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Metti le cuffie e prova il binaurale
Metti le cuffie e prova il binaurale
di [user #116] - pubblicato il

Gavino Loche e Gabriele Palazzi si prestano per un esperimento di registrazione binaurale: un concerto da ascoltare in cuffia come se fossi davanti al palco.
L’audio binaurale, letteralmente “a due orecchie”, è una tecnica di registrazione del suono innovativa che prende via via sempre più piede in ambiti disparati. Dalla musica ai film, passando per le applicazioni terapeutiche e l’intrattenimento, il binaurale si fa strada per la capacità di creare una suggestione unica, in cui l’ascoltatore si sente immerso in maniera tridimensionale nell’ambiente ritratto.

La registrazione ha lo scopo di ricreare la maniera naturale in cui l’orecchio umano percepisce i suoni intorno a sé e interpreta le rifrazioni sonore che, decodificate dal cervello, creano un’immagine dell’ambiente circostante, dando informazioni sulla direzione e la distanza da cui i suoni provengono.
Tutto ciò è reso possibile dall’utilizzo di particolari microfoni e accessori che imitano i “filtri” generati dalla testa umana e dai padiglioni auricolari. Una volta indossate un paio di cuffie, l’ascoltatore avrà l’impressione di trovarsi esattamente nel punto in cui l’audio è stato ripreso.

Metti le cuffie e prova il binaurale

Grazie a Stefano Arciero, specialista in riprese del suono con tecnica binaurale, abbiamo effettuato un esperimento di registrazione con la collaborazione di Gavino Loche e Gabriele Palazzi. Il duo si è esibito per le nostre telecamere davanti a un sistema Neumann KU-100, la cosiddetta "dummy head" con due orecchie sintetiche e, all'interno, microfoni di alta qualità capaci di interpretare il suono circostante come farebbero due orecchie umane, con una fedeltà impressionante.

Il primo brano eseguito è “Sultans Of Swing”. Per un ascolto adeguato è importante indossare delle buone cuffie: ciò che ascolterete è esattamente quanto abbiamo avvertito noi, seduti di fronte al palco, con le sensazioni di direzionalità e tridimensionalità che ne derivano.



Segue “Mission: Impossible”, tema dell’omonimo film. Il brano, d’impianto più ritmico e dal forte impatto, è l’ideale per godere delle rifrazioni sonore generate dall’ambiente tutto intorno alla “testa” del Neumann.

ku100 microfoni neumann tecniche di registrazione
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di adriphoenix [user #11414]
commento del 23/10/2019 ore 09:55:03
Non vedo l'ora di sentirlo stasera in cuffia! figata..
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di spaccamaroni [user #7280]
commento del 23/10/2019 ore 10:12:14
Esperimento già provato in ambito rock dai Pearl Jam nel 2000, proprio con l'album Binaural, in cui però solo tre canzoni sono state registrate con questo metodo: nel loro contesto pare che il gioco non valesse la candela.
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di Sykk [user #21196]
commento del 23/10/2019 ore 11:41:48
L'effetto è bello!
Tecnicamente però, ha senso solo se si ascolta in cuffia.
In una sala cinematografica non ha senso simulare filtri del padiglione auricolare e panning/microritardi dati dalla posizione delle orecchie e dalle distanze con la sorgente sonora, se poi il suono deve attraversare una sala e poi essere nuovamente sottoposto allo stesso processo (dalle nostre orecchie vere questa volta).
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di Alex95SG [user #30733]
commento del 23/10/2019 ore 21:12:16
infatti per le sale esiste ambisonic, che è vero audio 3d, non come il Dolby atmos che è carino e tutto quanto, ma è principalmente marketing.
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di aldob [user #48924]
commento del 23/10/2019 ore 14:45:38
Dopo un attento ascolto mi viene da dire come quei comici di tanti anni fa: 'Ammme, me pare na ...' :)
In verita' oltre all'articolo ho dato un occhiata/ascolto (molto superficiale) alle registrazioni di questo tipo reperibili in rete che spiegano il come e il perche' della cosa.

Andrebbe fatto un confronto con l'analoga registrazione stereo standard presa nello stesso momento (come si puo' trovare in tutti i vari video a tema su youtube) se no come si fa a percepire una differenza da un live preso cosi?

Detto questo, concettualmente ha il suo perche'... ma se vuoi ascoltare musica non ne trovo il senso, quello che senti in cuffia da un disco e' lavorato e ripreso in un determinato modo proprio per suonare parecchio meglio che non 'quello che sentirebbe una microfonazione fatta a foggia di apparato uditivo umano' davanti al palco.

Sarei anche curioso di capire, una volta che hai deciso di riprendere il tutto con questa tecnica... la batteria la vai a microfonare stereo con dei panoramici? ...bah, speriamo almeno siano spenti :)
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di Sykk [user #21196]
commento del 24/10/2019 ore 08:33:24
aspetta chi erano... i Trettrè?
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di aldob [user #48924]
commento del 24/10/2019 ore 10:30:37
:) oh gia'!
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di wo utente non più registrato
commento del 23/10/2019 ore 16:51:19
Con delle buone cuffie la sensazione è molto bella in effetti, sembra di stare li.
Immagino un concerto di musica classica, dovrebbe essere il top (sempre in cuffia ovviamente).
Molto interessante!
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di dariosicily [user #40626]
commento del 23/10/2019 ore 17:48:05
Mah... mi associo alla citazione del comico... ottime cuffie arriva in buon audio ma.... tra l'altro nel video il chitarrista e' a destra e il suo college a sinistra, in cuffia sono pannati invece al contrario, che non aiuta...
Rispondi
di Stefano Arciero [user #50160]
commento del 23/10/2019 ore 20:54:32
Ciao Dario, in quale dei due video li senti al contrario? io li sento giusti, batteria centro/sinistra e chitarra centro/destra. Fammi sapere, ciao e grazie, Stefano
Rispondi
di adriphoenix [user #11414]
commento del 23/10/2019 ore 22:32:06
Io sento entrambi pannati correttamente, non è che hai invertito le cuffie indossandole?
Rispondi
di dariosicily [user #40626]
commento del 25/10/2019 ore 10:02:53
Oh cavolo, grazie.. allora e' possibile che abbia invertito il collegamento degli auricolari (sono quelli con 4 drivers..)
Rispondi
di simonec78 utente non più registrato
commento del 23/10/2019 ore 19:51:38
E' interessante. Nella misura in cui lo sono tutte le tecniche stereofoniche di ripresa. Mi sembra una versione evoluta di un XY con un filtro in mezzo. Il padiglione auricolare in natura serve per aumentare il volume e per enfatizzare determinate frequenze. Tutta cosa che si può fare anche in modo non "fisico". Ad ogni modo funziona, nella teoria e nella pratica. I Neumann danno una risposta eccellente a prescindere. Me lo vedo bene per la ripresa di strumenti acustici, classici o in ambito cinematografico.
Rispondi
di claude77 [user #35724]
commento del 23/10/2019 ore 23:00:50
Ho ascoltato con cuffie professionali della Bower&Wilkins devo dire bella sensazione sembra di stare sul palco. Molto interessante.
Grazie
Rispondi
di francesco72 [user #31226]
commento del 24/10/2019 ore 08:47:17
Bella la resa. Ho solo un dubbio di tipo "sociologico", la musica dovrebbe essere un elemento aggregante, se per goderla appieno dobbiamo avere ciascuno la sua cuffia, forse perdiamo qualcosa. D'altra parte è vero che si ascolta anche da soli, ma a parte i professionisti, quanti di noi hanno un paio d'ore al giorno da dedicare ad un ascolto meticoloso ed attento? Io purtroppo la maggior parte della musica la sento in auto.
Magari si creeranno dei gruppi di ascolto, speriamo solo che non siano tristi come i silent party.
Ciao
Rispondi
di jack79 [user #49427]
commento del 24/10/2019 ore 09:36:27
Onestamente non mi convince...
Rispondi
di xavier [user #9768]
commento del 24/10/2019 ore 11:12:10
Se non erro, Lou Reed registrò un album con la tecnica binaurale; erano gli anni '70 o giù di li... se qualcuno la ricorda, la rivista di alta fedeltà " SUONO " presentò un progettino per costruirsi una " cuffia da ripresa " con due mic della Sony ben rispondenti alle caratteristiche della registrazione binaurale, in cui la testa, non era quella di gomma, ma la nostra! Aggiungerei che se si mantiene una lunga apnea, il respiro non pregiudica il risultato!
Saluti
Xavier
Rispondi
di tramboost utente non più registrato
commento del 24/10/2019 ore 16:26:39
boh, non so dare un giudizio, o sono le mie cuffie che non vanno bene, ho ascoltato con delle Bose, o sono le mie orecchie che non sono abituate a questo tipo di cose, non mi fa impazzire, nonostante la bravura dei musicisti che quella non si discute;)
Rispondi
di Jumpy [user #1050]
commento del 25/10/2019 ore 11:57:58
Sto ascoltando in cuffia proprio adesso, la sensazione è quella di una stereofonia ben definita, gradevole e una maggiore spazialità complessiva.
Nel senso che, si ha davvero l'idea che il chitarrista sia davanti a me, sul lato destro, ed il batterista sul lato sinistro.
L'audio 3d/binaurale (non so se siano la stessa cosa o soltanto simili) ogni tanto torna di moda, poi non ne parla più nessuno.
Credo anche per il fatto che, com'è già stato sottolineato, ormai la musica si ascolta prevalentemente come sottofondo, è raro che ci si chiuda in stanza e si ascolti con attenzione in cuffia.
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di superloco [user #24204]
commento del 26/10/2019 ore 15:57:29
Sì ricordo una ventina di anni fa che Neumann e AKG inventarono questo tipo di registrazione in ambito HiFi. Non era male. Si cercava di simulare una registrazione come percepita dalle orecchie di un ascoltatore con una testa artificiale munita di speciali microfoni.
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di Samusin [user #49534]
commento del 28/10/2019 ore 10:20:54
Ho usato questi microfoni qualche volta. Hanno i loro pro, nel senso che nel caso di orcchestre o musica da camera rendono bene ma solo in cuffia. Per generi più moderni diventa a mio avviso un po' vuoto. La qualità di registrazioni, mix e master attuale è superiore a qualsiasi tipo di ripresa live. Poi sarò scarso io, ma il binaurale non lo tocchi più di tanto in mix, perché più facile da rovinare che altro. Ho provato a mixarlo anche coi microfoni di palco ma il risultato era pessimo. Però ripeto, per riprese molto acustiche e ravvicinate suona tanto bene in cuffia quanto male in impianto.
Rispondi
di Stefano Arciero [user #50160]
commento del 29/10/2019 ore 09:00:17
Ciao, grazie per il commento. E' vero, il Binaurale andrebbe toccato il meno possibile e quindi bisogna lavorare con attenzione in pre-produzione cercando di avere un buon equilibrio dei suoni prima della registrazione. La location diventa fondamentale!
Per quanto riguarda il discorso dell'ascolto tramite altoparlanti, il problema riguardava il modello precedente, il KU81. Nel KU100, grazie ad un circuito interno che fra l'altro simula i tre ossicini dell'orecchio medio per restituire una dinamica assolutamente naturale, hanno risolto risolto tutti i problemi compreso quello del crosstalk. La differenza con microfoni mono è che, nell'ascolto in cuffia, i suoni non li sentiamo dentro il cranio ma vengono dall'esterno. Quindi se registri una chitarra acustica a sei metri di distanza è chiaro che con le casse avvertirai tale distanza tra la sorgente e la testa.

Ad ogni modo è possibile mixare Binaurale con altre tracce mono, come abbiamo fatto in diversi progetti e come fece Tchad Blake, non solo nell'album Binaural ma in molti altri album (lui è sempre stato un utilizzatore del Binaurale),

Lascio una nota di Franko Russo, uno dei primi in Italia ad aver adottato tale tecnica di registrazione:

UNA REGISTRAZIONE BINAURALE SI PUÒ ASCOLTARE ANCHE TRAMITE ALTOPARLANTI !
2 ottobre 2012

Per sfatare una "vecchia storia" ormai superata da quasi vent'anni, ma stranamente ancora piuttosto viva nell'immaginario collettivo, va sottolineato che:


Il Microfono Binaurale Neumann® KU 100 'dummy head', infatti, è stato ottimizzato proprio per risolvere i problemi relativi alla Riproduzione su Altoparlanti Stereo (problemi riscontrati con i precedenti modelli di 'dummy head' KU 80 e KU 81). Da notare che il Neumann® KU 100 è presente sul mercato dal 1993, e che Terzo Orecchio utilizza tale tecnologia dal 2001.

Di conseguenza, la riproduzione tramite Altoparlanti Stereo di una Registrazione effettuata da Terzo Orecchio conserva la Naturalezza Timbrica e l'Ampiezza della Gamma Dinamica tipiche della Ripresa Binaurale Professionale ed offre una Spazialità del Suono molto superiore a qualsiasi Registrazione Stereofonica tradizionale.

Appare evidente che purtroppo tramite un Impianto Stereo convenzionale NON è possibile generare lo stesso coinvolgimento 3D ottenibile in cuffia, dal momento che i due Altoparlanti Stereofonici sono abitualmente posizionati di fronte all'ascoltatore e quindi, inevitabilmente, ci consentono la sola percezione frontale orizzontale (da destra a sinistra e viceversa).

Ma attenzione: Prima di parlare è sempre meglio Ascoltare: talvolta, infatti, anche sui comuni Altoparlanti Stereo una Registrazione Binaurale può agevolmente oltrepassare il piano orizzontale...!!!

E se ti piace sperimentare soluzioni alternative... prova a girare gli altoparlanti l'uno verso l'altro e ad infilare la testa tra i due, come se il tuo impianto hi-fi fosse una sorta di "cuffia stereo" molto grande... Non è l'ascolto più corretto, ma siamo certi che ti piacerà!
(Franko Russo)
Rispondi
di bluesfever [user #461]
commento del 26/11/2019 ore 11:43:34
Ho un discreto hifi e ho appena provato ad ascoltare come consigliato: fantastico! sembra veramente di stare nella stanza insieme a i musicisti! fico!
Rispondi
di Samusin [user #49534]
commento del 29/10/2019 ore 09:12:07
Sinceramente il 100 non l'ho ancora provato, usai l'80. La resa era una bomba, ma sinceramente sentivo sempre che mi mancava qualcosa in mix. Forse era solo una sensazione. E ogni traccia che aggiungevo in mix mi risultava troppo piatta orizzontalmente ma anche verticalmente. Però ecco, in alcuni brani di contemporanea avere la possibilità di 3d panning naturale è una manna. L'unico mix decente che mi venne fu per un brano dove ogni suono era registrato in binaurale e mixarli fu facile e la resa meravigliosa e immersiva. Tutto sommato divertente, ma non penso che ne metterò una in studio.
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