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Migliora i tuoi accompagnamenti: Djavan - Bertè - Manhattan Transfer
Migliora i tuoi accompagnamenti: Djavan - Bertè - Manhattan Transfer
di [user #116] - pubblicato il

Il bello dei brani basati sulla stessa progressione e su melodie simili è poter inventare dei medley per ravvivare i set acustici. Paolo Pilo ci mostra come.
Nel jazz, in particolare nel bebop, comporre nuovi brani a partire da progressioni armoniche già note e prese di sana pianta da altri pezzi è una prassi comune. Quelle composizioni vengono chiamate contrafacts e i libri sugli standard ne sono pieni, ma anche le produzioni più recenti e di altro genere musicale hanno spesso preso spunto in maniera importante da canzoni già esistenti. Dai tributi più o meno espliciti agli adattamenti in lingua (il beat italiano è una miniera in questo senso), eventualità simili sono oro per chi si esibisce da solo o in un duo acustico e sente il bisogno di rendere la propria scaletta più variegata senza sforzi eccessivi.

Paolo Pilo ha individuato tre brani che convivono perfettamente con la medesima progressione armonica e con melodie sovrapponibili. Ciò permette di prendere spunto dai vari arrangiamenti già esistenti per costruire la propria versione preferita, oltre che passare da una canzone all'altra con disinvoltura.

"Sina" di Djavan, "Jazz" di Loredana Bertè e "Soul Food To Go" dei Manhattan Transfer fanno perfettamente al caso. Dalla prima, Paolo ha preso la pulsazione ritmica. In "Jazz", la chitarra acustica regge anche l'arrangiamento originale e il passaggio a una versione unplugged è così facilitato. "Soul Food To Go" si discosta alquanto per sonorità e proprio per questo rende la versione acustica un interessante modo per proporre il successo dei Manhattan Transfer.
Ecco alcuni spunti per arricchire le proprie esibizioni acustiche con i tre brani.

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di bluesfever [user #461]
commento del 28/04/2018 ore 08:37:24
Brano che adoro, bellissimo l'arrangiamento di Paolo, lo proverò sicuramente
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di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 28/04/2018 ore 11:04:42
sono d'accordo in tutto: brano splendido del quale esiste anche una versione piu' "tirata" di Djavan nell'album "Ao vivo" ed ottimo ed intelligente arrangiamento di Paolo
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di bluesfever [user #461]
commento del 28/04/2018 ore 11:39:09
E allora me lo vado ad ascoltare dopo, grazie!
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di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 28/04/2018 ore 11:51:0
bravo...tutto l'album e' davvero bello
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di werther [user #42297]
commento del 28/04/2018 ore 20:52:32
Bravissimo ecc. ecc ecc ecc.,,potrebbe pero' almeno dire gli accord,ok che un internet trovi tutto,ma e' proprio una cosa messa li' alla cazzo
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di Repsol [user #30201]
commento del 28/04/2018 ore 21:02:37
Si anche io troverei più facile se venissero detti e spiegati gli accordi...certo, ci si può arrangiare, ma cosí sarebbe più completo ed efficace.
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di bluesfever [user #461]
commento del 28/04/2018 ore 22:22:57
Se il mio orecchio e la mia vista non m'ingannano dovrebbero essere più o meno questi:
x0222x x0423x x0222x 4x442x x4343x 2x122x x4345x x5777x x6757x x77777 x5455x 244222 (042222) x77777 x5777x poi gli accordi del ritornello sono simili.
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di werther [user #42297]
commento del 29/04/2018 ore 08:43:32
Grazie per la cortesia,ci provero'.
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di superloco [user #24204]
commento del 02/05/2018 ore 08:39:46
ottima spiegazione, bravo Paolo!
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di djangolives [user #4893]
commento del 04/05/2018 ore 12:40:27
Paolo bravissimo come sempre, ma…

… qualcuno si è reso conto prima di scrivere l'articolo che Sina, Jazz e Soul Food To Go SONO LA STESSA CANZONE con diversi arrangiamenti e traduzioni del testo? Basta consultare i credits degli album della Berté e dei Manhattan Transfer

I contrafacts sono, solo per citare un esempio, gran parte dei brani di Django Reinhardt e contemporanei che, non potendo suonare gli originali americani per i divieti dei vari regimi, creavano nuove melodie su strutture armoniche ultranote sulle quali poteva improvvisare qualsiasi sessionman che si aggregava all'esibizione

Un esempio nostrano di contrafact è Occhi Di Ragazza, scritta da Dalla sulla struttura di Everybody Talkin' di Nilsson: la similitudine del vocalizzo finale di Morandi è addirittura imbarazzante
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