Crazy Tube Limelight: da boost a fuzz a distorsore
di redazione [user #116] - pubblicato il 13 marzo 2019 ore 08:00
Il Limelight dedica un tributo ai primi fuzz mai inventati con l’originale controllo Beam e gioca a fare anche da booster a bassi livelli di gain.
Crazy Tube Circuits torna sul germanio per disegnare un fuzz dall’impronta classica, ma con tutta la flessibilità e l’affidabilità di un circuito moderno. Il Limelight è un tributo alla tradizione del fuzz e dei primi pedali per chitarra che hanno visto la luce nella seconda metà del ‘900, costruito con componenti d’epoca e aggiornato per una risposta dinamica, dall’elevato rapporto segnale-rumore e con un pannello dei controlli del tutto inedito.
All’interno del Limelight, tre transistor al germanio NOS di tipo Black Glass vengono selezionati a mano per ogni pedale al fine di garantire un sound fedele e uniforme in tutta la produzione.
Sulla facciata, tre potenziometri richiamano la classica configurazione già vista in innumerevoli overdrive: Volume e Gain non sono però accoppiati a un controllo dei toni, bensì vengono accompagnati da un insolito potenziometro Beam.
Beam non gestisce l’equalizzazione del circuito, ma lavora più come un gate che rende il suono più fluido e spinto o più sgranato e nasale per trasformare la voce del fuzz dal timbro presente dei primi fuzz in stile Maestro fino alla sonorità più distorta e spinta propria della serie Tone Bender.
Crazy Tube Circuits ha prestato particolare attenzione alla risposta del pedale al livello del suonato e alle regolazioni adottate. Il risultato è uno stompbox capace di distorcere in maniera relativamente importante, ma adatto anche a fare da boost grazie a un’abbondante riserva di volume e un controllo di gain sensibile e dettagliato anche sulle regolazioni più basse, laddove spesso i fuzz tendono a risultare poco “soddisfacenti”.