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DIDATTICA VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE

If the music is too fake, you are too old (?)*

di lorenzof [user #17952] - pubblicato il 23 maggio 2018 ore 17:11
Un saluto a vecchi amici e conoscenze.

Sto ri-frequentando la musica dopo anni di pausa...e non riesco a trattenere una serie di pensieri. Mi sento "intimamente provocato" dal constatare un fatto: varie band rock o metal parrebbero oggi usare con gran disinvoltura, nei live, basi pre-registrate che includono non solo tastiere e tappeti synth, ma addirittura chitarre e percussioni: che sono le parti distintive del genere.

Otto pensieri:
  1. Più basi uso, più IMPEDISCO all'ascoltatore di entrare in RELAZIONE con me, perché frappongo tra la mia capacità di espressione e l'ascoltatore/partecipante al live, un elemento sonoro (la base) che sarebbe tale anche senza di me.
  2. L'imperfezione ha il suo fascino se trattata correttamente, ci sono cantanti caratteristicamente stonati (Yorke, Vasco...) che piacciono a milioni: è un tratto distintivo. La loro imperfezione è bilanciata dall'autenticità dell'espressione, dalla dinamica, dall'imprevedibilità: l'orecchio è stimolato dalla disomogeneità.
  3. Se manca il "giusto" supporto sonoro è meglio provare ad aggiungere un musicista che una base, oppure fare lo sforzo che si è sempre fatto: riarrangiare il brano per farlo rendere bene in sede live, se impossibile rifarlo identico all'album.
  4. Potremmo dire qualcosa dell'identità del rock e del metal, che facevano dell'autenticità un loro vessillo; ma può anche starci che non abbia proprio più senso parlare di rock o metal: "chissenefrega" quindi? Mi prenderei questa risposta senza lamentarmi. Ma non definitevi rock e metal se usate basi di chiatarra e batteria live, non si può: come questo PD non può dirsi di Sinistra, come l'ubriacarsi dopo aver mangiato farro condito con olio extra-vergine non è mai, salutista. Comunque si vive anche senza sinistra, senza rock e senza metal.
  5. Mica vorrete dirmi che si fanno rock e metal per i soldi, oggi... Non dimenticate la soddisfazione che si prova quando, con dure prove, arrivi alla volta in cui esegui il brano con la band in modo perfetto, e ti resta dentro a vita perché entra a fare parte della TUA IDENTITÀ. Con le basi vale lo stesso? Domanda retorica.
  6. Se nel live non riuscite a tenere testa a chi usa basi, per ottenere il wall of sound, reinterpretate e variate. Fate sentire al pubblico la differenza tra live e karaoke, chi ascolta non è necessariamente stupido.
  7. Il tempo in cui l'AI andrà anche a supporto dell'esecuzione live per gli strumenti amplificati è vicino, e renderà i concerti, in tutto il mondo, più omogenei e quindi più noiosi come lo è girare i Paesi e trovare gli stessi arredamenti nei negozi o negli appartamenti.
  8. Abituare il pubblico alla piattezza, con le basi, non è un buon investimento, a prescindere dal genere. Temo che si finisca a fare pianobar rock&metal ...e fossi un musicista, avrei il timore di essere sonoramente schiaffeggiato da qualche band di ragazzini spuntati dal nulla e capaci di stare sul palco senza troppi filtri.
Oppure sono solo fuori dal giro da troppo, e non capisco cosa sia accaduto. Sicuramente so per esperienza, che una ottima band richiede tanto tempo, pochi ce l'hanno, e le basi aiutano ad avere comunque un gran suono dal vivo: visto che vogliamo comunque il tutto e subito, e vogliamo pure passare per grande band...di fronte a chi non sa suonare.

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di Gasto [user #47138]
commento del 23/05/2018 ore 17:23:59
Ciao, ti dico la mia.

Per parecchio tempo ho militato in una coverband dove suonavamo su sequenze a click. Avevamo registrate su DAW tutti gli strumenti.

Attivavamo le tracce mancanti solo se un componente non era presente alla serata (di fatto solo il tastierista e qualche volta il bassista).

Usare le basi, può anche aiutare a migliorare il tuo modo di suonare, visto che non puoi sgarrare col tempo e con le sezioni dei brani inoltre in alcuni casi trovare un buon componente del gruppo affidabile è difficile. Peggio ancora quando un componente ti lascia in mezzo alla strada appena prima di una serata.

Se utilizzate con cognizione le basi creano dei tappeti che danno più groove e spessore alla performance. Se si esagera si fa la fine del karaoke.

La tecnologia può migliorare la vita o farla diventare una schiavitù. La verità come sempre sta nel mezzo.
Rispondi
di E! [user #6395]
commento del 23/05/2018 ore 18:12:38
Se in un disco c'è stata molta sperimentazione, le sequenze sono necessarie.

In un disco avevo usato tre tipi diversi di drum machine, poi modificate (filtrate, editate e groovate) in the box (in modo da ottenere suoni impossibili da ottenere con un batterista), inoltre in alcuni pezzi ci sono anche 6 synth.. E altro ancora (cori, seconde voci, magari in reverse..). Rendere tutto dal vivo era semplicemente impossibile, a meno di non suonare in 10.

E come dice Gasto qui sopra, usare le sequenze ti obbliga ad essere un metronomo, perché il tempo è perfetto, le tolleranze sono ridotte al minimo, non c'è un batterista che può "aggiustare le cose".

Per come la vedo io, se le sequenze hanno un fine artistico sono ok, anzi possono essere molto meno standardizzate della classica rock band. Se sono fatte per sostituire un musicista vero, invece... Per me è no (cit. Mara Maionchi).
Rispondi
di tormaks [user #26740]
commento del 26/05/2018 ore 23:51:02
forse evitare di suonare dal vivo ciò che è nato in studio su trecento tracce sovrapposte sarebbe meglio....a meno di non riarrangiarlo completamente per pochi elementi.
Poi se si svuole optare per un altro tipo di spettacolo....va bene tutto.
E comunque sentire (male) Cesareo suonare sulle basi di Elio et etc... alla RG day è stato molto , ma molto triste.
Le basi funzionano solo sul rap ed il karaoke, è comunque una mia opinione da vecchio....
Rispondi
di E! [user #6395]
commento del 27/05/2018 ore 14:33:19
"forse evitare di suonare dal vivo ciò che è nato in studio su trecento tracce sovrapposte sarebbe meglio....a meno di non riarrangiarlo completamente per pochi elementi."

Non capisco perché un compositore che lavora per due mesi su una composizione debba per forza poi chiamare un musicista per riprodurla riarrangiata.
Se lavoro su una drum machine lo faccio per ottenere possibilità che un batterista non può darmi, sia in termini meccanici che in termini di sound. Poi dovrei chiamare un batterista per suonare dal vivo, menomando la canzone?
Rispondi
di dale [user #2255]
commento del 27/05/2018 ore 14:48:3
Esatto, concordo.
Rispondi
di tormaks [user #26740]
commento del 27/05/2018 ore 15:25:12
Ripeto che è una mia opinione, ti potrei rispondere citando il post di alexus 77, (vedi sopra)...
Ma non vuole essere la polemica di un purista, i tempi cambiano e non mi sento di giudicare, ma io la vedo così. l' importante è la convinzione con cui si esprime qualcosa.
Rispondi
di lorenzof [user #17952]
commento del 23/05/2018 ore 18:30:05
A prescindere dal genere, sono convinto che suonare a click peggiori la resa dei pezzi. L'orecchio avverte la monotonia. Tipica della dance music commerciale.
Immaginati la musica classica suonata a click: dove finisce l'espressività? E' a questo che rinunci.

Comunque tornando al caso specifico del metal, mi spiace ma se usi basi che includono chitarre, a mio parere stai prendendo per il sedere l'ascoltatore. Le chitarre sono il piatto forte, stai semplicemente barando, stai ostentando qualcosa che non sai fare. E il saper fare, nel metal, conta. Il gesto tecnico, almeno sul piano ritmico, è sostanza, non forma, nel metal.

Comunque non c'è problema: basterebbe non dirsi metal, non fingere di essere qualcosa che non si è.
Nel metal, se hai dei pezzi infattibili live, tranne qualche eccezione forse non dovresti proprio comporli: ti si ritorce contro. Immagina se gli Slayer e i Pantera avessero suonato con le basi sotto, a parte piccoli intro.

Rispondi
di Lpcustom [user #47755]
commento del 23/05/2018 ore 20:07:33
Sono perfettamente daccordo tutto quello che hai scritto. La musica live è fatta di sensazioni, anche di errori a volte grossolani, ma l'ascoltatore attento è proprio questo che vuole. Altrimenti basta mettere un cd...
Rispondi
di Gasto [user #47138]
commento del 24/05/2018 ore 11:41:31
Band Metal che si presentano sul palco senza chitarristi ma con le chitarre in sequenza? Bhè è equivalente al karaoke, per fortuna non ne ho mai viste/sentite!

Diverso è l’uso di sequenze se suoni pop rock. Io avevo una chitarra con diverso arrangiamento per avere un suono più grosso essendo il solo chitarrista. Dubito che qualcuno del pubblico se ne accorgesse…

In alcuni locali troppo piccoli sacrificavamo il tastierista per portare casa la serata. Non ci vedo nulla di male se si è tutti d’accordo.

La musica classica non può essere suonata a click per ovvie ragioni di interpretazione, ma nel metal e nel rock assolutamente si! Anzi, il batterista a molla in questi generi è assolutamente proibito!

Un conto è poi suonare a click e un conto è usare una batteria elettronica: nel primo caso, c’è sempre un fattore “umano” che mitiga la precisione nel secondo no (anche se solo un pistola oggi non usa la “quantizzazione” ).

Rispondi
di E! [user #6395]
commento del 24/05/2018 ore 12:31:21
Inoltre c'è da dire che una quantità INFINITA di gruppi che suona nostalgicamente senza click quando registrano gli album aggiustano tutto con protools. L'editing (come anche l'autotune) è pratica comune (direi anzi che non editare è l'eccezione). Stessa cosa per i trigger.
Personalmente mi da abbastanza fastidio ascoltare un gruppo che rallenta o accelera. Ovviamente negli anni '70 non si poteva fare granché.

In ogni caso, esattamente come per il discorso digitale/analogico, quello che veramente conta alla fine è la musica, no?

Per chiudere: se Lorenzof si riferisce solo alla questione della denominazione... Beh, non lo so, ci può stare... Anche il jazz (genere che ho suonato negli ultimi 13 anni) suonato con sequenze mi farebbe una strana impressione in effetti.. Ma ad esempio il disco tributo a Miles che Bosso ha fatto con le batterie elettroniche di Martux_M mi è piaciuto tantissimo. Non so se è jazz o no, ma era molto bello.
:-)
Rispondi
di Gasto [user #47138]
commento del 24/05/2018 ore 14:30:25
Si, tutto verissimo!

Gusto e musicalità prima di tutto.

E cmq anche nel "jazz" volendo, se suoni dell'acid jazz nel cocktail bar all'angolo, perchè no? Metti su le basi B n' D e improvvisi per ore con il tuo amico saxofonista...io quasi non potrei chiedere di meglio per passare un sabato pomeriggio ;-)

Alla fine io suono per divertirmi e per far divertire, se comunque lo spettacolo che metti in piedi piace che problemi ci sono? Ovviamente tutto ha un limite che è dettato dal gusto. Certi pianobar con le basi midi a 16bit per esempio....
Rispondi
di E! [user #6395]
commento del 24/05/2018 ore 16:09:17
"Certi pianobar con le basi midi a 16bit per esempio...."

Esatto, qui si esce proprio dal concetto di "musica" ehehehe
Rispondi
di dale [user #2255]
commento del 23/05/2018 ore 20:37:47
Ciao e ben tornato.:-)
Francamente mi sembra un punto di vista parziale e un po'....conservatore.
È la tua rispettabile opinione, ci.sta.
La musica cambia, alcune basi sono fondamentali in determinati ambienti e generi.
Anche live.
Non si è meno rock o metal per questo.
Non concordo col punto uno sopratutto.
L'equazione base= karaoke e TY stonato mi mette in imbarazzo poi.
Ma la pensi così e ci sta.
Al di là di questo mi fa piacere rileggerti.
Un caro saluto.
Rispondi
di lorenzof [user #17952]
commento del 23/05/2018 ore 20:46:38
Grazie per il saluto :-)
Onestamente credo si tratti di dare alle cose il nome con cui sono nate. Dico che se produci un nuovo Cheddar che richiama il sapore del Parmigiano (possibilissimo), non dovresti, in nome dell'innovazione, chiamarlo Parmigiano. Il rock e il metal in particolare hanno una fisionomia di fondo: vuoi togliere la chitarra e sostituirla con una base? Non chiamarlo metal. Certo avrai influssi metal, ma stai facendo un'altra cosa, magari più bella, ma che ha un altro nome. La pulizia lessicale serve a chiarire le idee.

Aggiungo che il punto non è il digitale in sé: se no dovremmo pure rigettare AxeFx, Kemper etc: le "frontiere" dell'emulazione apprezzate anche nel metal. Se vai a un concerto di classica contemporanea vedi che si fa un uso così artigianale del digitale, che non fatichi a considerarlo espressione artistica al 100%. Ma non è che si mettano a sostituire un'orchestra di archi con una tastiera. E' tutto intenzionalmente e pienamente padroneggiato, le sintesi le creano loro, spesso senza usare virtual instruments.

Nel pop il contenuto è il frontman e l'orecchiabilità, il ritornello. Nell'Opera è un dato ensemble con certi tipi di contenuti. Nel metal la chitarra distorta. Se la togli, chiamalo in un altro modo. Questo dico, basilarmente. Poi per quanto mi riguarda, se togli la fisicità della performance, ti scolli anche dal rock, non solo dal metal.

Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 25/05/2018 ore 13:00:1
Ciao, siccome suono metal provo a darti un'interpretazione: premesso che hai ragione quando dici che il gesto tecnico in questa musica è anche sostanza e proprio per questo sarebbe meglio metter da parte lo stereotipo della musica "tirabile via", non è detto che la base sostituisca quel che non so fare. Sono l'unico chitarrista di un trio, scelta per noi fondamentale: per mancanza di tempo, meno siamo e più facile è organizzarsi, oltre che perchè ogni volta che si cambia un membro della band si perdono sei mesi per recuperare il repertorio. Però alcuni pezzi prevedono due o tre parti di chitarra all'unisono e sarebbe impossibile riprodurle live: se suono il main riff, non posso fare anche la ritmica ed il riff di accompagnamento. Tieni presente che questa cosa non è così strana o nuova: già gli Iron Maiden suonavano i riffs a due chitarre armonizzandoli. Aggiungo anche che, dove arrivo con un octaver o un pitch shifter resto fedele al live, ma non sempre è possibile. Insomma, il mio punto di vista è che se la base arricchisce il sound, ben venga, se sostituisce chi sta suonando nel momento, allora è karaoke.
Ciao
Rispondi
di TV_Eye [user #8844]
commento del 23/05/2018 ore 21:45:43
Non mi sono mai trovato ad ascoltare un gruppo metal con chitarre pre registrate (per fortuna!) però ricordo un gruppo che girava tanto dalle mie parti una decina d'anni fa che aveva fatto un disco di "depressive heavy post rock" in cameretta, con batteria campionata e mille tracce di synth.
Per i live poi presero un batterista che andava a click e le tracce di synth nell'impianto.
Prestazioni sonoramente impeccabili ma per me sempre frustranti.
Fecero poi giusto un paio di date con un umano a un semplice monofonico e risultarono per me molto più coinvolgenti.
Poi ovviamente tutto è finito, però, per dire, a volte la perfezione toglie sorpresa ed emozione...
Rispondi
di fabrimix1 utente non più registrato
commento del 24/05/2018 ore 00:28:30
Caro lorenzo,
Questa tua avversione contro le sequenze la ritengo un po' antiquata e superata per quattro buoni motivi:
1) se perdo un mese in studio per tirare fuori quel suonino percussivo elettronico particolare, è normale che poi lo metto in sequenza dal vivo: perchè lo VOGLIO sentire!
2) è mooolto più difficile suonare con le sequenze che senza.
3) le sequenze, se usate bene, non sostituiscono un buon musicista, ma lo integrano, e un buon arrangiamento live deve essere fatto in modo che se le sequenze si impallano, bisogna poter chiudere la serata senza; quindi questa cosa che le sequenze sostituiscono il musicista sfatiamola perchè è una gran boiata!
4) solitamente, chi dice che suonare con le sequenze rende tutto "innaturale" o "finto", è solitamente un musicista talmente scarso che non sa andare a click.
Amen.

P.S.:
Sto discorso di "il metal è solo così" ha un po' rotto i coglioni ed è una cosa tutta italiana. La musica si evolve, fattene una ragione. E te lo dico da metallaro!
P.P.S.:
L'unico gruppo metal rimasto a suonare senza sequenze sono i Maiden. E pure loro hanno rotto un tantino i coglioni.
P.P.P.S.:
Non credo che i Meshuggah o i Tesseract non sappiano suonare dal vivo...eppure di sequenze ne usano parecchie!
Rispondi
di lorenzof [user #17952]
commento del 24/05/2018 ore 00:42:4
Rispondo ai più significativi dei tuoi punti:
1) Ti consiglio di rileggere il post, mi riferisco a un caso specifico di utilizzo, mi pare tu sia fuori strada. Si parla di sostituzione di musicista. E leggendo i "PS"...sei sicuro che i Meshuggah usino tracce intere di chitarra dal vivo, piuttosto che solo inserti e intro? A me non risulta. Oltretutto, i Meshuggah sono (e lo dico da estimatore, sono tra le mie band preferite, sarò anche all'Orion a Roma) un dito al sedere, dal vivo: freddi da fare schifo, a parte Haake.
3) Dipende da come le usi. Già 20 anni fa (c'erano pseudoband metal che andavano live con cantante, chitarra e basso, e sparavano sotto traccia drums, backvocals e 2-3 tracce di chitarra. Niente in contrario, purché non ci si definisca band rock-metal, perché mancano i requisiti.
La musica si evolve (vedi l'incipit del post) e soprattutto cambia la sua valenza socioculturale, il modo di fruirne. Appunto basta dare un nome alle cose che cambiano, senza usarne di inappropriati.
4) vorrei vedere quanto esperto sei tu per parlare con tanta spocchia :-)


Rispondi
di fabrimix1 utente non più registrato
commento del 24/05/2018 ore 00:45:01
Ah...dimenticavo!
Burzum ha fatto diversi dischi black metal senza usare nemmeno una chitarra...ha usato solo tastiere, senza neanche le batterie. Che gli vai a dire? Che non è metal?
Rispondi
di lorenzof [user #17952]
commento del 24/05/2018 ore 00:46:3
Esatto. Quelli senza chitarre non sono considerati metal.
Rispondi
di fabrimix1 utente non più registrato
commento del 24/05/2018 ore 00:52:14
I Thee Maldoror Kollective...sperando tu sappia chi sono, non fanno metal?
E Myrkur? Che ci fa il batterista dei Mayhem con lei?
E Gli Arcturus?
Che dire degli Apocalyptica?
O i Van Canto?
Che dire di Master Of The Wind dei Manowar?
O di Venus dei Teatre of Tragedy?
Mi sa che ti stai perdendo una bella fetta di evoluzione musicale...
Rispondi
di lorenzof [user #17952]
commento del 24/05/2018 ore 00:59:00
Myrkur non conosco quindi non so la ragione per cui tu li citi. Da quello che scrivi continua a sembrarmi che tu non abbia letto il post.
Rispondi
di fabrimix1 utente non più registrato
commento del 24/05/2018 ore 01:01:43
Non lo so...mi dici che senza chitarre non è metal...questi sono tutti gruppi che hanno fatto canzoni (e a volte interi album) senza chitarre...
Rispondi
di lorenzof [user #17952]
commento del 24/05/2018 ore 01:07:15
Ma invece di commentare i tuoi stessi pensieri, non faresti prima a leggere? Ho detto che ogni genere ha i suoi tratti identitari e distintivi, e ne esistono mille ramificazioni. Tra i tratti distintivi di rock e metal c'è la dimensione del LIVE: sostengo che non ci si possa dire rock e metal e presentarsi live con la traccia di batteria al posto del batterista, e/o della II chitarra al posto del II chitarrista, e ho spiegato perché, richiamando ragioni che dovrebbe essere superfluo richiamare, se uno conosce un minimo di storia della musica contemporanea.

Se però vogliamo attribuire definizioni a caso, magari sostenendo che i criteri siano totalmente soggettivi, allora alzo le mani, non ha senso dire niente, se niente ha un senso.
Rispondi
di fabrimix1 utente non più registrato
commento del 24/05/2018 ore 01:15:45
È evidente che anch'io non sono stato capito.
Non mi riferisco tanto al post, quanto ai commenti che ho letto. Poi se comunque leggi bene quello che ho scritto, trovi anche una risposta alle domande che ti sei posto alla fine del tuo post.
Rispondi
di zabu [user #2321]
commento del 24/05/2018 ore 04:05:2
Sono pienamente d'accordo sul contenuto del tuo post. Di per se non ho nulla in contrario all'uso delle sequenze, se inserite pero' nel giusto contesto e ambito. Nel Metal l'uso delle basi mi sembra veramente ridicolo, ma lo stesso discorso vale secondo me anche in molti contesti Rock.
Rispondi
di Sykk [user #21196]
commento del 24/05/2018 ore 09:06:28
Bentornato!!
Nell'hard rock/metal non mi è ancora capitato di vedere band che usano basi in modo così spinto, ed in effetti sarebbe strano.
Anche se forse gli spettatori-non-musicisti potrebbero apprezzare il sound precisino da CD.
Ma forse ormai tra gli estimatori del genere siamo 80% chitarristi :-)
Rispondi
di satch76 [user #19713]
commento del 24/05/2018 ore 09:48:24
Ciao e bentornato!

Non discuto sul tuo punto di vista (comunque opinabile, a mio parere), ma ti prego: non puoi mettere Yorke e Vasco insieme nella stessa frase, bollando il primo come stonato alla stregua del secondo!

Dai, un po' di serietà. ;-D
Rispondi
di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 24/05/2018 ore 11:03:17
A me non piace suonare con le basi, qualsiasi tipo di base sia...lo faccio per studio questo si ma live mai, per contro ho trovato molte band che proponevano repertori a 360 gradi con le basi ed offrivano un buon risultato, le basi erano credibili e ben fatte e costano al gestore meno di un altro musicista.
Non ne faccio un problema, non denigrero' mai qualcuno che si propone live con delle basi se quello che offre mi piace o comunque lo ritengo fatto bene ma io live con le basi non ci andro' mai.
Piacere di rilegerti, non sei mai banale
Rispondi
di mdg [user #41663]
commento del 24/05/2018 ore 12:35:04
Sono assolutamente d'accordo. Non si può chiamare pera una mela. Il senso che vuol far passare Lorenzo è proprio questo. Vi sono alcuni che, ispirati dal metal, usano le basi, facendo del metal qualcos'altro. Bene. Per amor di precisione, chiamiamo altrimenti questo qualcos'altro. Se no, non ci capiremo mai. Se poi, continuiamo a chiamarlo metal, non muore nessuno, ma non siamo stati precisi e abbiamo comunicato chissà che. Ciao.
Rispondi
di E! [user #6395]
commento del 24/05/2018 ore 12:44:09
Il tuo punto di vista (e quello di Lorenzof) sono condivisibilissimi, però allo stesso modo se Hendrix faceva rock non dovremmo poter chiamare rock quello che viene fatto oggi, perché oggi si quantizzano le batterie, si editano le chitarre e i bassi, si triggerano cassa e rullante, si usano i plugin, si intonano le voci.

Pensare che un gruppo "moderno" registri gli album nostalgicamente all'antica è un filo naive.
Rispondi
di mdg [user #41663]
commento del 24/05/2018 ore 13:49:59
D'accordo anche con te. Infatti, non chiamerei rock quello che viene fatto oggi... Ciao.
Rispondi
di E! [user #6395]
commento del 24/05/2018 ore 16:07:18
:-)
Rispondi
di Lpcustom [user #47755]
commento del 24/05/2018 ore 20:37:23
....a me pare che lorenzof stesse parlando di live. Quindi non capisco cosa c'entrino le registrazioni, gli editing e quant'altro.....
Rispondi
di simonec78 [user #13803]
commento del 25/05/2018 ore 00:35:15
Ciao, ehilà.

Ricordo un episodio: andai a vedere i dEUS che in quel frangente suonavano prima di Tricky. Un concerto che spaccava, finiscono, e sento una musichina tipica del cambio-palco e domando ad un mio compare “chissà quando arriva Tricky?”. “Guarda che sta suonando in questo momento”. Non mi ero neppure accorto della sua presenza dopo il vulcanico gruppo belga.

Esistono generi, su tutti il trip-hop, appunto, o il dub, o l’elettronica quella fatta bene che gioco forza hanno bisogno delle basi, il godimento deriva dalla preparazione (ne parlo anche perché io stesso mi cimento in questi generi), ed è ok, fa bene a chi ascolta e a chi crea. E in un certo senso riesci a metterci molto del tuo.

Ma le viscere, il muro di suono dietro la schiena, una chitarra, un basso e una batteria tutto in piena. Quell’emozione le basi non te la possono dare.
Rispondi
di Claes [user #29011]
commento del 25/05/2018 ore 11:18:57
Tutto dipende da che musica si suona... Heavy Metal o Jazz non vanno bene secondo me. Ho provato Blues con CCstream - base con qualche ritmica - io voce e chitarra crunch con l'armononicista svedese Håkan Sjöström (ex Alexis Korner, non ha avuto problemi a suonare in vena moderna con sound e con base). Con la cantante Cora e due coriste, ho suonato la chitarra per musica Pop-Rock e in versioni differenti secondo dove si doveva eseguire. I microfoni e una chitarra con preampli in diretta per un mixer e questo piaceva al fonico di turno. Anche al pubblico! Bastavano le 3 bellissime ragazze e un chitarrista. Il mio avatar in pagina è tratto da un concerto con Cora e con di solito una Les Paul Special, quella della foto in pagina.
Rispondi
di alexus77 [user #3871]
commento del 26/05/2018 ore 00:49:10
Per me la musica live deve essere live, altrimenti mi vado ad ascoltare qualcosa in cuffia. Niente basi, niente roba pre registrata, tutto live. Una buona band che fa cover sa cosa tagliare e riarrangiare per riproporre comunque tutti gli elementi essenziali di un brano... anzi, questa attività e' forse l'unica parte realmente creativa e quindi divertente e gratificante del suonare cover. Per live di band originali, idem... che se uno non sa riarrangiare gli elementi essenziali di un brano che ha scritto, allora che fa il "musicista"?
Datemi dell'estremista, ma io la vedo cosi'.
Rispondi
di Farloppo [user #27319]
commento del 26/05/2018 ore 11:07:40
Restando in ambito rock/metal.
Proprio l'altra settimana ho suonato con due gruppi metalcore (noi facciamo doom) e entrambi usavano abbondantemente basi con synth e seconde chitarre (parlo di inediti).
A me non piace particolarmente l'idea di suonare con le basi, specie in un genere diretto come il metal e sposo la filosofia: "Ti sei registrato l'orchestra di Berlino in studio? Mo' son c***zi tuoi e la vai a ingaggiare per i live!". Fosse roba noise assurda dove registri il suono della frenata del frecciarossa in stazione, ancora ancora...
Certo, dipende dal genere e dalla situazione, ma ascoltare un chitarrista/musicista e non sapere se quello che sento lo sta suonando lui o la base (e con volumi da live e basi fatte bene non è così semplice) mi da' una sensazione strana...
Rispondi
di dale [user #2255]
commento del 27/05/2018 ore 13:45:36
Da quello che ho capito Non è una presa di posizione contro chi usa delle sequenze.
Ma Contro chi lo fa dal vivo nel rock metal, sostituendo chitarra e batteria.
A me onestamente non è mai capitato di vedere concerti simili.
Ma magari invece è una realtà diffusa chissà
Rispondi
di lorenzof [user #17952]
commento del 27/05/2018 ore 20:27:04
Ringrazio tutti per i commenti appassionati. ll tempo che passa non farebbe cambiare nome ai cavalli, anche dopo che si fossero estinti: resterebbero un'entità (ancorché estinta) connotata da caratteristiche precise.

Lo stesso vale per il rock e per il metal, come fatti storici. Ciascuna produzione artistica ha una cifra che la distingue, un termine che la indica, una storia (tradizione). Il metal non fa eccezione, e tra le sue cifre distintive c'è la ruvidità, la fisicità, l'autenticità, che devono ritrovarsi nella cosiddetta "attitude" del live, oltre che nel suono su disco. Rocker e metallari si nasce.

Mettereste un bravo e ordinato batterista pop alle pelli sul palco dei Pantera? No. Se vi chiedessero di ricreare il personaggio di Magnum PI, lo scegliereste un attore metrosexual, politically correct, impegnato in battaglie per i diritti civili, depilato ed elegante? No, e se lo fate non è Magnum PI che avete ricreato :-)

Ciascun album ha una sua essenza, un suo carattere. Quando sei live, lo devi far ritrovare al pubblico., prima ancora che la perfezione esecutiva conta quello. Lo capisco che la soluzione più semplice per ottenere il wall of sound sia sparare più backing track, ma semplicemente, non state più facendo metal e neppure un suo sotto-genere, ma semplicemente altro.

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