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I Kiss annunciano il tour di addio
I Kiss annunciano il tour di addio
di [user #116] - pubblicato il

Gene Simmons & company si ritireranno dopo un’ultima serie di concerti nel 2019. Paul Stanley assicura: “sarà il più grande show di sempre”.
Dopo oltre quarant’anni di attività e con più di venti album alle spalle, i Kiss si preparano a salutare per l’ultima volta i propri fan con un tour mondiale nel 2019. lo hanno annunciato in occasione della loro esibizione alla puntata conclusiva di America’s Got Talent 2018, lo scorso 19 settembre.



Presentato con lo slogan “one last Kiss”, l’End of the road world tour segnerà l’addio definitivo alle scene da parte della band e, promette il frontman Paul Stanley, sarà “lo show più grande ed esplosivo” che abbiano mai fatto.

Le date del tour non sono state ancora annunciate, ma sul sito ufficiale è già possibile vedere le grafiche del lavoro e chiedere di restare aggiornati attraverso la newsletter del gruppo.
A giudicare dalla durata del primo Farewell Tour, che ha impegnato la formazione per gran parte del 2000 del 2001, si prospetta un evento di dimensioni considerevoli.
concerti kiss
Link utili
Sito ufficiale Kiss
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di umanile [user #42324]
commento del 21/09/2018 ore 11:02:49
I Kiss senza Ace e Peter non sono i Kiss.
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di adriphoenix [user #11414]
commento del 21/09/2018 ore 12:34:43
Hai ragione...cmq anche l'era Eric Carr / Bruce Kulick non è stata poi male ;D ...dopo purtroppo è diventato solo business
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di umanile [user #42324]
commento del 21/09/2018 ore 12:42:28
Guarda, poi io son proprio inacidito, basta co 'ste reunion "ultimo tour", senza il vero gruppo. Come i Sabbath senza Bill Ward! Vogliamo dire che il contributo di Bill Ward a quella band è stato indispensabile?
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di adriphoenix [user #11414]
commento del 21/09/2018 ore 12:50:35
Già....per non parlare degli AC/DC senza Brian, Malcolm Y., Cliff e Phil...ma solo Angus e ....Axl Roses :-(((
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di umanile [user #42324]
commento del 21/09/2018 ore 13:04:00
E quella manco era l'ultimo tour!
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di francesco72 [user #31226]
commento del 21/09/2018 ore 17:52:46
Io farei una distinzione: la maggior parte dei musicisti ha dato un'impromta ad una band, ma non è una bestemmia dire che in caso di necessità sono sostituibili: i Metallica non sarebbero stati tali senza Hetfield, ma come chitarrista è stato egregiamente sostituito quando aveva il braccio rotto, il suo contributo è stato in termini di songwriting. Certo l'espressività conta, ma fino ad un'ottima approssimazione è replicabile da un professionista. Cosa diversa sono la voce e la presenza sul palco, ma se è vero che un conto è vedere Ozzy, non è che Ward o Malcolm Young fossero questi imprescindibili animali da palcoscenico.
Ciao
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di umanile [user #42324]
commento del 22/09/2018 ore 08:17:08
Non posso parlare di M Young, in quanto non sono il fan numero uno degli Ac/Dc, detto questo nessuno suona come Bill Ward e le trovate di Bill Ward sono state da Nobel della musica in alcuni casi, esempio massimo questo:

vai al link
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di adriphoenix [user #11414]
commento del 24/09/2018 ore 21:12:15
Non concordo, Malcolm non aveva la "presenza scenica" del fratello, ma sappiamo bene che è stata la mente creatrice della maggior parte dei riff micidiali degli AC/DC, mentre Angus era il folletto funambolico dedito agli assoli...basta guardare i credits dei pezzi per rendersi conto che Malcolm era FONDAMENTALE per la macchina AC/DC
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di francesco72 [user #31226]
commento del 25/09/2018 ore 14:37:41
Come fai a non concordare se ho scritto la stessa cosa? Ho precisato che (a mio parere) a parte il frontman, gli altri musicisti possono aver dato un inestimabile contributo nella creazione dei pezzi, ma dal vivo è tutt'altra storia: Malcolm Young come peraltro Tony Iommi, dal vivo, sono elementi d'arredo, nulla più.
Ciao
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di adriphoenix [user #11414]
commento del 25/09/2018 ore 15:18:2
Forse non ho capito bene il tuo commento o forse tu non hai centrato l'argomento, perchè il punto della discussione originale era se determinati artisti abbiano dato un contributo fondamentale o meno alla storia di una band, non nel senso di "apparenza" ma di "sostanza". Nel caso dei Kiss, Ace Frehley e Peter Criss erano tutt'altro che elementi di arredo. Il playing di Ace Frehley è riconoscibile fra mille, così come il tocco di Peter Criss. Non a caso i loro "sostituti" Eric Singer (drum) e Tommy Thayer cercano di suonare pedissequamente come gli originali che incarnano, ma non aggiungono nulla a quanto scritto e suonato da Ace e Peter negli anni 70 e parte degli '80. Sui Sabbath non mi esprimo che conosco di meno le evoluzioni della formazione, sugli AC/DC ci siamo già spiegati ;D
...cmq no, certi elementi non sono "sostituibili" proprio per il ruolo che hanno avuto per il successo e lo spessore di quella band
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di francesco72 [user #31226]
commento del 27/09/2018 ore 08:44:15
Ciao, la questione è molto semplice: umanile ha espresso parere contrario a questi ultimi tur senza il gruppo originale aggiungendo che il contributo (ad esempio) di Ward ai Black Sabbath è stato imprescindibile. Io mi sono limitato a confermare, limitatamente alla creazione del disco, precisando che dal vivo ci sono ottimi turnisti che possono tenere il posto di molti musicisti che non hanno una particolare presenza scenica. Sinceramente vedere gli Iron Maiden con Dave Murray o un altro ottimo chitarrista cambia poco: i brani sono quelli, ma vederli con Dickinson che salta e corre e sventola la bandiera oppure con Mario inchiodato al palco è ben differente.
Ciao
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di Ermo87 [user #33057]
commento del 21/09/2018 ore 12:16:50
oramai non ci crede più nessuno
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di gibsonmaniac [user #21617]
commento del 21/09/2018 ore 16:06:43
e sarebbe anche ora...mai piaciuti
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di c9 utente non più registrato
commento del 21/09/2018 ore 16:21:47
basta reunion e basta chitarre signature!
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di francesco72 [user #31226]
commento del 21/09/2018 ore 18:03:13
Beh, io sulle reunion non ho nulla, se hanno qualcosa da dire; a mio parere, ad esempio, XIII è uno dei migliori album dei Black Sabbath: vero spirito dei primordi, ma con sonorità moderne e pulite. Il guaio sono i tour perchè non tutti riescono: l'età ha i suoi dazi da pagare e se hai in mente un gruppo che (da ragazzino) hai visto saltare e ballare per due ore sul palco e ti ritrovi con davanti quattro vecchietti che, inchiodati alla loro asse, tetano due passi avanti, uno indietro e finita lì, è un po' triste.
Ciao
Rispondi
di c9 utente non più registrato
commento del 21/09/2018 ore 18:12:34
Ma certo, fondamentalmente io non ho nulla nemmeno contro le chitarre signature, per un periodo infatti ho posseduto una Ibanez Apex signature dei Korn.
Da un certo punto di vista poi vedere ancora Slash e i Kiss nelle prime pagine delle testate musicali mi fa sentire ancora giovane!
Mi spiace solo che se ne parli forse troppo e la cosa dopo un pò mi annoia.
Ma niente di personale :-)
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 21/09/2018 ore 17:55:39
Salve due o tre eccezioni, anch'io non sono ammaliato dai Kiss: mi è iaciuto di più l'fps a loro dedicato che non la carriera di musicisti. Non posso negare che abbiano segnato un periodo, però era un periodo di 40 anni fa. Quindi speriamo non facciano come Vasco o Zucchero.
Ciao
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di Claes [user #29011]
commento del 22/09/2018 ore 10:03:20
Keep It Simple Stupid... Già all'inizio i giornalisti USA si sono detti "ottima manovra di marketing quella del make-up e costumi standard, potranno mascherare le rughe e suonare da vegliardi con lo stesso look di sempre - e cambiare musicisti quando necessario, senza cambiamento di look"! Mi spiace però che si vedano tuttora ascie sfasciate in palco. L'unico che ha fatto una cosa simile con decenza è Jeff Beck nel film "Blow Up" di Michelangelo Antonioni vai al link che aveva richiesto una chitarra distrutta per una scena importante. Beck ha rifiutato di sfasciare la sua Telecaster e ha mandato un roadie in giro per trovare una chitarra a prezzo nullo. La storia ritratta un fotografo di moda nella "swingin' London" anni metà 60. Un film da non perdere se vi capitasse l'occasione di vederlo!
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di Lisboa [user #47337]
commento del 23/09/2018 ore 22:39:14
Non è una reunion: i Kiss non si sono mai sciolti. E sono sempre stati una band a “geometria variabile”, eccezion fatta per Stanley e Simmons che ne hanno garantito la continuità nei decenni di onorata e profittevole carriera.
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