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Gli anni delle Telecaster Maple Cap
Gli anni delle Telecaster Maple Cap
di [user #6868] - pubblicato il

Bob Cillo racconta e fa ascoltare il mito delle Fender maple cap, Telecaster di transizione con tastiera in acero incollata sul manico dal suono singolare.
Questo breve filmato ripropone un’interessante pagina della storia Fender: i manici costruiti con la cosiddetta tecnica del “maple cap” utilizzata in particolar modo su alcune Telecaster prodotte tra il 1967 e il 1968.
Il manico delle prime Fender era costruito con un pezzo unico di acero e sul retro veniva scavato un canale per ospitare il truss-rod. Il canale veniva ricoperto con una striscia in noce: il legno più scuro creava un contrasto piacevole, soluzione più pratica rispetto a quella di tentare di nascondere lo scasso con altro acero. Questa striscia scura sul retro del manico venne affettuosamente soprannominata “skunk stripe” (striscia di puzzola). Inoltre, un piccolo tassello in noce detto “walnut plug”, chiudeva il canale in corrispondenza della paletta, appena sopra il capotasto.

Gli anni delle Telecaster Maple Cap

Nel corso del 1959, Fender volle operare un cambiamento e decise di adottare la tastiera in palissandro, probabilmente un tentativo di tenere testa all’eleganza di casa Gibson.
I truss-rod venivano ora montati in un canale scavato nel lato frontale del manico, che poi veniva più semplicemente ricoperto incollando lo strato in palissandro della tastiera. Questo nuovo procedimento non richiedeva più l’uso di inserti in noce e skunk stripe.

Gli anni delle Telecaster Maple Cap

A metà degli anni ’60 cominciò a circolare un numero crescente di Fender usate e i chitarristi più esigenti cominciarono a guardare con interesse alla produzione del decennio precedente e a desiderare le tastiere in acero delle vecchie chitarre.
Con ogni probabilità negli stabilimenti di Fullerton c’era in giacenza un gran numero di manici semi-lavorati, predisposti all’assemblaggio con tastiera in palissandro. Quando si volle reintrodurre un certo numero di tastiere in acero, si decise dunque di procedere con lo stesso criterio di lavorazione già in corso d’opera: l’acero della tastiera veniva semplicemente applicato sull’acero del manico. Questa seconda generazione di manici con tastiera in acero dunque non aveva skunk stripe né walnut plug.
Nel 1969 la tecnica costruttiva di applicare le tastiere in acero a posteriori venne abbandonata e venne ripresa la produzione di manici tradizionali a pezzo unico di acero con skunk stripe.

Il video ripercorre la storia di questi modelli di transizione e mostra un paio di rari esempi di Telecaster Maple Cap di quegli anni. Per il loro caratteristico suono, ricco di attacco e di presenza sulle alte frequenze, queste chitarre sono particolarmente adatte alle tecniche di fast-picking e chicken-picking tipiche del country. Per avere un’idea completa della voce di questi strumenti, abbiamo dunque chiesto aiuto al caro amico Diego Geraci, un vero virtuoso del genere.
Il video è in lingua inglese con sottotitoli attivabili nel player sia in Italiano sia in Inglese.

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di wo utente non più registrato
commento del 31/03/2019 ore 13:19:28
In alcune produzioni più recenti è presente questa tecnica (maple cap), o sbaglio??
Comunque gran bel suono avevano!
Grazie per il contributo.
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di bobchill [user #6868]
commento del 31/03/2019 ore 15:12:04
No, non sbagli, mi riferivo alle vintage originali anno '60, sicuramente oggi esistono riedizioni e altre chitarre contemporanee che ripropongono questa tecnica. Grazie a te per il tuo interessamento!
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di DiPaolo [user #48659]
commento del 31/03/2019 ore 17:19:0
Ho una Squire Stratocaster reissue '57 MIJ, acquistata nuova nell' '83, maple neck monoblocco, sunburst due colori, poli disassati e Kluson, ma non ha il Walnut Plug che tu dici sparire nel '69, quindi pur essendo giustissima non è filologicamente corretta. Inoltre ho visto spesso dei Walnut Plug su delle palettone con tastiera in palissandro e vite al tacco anni '70 ( che, contraddizione in termini, non veniva più utilizzato nemmeno nelle monoblocco), sempre per via di rimanenze di magazzino da utilizzare? Tutto molto interessante. Ciao, Paul.
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di bobchill [user #6868]
commento del 31/03/2019 ore 20:38:12
Certo Paul, se sulla tua '57 Reissue manca il walnut plug è un piccolo dettaglio non corretto sotto il profilo filologico. Le Strato con tastiera in palissandro con manico a 4 viti dei primissimi anni '70 non dovrebbero avere il walnut plug, poi naturalmente con il manico a tre viti e l'introduzione del "Micro Tilt Neck", cambia tutto. Tengo a precisare che nel mio breve articolo di presentazione, mi riferisco alla produzione vintage originale; poi naturalmente negli anni successivi, con le varie produzioni made in Japan, USA, Mexico, etc... è stato fatto tutto ed il contrario di tutto : ) C'è da aggiungere che alcuni manici maple cap originali, si trovano fino al 1970, naturalmente le linee di demarcazione temporali nella produzione vintage sono sempre molto sfumate.
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di DiPaolo [user #48659]
commento del 05/04/2019 ore 22:46:52
Ciao Bob, grazie per la risposta puntuale, essendomi però rimasto il dubbio ho fatto una piccola ricerca ed ho trovato questo sito: vai al link bnhAhXict8KHTA7AEkQ9QEwAHoECAgQBA#imgrc=_&vet=1 in cui si mostrano Tele e Strato con maple neck sia monoblocco che in acero con tastiera in palissandro incollata di fine anni '50, tutte senza walnut plug. In era CBS, al contrario, appare la regolazione del truss rod alla paletta, sia interno (con foro rivestito col cono in noce) che esterno col bullet a vista. Ho poi visto delle telecaster e stratocaster di metà anni '70 (così era dichiarato negli annunci su ebay) in cui compare il tappo walnut plug, che spiegherei con la riproduzione di modelli pre CBS, utilizzando però manici già forati per regolazione alla paletta pronti a magazzino, ricorrendo cioè alla tappatura col walnut plug e riportando la regolazione al tacco come nella produzione pre CBS; ciò avrebbe una logica economica, tipica della filosofia CBS. Ho fatto solo un'ipotesi logica, basata su ciò che ho trovato a seguito della ricerca. Ciao, Paul.
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di Diablo01 [user #49509]
commento del 31/03/2019 ore 19:39:12
Che gran sound e che fascino la signorina!
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di zabu [user #2321]
commento del 01/04/2019 ore 15:32:22
Uno dei mie primi incontri con il vintage è stato proprio con una Telecaster '67 maple cap in Olympic White. La provai da Stanzani nei primi anni '90, insieme ad un'altra della stessa epoca con tastiera in palissandro (quest'ultima era un refin pero' in Dakota Red). Era capitato li' per far rimettere a posto un vecchio basso Hofner degli anni '60 che mi avevano regalato. Mi ricordo ancora i prezzi: 1.800.000 di vecchie lire per la Dakota Red e 2.200.000 per la Olympic White. Non erano prezzi poi tanto assurdi, considerando che all'epoca probabilmente una riedizione costava non poi tanto di meno. Ho sempre pensato che avrei dovuto vendere o permutare l'Hofner e prendermi una di quelle Telecaster. L'Hofner ce l'ho ancora (tenuto per ricordo), ma l'ho suonato veramente di rado nel corso degli anni.
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di bobchill [user #6868]
commento del 01/04/2019 ore 17:25:27
Bel ricordo... Certo, i prezzi sono un bel po' lievitati, ma è interessante notare che oggi una vintage originale riverniciata in player's conditions può costare anche meno di una Custom Shop - Master Built nuova...
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di zabu [user #2321]
commento del 01/04/2019 ore 17:46:30
Hai ragione, però devo dire che prenderei un vintage originale riverniciata solo se fossi veramente sicuro della provenienza dello strumento, o comunque avessi un esperto a garantirmi l'originalità e coerenza delle parti. Purtroppo, vista l'intercambiabilità delle componenti, credo che di strumenti "Frankenstein" ne girino veramente tanti.
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di bobchill [user #6868]
commento del 01/04/2019 ore 18:34:01
Certo che sì, specie per quanto riguarda le Fender. Purtroppo il problema non è solo quello delle "Frankenstein-Caster", ma ci sono anche veri e propri falsi fatti a regola d'arte. Per fortuna rimane sempre un modo per riconoscere i falsi: sentirli suonare! : )
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