In varie interviste nel corso degli anni, Ricky Portera ha insistito su come uno dei più grandi insegnamenti ricevuti da Dalla sia stato quello di imparare a gestire la sua creatività e verve tecnica.
Alla fine degli anni settanta, Portera è stato un pioniere della chitarra rock in Italia, uno dei primi a codificare e praticare le rivoluzionarie intuizioni e innovazioni di Van Halen. Per questo, forte di un linguaggio tecnico allora disarmante, il chitarrista si rimprovera di essere stato troppo indulgente con la sua esuberanza chitarristica, proteso a suonare più per stupire e ammaliare con la sua bravura che per perseguire la musicalità. Fu proprio Lucio Dalla a insegnare al chitarrista l’inutilità del suonare per dimostrare il proprio virtuosismo.
Racconta Portera: “Stavamo registrando le chitarre di “Lucio Dalla” e io non riuscivo a finire l’assolo di un brano, “L’ultima Luna”. In quegli anni, avevo il difetto di voler a tutti i costi stupire quando suonavo. Dalla mi torturò per due giorni perchè non era mai soddisfatto di quanto gli proponevo. Alla fine, esasperato, Dalla imbracciò la mia chitarra e suonò quello che, secondo lui, avrebbe dovuto essere un assolo pertinente al pezzo, chiedendomi di farne uno uguale. Il bello fu che Dalla non sapeva suonare la chitarra, non sapeva nemmeno appoggiare le dita alla tastiera; così, quello che esiguì, fu un canovaccio cacofonico e delirante di note. Era volutamente una presa per il culo, una provocazione. Ma lui mi disse: “Almeno io ho le idee chiare, tu no”. A quel punto, capito quell’incitamento, stetti al gioco e decisi a mia volta di prenderlo in giro, assecondando quella proposta chitarristica stravagante. E suonai questa cosa che doveva essere uno scherzo, una risposta al suo sfottò. E quella svisata finì, invece, tale e quale nel disco. L’assolo era fatto.”
Nonostante l’intenzione ludica, la melodia si dimostra efficacissima e resta uno degli assolo più celebri del chitarrista. Siamo in tonalità di C: è utilizzata prevalentemente la scala ionica e la pentatonica maggiore di C (pentatonica minore di A). Sulla dominante secondaria di F (V7 di F, ovvero C7) Portera adotta la scala misolidia di C (C, D, E, F, G, A, Bb) per dare risalto al grado b7 e nelle ultime misure suona la scala blues di A (A, C, D, Eb, E).
Il solo non presenta particolari difficoltà ma per una resa efficace bisogna utilizzare un vibrato mai nervoso, estremamente a tempo. Altro dettaglio tecnico decisivo sarà prestare attenzione ai numerosi segni di “staccato” che conferiscono al solo un tono più leggero e - appunto - scherzoso. Il tempo è di 130 bpm.
Trascrizione e analisi stilistica di Filippo Bertipaglia |