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Migliora i tuoi accompagnamenti: Everybody Wants To Rule The World
Migliora i tuoi accompagnamenti: Everybody Wants To Rule The World
di [user #116] - pubblicato il

Ritmica vivace e accenni all'arrangiamento originale rendono "Everybody Wants To Rule The World" dei Tears For Fear un evergreen divertente da suonare.
I Tears For Fear sono la quintessenza del pop anni '80, ma la loro impronta new wave ha riservato alla formazione britannica un posto nel cuore di tutti i nostalgici dell'epoca. Insieme alla hit internazionale "Shout", "Everybody Wants To Rule The World" è senza dubbio il brano che meglio connota la band e resta oggi nei ricordi di chi ha vissuto quegli anni.

Singolo estratto dall'album Songs From The Big Chair, è salito in vetta alle classifiche statunitensi nel giugno 1985, per dominarle nel corso di due settimane piene. Si stima che, da allora, il brano abbia superato i due milioni di passaggi in radio.

Paolo Pilo ne propone una versione acustica in cui, senza interrompere mai la pulsazione ritmica, si riesce a inserire tutti gli elementi distintivi dell'arrangiamento originale. Un movimento di accordi non troppo elaborato ma divertente per le mani e l'orecchio segue il canto e si arricchisce di dettagli melodici per richiamare l'intro e le fioriture presenti sul disco. Dopo lo special è il momento di una breve parte solista che Paolo esegue come un semplice chord melody di sicuro effetto.
Il risultato appare accurato nel sound e variegato a sufficienza da tenere l'attenzione del pubblico sempre alta, anche in una situazione chitarra-e-voce in cui la prima sfida è proprio costruire un set abbastanza vivace da attirare le simpatie del pubblico per tutta la durata del concerto.

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di pastrana [user #34418]
commento del 08/04/2018 ore 09:39:47
D'accordo, tutto molto interessante ma... Far From Over? ;-)
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di fenderpassion61 [user #13902]
commento del 08/04/2018 ore 10:55:49
Che pezzi ragazzi (Ex...ragazzi). Tra l'altro ci sono dei bei chitarroni elettrici sotto che se posti in evidenza per benino ne fanno un rocckaccio come si deve.
Ma sta musica dov'è finita? Non sento cose del genere da 15/20 anni. Se vai nelle nicchie trovi anche qualche cosa di buono ma questi pezzi degli anni 90 li sentivi alla radio tutto il giorno.
Se trovo la base la coverizzo.
Grazie dell'idea, tra l'altro l'hai fatta benissimo. Bravo!!!
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di Tubes [user #15838]
commento del 08/04/2018 ore 15:57:36
Guarda, ieri se ne parlava in un post con l'accordiano Chickensteven che commentava il fatto , oggettivo, di Youtube dove molti giovanissimi/e chitarristi postano pezzi da loro riarrangiati ma che risalgono agli anni 80, se non 70 ! E' proprio così, a certi livelli, e nell'immaginario di chi su vuole cimentare su brani di spessore universale, bisogna andare indietro nel tempo . Per me, che appartengo a quella generazione, è un attributo di stima . Però, per altri versi, mi impressiona pensare che stentano ad emergere nuovi classici, il tasso di capolavori da tramandare ai posteri si riduce, su questo bisogna riflettere .
Ciao
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di fenderpassion61 [user #13902]
commento del 08/04/2018 ore 18:45:59
IL problema è che si lascia meno spazio alla spontaneità. E' tutto incanalato nelle maglie del marketing che si preoccupa solo di fare soldi. I manager ci vogliono ma l'arte deve essere in mano agli artisti altrimenti muore.
Comunque non mi faccio problemi e suono i pezzi dei miei anni che mi divertono tanto tanto.
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di tazz [user #44513]
commento del 20/02/2020 ore 10:10:50
Io ricordo quando all'inizio degli anni novanta si discuteva tra noi bocia di quanto erano stati fortunati i nostri genitotri che per radio si sentivano i Led Zeppelin, gli Stones e tutta qualla roba, e noi su MTV ci toccava musica come i Duran Duran, la ribollitura dei Queen, i Depeche Mode etc, o 'ste merda di Grunge (che poi erano solo gli anni settanta rifatti male).
Secondo me si tratta di una serie di fattori che sfalsano la prospettiva.
1) la brutta musica di 20 anni fa non se la ricorda più nessuno, quindi sembra che allora ce n'è fosse solo di bella.
2) effetto nostalgia
3) le cose migliori si sono sedimentate hanno influenzato le generazioni successive sono diventate classiche è emersa una loro coerenza storica.
4) conseguenza del 3) le nuove generazioni subiscono lo scotto di sembrare escllusivamente derivative -un pò come pensavo io del Grunge.
Musica buona ce n'è tantissima, penso non sia ancora stat isolata da quella inultile o addirittura brutta, e che non abbia ancora potuto dimostrare la sua resistenza storica.
Tra ventanni ci sarà ancora qui qualcuno a dire : che merda la musica di oggi vi ricordate quando su youtube si vedevano Bille Ellish, o gli Artic Monkey o St.Vincents o i Muse o Kendrick Lamar o chi per loro, magari anche la trap è bella e io non la capisco ma tra 20 anni avrà aperto esperienze che io non riesco a immaginare
BHE DI COMMENTI COME QUESTO CE NE SONO 2000 ORA TACCIO ...SCUSATE
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di Tubes [user #15838]
commento del 08/04/2018 ore 15:47:28
Paolo Pilo, ovvero la mano destra de Dios !
Rispondi
di MM [user #34535]
commento del 08/04/2018 ore 20:06:48
Una delle più belle canzoni Pop mai scritte.
Grazie!
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di olegario_santana [user #20033]
commento del 08/04/2018 ore 20:39:1
Eh già!
Rispondi
di alberto biraghi [user #3]
commento del 20/02/2020 ore 10:23:38
Grandissimo Paolo :-)
Rispondi
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