VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE
Guida all’acquisto: la scheda audio
di [user #45705] - pubblicato il

La prima questione che viene in mente a chi si trova ad allestire il suo primo home studio è “perché ho bisogno di una scheda audio esterna? non posso usare la scheda audio del mio computer?”
Nonostante sia possibile fare delle registrazioni dignitose anche con le schede audio pre installate nei pc, portatili e non, una scheda esterna ha delle caratteristiche che la rendono indispensabile per un impiego professionale:
  1. la scheda audio esterna è fisicamente separata dall’hardware del computer. Capita spesso infatti registrando con la scheda interna di sentire dei disturbi derivanti dal movimento dell’hard disk piuttosto che del puntatore sullo schermo (si! incredibile, ma capita anche questo)
  2. la scheda audio esterna offre connessioni professionali. Le schede interne dei comuni pc hanno solo connessioni stereo in formato jack da 1/8” (la connessione delle cuffiette dell’iPhone per intenderci); una scheda audio esterna di qualità può avere connessioni su jack mono bilanciato, connessioni XLR per microfono con phantom power, connessioni ad alta impedenza per strumento, MIDI e vari tipi di connessioni digitali ideali per ogni setup.
  3. Possono avere molti canali di ingresso e di uscita. Oggi esistono sul mercato schede audio con 32 canali audio analogici di entrata e 32 di uscita in una unità rack!
  4. Offrono ottime prestazioni, cioè permettono di lavorare con una bassa latenza, il tempo che il processore del vostro computer usa per elaborare un suono, sia esso proveniente da un Virtual Instrument, o da un file audio elaborato da vari plugin (per saperne di più leggi il nostro articolo sulla Latenza).
  5. Hanno convertitori di alta qualità. Il convertitore è il circuito che trasforma il segnale elettrico analogico in 1 e 0, per poter essere elaborato da un sistema digitale (A->D) e viceversa (D->A) per i segnali che escono dal vostro computer. Più la qualità è alta e più il suono registrato rimarrà fedele all'originale.
Guida all’acquisto: la scheda audio
 
Quale scheda audio dovrei comperare?
La scelta dipende essenzialmente dalle tue esigenze, dalla macchina che stai utilizzando e dai software sui quali solitamente lavori. Qui di seguito troverai un elenco delle caratteristiche che ti permetteranno di individuare il prodotto che fa per te:
  1. Usi Mac o Window? La maggior parte dei marchi produce schede funzionanti su entrambi i sistemi operativi ma alcuni marchi, come Apogee ad esempio, produce schede audio principalmente per sistemi MacOsx (è proprio di questi giorni la notizia della disponibilità di driver per Windows 10 per le ultime generazioni di interfacce serie One, Duet e Quartet) . Assicurati di acquistare il prodotto giusto per il tuo sistema.
  2. Che connessioni hai sul tuo computer? Le schede audio oggi sono prevalentemente USB, ma esistono in commercio schede con connessione ThunderBolt (TB) o FireWire (FW), quest’ultima quasi del tutto abbandonata. Un altro tipo di trasmissione dati può avvenire attraverso una connessione di rete (Cat5) e un protocollo di comunicazione dedicato, ma per ora questo sistema non è ancora molto diffuso negli studi di registrazione. 
  3. Che sistema operativo utilizzi? Controllate sempre la compatibilità della scheda audio che state per acquistare con la versione del sistema operativo che state utilizzando, prima di incappare in brutte sorprese e ore perse in aggiornamenti di sistema!
  4. Di quanti e quali canali hai bisogno? Se sei un produttore di musica elettronica e usi principalmente Virtual Instrument, molto probabilmente ti basteranno 2 canali di uscita per andare direttamente ai monitor dello studio. Se invece sei un cantautore acustico avrai bisogno di uno o due ingressi microfonici XLR e di almeno un ingresso ad alta impedenza (Hi-z) per collegare direttamente la chitarra acustica. Se devi registrare una band intera vorrai avere 8 o più canali microfonici. In caso tu abbia vari outboard esterni (preamplificatori, equalizzatori, compressori, ecc.), oppure molti synth hardware, dovrai cercare una scheda con un numero adeguato di ingressi di linea.
  5. Hai bisogno di connessioni digitali? Le connessioni digitali possono servire per collegare apparecchiature esterne o espandere il numero di canali della scheda audio. Ad esempio la connessione digitale in formato RCA, chiamata S/PDIF (Sony/Philips digital interface) è spesso usata anche nei mixer da dj, così puoi collegarli direttamente alla scheda audio senza usare i canali analogici e quindi saltando i due stadi di conversione aggiuntivi. Il formato ottico ADAT di Alesis invece permette di trasportare 8 canali audio (fino a 48khz) su un singolo cavo ottico; esistono sul mercato unità rack con 8 preamplificatori microfonici e uscita ADAT, creati appositamente per espandere il numero dei nostri ingressi.
  6. E il MIDI? Il MIDI è un protocollo di comunicazione (vedi l’artico sul MIDI) usato per connettere e sincronizzare varie apparecchiature audio. Oggi la maggior parte degli strumenti esterni utilizza l’USB come interfaccia MIDI, ma se hai dei synth o delle drum machine vintage, probabilmente hai bisogno di una coppia di prese MIDI, in modo da farle comunicare con il tuo sequencer. Se la scheda audio che hai scelto non ha connessioni MIDI non preoccuparti perché in commercio esistono piccole schede USB dedicate solo al MIDI.
  7. Usi la tua DAW prevalentemente in viaggio o dal vivo? Se pensi di essere sempre in giro e usare la tua DAW (Digital Audio Workstation) al volo, considera una scheda audio alimentata via USB (o FW, o TB) perché avere un cavo di corrente in meno da collegare può essere molto pratico in certe situazioni.
  8. Hai bisogno di direct monitoring e effetti interni? Molte schede audio sono in realtà dei piccoli mixer digitali con routing interno completo e bassissima latenza, con effetti, equalizzatori, compressori, ecc. Se hai bisogno di inserire un riverbero per un cantante e sei molto sensibile alla latenza introdotta dal tuo software, questo è un altro aspetto da tenere in considerazione per la tua scelta.
  9. Controlla l'affidabilità del marchio. Di solito si pensa al marchio del prodotto legandolo esclusivamente alla qualità costruttiva, ma una cosa molto importante da controllare è che vengano rilasciati nuovi driver anche per le schede fuori produzione. Ormai l'introduzione di nuove schede è quasi annuale e la nostra preoccupazione è che la scheda che abbiamo tra le mani non diventi obsoleta in poco tempo. Ci sono marchi, come RME ad esempio, che continuano ad aggiornare i driver delle loro schede anche dopo 10 anni, cosa molto importante, soprattutto se avete fatto un bel investimento.
Guida all’acquisto: la scheda audio
 
Il cuore del tuo Studio
La scheda audio non è la parte più entusiasmante del tuo setup, non è bella da vedere e non è uno strumento creativo, ma è il più importante anello di collegamento tra il tuo computer e il mondo esterno, quindi prenditi tutto il tempo necessario per scegliere il prodotto più adatto alle tue esigenze, in modo da fare un buon acquisto che potrà accompagnarti in tutti i tuoi lavori. 
Nascondi commenti     61
Loggati per commentare

di mimeomai [user #40571]
commento del 14/11/2017 ore 19:26:02
la mia nuova rme ufx II è assolutamente entusiasmante e bellissima da vedere ;)
Rispondi
di Andy Cappellato [user #45705]
commento del 14/11/2017 ore 19:42:19
Beh che dire? Sono anche io un fan di RME, non posso che concordare ;)
Rispondi
di mimeomai [user #40571]
commento del 14/11/2017 ore 19:51:49
volevo passare alla parte oscura con antelope, le nuove Discrete sono molto attraenti ma poi la mia zona di comfort ha preso il sopravvento...
Rispondi
di Andy Cappellato [user #45705]
commento del 14/11/2017 ore 20:13:13
Capisco...le nuove proposte, tra cui Antelope con i suoi processori FPGA, sono molto interessanti, ma RME è sinonimo di affidabilità e qualità... dura scelta ;)
Rispondi
di Pearly Gates [user #12346]
commento del 14/11/2017 ore 20:13:5
Io ho usato per molto tempo la m-box prima versione.
Poi roland ua55 quadcapture.
Ora Helix fa anche da scheda audio.
Rispondi
di Andy Cappellato [user #45705]
commento del 14/11/2017 ore 20:56:21
Ciao Pearly Gates, come sono i convertitori della Helix?
Rispondi
di Pearly Gates [user #12346]
commento del 14/11/2017 ore 22:18:55
La cosa migliore è che tu dia un occhiata qui.
vai al link
Questo tizio ha aperto Helix e ha fatto un'analisi degli integrati.
Helix funziona come una scheda 8in 8out 24bit 48khz tramite USB.
due canali sono destinati al segnale dry per fare reamping
Rispondi
di Pearly Gates [user #12346]
commento del 14/11/2017 ore 22:58:25
Helix specialmente se in versione rack può essere un hub per uno studio.
Un multiefffetto non solo per chitarra ma grazie all'ingresso microfonico con alinentazione phantom e i 4 send e return, midi in out spdif aes/ebu.
Puoi usarlo con più strumenti e voce contemporaneamente.
Rispondi
Loggati per commentare

di Andy Cappellato [user #45705]
commento del 15/11/2017 ore 16:18:35
Ottimo, potrebbe essere tranquillamente il centro di uno studio senza acquistare un'altra scheda audio! Grazie!
Rispondi
di Pearly Gates [user #12346]
commento del 15/11/2017 ore 16:54:3
Questi sono gli integrati dentro a Helix che ne pensi?

The Cirrus Logic CS4272. It is a high performance audio CODEC that performs A to D and D to A conversion up to 24-bit serial at sample rates up to 192 kHz. The Digital to Analogue section offers a volume in 1db increments step size. It includes features that eliminate clicks and pops. The D to A can be configured for many options including a stereo swap or even stereo to mono operation. There is an on-chip oscillator that can reduce overall design costs and conserve space on the circuit board.. all important aspects when you are designing.

Datasheet
vai al link


The CS5368 is a complete 8 channel analogue to digital converter (notice how many are in the Helix) designed specifically for digital audio systems in around July 2014 so it will not be in older gear. It can carry out sampling, a to d conversion, anti-aliasing filtering, and generates 24 bit values for all 8 channel inputs in serial form at sample rates up to 216 kHz per channel.
-----------------------------------------------------------------------------------------------------------
The CS5368 is industry's first audio A to D to support a high speed TDM interface that provides serial output of its 8 channels of audio data with sample rates up to 216 kHz within one single data stream. Again this chip reduces all that circuit complexity that older designs suffered from. Its ideal for high end and pro audio applications where you need unrivalled sound quality, a transparent conversion between analogue and digital with dynamic range and virtually no distortion.

Datasheet
vai al link

questo è lo schema dei canali via USB 8In 8out
vai al link
Rispondi
di Pearly Gates [user #12346]
commento del 15/11/2017 ore 09:43:22
Cacchio ma ci sono nuove schede Roland!
vai al link
sito nuove schede Roland
vai al link
Rispondi
di Andy Cappellato [user #45705]
commento del 15/11/2017 ore 16:20:14
Si Pearly Gates! Hanno anche un compressore hardware presettato inseribile sugli ingressi, interessante!
Rispondi
di Pearly Gates [user #12346]
commento del 14/11/2017 ore 22:36:53
Ho controllato sul manuale la scheda è 8in 8out 24 bit 96khz e non 48khz
Rispondi
di nanniatzeni [user #24809]
commento del 15/11/2017 ore 06:03:42
Tra la 'M-Audio m track 2x2' e la 'Behringer umc404hd' quale mi consigliate?
Vorrei spendere al max 200 euro,ma queste hanno già tutto ciò che mi serve e costano la metà,e ho letto che i pre microfonici sono buonissimi su entrambe.
Potrei così aumentare il budget per il microfono risparmiando un centone sulla scheda.
Rispondi
di FrankieBear [user #29169]
commento del 15/11/2017 ore 08:37:22
ciao! io ho l'M-audio m track 2x2 e mi trovo benone per registrare in casa.
molto comoda la funzione "direct monitoring" che ti permette di non avere latenza.
non conosco la behringer invece..
Rispondi
di Pearly Gates [user #12346]
commento del 15/11/2017 ore 09:37:14
Sotto una certa fascia di prezzo si equivalgono un po' tutte, però attenzione ai driver che siano stabili e non diano problemi.


Rispondi
di Pearly Gates [user #12346]
commento del 15/11/2017 ore 09:46:58
questo tizio fa una classifica delle migliori 5 schede sotto i 300$ del 2017
vai al link
Rispondi
di Pietro utente non più registrato
commento del 15/11/2017 ore 15:25:49
Vai su Focusrite,in quella fascia è imbattibile.
Rispondi
di Andy Cappellato [user #45705]
commento del 15/11/2017 ore 16:25:47
Ciao Nanniatzeni, sono entrambi buone schede per la loro fascia di prezzo,direi di considerare se hai bisogno di 4 ingressi e 4 uscite o il posizionamento "table top" con il grosso potenziometro per il controllo del volume.
Rispondi
di UserDevil [user #47434]
commento del 16/11/2017 ore 13:28:2
io ho la umc 404hd e mi trovo benissimo te la consiglio, per quello che da costa davvero poco
Rispondi
di 9hours [user #43500]
commento del 16/11/2017 ore 14:57:55
dipende da quanti ingressi vuoi e se vuoi il midi. ho preso audient. se ti basta la id4 (1 ingresso mic, 1 ingresso d.i. e niente midi) credo sia la migliore, altrimenti devi salire un po' col budget e prendere la id14. unica cosa: in precedenza avevo una tascam us-200 e la audient richiede più risorse (per la latenza) ma la qualità non è paragonabile. altro vantaggio della id4 è che puoi usare la manopola del volume anche regolare molte funzioni sulla daw
Rispondi
di nanniatzeni [user #24809]
commento del 15/11/2017 ore 14:52:10
Grazie ragazzi,ora spulcio e scelgo!
Rispondi
di Pietro utente non più registrato
commento del 15/11/2017 ore 15:25:00
Uso da qualche anno una TC Impact Twin su Mac con ottimi risultati,driver sempre aggiornati e ottimo rapporto qualità/prezzo.
Rispondi
di Andy Cappellato [user #45705]
commento del 15/11/2017 ore 16:28:51
Grazie del consiglio Pietro, TC è sempre stato un buon marchio affidabile. Occhio che è solo FireWire, ma anche sui nuovi Mac può essere utilizzata tramite un semplice adattatore TB->FW.
Rispondi
di Pietro utente non più registrato
commento del 15/11/2017 ore 16:41:07
Grazie Andy lo sapevo, comunque il mio iMac con i5 del 2009 l'ho aggiornato con un disco SSD da un tera e adesso va come un missile con Sierra,un Mac è un investimento per la vita,peccato che abbiano deciso di non permettere più gli upgrade hardware con le ultime generazioni,in questo modo si sono dati la zappa sui piedi,percxhè anche se è vero che durano nel tempo non tutti saranno disposti a investire certe cifre in un Mac nuovo,non c'è più Steve Jobs e si vede purtroppo.
Rispondi
di Matteo Barducci [user #29]
commento del 15/11/2017 ore 16:49:57
Anche gli ultimi iMac analoghi al tuo sono aggiornabilissimi.

Il fatto di Steve Jobs non c'entra nulla, ricordo che lui ha introdotto il mouse più assurdo della storia dell'informatica(quello tondo che equipaggiava i primi G3).
Rispondi
di Pietro utente non più registrato
commento del 15/11/2017 ore 16:56:06
"aggiornabilissimi" è un parolone dato che il disassemblaggio non è uno scherzo (con le macchine di ultima generazione) e ci sono cose che non puoi fare come prima (tipo la RAM saldata sulla M/B) per cui hanno semplicemente obbligato l'utenza a fare la configurazione da loro a prezzi assurdi.Riguardo Jobs una cosa "toppata" e mille altre geniali non inficia la sua "visione",cosa che adesso è quasi completamente scomparsa.
Rispondi
di Matteo Barducci [user #29]
commento del 15/11/2017 ore 17:00:09
La RAM saldata ce l'avevano solo gli iMac 21" fino alla penultima generazione. Sull'ultima sono tornati alla RAM upgradabile. Il 27" invece ha sempre avuto l'apposito sportellino. In più anche il processore è sostituibile, volendo. Il disassemblaggio è sempre stato difficoltoso perché NON è mai stata una macchina da doversi "smontare"(per quello c'era il Mac Pro che ritornerà nella sua funzione originale nel 2018). D'altronde, vista la dotazione a bordo di serie delle ultime macchine, giusto la RAM qualcuno potrebbe ritenersi insufficiente. La sua visione per anni è stata quella di convincere gli utenti Apple che un processore RISC G3, G4 o G5 andasse il doppio di uno serie x86, cosa che invece semplicemente non era vera. E quando OSX migrò da un giorno all'altro su piattaforma Intel tutti furono costretti a cambiare di corsa. Eh, ma se lo diceva SJ...
Rispondi
di Pietro utente non più registrato
commento del 15/11/2017 ore 19:41:04
Si va beh :-)
Rispondi
di Matteo Barducci [user #29]
commento del 15/11/2017 ore 20:01:02
Da utente Apple dal lontano 1985 ed ancora fedelissimo al brand credo di averle vissute po'tutte, le leggende che ruotano intorno alla mela morsicata, non ultima la vulgata che vorrebbe la Apple di appena qualche anno fa migliore di quella di adesso, cosa che alla prova dei fatti(diffusione, dati di vendita, versatilità di utilizzo e praticità di configurazione, e non sto davvero parlando degli iDevices)è semplicemente non vera.
Rispondi
di Pietro utente non più registrato
commento del 15/11/2017 ore 20:28:34
Beh se è per questo io ho cominciato prima di te,questo non significa che non veda quello che non va bene nelle strategie Apple,poi c'è chi accetta tutto o chi vede solo quello che vuole vedere.
Rispondi
di Matteo Barducci [user #29]
commento del 15/11/2017 ore 20:37:52
Le strategie Apple sono presto delineate: l'azienda più capitalizzata della storia, con azioni il cui valore da Maggio 2016 è passato da 90 US$("Apple sta fallendo", "non ne azzecca più una", "ci manca SJ", "Tim Cook dimettiti!", etc...) a 170 US$ mentre scriviamo. Tanto per toccare l'argomento Mac, alla presentazione dei dati fiscali il 3/11 hanno venduto più di ogni altro "Quarter" della storia dell'azienda, con un incremento del 10% su base annua, il tutto mentre gli altri produttori di PC non vendono più un accidente. Ma non erano i nuovi MacBook Pro "completamente inutili con quella barra assurda e non ne venderanno più uno"? :D

Ogni tanto mi ricordo che siamo in Italia e quindi per definizione 60 milioni di CEO Apple...
Rispondi
di Pietro utente non più registrato
commento del 15/11/2017 ore 23:50:06
Io credevo alle favole quando ero piccolo :-)
Rispondi
di Andy Cappellato [user #45705]
commento del 15/11/2017 ore 17:55:55
Concordo Pietro, peccato. Come dici tu comunque anche i Mac un po' "vecchiotti" con i dischi SSD rinascono completamente, è un upgrade consigliabile a tutti!
Rispondi
di tormaks [user #26740]
commento del 15/11/2017 ore 19:25:41
semplice adattatore.....a trovarne, a meno che non ti riferisca ad un oggetto pressocchè inutile da pochi euro.
il mio pc fisso è defunto (credo) e il laptop invece essendo recente non ha ne entrata FW tanto meno lo slot per l'adattatore,
inoltre ade esempio protool first non accetta schede FW a meno che l'entrata non sia residente sulla motherboard.
la domanda è: perchè questo sistema sta morendo? veniva considerato migliore dell'usb2 (ma non del 3?) .
Insomma mi ritrovo con una profire M-audio inutilizzata ed invendibile che potrei usare solo come ottimo preamp (è già qualcosa).
L'unica è riassemblare un pc fisso con pci express dedicata al FW...
grazie in anticipo per la risposta.
maks
Rispondi
di Andy Cappellato [user #45705]
commento del 15/11/2017 ore 19:42:5
Ciao Tormaks,
io uso un adattatore tipo questo:
vai al link
per connettere una RME Firewire 800 ad un Macbook Pro attraverso la sua porta Thunderbolt e ha sempre funzionato correttamente senza problemi. Non so se può funzionare anche su PC, quelli provvisti di Thunderbolt mi sembrano ancora pochi in giro e non so se un acquisto di scheda PCIe-Thunderbolt possa risolvere il tuo problema.
Penso che il FW sia stato abbandonato in favore dell'USB3, molto più diffuso e retrocompatibile, e del nuovo Thunderbolt, molto più performante. Comunque un peccato, si trovano in giro ottime schede FireWire ancora in utilizzo.
Rispondi
di tormaks [user #26740]
commento del 16/11/2017 ore 09:21:51
Grazie Andy, ho visto.
Anche se costa poche decine di euro credo rischio di darmelo....sui denti....
Mi conviene capire come mai non si accende più il PC magari lo faccio ripartire con la stessa cifra.
Questa è la conferma che con la tecnologia nn bisogna avventurarsi in situazione peculiari. Anche se il Fw era molto diffuso . Come ho detto a Matteo, ha fatto la fine del minidisc!
Rispondi
di Andy Cappellato [user #45705]
commento del 16/11/2017 ore 15:06:21
si, purtroppo... :,(
Rispondi
di Matteo Barducci [user #29]
commento del 15/11/2017 ore 20:05:5
Perché era uno standard sviluppato da Apple/Sony(che però per non pagare le royalties alla prima ne sviluppò una versione proprietaria con un altro connettore, denominata i.Link) al quale il resto del mondo fece la guerra, specialmente Intel. Alla fine, dal momento che comunque diventava superata e la versione 1600 richiedeva costi di sviluppo enormi(non coperti dalla deludente diffusione della versione 800), Apple preferì allearsi con Intel e costituire il consorzio Light Peak, poi ribattezzato Thunderbolt.
Rispondi
di Matteo Barducci [user #29]
commento del 15/11/2017 ore 16:39:44
Ma perché solo in Italia si chiamano ancora "SCHEDE" quando il resto dell'universo le chiama "INTERFACCE"?
Rispondi
di Pietro utente non più registrato
commento del 15/11/2017 ore 16:47:14
Verissimo ma purtroppo,e lo puoi constatare giornalmente su Accordo,una buona fetta se non la maggioranza dei "chitarristi" non usa (e conosce poco) tecnologie alternative al chitarra > ampli valvolare > effetti analogici,per cui sarebbe prima buona cosa alfabetizzare questa parte della popolazione e magari nel contempo anche aggiornare la nomenclatura tecnica delle cose.
Rispondi
di Andy Cappellato [user #45705]
commento del 15/11/2017 ore 17:50:05
Ciao Matteo Barducci, la dicitura "scheda audio" deriva dal gergo classico usato nel mondo informatico (scheda video, scheda di rete, ecc.). "Interfaccia" sarebbe sicuramente più corretto, ma la nostra finalità è quella di essere compresi da tutti, per cui abbiamo usato il termine di uso più comune.
Rispondi
di Matteo Barducci [user #29]
commento del 15/11/2017 ore 17:55:26
Capisco il volersi rendere "comprensibili" ai più , ma le schede di rete e quelle video rimangono fisicamente... schede a tutti gli effetti e difatti anche internazionalmente si chiamano "graphic cards" o "network cards"(o al massimo "network adapters"). Ma nessuno al mondo(tranne noi) le chiama "sound boards" ormai dai tempi della Soundblaster :P

Ormai il termine consueto è "audio interfaces". Sarebbe opportuno cominciare un lavoro di chiamarle così anche da noi visto che questi strumenti stanno diventando via via sempre piùcomplessi(ed alla portata di tutte le tasche).
Rispondi
di Matteo Barducci [user #29]
commento del 15/11/2017 ore 16:42:38
1. Da Novembre 2017 alcuni prodotti Apogee sono compatibili anche sotto Windows:

vai al link
Rispondi
di Andy Cappellato [user #45705]
commento del 15/11/2017 ore 17:45:23
Ciao Matteo Barducci, grazie per la tua puntuale osservazione, quanto dici è vero solo per Windows 10 e solo per alcuni modelli (One, Duet e Quartet) e non per tutti. Quindi chi si volesse indirizzare verso questa soluzione si assicuri prima di controllarne la compatibilità. Grazie ancora per il tuo feedback per noi molto importante per migliorare i nostri contenuti e il servizio reso alla community.
Rispondi
di dantrooper [user #24557]
commento del 16/11/2017 ore 14:46:23
io ho una M-audio fast track C400, spero sia abbastanza buona o consigli di cambiarla? se sì, con cosa?
grazie
Rispondi
di Andy Cappellato [user #45705]
commento del 16/11/2017 ore 14:54:23
Ciao dantrooper, mi sembra una buona scheda con control room e entrate ed uscite digitali. Se non hai esigenze di espandere il tuo sistema di input e output non c'è motivo di cambiarla a meno che non cerchi qualcosa di qualità superiore secondo me.
Rispondi
di dantrooper [user #24557]
commento del 16/11/2017 ore 15:50:09
perfetto, ti ringrazio, gentilissimo.
Rispondi
di Andy Cappellato [user #45705]
commento del 16/11/2017 ore 19:04:31
Di niente dantrooper, a presto! ciao ;)
Rispondi
di Merkava [user #12559]
commento del 04/04/2019 ore 21:09:45
ב"ה
Ciao,
non mi sembra di aver visto citati i prodotti della UA. Che ne pensate?
Valgono il prezzo che costano?
Rispondi
di Andy Cappellato [user #45705]
commento del 05/04/2019 ore 10:19:37
Ciao ב"ה,
non abbiamo avuto ancora modo di provare approfonditamente le interfacce di Universal Audio, ma sembrano dei prodotti molto interessanti proprio per la loro capacità di utilizzare i plugin UAD direttamente in fase di registrazione e poi sfruttare i DSP anche in mix.
Il prezzo è più alto della concorrenza ma bisogna tener conto delle schede DSP integrate, che se acquistate a parte hanno il loro costo.
Rispondi
di holdsworth [user #21209]
commento del 05/04/2019 ore 22:34:10
utilizzo una steinberg ur22, con cubase pro , percepisco sempre una latenza seppur minima,
sarò troppo pignolo, oppure non so sfruttare il mio hardware?
Rispondi
di Andy Cappellato [user #45705]
commento del 06/04/2019 ore 00:32:06
Ciao holdsworth, percepisci la latenza quando registri? che software e qual'è il valore di latenza che utilizzi?
Rispondi
di holdsworth [user #21209]
commento del 06/04/2019 ore 18:44:53
ciao Andy, percepisco il problema sempre, utilizzo cubase 8.5 pro (regolare licenza) imposto la latenza con buffer 128 samples e frequenza 96 khz. se aumento il valore samples la situazione peggiora notevolmente.
premetto che utilizzo pc windows 10 con processore I3 3.2ghz e 16 gb di ram.. qualche consiglio?
grazie
Rispondi
di Andy Cappellato [user #45705]
commento del 06/04/2019 ore 20:30:2
Ciao holdsworth, se non riesci ad abbassare ulteriormente la latenza puoi usare il direct monitoring se la tua interfaccia audio lo consente, ma non potrai monitorare attraverso gli effetti aggiunti in Cubase. Un'altra cosa che puoi provare per consumare meno risorse della tua CPU è quella di abbassare la frequenza di campionamento a 48kHz o 44.1kHz.
Rispondi
di holdsworth [user #21209]
commento del 07/04/2019 ore 00:02:41
uso principalmente la mia strato dritta nell' ingresso ad alta impedenza, e normale che il suono si assottigli per via della conversione, ma sotto le dita si sente come se avessi un delay di pochissimi millisecondi,, anche con frequenza 48khz!
Rispondi
di Andy Cappellato [user #45705]
commento del 07/04/2019 ore 09:40:23
Ciao holdsworth, se non hai plugin attivati non dovresti percepire alcun delay a meno che il tuo computer o la tua interfaccia non siano abbastanza performanti. L'alternativa in questo caso è usare il direct monitoring (se la tua interfaccia lo supporta) che indirizza il canale in ingresso direttamente sull'uscita senza passare dalla DAW.
Rispondi
di FakkWylde [user #46330]
commento del 07/04/2019 ore 19:24:50
Ti ringrazio infinitamente per la scelta dell'immagine in copertina XD
Non avrei mai pensato ci fossero delle schede audio che avessero un hub usb integrato.
Tra iLOK, periferiche di controllo e altro è comodissimo poter attaccare tutto alla scheda audio e risparmiare le porte in un'unica soluzione.
Ho acquistato una M-Track 2x2, versione senza midi, ma penso proprio che la cambierò a breve per la AudioFuse.
Rispondi
di Andy Cappellato [user #45705]
commento del 07/04/2019 ore 21:58:13
Ciao FakkWylde,
figurati ;) non abbiamo ancora avuto il piacere di provarla ma abbiamo sentito pareri molto lusinghieri sulla qualità della AudioFuse, tenendo anche conto le sue mille risorse!
Se sei interessato a questo prodotto ti consiglio di dare un occhio anche alla nuova AudioFuse Studio di imminente uscita vai al link
Rispondi
di FakkWylde [user #46330]
commento del 08/04/2019 ore 10:28:49
Si la Studio l'avevo vista. Avevo capito che non faceva per me già dal numero di ingressi (troppi) poi ho visto il prezzo :D
Rispondi
di Andy Cappellato [user #45705]
commento del 14/04/2019 ore 12:32:13
Ciao FakkWylde,
senza andare sulla Studio, anche la Audio Fuse standard ha un sacco di connessioni per un'interfaccia della sua grandezza e se un giorno avrai intenzione di espanderla potrai sempre sfruttare gli in e out ottici ADAT ;)
Rispondi
Altro da leggere
L'acustica come non l'hai sentita: Cort Masterpiece e SpiderCapo all'opera
La fenomenale chitarra a cinque corde di Jacob Collier
That Sound: Vintage Vault 2023
Quando Orange faceva computer
La EDS-1275 di Jimmy Page è realtà (e inarrivabile)
Dal Rhodes anni ’70 alla Rickenbacker degli Oasis: esclusività d'epoca all’asta
Articoli più letti
Seguici anche su:
Scrivono i lettori
Pedaliere digitali con pedali analogici: perché no?!
Sonicake Matribox: non solo un giochino per chi inizia
Ambrosi-Amps: storia di un super-solid-state mai nato
Il sarcofago maledetto (e valvolare) di Dave Jones
Neural DSP Quad Cortex: troppo per quello che faccio?
Massa, sustain, tono e altri animali fantastici
Ho rifatto la Harley (Benton ST-57DG)
Il suono senza fama: per chi?
Rig senza ampli per gli amanti dell'analogico
Gibson, Fender e l'angolo della paletta "sbagliato"




Licenza Creative Commons - Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964