di redazione [user #116] - pubblicato il 25 ottobre 2018 ore 18:00
Gli unisoni sono la capacità di suonare perfettamente assieme due o più elementi del set.
Avere un buon controllo degli unisoni rende il suonato compatto e incisivo. Tant'è che molti professionisti ne parlano nella loro didattica: Dave Weckl, Lele Melotti che sottolinea come l'abilità negli unisoni sia un caratteristica comune a tutti i bravi batteristi (indipendentemente dal genere suonato) o Maurizio Dei Lazzaretti che ha dedicato un capitolo del suo metodo Time Rudiments a questo argomento.
Eppure suggerire una corretta metodologia di studio degli unisoni, resta un aspetto spesso non sufficientemente approfondito in molta didattica batteristica.
Invece, una efficace gestione degli unisoni è decisiva perchè il playing di un batterista funzioni: pensiamo per esempio ad un groove, un colpo di cassa e crash, un crescendo tra rullante e tom a terra; sono tutte condizioni in cui un leggero sfasamento dei colpi, delle volte anche impercettibile, crea comunque una sensazione di sfaldamento e conseguente perdita di consistenza.
Bisogna considerare anche che due suoni perfettamente allineati aumentano il volume prodotto di diversi db. In sostanza garantiscono più impatto e meno fatica.
In questo articolo voglio proporvi alcuni esercizi molto utili per “tarare” mani e piedi, in particolare la cassa, il rullante e il charleston.
Il primo esempio trascritto e suonato nel video, prevede una sequenza di ottavi, terzine e sedicesimi suonati all’unisono da cassa, rullante e charleston utilizzando un metronomo in quarti.
Fate molta attenzione non solo agli unisoni degli arti ma manche alla precisione con il metronomo, correggendo costantemente quello che state suonando.
Variare la velocità, la dinamica e registrasi sono ottimi consigli per migliorare velocemente.
Una volta “tarati” gli arti con l’esercizio preliminare si può applicare il concetto a una qualsiasi lettura per rullante oppure improvvisare a piacere.
Nel esempio 2 suono 8 misure di esercizio che troverete trascritte.
Provate ora a rifare tutto suonando il charleston in quarti con il piede e spostando la mano sinistra (o destra per i mancini) su un tom a piacere.
Come dicevo, oltre al sincrono tra gli arti, bisogna fare particolare attenzione alla precisione con il metronomo, pratica che vi preparerà e aiuterà a suonare più legati con altri musicisti.