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Da TC Electronic un'ondata di nuovi stompbox
Da TC Electronic un'ondata di nuovi stompbox
di [user #116] - pubblicato il

Dall'auto swell del Crescendo ai glitch dell'octaver analogico Nether, otto nuovi pedali TC Electronic sono protagonisti di altrettanti video dimostrativi.
Otto video ufficiali mostrano i nuovi pedali TC Electronic incentrati su circuiti tradizionali e sonorità della vecchia scuola. Fanno parte della collezione presentata alla fine del 2016 con lo slogan "Smorgasbord of Tones" che raccoglie stompbox semplici e diretti, facili da usare e con un'attenzione alla cifra sul cartellino senza rinunciare alla qualità e alla solidità.
Gli chassis in metallo piegato, puliti nell'estetica e tutti con switch true bypass, celano dei circuiti molto diversi dagli standard a cui TC ha abituato i propri fan. Non ci sono Toneprint, ma circuiti per lo più analogici ispirati ai classici del suono chitarristico, dai best seller di ogni epoca a vere rarità per fanatici del genere.

Per l'ondata di modelli in arrivo con l'autunno 2017, il laboratorio danese ammicca a modulazioni, saturazioni e complementi vari per tutti i gusti, corredando ogni nuova uscita da un video introduttivo che ne illustra le caratteristiche principali.

Da TC Electronic un'ondata di nuovi stompbox

El Mocambo Overdrive è l'immancabile reinterpretazione dell'overdrive più famoso che la chitarra elettrica abbia conosciuto. Lo chassis è bianco, ma i riferimenti al pedale verde per eccellenza sono evidenti.



Facile da individuare è anche l'ispirazione dietro l'Honey Pot, il fuzz di casa con controlli di Tone, Volume e Sustain. Perfetto per il rock alternative anni '90 o per suoni carichi di sustain che ammiccano a tratti al mondo dei sintetizzatori, è ideale per l'abbinamento con un amplificatore già sul limite del breakup.



L'interfaccia del 3rd Dimension Chorus può spiazzare chi è abituato a manopole e switch in quantità per le proprie modulazioni. Qui TC, nell'ispirarsi a un gigante degli anni '80, ha piazzato solo quattro pulsanti, ognuno impostato su una precisa sonorità raggiunta attraverso un circuito analogico basato su bucket brigade device. L'utente può attivarne uno o più insieme per sommare le modulazioni fino a 16 impostazioni differenti dai chorus più delicati a quelli più invasivi.



Ancora più semplice è l'approccio dell'Eyemaster, un distorsore estremo da heavy metal con manopole di Gain e Volume. Niente controlli di tono, ma un debole per finire nel send return dell'amplificatore e sfornare così un suono ancora più duro e potente.



Se si usa una distorsione importante come l'Eyemaster, contare su un noise gate all'altezza è fondamentale. L'Iron Curtain, con controlli di Threshold e Decay, fa proprio questo e promette di servire le esigenze di chi cerca un noise gate aggressivo e netto per i propri riff hi-gain quanto per chi vuole una coda più morbida e attenta alla dinamica per le parti melodiche.



Parlando di manipolazione del volume, chiusura e apertura, non poteva mancare all'appello un tremolo. Il Choka è immediato nell'uso grazie ai controlli di profondità e velocità, e consente di definire l'escursione dell'effetto con un terzo potenziometro indicato come LFO, che modella l'onda tra una quadra e una triangolare.

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In TC si sono divertiti alquanto a giocare con i livelli del segnale, e hanno deciso di fare l'occhiolino a una vera rarità del mondo dell'effettistica. Il Crescendo genera l'effetto swell che molti musicisti ricreano destreggiandosi con la manopola della chitarra mentre suonano o con un pedale volume. I più fortunati si sono accaparrati qualche edizione vintage di un effetto che ricreava in automatico tale processo, e ora TC la restituisce al grande pubblico con una versione accessibile e facile da usare. Il Crescendo ha i soli potenziometri di Sensitivity e Attack, e ricorre a una circuitazione puramente analogica.



Il Nether è l'octaver del gruppo, anche lui analogico per restituire le sonorità monofoniche e ricche di glitch che caratterizzano la categoria. Chi preferisce trasposizioni pulite e cristalline ha l'imbarazzo della scelta nel catalogo TC, e ora c'è del pane anche per i denti di chi richiede le vibrazioni possenti e a tratti confuse di un circuito analogico fino a due ottave inferiori rispetto al segnale originale.

3rd dimension chorus choka crescendo effetti e processori el mocambo eyemaster honey pot iron curtain nether octaver tc electronic
Link utili
I primi 13 stompbox TC Electronic su Accordo
El Mocambo Overdrive
Honey Pot Fuzz
3rd Dimension Chorus
Eyemaster Metal Distortion
Iron Curtain Noise Gate
Choka Tremolo
Nether Octaver
Crescendo Auto Swell
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di leopardave [user #24680]
commento del 02/11/2017 ore 16:37:46
Il chorus non sembra male. L'idea è un po' diversa dal solito almeno
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di _Spawn_ [user #14552]
commento del 03/11/2017 ore 01:09:26
beh...a me pare la copia del Boss DC-2 che era già stato copiato dal Beringher...
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di talpa [user #1842]
commento del 03/11/2017 ore 06:36:42
Che è proprietaria di TC 😉
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di _Spawn_ [user #14552]
commento del 03/11/2017 ore 08:51:27
Si, infatti. Mi sembra di intendere che con questa ultima serie stiano facendo, in buona parte, un rehousing dei vecchi Behringer, commercialmente lo posso capire, rifanno un po' una verginità ai bistrattati plasticoni ;-)
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di leopardave [user #24680]
commento del 03/11/2017 ore 07:04:27
Urca! Non conoscevo il dc2! Ma è assurdo a che prezzi viaggia su mercatino...
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di slash.bonny [user #34391]
commento del 02/11/2017 ore 17:59:00
Non male l'imitazione del tube screamer, il fuzz dovrebbe essere una sorta di big muff?
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di RedRaven [user #20706]
commento del 03/11/2017 ore 12:50:34
sembra proprio di si. ma è il meno appetibile forse dato che anche un big muff si trova a cifre bassissime con facilità.
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di JFP73 utente non più registrato
commento del 02/11/2017 ore 18:39:2
Mi serviva giusto uno swell
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di RedRaven [user #20706]
commento del 03/11/2017 ore 12:56:39
Se anche fossero copie di Behringer ( al loro volta copie in massima parte di altri classici) in un case solido e con componenti di qualità buona, non troverei troppo da lamentarmi, e anzi, molti sono interessanti, specie visto il prezzo. Il problema dei Behringer è che lo switch funziona 2 volte no e 1 si, e che sono montati a caso (led che si accendono quando il pedale è off e viceversa..). E che sono spesso rumorosi. Se con un attimo di cura e componentistica decente i pedali acquisiscono un senso, si può passare a valutare il suono. Dalle demo il tutto pare star funzionando.
Rispondi
di fenderpassion61 [user #13902]
commento del 04/11/2017 ore 16:18:48
Io ho il Force Field che è un compressore. E' della prima tornata di questa serie. Costa la bellezza di 55 euro e non capisco cosa dovrebbe avere che non va. E' solido con dei bei potenziometri frenati il giusto, silenzioso ed efficace.
Se poi è Merdinger o vattelapesca ma chiss'emporta. Ci sono ditte che chiedono cifre allucinanti per quattro resistenze due condensatori ed un integrato. Smettiamola con queste fisime sulle marche, un Boss CS3 costa di più e va uguale...col rumoretto di fondo però!
Rispondi
di _Spawn_ [user #14552]
commento del 05/11/2017 ore 08:44:56
Ciao, non so se tu e RedRaven vi stesse riferendo al mio commento. Ben lungi dal criticarli, volevo solo specificare che, almeno per alcuni di essi e quasi certamente per il chorus di cui sopra, questi pedali non sembrano essere nuovi progetti ma un rehousing de vecchi Behringer. Ho anche detto che commercialmente è un'idea condivisibile proprio per i motivi da voi esposti: miglioramento di alcuna componentistica e affidabilità (o almeno è quello che si spera).

A presto
Spawn
Rispondi
di fenderpassion61 [user #13902]
commento del 05/11/2017 ore 13:29:36
Stavo rispondendo a redraven.
A presto anche a te.
Rispondi
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