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Albert Lee:
Albert Lee: "Chi è un virtuoso?"
di [user #116] - pubblicato il

Non stupisce che di Albert Lee, Jimmy Page e Ritchie Blackmore abbiano detto: “Un vero gentiluomo che non conosce il significato della parola ego”. Abbiamo incontrato Lee in occasione della promozione delle sue prossime date Italiane (20 e 21 luglio a Milano e Brugnera di Pordenone) e abbiamo raccolto una serie di preziose video pillole musicali. Ecco il suo primo, emozionante, spunto di riflessione.
Albert Lee è una divinità della chitarra. Un genio della sei corde di cui si fatica a cogliere, in toto, l’ampiezza dello spessore artistico e creativo, tanto questo è vasto.
Lee è un virtuoso insignito per cinque volte di fila col titolo di miglior chitarrista country al mondo da Guitar Magazine; un musicista che ha scritto e suonato una canzone come "Country Boy”, capace di ridefinire lo standard tecnico ed esecutivo per più di una generazione di chitarristi country. Ma Lee, considerato per antonomasia il chitarrista dei chitarristi, è apprezzato non solo per la velocità e l’articolazione pirotecnica del suo fraseggio: il suo tocco, la delicatezza e proiezione melodica del suo playing sono altrettanto spettacolari. La sua capacità di emulare con la chitarra il suono delle pedal steel è commovente.
Albert Lee, però, non si limita a una popolarità frutto di una capacità strumentale aliena.



I suoi credici artistici sono stupefacenti: Lee ha suonato su “Just One Night” di Eric Clapton (uno dei dischi di chitarra più grandi di tutti i tempi), ha duettato con Steve Morse, Steve Vai e John 5; ha messo la sua sei corde al servizio di Joe Cocker, Dolly Parton, Jerry Lee Lewis e ha scalzato Richie Blackmore dei Deep Purple nell’ambizioso progetto orchestrale "Gemini Suite" del tastierista della band Jon Lord. 
Abbiamo incontrato Lee in occasione della promozione delle sue prossime date Italiane (20 e 21 luglio, Milano e Pordenone) e abbiamo raccolto una serie di pillole musicali preziose, in esclusiva per i lettori di Accordo. Suggerimenti per i principianti, spunti per la tecnica plettro e dita, ascolti e musicisti di riferimento.
Per lanciare questa serie di pillole, non potevamo che scegliere questo spunto di riflessione davvero emozionante.
Quando abbiamo chiesto ad Albert Lee che cosa per lui sia il virtuosismo, quale sia il peso che per lui rivestono nello spessore di un musicista la tecnica e la velocità -  elementi che lo hanno sempre contraddistinto - ci ha risposto: “Il virtuosismo ha poco a che fare con la quantità di note che esegui. Un virtuoso è qualcuno che suona qualcosa, anche di molto semplice, ma con un gusto e un feeling eccezionali. Questa è la mio visione di virtuosismo”.
Non stupisce che di Albert Lee, Jimmy Page e Ritchie Blackmore abbiano parlato come di un “autentico gentiluomo che non conosce il significato della parola ego”.


 
albert lee lezioni
Link utili
Il sito di Albert Lee
Le date italiane di Albert Lee sul sito Barley Arts


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di bluesfever [user #461]
commento del 14/06/2018 ore 13:45:19
Un gigante di umiltà e talento, fa venire i brividi anche quando si mette dietro ai tasti bianchi e neri vai al link
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di Carrera [user #31493]
commento del 14/06/2018 ore 13:48:36
Grandioso...da pelle d'oca veramente.
E lo dico da una vita: solo chi è superficiale limita il virtuosismo alla velocità. Van Halen, Vai, Clapton, Vaughan, Satriani, Metheny...l'agilità delle loro dita è solo la punta dell'iceberg della lora bravura. Una loro mitragliata di note può intimorire ma di tutti loro un bending, un passaggio melodico, un vibrato sono altrettanto emozionanti. Bellissimo. Grazie!!
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di MM [user #34535]
commento del 14/06/2018 ore 14:21:00
Mamma mia... non ci sono parole per Albert Lee.
Tutti in piedi.
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di pg667 [user #40129]
commento del 14/06/2018 ore 14:49:06
Spettacolare!
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di claude77 [user #35724]
commento del 14/06/2018 ore 15:05:00
Che perla, mi permetto di aggiungere sono una cosa. Io sono fautore di questo e suonando principalmente blues è il mio pane quotidiano. Tuttavia uno come lui con quella tecnica mostruosa può dirlo, per un comune mortale come me (chitarrista non professionista, ma grande amante) non deve essere una scusa per non cercare comunque di migliorare.

Ad ogni modo. GRANDE
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di abdul [user #30263]
commento del 14/06/2018 ore 17:09:4
Chapeau.
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di Telecaxx [user #48305]
commento del 14/06/2018 ore 21:27:39
...consiglio a tutti gli appassionati questo live con emmylou Harris: vai al link
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di BBSlow [user #41324]
commento del 15/06/2018 ore 09:11:09
"Just One Night"... l'ho consumato, a forza di sentirlo. Ma ricordo benissimo che, quando lessi per la prima volta i credits sulla copertina, pensai "Albert Lee? E chi è?". Siate comprensivi, avevo si e no 14 anni... :)
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di bluesfever [user #461]
commento del 15/06/2018 ore 10:19:47
Stessa cosa io con "Another ticket", tra l'altro album bellissimo che però viene citato poco, io lo adoro!
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di keithtaylor [user #9519]
commento del 16/06/2018 ore 12:29:08
in quei 2 album si era perfettamente calato nella parte del chitarrista rock-blues, suonando da paura ma senza far risultare sbilanciate le 2 chitarre verso il virtuosismo, eppure se solo avesse voluto, con le capacita' tecniche che ha...
Come dire: cosa serve suonare in questi brani? Ok, questo serve e quindi questo faccio.
Un grandissimo dei grandissimi!
Rispondi
di telecrok [user #37231]
commento del 21/06/2018 ore 10:09:17
scusate perchè il secondo video non riesco a vederlo?
Il messaggio dice: "questo video presenta contenuti di Accordo TV - Non disponibile nel tuo paese"
Che cavolo vuole dire?
Rispondi
di giudas [user #48068]
commento del 04/07/2018 ore 22:42:05
che devi disattivare la vpn, vecchio furbacchione!
Rispondi
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