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Potenziometro dei toni più graduale ed efficace
Potenziometro dei toni più graduale ed efficace
di [user #26119] - pubblicato il

Il tono sulla chitarra è un circuito semplice, ma va studiato per ottenere il risultato desiderato. Ecco come interagiscono potenziometro e condensatore.
Ho appena provato in un negozio una Statocaster dei primi anni '80 molto modificata: ponte Kahler con relativo bloccacorde, pickup Lace Sensor e manico scalloped. L'elettronica era passiva e, appena ho girato il tono, la magia: il taglio degli alti era estremamente effettivo e dettagliato, e procedeva "a gradini". A ogni piccola variazione della posizione del potenziometro corrispondeva una variazione di tono molto significativa. Sensazione difficile da spiegare, ma dopo un po' di swell sul potenziometro potevo fare un effetto wah molto realistico e convincente. Non ho mai sentito nulla di simile. Spiegatemi per favore di cosa si tratta e come posso ottenerlo anche sulla mia chitarra. Grazie!

Potenziometro dei toni più graduale ed efficace

Risponde Pietro Paolo Falco: nelle Stratocaster modificate durante gli anni '80 è possibile trovare davvero di tutto, dai treble bleed ai valori più disparati per condensatori e potenziometri di tono. L'effetto di cui parli, però, in realtà non è così raro: deriva probabilmente dalla scelta di componenti di qualità insieme alla ricerca di un buon equilibrio tra il valore del potenziometro del tono e quello del condensatore.
In elettronica, il controllo dei toni in una chitarra elettrica viene detto "filtro passa basso". Si tratta di un semplice circuito costituito da una resistenza variabile (il potenziometro) e un condensatore che, insieme, attenuano progressivamente le frequenze al di sopra di una determinata soglia, lasciando passare inalterate le frequenze più basse. Tale barriera è chiamata "frequenza di taglio", ed è determinata dal valore dei due componenti secondo la formula: f=1/(2πRC).
Va da sé che usare resistenze e condensatori diversi determina una risposta molto variegata del controllo dei toni, che può risultare più o meno incisivo e graduale. In questo concorrono anche le caratteristiche del potenziometro: di solito si adottano i potenziometri cosiddetti lineari, ma c'è anche chi preferisce i logaritmici (che invece sono considerati lo standard per il controllo del volume). In linea di massima, un potenziometro di qualità avrà un'escursione più regolare e, insieme a una buona progettazione del filtro, risulterà in un tono più efficace.
Non ultimi vanno considerati i pickup: un single coil molto brillante farà avvertire da subito un'attenuazione degli acuti, mentre un humbucker più cupo cambierà voce solo quando la frequenza di taglio sarà più bassa, perché già in partenza non aveva quelle frequenze acute che avremmo tagliato nel single coil, e non si percepirebbero cambiamenti.

Se sei interessato ad approfondire la questione e a modificare tu stesso le tue chitarre, una buona idea è studiare i circuiti degli strumenti che ami di più e nei quali hai riscontrato caratteristiche simili, fare qualche test sulla base della formula matematica di cui sopra e, soprattutto, procedere con vari tentativi senza arrenderti ai primi insuccessi. Acquista una manciata di potenziometri di diversi valori (tra quelli più comuni nell'ambito chitarristico, diciamo da 250 a 500k, ma non aver paura di osare valori più bassi o più alti) e un pugno di condensatori (anche qui fai riferimento agli standard di mercato, 0.022 o 0,047microFarad e dintorni), armati di morsetti e fai un po' di prove: le soddisfazioni arriveranno, o comunque imparerai a conoscere meglio il tuo strumento.
Qualche anno fa, StewMac pubblicava questo interessante test che potrebbe tornarti utile.

chitarre elettriche elettronica fai da te
Link utili
StewMac
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di Mariano C [user #45976]
commento del 28/10/2017 ore 14:02:2
ma non è sufficiente mettere del potenziometri logaritmici? molti lo fanno anche sui toni
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di Oblio utente non più registrato
commento del 28/10/2017 ore 16:21:29
Il logaritmico ha un'escursione troppo repentina per i toni ..meglio lineare
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di Mariano C [user #45976]
commento del 28/10/2017 ore 21:32:48
in realtà di logaritmici ce ne sono di diversi con diversi tipi di escursione (anche per via di come sono progettati ingegneristicamente). io in una delle mie chitarre ho i logaritmici anche sui toni e funzionano molto bene. Però vanno bene anche i lineari sulle altre :) è proprio vero che "non conta la tecnologia impiegata ma la qualità del progetto"
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di blea [user #29925]
commento del 30/10/2017 ore 12:01:38
Boh sarà ma io ho 5 elettriche gibson e fender, ma sui toni c'è in tutte e 5 un pot logaritmico! Che fra l'altro preferisco alla grande!
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di RedRaven [user #20706]
commento del 28/10/2017 ore 17:29:56
Ricordate anche che col potenziometro dei toni tutto aperto il filtro non è nullo. Se si vuole la piena espressività si può fare un bypass, come sulle vecchie esquire.
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di Quick utente non più registrato
commento del 29/10/2017 ore 13:51:12
Buongiorno a tutti. Innanzitutto grazie per la celere e cortese risposta. Dovrò sperimentare prima o poi varie soluzioni per avvicinarmi a quell'effetto ottenuto col solo pot del tono che in quasi 25 anni di chitarra non ho mai sentito. Purtroppo sono tornato nel piccolo negozio dove ero stato e il commesso laconicamente mi ha risposto che la chitarra era stata lasciata in conto vendita e ritirata il giorno prima dal proprietario che sembrava aver trovato un acquirente privatamente. Mi mangio le dita di mani e piedi per non aver fatto un video, ma d'altronde ero soloi in un negozio con un commesso che stava servendo altre persone. Mannaggia a me! Appena riesco a fare qualcosa di simile vi faccio sapere. Intanto buona musica a tutti!
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di acufene [user #9658]
commento del 03/11/2017 ore 08:00:12
Da come lo descrivi (procedeva "a gradini", fare un effetto wah) potrebbe essere un Tonestyler della stellartone o simile.
È una sorta di varitone dove invece di diminuire il volume degli acuti come nei controlli di tono normali (per le quali è quindi meglio sempre usare un pot logaritmo) si selezionano vari condensatori, ovvero, varie frequenze di taglio.
Ce l'ho su un precision e l'effetto è quello.
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di Quick utente non più registrato
commento del 03/11/2017 ore 11:16:58
Conosco abbastanza bene il potenziometro Tonestyler. Non era quello. Il pot della chitarra che ho provato aveva una corsa fluida, mentre il suono procedeva "a gradini" nei tagli in frequenza. L'effetto era quello di un filtro passa basso e passa banda pilotati assieme. Nel fare lo swell col potenziometro sembrava uno wha piuttosto convincente, mentre procedendo per gradi si avvertiva un effetto "staccato" come se ruotando la manopola entrassero uno dopo l'altro filtri diversi.
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di screamyoudaddy [user #37308]
commento del 30/10/2017 ore 17:14:26
Beh la differenza sta nel fatto che contando rozzamente le 10 tacche del pot, col lineare ogni tacca chiudi di un decimo i toni, o meglio riduci la resistenza prima del condensatore che va a terra di un decimo. Col logaritmico c'è una curva logaritmica appunto, quindi a seconda che sia log o rev log capace che la chiusura dei toni avvenga repentinamente anche a 7 o al contrario solo in fondo a 2-3, ipotesi più ovvia. Naturalmente si ha un'escursione più precisa su una parte della corsa, che può essere un vantaggio.
Rispondi
di acufene [user #9658]
commento del 04/11/2017 ore 12:54:03
Il tonestyler, contrariamente a quanto dice il sito, crea un modesto picco di risonanza immediatamente prima della frequenza di taglio. Non so se hai avuto modo di provarlo di persona. Se cerchi in Google immagini tonestyler resonance peak trovi qualche grafico. Il leggero boost di frequenzè è percepibile. Mi pare pure di ricordare d'aver letto che anni fa c'era una versione con potenziometro senza scatti ma non ritrovo dove.
Comunque qualaiasi cosa fosse sarebbe stato interessante sapere di cosa si trattava esattamente.
Rispondi
di Quick utente non più registrato
commento del 05/11/2017 ore 14:11:49
Il tonestyler l'ho provato e avuto più volte. Prima su alcune mie chitarre e l'ultima volta recensito assieme alla Fano qualche mese fa su queste pagine. L'impressione è che non era quello sulla chitarra del negozio. In anni di chitarra non ho mai sentito nulla di simile e pure i miei amici che sono collezionisti sopraffini non hanno saputo aiutarmi... continuo Le ricerche e vi terrò informati !
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