la fabbrica è occupata in gran parte da una sala concerti e da un parcheggio da 330 posti. Stanno cercando semplicemente un posto dove l’area produttiva possa essere incrementata senza troppi problemi, ad un costo(fra acquisto e mantenimento) perché no, sensibilmente inferiore. Il downgrade di questa estate era ampiamente previsto, anche perché l’azienda versa in questa situazione da diversi anni, analogamente a pressoché tutti i grandi brand statunitensi del settore(=le chitarre made in USA interessano più a nessuno).
Rispondi
di KJ Midway [user #10754]
commento del 23/10/2017 ore 08:04:03
Che sia l'una o l'altra spero vivamente di sbagliarmi, vedere in questo momento Gibson sul mercato non sarebbe un bella cosa.
Rispondi
di SysOper [user #10963]
commento del 26/10/2017 ore 19:45:35
Gibson Brands controlla oltre 15 marchi, l'ultimo dei quali (Onkyo) solo da pochi mesi... possibile che le difficoltà finanziarie derivino più dalle non poche acquisizioni degli ultimi anni, che dall'andamento più o meno positivo delle vendite di chitarre.
Rispondi
di Cukoo [user #17731]
commento del 27/10/2017 ore 00:31:26
Non lo so. Le notizie poi sono contraddittorie per quanto riguarda l'entità del debito. Certo che rifinanziare qualche centinaio di milioni di debito se si ha un rating basso può essere difficile.
Rispondi
di Claes [user #29011]
commento del 23/10/2017 ore 09:40:55
Debiti per 500.milioni $... Come recuperarli?.Si può abbassare i prezzi della produzione e di vendita dei singoli modelli contando su vendite maggiorate. O alzare i prezzi delle chitarre e ridurre la produzione. Accordiani che si intendono del mercato della finanza dii alto bordo.
Una soluzione controversa di sicuro ma efficientissima è... vendere tutta la baracca a un califfo che sarà fiero di avere acquistato logo e nome di prestigio!
Lo scopo primario è mantenere il posto di lavoro a Memphis e chi ci lavora è un esperto inestimabile ma non disposto a spostarsi a mille miglia di distanza. Mi è capitato una cosa simile - trasferirmi a Stoccolma ma sono rimasto a Copenaghen...
Rispondi
di Tubes [user #15838]
commento del 25/10/2017 ore 17:58:06
Eh Claes, anche Stoccolma non è mica male però !
Rispondi
di Claes [user #29011]
commento del 25/10/2017 ore 19:46:26
Promozione per Stoccolma: è la capitale della Scandinavia - Copenaghen e Oslo sono adesso cittadine periferiche e da sempre anche a livello musicale- un OK deve passare da Stoccolma. Per farla breve, la Svezia ha prodotto hits a sufficienza per qualificare tra i Big. Con big aiuto da videos made in London.
Sono rimasto a Copenaghen, mio giro - a Stoccolma conosco i discografici e basta. The Gibson Memphis Syndrom...
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di Mariano C [user #45976]
commento del 23/10/2017 ore 11:11:36
La qualitá Gibson è troppo bassa e i prezzi troppo alti per essere competitivi. Le persone che subiscono il fascino Gibson e Fender sono sempre meno è sempre meno giovani, per cui è normale che siano indebitatissimi, potranno contare sempre meno sul ritorno di immagine storico, sopratutto ora che la qualitá media si è alzata enormemente sia nella produzione asiatica tipo le D’Angelico coreane Peerless o Eastman sia in marchi europei o nord americani come Duesenberg o Godin
Rispondi
di KJ Midway [user #10754]
commento del 23/10/2017 ore 12:06:32
qualità bassa e prezzi alti per me è opinabile e molto, Le LP Studio costano tanto che una Fender Standard sulla quale di lavoro ce n'è 1/5 forse.
Il discorso giovani c'è sempre stato solo che 25 anni fa Fender e Gibson non te le potevi permettere punto, ora sì, al massimo una Strato Japan ma allora eri il più fico, altrimenti c'era solo la Aria Pro II se ti andava bene.
Concordo che la qualità media si sia alzata moltissimo ed è un bene, così si rendono accessibili gli strumenti a più persone, dubito che il blasone dei grossi marchi venga intaccato, rimarranno sempre un punto d'arrivo nei sogni dei chitarristi, chitarre come Duesenberg o Godin rimarranno sempre di nicchia.
Rispondi
di Pietro utente non più registrato
commento del 23/10/2017 ore 19:40:37
Hai fatto un commento che non sta in piedi purtroppo,non so che chitarre tu abbia o abbia avuto ma hai toppato di brutto.Peerless ne ho avute due e lasciamo perdere per favore,Gibson tutta la vita,Eastman fa belle cose,ma costano pure loro e la qualità non è sempre all'altezza della situazione.Duesemberg è roba ottima,ma costa quanto Gibson quindi di che stiamo parlando? Godin fa ottimi prodotti,con un rapporto qualità/prezzo spesso invidiabile,ma hanno una diffusione molto limitata.I giovani che si possono permettere ( e di questi tempi non è scontato!) Gibson e Fender,vai tranquillo che le comprano,piuttosto che prodotti più economici.E' un discorso molto qualunquista che non ha basi solide il tuo,il problema economico di Gibson si trascina da molto tempo e per altre ragioni,non certo quelle che hai elencato tu.
Rispondi
di Ghesboro [user #47283]
commento del 24/10/2017 ore 22:12:58
Guarda che poi la gente si offende, stacci attento.
Rispondi
di Claes [user #29011]
commento del 24/10/2017 ore 12:00:19
C'è pure Epiphone ed è sotto l'ombrello Gibson ma non appare sinora - che sia un gruppo di investitori separati? Insomma, che non figurano nel resoconto Gibson del caso.
Rispondi
di SHENANDOAH1980 [user #10847]
commento del 25/10/2017 ore 00:33:09
Come sempre la verità sta nel mezzo. Vero che Peerless sia un gradino sotto, ma costa qualcosa meno, quindi rapporto q/p uguale, infatti vende poco. Vero che duesenberg costa uguale, ma offre di più come qualità liuteristica, personalità e finiture, meno come brand e, quindi, rivendibilità. Eastman offre qualcosa in meno, ma a prezzo sensibilmente più basso, quindi rapporto q/p più vantaggioso. Ovviamente è Eastman e non Gibson, il che è da considerare. Che nessuno tocchi Godin e la scuola canadese, peró. Sempre più professionisti si appoggiano a Godin proprio per l’eccellente costruzione e affidabilità, la buona reperibilità, gli ottimi suoni e una qualità percepita imbarazzante in senso positivo. In più hanno prezzi onesti, ma non è questo il punto nel loro caso.
Credo che la disfatta Gibson sia da imputare a un insieme di aspetti:
- chi inizia a suonare la chitarra, di solito, è giovane e squattrinato e quindi niente Gibson
- chi suona da un po’ e capisce cosa vuole da una chitarra, se decide di optare per la scuola Gibson, spesso preferisce non pagare il brand ma la sostanza, e si rivolge a strumenti pari prezzo o più, ma di qualità decisamente superiore (non cito brand perché sarebbero molti e sicuramente opinabili)
- un po’ per moda, un po’ per sentirsi speciali, un po’ per essere alternativi, un po’ per far finta di avere una propria signature, un po’ perché si hanno le idee sufficientemente chiare su uno strumento, molti, molti più che in passato, si rivolgono a liutai e liuterie artigianali, con risultati che vanno dal chemerda al capolavoro assoluto.
- i papà dei ragazzini yankee per cui “only a Gibson is good enough” cominciano a avere qualche soldino in meno con cui foraggiare i vizi dei figli per cui visto che la chitarra la vuoi per prendere della mussa ti compro questa che è uguale ma costa un quarto, tanto missa non ne prendi.
-i cataloghi Gibson, da anni ormai, hanno una bizzarra strategia. Mi spiego: tolgo quattro buoni prodotti, ne metto uno ottimo ma irraggiungibile, uno buono ma più caro e due che fan schifo a un prezzo decente. Capite bene che dopo qualche iterazione la qualità complessiva della produzione cala e la gente comincia a guardarsi intorno.
-la gente ha meno soldi
-meno gente ha soldi
-meno gente suona
-molta più gente si rivolge all’usato dove, con un po’ di occhio, si fanno buoni affari.
Personalmente dopo aver acquistato la mia Yamaha SG 2000 a un prezzo da Gibson, ho venduto il LP standard a un buon prezzo e la SG ‘61 reissue la tengo ancora ma la suono molto poco, e sto valutando la dipartita.
Mi spiace per Gibson. È un brand che vale molto più di un semplice marchio di chitarre, in quanto caposcuola di una corrente liuteristica che è un punto fermo della storia dello strumento, ma se la stanno proprio giocando male male.
Rispondi
di mamuele [user #4349]
commento del 31/10/2017 ore 13:57:40
"Vendo Gibson 335 1963 Reissue finitura VOS prodotta nei vecchi stabilimenti di Memphis, niente a che vedere con la produzione attuale "

Non vedo l'ora di vederi annunci cosi' sul MM :-)
Rispondi
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