Ogni batterista ha dei suoi groove e fill preferiti e, quando ne aggiunge uno al proprio repertorio, non vede l'ora di inserirlo nei brani in scaletta con la band. Capita però spesso che il passaggio tanto studiato a casa non riesca come dovrebbe in sala. Si manca un colpo, si va fuori tempo o si torna sul groove dal fill con una sensazione di incertezza, e il tiro generale ne risente.
I batteristi hanno spesso metodi di studio molto schematici. Quando si avvicinano a un nuovo fill o a un groove, sono soliti analizzarlo un colpo alla volta, partendo da un tempo lento, lo eseguono in loop e lo ritengono padroneggiato quando riescono a eseguirlo con scioltezza e senza errori a velocità sostenute. In una canzone studiano la strofa, poi il ritornello, poi preparano i fill del caso. Quello che manca nel processo è l'effettiva applicazione nella prassi esecutiva reale: il collegamento dal punto A al punto B al punto C.
Il batterista Stephen Taylor, didatta e youtuber, ha condiviso col web il suo personale metodo di studio per interiorizzare i nuovi fill e inserirli in modo efficace delle canzoni.
Quando si studiano le diverse parti di un brano e alla fine le si mettono insieme, gli anelli deboli sono proprio i fill. Tra chorus di 8, 16, 32 misure o altro, i movimenti dei fill si praticano molto meno rispetto a quelli dei groove quando si esegue un pezzo intero o una parte di esso. Il consiglio di Stephen è di isolare una piccolissima parte di una sezione, una piccolissima della sezione successiva e infilarci il fill nel mezzo, andando avanti e indietro tra le due sezioni in un loop il più ridotto possibile.
Una buona idea è partire da una sola misura di strofa, eseguire il fill, poi passare su una misura di ritornello, eseguire il fill e ricominciare. In questo modo, il corpo praticherà in maniera molto più equilibrata le diverse parti del brano, interiorizzando i collegamenti tra di esse.
Se il processo risulta complicato e il cervello ha troppo poco tempo per richiamare i movimenti, si può passare a due battute di strofa e ritornello, o quattro, fin quando tutto risulterà naturale e fluido.
La lezione comincia a circa 2:25, e consigliamo la visione a chiunque abbia sudato freddo almeno una volta durante l'esecuzione di un brano con la band all'inesorabile avvicinarsi dell'ultimo, bellissimo fill studiato appena pochi giorni prima.
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