VINTAGE VAULT SHG MUSIC SHOW PEOPLE STORE
 Batteria, 50 dischi fondamentali:
Batteria, 50 dischi fondamentali: "Rage Against The Machine"
di [user #46516] - pubblicato il

Quando si dice “fatti, non parole” mi viene sempre in mente Brad Wilk, uno dei più grandi e solidi batteristi rock del pianeta. Brad è una persona che tiene il profilo basso e in più di 25 anni di attività ha rilasciato poche dichiarazioni e interviste. Ha sempre preferito, infatti, far parlare al suo posto le bacchette sui palchi e sui dischi. Cavandosela niente male, visto che ha suonato per due band multi-disco di platino come Rage Against The Machine e Audioslave. Scopriamolo nel suo disco più importante.

Mescolare politica e rock è sempre un affare delicato: ma le band che sono riuscite a farlo in maniera sensata, ispirazione autentica e adeguata perizia strumentale hanno lasciato il segno. Tra queste, un posto di assoluto rilievo spetta ai Rage Against The Machine.

Nel 1990 Tom Morello era un chitarrista rock che bazzicava per Los Angeles, con in tasca una laurea in studi sociali a Harvard e l’idea di formare una band. Morello che coltivava idee molto critiche verso le politiche sociali ed estere americane, pubblicò un annuncio per cercare un cantante: “Cercasi frontman socialista a cui piacciono i Black Sabbath e Public Enemy”.




Deve passare un anno perché Tom trovi la persona giusta, un ragazzo con un ciuffo indisciplinato di dreadlocks dal nome Zack de la Rocha che diventerà il frontman della band. Al chitarrista e cantante si aggregarono Tim Commerford al basso e Brad Wilk alla batteria e, in poche settimane, arriva anche il nome per la neonata band: Rage Against the Machine, titolo di un brano tratto da una vecchia demo di Zack de la Rocha.
Galvanizzati dalla sinergia musicale e spinti delle idee comuni anti-sistema che condividevano, in poco meno di un anno i RATM scrivono quei dodici brani che diventeranno il loro disco di debutto, l’omonimo RATM.
Il disco irrompe sulla scena musicale rock in un momento storico, siamo nel 1992, in cui il grunge era in pieno svolgimento e al massimo del fulgore.
Eppure il sound della band cavalca schemi, soluzioni e suoni radicalmente diversi e per allora, straordinariamente innovativi.
Tom Morello, grande fan dell'hip hop, tiene salde le sue radici rock classiche, ma le imbastardisce con funky, riff rock pesanti e geniali sperimentazioni soniche a base di whammy bar, feedback e scratch eseguito sulle corde della chitarra. Zack De La Rocha non perde tempo a cercare melodie memorabili: si affida ai registri espressivi del rap più aggressivo, la sua voce ha una dinamica e potenza straordinaria e la rabbia dei contenuti cantati nei testi completa e alimenta un timbro unico.
Il bassista Timmy e il batterista Brad Wilk chiudono questo ensemble micidiale con una una sezione ritmica fantastica: le linee di basso molto funky che poggiano su drumming semplice, solido e molto incazzato.

 Batteria, 50 dischi fondamentali: "Rage Against The Machine"


L'album è capolavoro totale, una pietra miliare nella storia del rock. Che rivendica per altro, una genuinità strumentale ed esecutiva totale.  Nel libretto che accompagna il disco, infatti, c'è anche una nota con scritto: "Nessun campione, computer o tastiera sono stati utilizzati nella realizzazione di questa registrazione". Quasi un presagio che, da lì a pochi anni, sequenze, elettronica, editing radicale avrebbero monopolizzato l’estetica del rock
Ora Brad Wilk è attivo con i Prophets of Rage, band in cui fanno parte Tom Morello e Tim Commerford; ascoltando quest’ultimo progetto si nota come la sua impronta sonora sia rimasta immutata.
Dalle poche parole lasciate alle riviste di settore e ai media, Brad Wilk ha dichiarato di essere un appassionato fan dei Van Halen e per il suo drumming di ispirarsi a Jhon Bonham dei Led Zeppelin e a Keith Moon degli Who. 

album stranieri batteria: 50 dischi fondamentali brad wilk rage against the machine
Link utili
La pagina di Brad Wilk
Nascondi commenti     9
Loggati per commentare

di ADayDrive [user #12502]
commento del 11/02/2019 ore 19:24:48
Forse il gruppo che ha impattato di più sulla mia vita... Devastanti dal vivo, innovativi, peccato che la loro cifra stilistica fosse talmente delineata da esaurirsi in qualche disco. Fecero pure un album di cover che comunque sembravano tutte canzoni loro... Quanto li ho amati.
Rispondi
di 77casual [user #25849]
commento del 11/02/2019 ore 20:06:21
Un talento, un genio, uno dei pochi che è riuscito a creare un suo stile personalissimo e un suono riconoscibile...anche Morello dovrebbe rientrare di diritto nei 50 dischi di chitarra.
Rispondi
di BizBaz [user #48536]
commento del 12/02/2019 ore 08:15:5
Grandissimi innovatori, rap e rock duro fusi insieme come nessuno aveva mai fatto e come nessuno avrebbe più fatto a quei livelli
Rispondi
di sonicnoize [user #36973]
commento del 12/02/2019 ore 09:19:50
Pietra Miliare all'incrocio tra rap rock metal. Al loro concerto di roma ho ancora l'immagine di migliaia di teste in head banging dall'inizio alla fine. Qualcosa di buono hanno fatto anche dopo secondo me qualche brano tra evil empire e battle of LA...

And now you do what they told ya!!!!!!
Rispondi
di team72filo [user #20000]
commento del 12/02/2019 ore 14:59:41
Mamma Mia che Disco!!!
Furia iconoclasta senza freni...per un ventenne incendiario era come dargli in una mano una pompa di benzina ed un accendino nell'altra
Ci ho passato la mia gioventu' a sentirlo
Rispondi
di tramboost utente non più registrato
commento del 12/02/2019 ore 15:30:46
una band monumentale.. mi scende la lacrimuccia a pensare a quei bellissimi anni, ricchi di belle atmosfere, dove il rock prese una piega diversa dal solito grazie anche a band come i Rage.. davvero bei tempi e bei ricordi e che band devastante mamma mia!
Rispondi
di theoneknownasdaniel [user #39186]
commento del 12/02/2019 ore 16:11:20
Immensi nella loro semplicità, hanno dato una svolta clamorosa al metal, sono stati probabilmente per l’heavy metal quello che il grunge è stato per la musica mainstream.
Ancora oggi li ascolto con piacere, sia questo ma soprattutto Evil Empire.
Mi dispiace non averli visti dal vivo, all’epoca ero un teenager carico di rabbia ma povero di mezzi per raggiungere le grandi città sede di concerti...
Rispondi
di Markphisto [user #27153]
commento del 12/02/2019 ore 22:14:09
Disco clamoroso. Aggiungerei alla biografia di Brad la sua partecipazione a 13 dei Black Sabbath, cosa non da poco!
Rispondi
di Spada666 [user #48488]
commento del 18/02/2019 ore 22:40:15
Il primo è un discone
l'ho trucidato e consumato
E ricomprato perché troppo usurato
Rispondi
Altro da leggere
Cesareo: mai fidarsi del batterista
Fare i dischi. E poi studiare.
Batteria: 50 dischi fondamentali
Batteria: 50 dischi fondamentali. Miles Smiles di Miles Davis
Batteria: 50 dischi fondamentali. Nevermind dei Nirvana
Batteria: 50 dischi fondamentali. Lateralus dei Tool
Davide Ragazzoni: "Artisti, siate come l'aglio"
Batteria: 50 dischi fondamentali. "Enema of State", Blink182
Non ascoltare il metronomo. Sentilo
Batteria: 50 dischi fondamentali. "The Madness of Many" Animals As Leaders
I 5 batteristi migliori dell'Universo
Batteria: 50 dischi fondamentali. "Toto IV" dei Toto
I musicisti immodesti e permalosi restano a casa
Batteria: 50 dischi fondamentali: "Rejuvenation" dei Meters
Tenere il tempo: facciamoci delle domande
Articoli più letti
Seguici anche su:
Scrivono i lettori
Manuale di sopravvivenza digitale
Hotone Omni AC: quel plus per la chitarra acustica
Charvel Pro-Mod DK24 HSH 2PT CM Mahogany Natural
Pedaliere digitali con pedali analogici: perché no?!
Sonicake Matribox: non solo un giochino per chi inizia
Ambrosi-Amps: storia di un super-solid-state mai nato
Il sarcofago maledetto (e valvolare) di Dave Jones
Neural DSP Quad Cortex: troppo per quello che faccio?
Massa, sustain, tono e altri animali fantastici
Ho rifatto la Harley (Benton ST-57DG)




Licenza Creative Commons - Privacy - Accordo.it Srl - P.IVA 04265970964